Aggiornamento bambino 3 anni irrequieto e aggressivo

Gentile Dottore, mi ritrovo a scriverle nuovamente per confrontarmi su alcuni aspetti che ultimamente stanno creando parecchie difficolta' nella gestione del mio bimbo e della vita familiare. Mio figlio ha ora 3 anni e 3mesi e in queste ultime settimane e' diventato particolarmente aggressivo. Ci urla in faccia, ci picchia, butta violentemente le cose per aria, tratta male il nostro cane picchiandolo senza alcun motivo, dice "NO" perentori praticamente a tutto, a meno che non gli si conceda quello che vuole lui. Passa da momenti di estrema aggressivita' a momenti angelici, (quando per esempio si sente coinvolto in una attivita' di suo gradimento come per esempio aiutare a cucinare, disegnare, ritagliare o semplicemente quando ha la luna buona). In questi momenti diventa un bambino molto piacevole e allegro. Questi suoi comportamenti stanno condizionando gli umori miei e di mio marito. Noi viviamo all'estero e proprio in questi giorni ho mio padre in visita da noi e sta testimoniando a questi momenti di tensione. Devo dire che anche lui (il nonno) e' un po spiazzato da tutto cio', tant'e' che spesso ha quasi timore a rimanere solo con lui per la paura di non poterlo gestire. Aggiungo che mio padre e' un nonno giocherellone e allegro che cerca sempre di proporre un'uscita al parchetto, una storia da raccontare o qualche attivita' divertente ma anche con lui, spesso, il bimbo si comporta male, tirandogli pugni o gridandogli il suo squillante NOO ad ogni proposta. A volte pero' si lascia coinvolgere e partecipa alle sue proposte in maniera spensierata e felice. Che aria tira in famiglia? Diciamo che sicuramente qualche tensione c'e' dovuta al lavoro, a qualche malumore tra di noi genitori e sono consapevole che certamente questo influisce nell'atteggiamento di mio figlio. Oltretutto ammetto che molte volte inevitabilmente sente qualche nostro battibecco e mi sento profondamente in colpa per questo. Anche all'asilo ultimamente mi racconta che picchia qualcuno o addirittura oggi la maestra ha detto a mio marito che ha alzato le mani a due bambini. Inoltre in questi ultimi giorni dice "io sono cattivo". Ecco dottore, sono molto preoccupata e devo ammettere che non so come gestire questi eventi. Sento che e' molto nervoso e che in questo modo sta scaricando tutto il suo malessere...forse chissa' e' meglio cosi che non tenersi tutto dentro, ma io non so che fare nella pratica... Mi spiazza. Se mi tira una manata in faccia, istintivamente mi viene da prenderlo bruscamente e metterlo in castigo ma in fondo credo che abbia bisogno di un abbraccio... Se deve andare a letto, ultimamente fargli lavare i denti sta diventando una prova di forza tra lui e me perche sono convinta che e' lui che deve fare quello che dico io (e cosi finisce) ma dopo mezz'ora nel bagno di strilli e pianti penso anche che dovrei essere piu flessibile. Insomma crisi lui e crisi io... Mio marito e' nella mia stessa situazione e il bimbo si comporta cosi anche con lui seppur in modo minore. Con me la cosa e' piu accentuata. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Lei. La ringrazio in anticipo.

Scrivevo che mi sembravano

Scrivevo che mi sembravano esserci "elementi di stress e ambivalenza nel rapporto madre-bimbo (di quello padre-bimbo ci sono troppo pochi elementi) e mi viene il dubbio che il bambino sia sottoposto a una pressione eccessiva, fra trilinguismo, richieste educative e comportamentali un po' complicate, nel senso che richiedono una sua 'collaborazione' e non una semplice obbedienza. Ciò corrisponde forse a convinzioni educative (ideologiche) adulte che forse sono troppo complesse e impegnative per un bambino, in quanto viene richiesta , mi sembra, una sua comprensione e accettazione dei motivi delle richieste.... troppe razionalizzazioni, a mio avviso."
Mi sembra che lo stress e l'ambivalenza si sia accentuata dando luogo a manifestazioni più eclatanti. Posso sbagliare, tanto più a distanza, ma la mia impressione è che vi siate lasciati prendere la mano e che si sia creata tanta confusione : vi ci vorrebbe un aiuto principalmente su come dare un contenimento educativo ed affettivo al bambino, valutando l'organizzazione familiare e le modalità di comunicare e gestire i momenti critici. Del tipo di SOS TATA, non so se lo conoscete: alla televisione italiana è una trasmissione di Tate che vanno a casa di famiglie in crisi per comportamenti incontenibili dei bambini, e aiutano i genitori a vedere i punti deboli della loro organizzazione e delle loro modalità di intervento. Qualcosa di simile si dovrebbe poter trovare, tipo una consulenza educativa per i genitori, ovviamente conoscendo anche i bambini.
Veda , se non lo ha già visto, anche l'articolo che scrivevo tempo fa su certi bambini terribili, un po' più grandi, che sono l'incubo degli insegnanti, spesso
http://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/12
L'importante è non perdersi d'animo e resistere, con pazienza, cercando di recuperare il controllo della barca.

Chiarimenti

Gentile dottore, conosco bene la trasmissione sos tata e spesso penso a come sarebbe utile avere una Tata Lucia al mio fianco! Sono d'accordo con lei sul fatto che il fattore ambientale-familiare sia il nodo della questione e che sia proprio questo il punto su cui lavorare ma come? Io e mio marito siamo andati recentemente da uno psicologo infantile nel Paese in cui ci troviamo ma ne sono uscita realmente demotivata. Non e' la prima volta che ci rivolgiamo a professionisti del settore (sempre su mia richiesta, mio marito pensa che non sia il caso) e quello che mi sento dire e' che e' eccessivo iniziare un percorso di psicoterapia per un bambino cosi piccolo, che bisogna avere pazienza con i bambini eccetera eccetera. Morale sono io che devo calmare le mie ansie. Sicuramente non avranno tutti i torti ma insomma possibile che sia cosi assurdo chiedere un aiuto a livello familiare? Insomma io credo di agire secondo buon senso nell'educazione di mio figlio ma evidentemente c'e' qualcosa che sbagliamo. Ansie o non ansie qui e' un discorso pratico. Ho letto l'articolo suggerito dal suo link e devo dire che ritrovo quel profilo nelle caratteristiche di mio figlio. Ho paura che possa toccare anche a lui un percorso di quel tipo e credo che sia, ora piu che mai, il momento di agire per "raddrizzare la rotta della barca". Quando mi parla di rapporto di ambivalenza le confesso che rimango un po perplessa, mi puo spiegare meglio cosa intende? Ha perfettamente ragione sul fatto che forse in casa si respiri un po di confusione, secondo lei mettendo delle regole (come per altro fa la tata) si potrebbe migliorare la situazione? I punti che creano tensione sono sicuramente il tempo davanti alla televisione, l'orario per andare a letto e chi si occupa di alcuni bisogni del bambino. Devo dire che qui entrano in gioco anche fattori culturali del paese in cui viviamo che non sto qui a spiegare (e che per noi italiani e' difficile adeguarsi) e cio' influenza non poco la nostra confusione...

Mi chiarisca per email

Mi chiarisca per email (veda'contatti') gli aspetti della confusione, poi continueremo qui

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)