Dallo Spettro Autistico all'ESSENCE

I sostenitori della teoria dell'autismo neurobiologico, Gillberg in testa, si sono trovati di fronte al fatto che nei bambini prima dei tre anni una quantità di soggetti che potevano rientrare nei criteri classificatori testistici di Spettro Autistico, negli anni seguenti potevano mostrare caratteristiche diverse tanto da venire diagnosticcati in altro modi, specialmente ADHD, Disturbi del linguaggio, sindrome di Tourette, e altre. Per non riconoscere errori diagnostici da test sbagliati o da operatori sbadati nelle cui mani i test per l'autismo sono diventati armi pericolose, hanno dovuto concludere che i criteri per diagnosticare l'autismo non erano in realtà abbastanza specifici e una quantità di altri pesci restava imprigionato nelle reti...
Per questo hanno estratto dal cappello, con una manovra degna del Mago dell'autismo,(il noto Pifferaio Magico) l'idea di raccogliere tutti i casi comunque segnalati a uno specialista di disturbi dello sviluppo precoce e coniare un termine per nominarli, cioè continuare a usare la rete che prende tutti i pesci o quasi, e poi avere il tempo di distinguere fra le specie diversi di pesci- cioè bambini con sviluppo fuori della norma. L'acronimo ESSENCE, inventato da Gillberg, e ripreso seriamente da altri, rasenta il ridicolo: Early Symptomatic Syndromes Eliciting Neurodevelopmental Clinical Examinations. Deve essere stata una ricerca terminologica faticosa, per raccogliere in un gruppo tutti i bambini che varcano la soglia di un ambulatorio pediatrico-psico-neurologico e bollare praticamente tutti i malcapitati con una diagnosi-non-diagnosi. Poi una volta raccolti nella diagnosi-”ombrello”, basta aspettare e vedere cosa si svilupperà, se autismo o iperattività o ritardo del linguaggio, sindrome bipolare precoce, ecc, o addirittura niente.... Comunque in attesa di chiarimenti somministrare a tutti i 'rimedi conosciuti', dall'aba per l'autismo ecc, ai farmaci stimolanti per gli iperattivi, ad altri i farmaci usati per il Disturbo Bipolare... Non è chiaro se a tutti tutto contemporaneamente o come distinguerli, visto che non sono facilmente distinguibili... E così dare il tempo alla ricerca neurologica, biochimica, genetica, ecc di scoprire una benedetta volta le differenze fra le sindromi, i loro marker biologici, ecc., perchè appunto finora la ricerca non ha trovato gran che, tanto che altri (la dott Lynn Waterhouse, ma ha aggiunto la sua firma anche il Gillberg) hanno invitato a lasciar perdere il termine autismo, perchè inutile e fuorviante.
Il rimedio forse è peggiore del male... Invece di 1 bambino su 38, come dicono oggi siano le statistiche per l'autismo 'esteso', lo chiamerei, ci saranno 1 su 10 bambini e famiglie raccolti nella rete che dovranno subire gli interessi di tutti i vari operatori 'multiprofessionali' che vorranno occuparsi di loro.
Il tutto sempre nel buio delle cause e senza badare minimamente agli aspetti relazionali educativi interattivi …
Quello che manca è di riconoscere che forse il concetto di autismo e spettro autistico - di cui il Gillberg fu propugnatore - sono stati concetti sbagliati, sfortunati per chi vi è incappato. Qualcosa sembra frenare e ostacolare quest'ultimo passo, che indubbiamente creerebbe un grave scompiglio a livello mondiale.

Agosto 2016

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