Lamenti notturni

Salve, mia figlia di 7 anni nella prima parte della notte e precisamente dalla mezzanotte alle tre fa lamenti, sbatte le gambe. Generalmente dopo esser sgridata si riaddormenta. Questo si ripete per più volte durante la notte. Preciso che dorme nel letto matrimoniale con la mamma e nella culla c'è la sorella più piccola. Anche dormendo nella sua stanza non cambia. Abbiamo fatto gli esami del caso per escludere patologie fisiche. Abbiamo provato erbe e infusi per conciliare il sonno ma niente da fare. Questi episodi succedono a prescindere da come è andata la giornata. Non guarda trasmissioni non adatte alla sua età, le piace leggere e credo si tratti di continua ricerca di attenzioni da parte della madre. Purtroppo mia moglie non ha mai desiderato essere madre e di conseguenza ha vissuto la gravidanza con questo pensiero e con tanti timori. Non vorrei che questo stato d'animo abbia inficiato sullo sviluppo psicologico della bambina. La bimba ha iniziato a camminare tardi e ancora adesso, dopo varie sedute di logopedista, ha ancora difficoltà nell'articolazione delle frasi.
Io sono propenso ad andare in terapia per capire come approcciarsi al meglio con lei ma mia moglie si rifiuta.
Non so più quali strade percorrere per farla dormire, anche perchè la stanchezza si percuote sulla giornata che viene.
Grazie anticipatamente per qualsiasi consiglio vogliate darmi e se avete bisogno di altre informazioni chiedete pure.

Diego

Sicuramente il primo passo è

Sicuramente il primo passo è farla dormire nella cameretta da sola o al massimo con la sorella. Il problema è che tutte le.volte che abbiamo provato, dopo un periodo di tranquillità notturna, riprendeva con i lamenti e/o capricci nel sonno. Per quanto riguarda mia moglie, purtroppo è abbastanza restia nell'andare a consulto noi genitori.
Grazie comunque di tutti i consigli, la terrò aggiornata.

Bisogna in effetti che mi dia

Bisogna in effetti che mi dia un po' più di notizie, magari cercando di rispondere ai punti del questionario che trova indicato nella colonna qui accanto a sinistra.
PS. Per la Sua privacy le consiglio di mettere un nome utente finto.
Cordialmente
drGBenedetti

Questionario

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare 4
età della bambina 7
Nessun problema in gravidanza.
NASCITA
a che settimana 40
Parto naturale
alla nascita : peso 3,150 kg, altezza 49 cm, circonferenza cranica 35 cm
indice di Apgar: 9°
PRIMI MESI
allattamento: materno a richiesta
inizio pappine a 6 mesi , minestrine, 7/8 mesi, da 12 mesi pasti normali
svezzamento: età 7 mesi, facile
Distacco dal seno a 7 mesi
eventuali difficoltà no
Sonno discontinuo con lamenti e/o incubi
persone che lo accudivano: mamma e papà e la nonna mezza giornata a necessità.

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione completa di tutto compreso la frutta e la verdura, sonno come prima, orari e modalità: da 6 mesi a 3 anni da sola nella culla nella sua stanza, dopo il papà le cantava la ninna e dormiva con lei senza alcun risultato.
Il ciuccio l’ha tolto poco prima dei 36 mesi e dorme sempre con un peluche rosso a forma di volpe.
SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
seduto da solo a 10 mesi.
primi passi da sola 17 mesi.
capacità motorie attuali: buone
controllo sfinterico 33 mesi.
RELAZIONE e COMUNICAZIONE
primi sorrisi nei primi mesi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo
pianto nella norma, facilità a consolarlo si
si faceva capire.
lallazione, gorgheggi nella norma
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: diffidenza.

SVILUPPO SIMBOLICO LINGUAGGIO:
La prima parola è stata pronunciata a 12 mesi, dopo non completava le frasi ma diceva le singole parole, tipo “sete”, “fame”. Successivamente ha avuto difficoltà nel formulare le frasi, ometteva sempre qualcosa. Anche adesso, pur avendo fatto grandi progressi, ha difficoltà ad esprimersi.
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
Da piccola gli piacevano i giochi luminosi o rumorosi.
DISEGNO SPONTANEO
Non ha mai mostrato grande interesse per il disegno né per i disegni da colorare. Da piccola faceva scarabocchi. Anche a scuola non ama applicarsi ne in arte e disegno (collage, autoritratti, etc) ne tantomeno se deve disegnare un animale o una principessa. Oggi sa disegnare varie cose ma si mette di rado e quando lo decide lei. I disegni chiaramente sono belli ma non sembrano fatti da una bambina della sua età.

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi:
breve, si stancava facilmente dei giochi e comunque voleva sempre giocare con qualcuno

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE
Interesse verso le persone nella norma, non particolarmente curiosa in generale. Adesso chiede chi è quel signore ma comunque non sempre chiede ad esempio il significato di parole nuove.

REAZIONI AL DISTACCO:
Dai genitori: non ci sono mai stati problemi. Da piccola fino ai 4/5 anni era morbosamente attaccata al papà. Adesso nella norma.

RAPPORTO CON LE PERSONEIn fase iniziale ha bisogno di tempo per prendere confidenza sia con i bambini che con gli adulti. Dopo interagisce abbastanza, anche se talvota tende ad isolarsi, non è propositiva ma segue il gruppo o l’amica predominante. Se attaccata subisce, non reagisce.

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI
COMPORTAMENTO
A volte tranquilla e a volte capricciosa, lamento abbastanza facile.
Obbedisce abbastanza, anche se a volte bisogna ripetere spesso le richieste
Ai divieti non da soddisfazione e quindi non da a vedere, ma comunque se la prende
Paura del buio.

SCOLARIZZAZIONE
asilo nido a 3 anni, c’è sempre andata con piacere.
Scuola elementare: a scuola va con piacere, non sempre riesce a mantenere il passo rispetto agli altri, viene coinvolta nelle attività e per quanto riguarda i compiti non sempre gli fa volentieri, dev’essere spronata e vuole sempre qualcuno vicino.

RAPPORTI SOCIALI
Spesso si frequenta con i compagni di classe che sono anchge compagni con cui ha fatto l’asilo nido. Come attività extrascolastiche pratica il karate, ma ha fatto anche danza moderna e piscina. Chiaramente dev’essere invogliata perchè non ha particolare interesse nel praticare sport.

SITUAZIONE FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) NO
Dal lunedì al sabato si sveglia presto la mattina per andare a scuola. Esce per le 14:30 già mangiata e una volta giunti a casa si mette a fare i compiti. Nel pomeriggio gioca da sola o in compagnia oppure guarda la tv. Merenda verso le 16:30 e cena per 19/20. Se è bel tempo andiamo ai giardinetti sotto casa. Il pomeriggio siamo presenti entrambi, tranne due pomeriggi a settimane che la mamma lavora.
A casa comandiamo entrambi ma il papà è quello che cede di più. Non siamo ne severi ne permissivi, concediamo abbastanza. Gli orari per mangiare e dormire sono sempre gli stessi, a letto per le 21. Ultimamente stiamo limitando l’uso del telefonino e della televisione, in linea di massima mezz’ora/1 ora di telefonino e 2 ore di televisione al giorno. Chiaramente quando iniziano i compiti i tempi si riducono.

EVENTI PARTICOLARI
Non ci sono stati eventi particolari
Esame elettroencefalografico per escludere un eventuale epilessia. Fortunatamente tutto bene.

Sembrano esserci segni di un

Sembrano esserci segni di un certo disagio psicologico della bimba, manifestato dalle difficoltà nel dormire (sia i lamenti che il dormire con i genitori), da alcune paure e forse da una certa mancanza di entusiasmo con cose e persone, sembrerebbe di leggere. La nascita recente di una sorellina può aver accentuato delle difficoltà che si vedevano anche prima. Come ha reagito a gravidanza e nascita della sorellina?
C'è stato un lieve ritardo evolutivo, motorio e del linguaggio. A scuola come vanno le cose, come apprendimento, comportamento e relazioni con compagni e adulti?

Il disagio psicologico credo

Il disagio psicologico credo sia una richiesta inconscia di attenzioni da parte della mamma principalmente. Ha poco entusiasmo verso le cose e le persone ed è poco amante dello sport in generale. A.volte invece giocando da sola o con l'amichetta interagisce bene.
C'è stato un ritardo evolutivo e l'arrivo della sorellina l'ha accentuato. Ha voluto più attenzioni del solito.
Il.comportamento ha scuola è buono, non è particolarmente sveglia, come se a volte vivesse in un altra realtà. È insicura e quindi non prende inizoativa ma dev'essere coinvolta.
Secondo lei il malessere psicologico vissuto dalla mamma in fase di gravidanza quanto può aver inciso? Purtroppo mia moglie non ha mai desiderato essere mamma e quindi la gravidanza l'ha vissuta con ansia e preoccupazione. Anche adesso noto da parte di mia moglie una interazione diversa tra le bimbe.
Ho consigliato a mia moglie, di carattere pessimista, di fare terapia io e lei per capire come meglio comportarci con mia figlia.
Lei cosa mi consiglia?
Grazie...

Più che i pensieri e le paure

Più che i pensieri e le paure in gravidanza conta il rapporto che c'è stato e che c'è fra genitori e figli. Ci possono essere alti e bassi, facilità o difficoltà di intendersi, periodi in cui ci si attacca più a un genitore che all'altro, magari perchè ci si sente messi da parte, come alla nscita di un fratellino. Se ci sono difficoltà nel rapporto fra madre e bimba bisognerebbe cercare di diminuirli, fare in modo che si capiscano di più, in modo che la bimba si senta più sicura. Ma bisognerebbe su questo sentire la mamma, e non solo l'opinione di Lei papà.
Più che una terapia magari potreste cercare qualcuno con cui parlare delle vostre preoccupazioni e paure, perchè così magari diventerebbero più chiare e si potrebbero capire meglio e cercare di superare. Non tanto una 'terapia' personale, ma piuttosto una consulenza, per un aiuto a vedere meglio le cose.

Concordo con lei che

Concordo con lei che bisognerebbe parlare con qualcuno per capire come interagire.con la bambina. Purtroppo mia moglie non è propensa a farlo. Anche se le dico il punto di vista da papà sono abbastanza obiettivo nel dire che spesso mia moglie si interfaccia in maniera diversa e ogni tanto dovrebbe sgridarla di meno, cercando con lei maggiore complicità. Il fattore lamenti e/o capricci nel sonno è altalenante. Ci sono anche notti tranquille. Secondo lei dobbiamo provare a farla dormire da sola o è meglio darle la nostra presenza di notte dormendo con lei?

Dormire con i genitori dopo i

Dormire con i genitori dopo i primi mesi mi sembra un po' un sovvertimento dell'architettura familiare. E' come una configurazione che altera le normali funzioni in una famiglia. Disturba la coppia genitoriale, che viene divisa; confonde la distinzione fra posti dei bambini e posti dei grandi, e relative responsabilità. Come se i passeggeri della nave venissero lasciati entrare nelle sala comandi e nella sala macchine. La cosa è concedibile di solito solo in certi momenti limitati, in condizioni di sicurezza. Se non ci sono limiti la navigazione può esserne ostacolata, anche con rischi...
Ogni tanto nel lettone ci si può stare, ma farlo sempre, sovvertire i posti, forse meglio di no, meglio cercare di c vedere che problemi ci sono.
Cerchi magari di farsi dar retta da sua moglie, senza pretendere di avere ragione, ma quattro occhi vedono meglio di due, si dice, bisogna tener conto di tutti gli aspetti che vengono visti, in questo modo si può avere un'idea più realistica e completa della cosa che si ha davanti.

Convinvere mia moglie ad

Convinvere mia moglie ad andare a consulto noi genitori la vedo dura. Sicuramente ci proverò a convincerla. Ha ragione che dovrebbe dormire nella sua stanza è solo che tutte le volte che abbiamo provato ha ripreso a fare i lamenti notturni. Ora x.fortuna è un periodo tranquillo.
Grazie comunque di tutti i consigli e la terrò aggiornata.

OK, cordiali saluti

OK, cordiali saluti

Vorrei porle un ulteriore

Vorrei porle un ulteriore domanda. Oggi mia figlia doveva imparare una poesia. All'inizio tutto procedeva bene, mi ha ripetuto la.prima parte dopo averla riletta più volte. Dopo aver quasi imparato la seconda parte siamo passati a ripeterla tutta. Come può essere possibile non ricordare nemmeno la parte già imparata? Dopo due ore non ricordava poco o niente. Ieri stesso caso per imparare la struttura dell'albero non ricordava nemmeno come era.composto. può essere un deficit dell'attenzione? Visto comunque che spesso quando fa i compiti o in classe pare essere altrove?

L'attenzione è una cosa

L'attenzione è una cosa labile, influenzabile da interesse e distrazioni ecc ecc. Sicuramente se uno è distratto e non si concentra non impara, bisogna vedere cos'è che fa distrarre, o non provare interesse per quello che si fa... L'Alfieri si faceva legare alla sedia, per concentrarsi e non cedere alle distrazioni, ma non arriverei a tanto...

Premetto che i compiti li

Premetto che i compiti li svolge nella.sua stanza dopo il.ritorno da scuola alle 14.30. Praticamente giocherella.con le dite oppure sta zitta come se fissase il nulla. Quello che.mi sembra strano è che una.poesia per esempio dopo aver ripetuto il pezzo iniziale dopo non ricorda nemmeno la.prima frase. Oppure quando si tratta di fare un riassunto, non dice nemmeno di cosa si parla. Ancora adesso non sempre riesce a raccontare.in modo fluido ed articolare.le.frasi correttamente. Anche quando gli chiediamo di raccontarci un cartone che ha visto si rifiuta.

Forse questi aspetti si

Forse questi aspetti si aggiungono ai segni di disagio che dicevo. La bimba ha imparato a leggere e scrivere e far di conto come i suoi compagni?

Legge parecchio e sa

Legge parecchio e sa scrivere.il problema è quando deve raccontare o spiegare qualcosa che difficoltà. Non si concentra o non presta attenzione. In classe la maestra dice che ha sempre bisogno di qualcuno o che comunque pare stia altrove. Spesso capita che non si ricorda.tutti i compiti da fare oppure non ha completato quelli che si svolgono in classe.

Quindi non sembrerebbe un

Quindi non sembrerebbe un problema di apprendimento. Sembra un po' svagata, un periodo particolare, magari connesso con gli altri 'sintomi'. Da cercare di fare attenzione e capire il periodo che sta passando. Direi che qualcosa, di cui magari si è già detto, sta un po' disturbando la sua crescita. Forse il suo spazio in famiglia non è abbastanza chiaro e definito, dopo gli eventi recenti, e non è abbastanza libera di occuparsi delle sue cose da bambina di 7 anni.

Probabilmente sono io che gli

Probabilmente sono io che gli sto troppo addosso e non gli permetto di crescere. Sono consapevole del fatto di essere molto protettivo cn lei. Forse esagero....devo lasciarla libera di sbagliare ed accettarla per com'è e non per come dovrebbe essere.

"accettarla per com'è e non

"accettarla per com'è e non per come dovrebbe essere." questa frase credo che sia fondamentale nel rapporto con i figli, e anche con le altre persone. Se si può risparmiare loro qualche errore evitabile non è negativo, però e i genitori possono servire anche a questo...

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