oh! serafina

Egregio Dottore, forse sono riuscita ad inserirmi tra gli adulti. Chi crede e/o spera, come me, nell'esistenza dell'isola che non c'è, forse non è propriamente "adulto", ma come dice la canzone di Bennato, chi non crede alla sua esistenza è ancora più matto di me.
Scrivere a ruota libera senza censure....
Non ricordavo di aver già usato il nome tramonto.......
Ma questo è un piccolo passo sul viale del tramonto. I viali di solito non hanno scale, speriamo neanche questo, neppure metaforiche, ma è solo una speranza.
Come ritrovare l'entusiasmo......

sogno odierno che ha lasciato uno strascico....

Gentile Dottore,
pongo alla sua cortese attenzione, se vuole, un sogno proprio di questa mattina che mi ha lasciata un po' triste, perplessa...
Sto camminando su un marciapiede molto ampio, delimitato da un lato dalla strada e dall'altro da un muro molto alto. I colori prevalenti sono il grigio ed il nero, anch'io indosso pantaloni neri ( può capitare, di solito preferisco il blu ) e cinta in tinta. Poi arriva una corriera tra il blu e l'azzurro,con la parte posteriore tra l'arrotondato e appuntito, l'autista decide di fare manovra, inizia a fare marcia indietro proprio verso di me, come se non ci fossi, mi tiro più indietro e mi appiattisco verso il muro, sperando che all'autista basti una parte di marciapiede per fare manovra, ma non è così, mi spiaccica al muro, credo di morire. La corriera si allontana, sono rimasta in piedi, dolorante e sotto chock,i dolori causati dall'impatto mi impediscono il movimento, chiedo aiuto, ma non c'è nessuno, proprio il deserto....

Nell'altro sogno avevo dimenticato di scrivere la parte finale del sogno, quando guardavo dall'esterno la macchina slittare, quasi ridevo neanche stessi vedendo un film di Fantozzi...

Bella la sua immagine dell'escursione in montagna. La giaculatoria sull'autostima non è mia, ma di Josephs Larrick. Nei prossimi giorni avrò molto a che fare con queste parole tipo autostima, autoaccrescimento, processo cognitivo, ecc; spero vada bene, ma chissà.... cerco di fissare dei concetti come impotenza appresa e complessità appresa o errore di persistenza; pare senza successo....

Chissà perchè nell'immaginario collettivo oltre che nella canzone le galline sono considerate poco intelligenti...

Grazie ancora una volta e chissà se la sua similitudine con l'escursione in montagna, non sia una speranza realizzabile per me, ovvero superare la paura dei dirupi, altezze e connessi...

Aveva tralasciato che il

Aveva tralasciato che il sogno finiva in farsa, quasi, alla Fantozzi. Invece stavolta per poco non finiva in tragedia. E comunque si ritrova sola, un deserto... Che forse è peggio che dirupi altezze e connessi e galline (e scale?...). Le giaculatorie in effetti sono di solito usate come autoconsolanti e autorassicuranti, magari senza crederci troppo ma forse anche per stare in compagnia.

why not?

Gentile Dottore,
Ora che ci penso bene, un deserto è forse persino peggiore di dirupi, altezze, scale; forse perchè queste hanno una dimensione temporale limitate, ma un deserto..., forse è anche contro natura, credo che il genere umano sia sociale. Il deserto/ mi ricorda brutti momenti vissuti da sola, tipo quando da bambina essendo miope non riuscivo a leggere alla lavagna e piangevo per questa grave incapacità, almeno così la vivevo allora, e per risposta ero allontanata dalla classe, riportata a casa; dove nessuno chiedeva niente, era normale. Ma questo è passato... ora porto gli occhiali o le lenti a contatto. Chissà se mi è rimasta come un senso di "deserto"..

A proposito di galline, mi hanno detto che una è morta.

Altro sogno.
il sogno è ambientato in una piccola piazza, ci sono alcune panchine in cemento, su una di queste ci sono poggiati due panini. Appare un pastore tedesco, molto bello, sul muso c'è arrotolato un foglio di alluminio, non so come il cane riesce a liberarsi e prende i due panini per la sua cucciolata. Il cane è tranquillo, probabilmente abbandonato, per questo ruba il cibo.
Assiste alla scena un veterinario o forse un etologo, coperto da un pastrano scuro, tra le mani ha una specie di quaderno, da cui spunta il muso di un coniglio, che lui sta cercando di curare.
Why not? e chi lo avrebbe mai detto..
mi sono ritrovata a fare da assistente ad un piccolo intervento chirurgico: asportazione di un piccolo basalioma. Come si usa il bisturi monouso, l'asportazione, la doppia cucitura.
Una esperienza interessante, difficilmente ripetibile.
Ancora una volta grazie..

Forse il passato le è rimasto

Forse il passato le è rimasto sotto forma di giaculatorie, quasi automatiche, rituali ...e forse a volte queste entrano anche nei suoi sogni,... non capisco poi se anche l'intervento chirurgico fa parte del sogno o no ... Forse c'è da pensare che anche le esperienze interessanti e difficilmente ripetibili finiscono.
Mi sembra che è tempo di pensare a terminare questa.
Direi di fissare un numero di cinque ultimi post ancora, entro Natale.

Non era..

Non era un sogno,ma effettivamente avevo assistito ad un intervento: piccolo basalioma.

Questa esperienza sta volgendo al termine.
Passato tanto tempo eppure sembra ieri, quando le scrivevo per la prima volta e attendevo la sua risposta, non avrei mai creduto che il lavoro/dialogo potesse svolgersi in modo così costruttivo, preciso e a lungo. Nonostante gli equivoci, i dissapori.Spero non sia stato noioso o disturbante.
In questo momento mi sfuggono i collegamenti tra deserto, branco di cani e giaculatorie; anche per l'aspetto che mi riguarda più direttamente.
Piccolo suggerimento: ha mai pensato di scrivere un libro sulla esperienza di consulenze online? Magari potrebbe dividerlo in due sezioni, una per bambini e per adulti.
Le auguro un sereno weekend

Quello che scrive ha senso,

Quello che scrive ha senso, significato, suona come 'vero'..., Forse il 'suggerimento' magari sottende contenuti nascosti, non esplicitati. Quanto ai collegamenti, questi spesso non dipendono dalla nostra volontà. A volte improvvisamente cogliamo un nesso fra certe cose, viene un'idea che prima non avevamo. Possiamo solo cercare di avere abbastanza attenzione per le cose e le persone, e poi a volte scatta qualcosa... Se abbiamo la pazienza e la resistenza di aspettare cogliamo un significato che prima non vedevamo e cambia il nostro modo di vedere il mondo, anche se magari non ce ne accorgiamo subito.

Sogno, nel sogno e allucinazione

Gentile dottore,
Inizio da un sogno con qualche sfumatura. Sto a letto insieme alla terapeuta, che dorme accanto a me, sta un fianco, viso leggermente truccato, sonno sereno. Ad un certo punto mi pare di vedere una testa di bambina dai capelli neri corti,(nn ho idea a chi somigliasse la bambina) un bel taglio sfilato. Allora penso che ho una allucinazione e che devo svegliare la terapeuta. Nel sogno mi dico che nn è una allucinazione, ma un sogno, e quindi nn c'è bisogno di svegliare la terapeuta. Nel sogno, sognavo di riprendere il sonno.

Riguardo al "suggerimento" sul libro, a prescindere da questo thread, (forse un po' noioso leggere di fobie), altri thread possono essere di aiuto a chi si trova in certe situazioni. Inoltre il suo modo di scrivere aiuta ad avere più interessi, ricordo il mito della caverna, il claustrum ...Non so perché quando le scrivevo del libro mi era venuto in mente Freud: l'uomo dei topi,. Anna, Dora ecc
Grazie per l'infinita pazienza che ha avuto nel seguirmi per tutto questo tempo.

Penso che un possibile

Penso che un possibile significato del sogno abbia a che fare con la prossima fine di questa esperienza. C'è un momento di ansia, al pensiero forse di avere ancora 'sintomi' (l'allucinazione-sogno nel sogno), e quindi necessità di continuare, ma poi si rassicura: non c'è bisogno di cambiare programma, può riprendere il cammino. Forse la terapeuta nel letto con lei indica che porterà con sé qualcosa di questa esperienza, anche dopo che sarà terminata.
Dice che leggere di fobie sarebbe noioso, ma poi cita alcuni dei casi più famosi descritti da Freud. In realtà questa esperienza è stata molto stimolante anche per me, anche se non semplice da gestire e accetto i suoi ringraziamenti come riconoscimento di ciò. Ma anche Lei ha avuto la tenacia di andare avanti e ha quindi metà del merito di questo lungo viaggio. Spero sia stata un'esperienza da cui entrambi abbiamo appreso qualcosa.

Grazie e poi ancora grazie, anche per le parole ultimo post

Sicuramente porterò con me molto di questa esperienza sia aspetti positivi sia rimpianti nel senso che avrei potuto comportarmi diversamente. Ma in fondo la molteplicità di aspetti che dà forza a questa esperienza.
Lieta che abbia arricchito entrambi.

Ancora una volta le scrivo per un sogno. Riguarda la mia amica morta suicida diversi anni fa, morte che ancora riesco ad accettare, almeno non del tutto. Allora ci furono tanti equivoci, coincidenze sfavorevoli,un insieme di fattori negativi purtroppo molto incisivi.
Nel sogno vengo a sapere della morte della mia amica. Mi reco in clinica, c'è il personale che avanti e indietro, ma non dà retta a nessuno. Scopro che la mia amica non è morta, ma scomparsa e nessuno la cerca. Vado avanti nel reparto e su un materasso senza lenzuola dorme con la giacca imbottita la sorella della mia amica. Mi ritrovo in una strada leggermente in salita, abbastanza larga, passa attraverso due colline, prive di alberi, sembra come sale fino bianchissimo, certamente non è neve. All'orizzonte sulla sinistra c'è un incendio, pare stia iniziando anche sulla destra (forse mi hanno condizionato alcune foto del Sud Tirolo) e una persona di cui sento solo la voce mi dice che per evitare gli incendi devo salire sulla collina alla mia destra e una volta salita girare a destra. Sulla sommità c'è una persona pronta ad aiutarmi, ma è difficilissimo salire su, perché si sprofonda come se fosse sale fino, con difficoltà riesco a proseguire.

Le auguro buon fine settimana

Anche questo sogno mi sembra

Anche questo sogno mi sembra stimolato dalla prossima fine di questa esperienza. Nel sogno c'è la notizia di un distacco, della fine di un rapporto ( con la sua amica, per la sua morte) , di cui non si capacita bene ancora – sia nella realtà che nel sogno. Partire è un po' morire, dice il proverbio... Si ritrova da sola, in una strada difficile dove comunque c'è qualcuno che le dà indicazioni e che è pronto ad aiutarla. Bene o male riesce quindi a proseguire.
Anche il Sud Tirolo riporta a questa esperienza ( Trentino, ecc , e il lago fra i pini di una vecchia foto...), in cui alla fine si ritroverà da sola, sente che dovrà affrontare varie difficoltà . Le parole finali sono di speranza, ottimismo e coraggio, sembrerebbe.

Ormai siamo agli sgoccioli..

Gentile Dottore,
Ormai siamo agli sgoccioli,ma prima di passare al racconto di due sogni, delle particolarità o amenità a seconda del punto di vista. Qualche volta ho parlato di lei con la terapeuta, e mi riferivo a lei, sempre usando la parola il DOTTORE, con la la terapeuta è capitato di nominare altri medici, ma sempre indicati come dr tal dei tali.
Sogno 1
Sono con una mia amica all'ingresso di un ipermercato, c'è anche un divanetto. Lei intravede la testa bianca di un chirurgo (lo stesso che mi ha fatto assistere ad un intervento chirurgico) mi dice di aspettarlo. Dopo il dottore passa, sembra stanco, indossa un cappotto scuro. Dice che è stanco e che vuole lasciare la professione.

Sogno 2
Mi ritrovo a scuola con una mia amica di infanzia. Ci sono molti piccoli banchi, molto vicini tra loro. Noto che la mia amica ha stretto molte amicizie e mi dico tra me si vede che sono stata assente molto tempo, ci sono volti nuovi. All'ora della ricreazione la mia amica ed io usciamo per il corridoio, ad un certo punto ho un mancamento, ma la mia amica mi sorregge.
Parole di speranza... Spero bene, una persona a me molto vicina ha attraversato un brutto momento, è stato davvero male, per fortuna nel momento più difficile, mi è stato accanto, il chirurgo più volte nominato. Ora pare che va meglio,ringraziando Dio.
Se ritiene opportuno o semplicemente se vuole rispondere, lei dice che in questi anni non sempre è stato facile, quali per lei sono stati i momenti critici?
Anch'io ne ho avuti quando ad es capivo poco e/o male, ma ho sempre ammirato, nn lo dico per piaggeria, la varietà dei suoi interessi, l'andare avanti malgrado le difficoltà e ancora di più la capacità di mantersi calmo e di continuare.

Il tema forse è perchè

Il tema forse è perchè smettere proprio ora?
Mi sa che le parole del primo sogno forse le attribuisce anche a me, come possibile motivazione della conclusione di questa esperienza: "...è stanco e vuole lasciare la professione". Un'altra che si indovina è se mi sono stancato di Lei in particolare e se la mia resistenza si sia esaurita per i vari 'momenti critici' passati. Una motivazione più generale e una più particolare.
E chi lo sa?...
Aggiungerei anche quella che forse più avanti di così probabilmente non potremmo andare, con i nostri mezzi attuali, e ci limiteremmo a girare in tondo. Continuare sarebbe diventato probabilmente un freno, un'esperienza non più positiva.
Il 'DOTTORE' tutto maiuscole... Forse è come un monumento, come si sa a volte si fa un monumento a una persona e non ci si pensa più, come se uno si fosse tolto il pensiero. E' umano. Leopardi dice in un suo scritto che i padri dovrebbero farsi da parte a una certa età, per lasciare spazio ai figli. Anzi, lui dice proprio che dovrebbero morire...
Finire è un po' morire, farsi da parte senza bisogno di scomparire proprio...

prima di salutarci...l'ora finale

Gentile Dottore,
Prima di salutarci qualche breve sogno, brevi perchè ci sono parti che non ricordo.
1:-) Sono insieme a tante persone forse per assistere a qualche convegno. Quando usciamo le strade sono tutte allagate, si formano dei gruppi per cercare di superare l'acqua. Forse mi viene un attacco di panico, non ricordo. Mi ritrovo a salire delle scale comode, gradini bassi con antiscivolo e pianerottoli. Ho difficoltà a salire, le gambe hanno dei problemi, pare per un farmaco sbagliato. Qualcuno mi sorregge: sto entrando in manicomio ( secondo lei sono stati per davvero chiusi?)

2:-) di questo ricordo davvero poco: un cellulare, delle persone in fuga inseguite da forze dell'ordine o altro.

3:-) sono nello studio della terapeuta, ma non siamo sole ci sono le sue figlie e anche mia sorella. La dr parla con mia sorella di tante cose, ma ricordo solo che le stava dicendo che le figlie dovevano andare ad una cerimonia, ma le riteneva troppo piccole per mandarle da sole. Nonostante i dubbi aveva acconsentito. Al momento di andare via entra un collega della dr. Prendo il mio piumino posto insieme agli altri e ho difficoltà a indossarlo, il collega della dr nota la cosa e lo dice alla terapeuta che gli risponde che non è nulla sono ancora sotto shock. Provo a chiedere che volesse dire, ma mi sveglio.

L'ora finale, finisce qui il percorso o l'ora finale come terzo atto della trilogia della Caldwell. "Capitani e re", titolo di uno splendido romanzo della Caldwell, che avevo preso in prestito come titolo di un Thread. Quando avevo finito di leggerlo,avevo sentito la mancanza di Joe, non più personaggio, ma descritto così bene da diventare persona. SEntirò la sua mancanza..
Il caso vuole che finisca a fine anno, tempo di bilanci, in questo caso sia annuale che di cessazione di attività. Non avrei dovuto chiederle solo dei momenti critici, ma anche di quelli proficui. Mi viene in mente un esempio su un testo di psicologia sociale: due tifoserie di squadre opposte assistono ad un derby ( scopo del calcio o altro sport dovrebbe essere il bel gioco e perchè no il divertimento.Stessi scopi per entrambi )dopo un mese viene chiesto a ciascuno delle opposte tifoserie di descrivere il derby. Chi ascoltava aveva avuto l'impressione che le opposte tifoserie avessero visto due partite diverse. Anche stessi scopi, spero che qualche volte, non sempre, abbiamo visto la stessa partita. Cmq mi mancherà...non so se per lei è lo stesso o forse è una "liberazione", e chi lo sa...
Le auguro un sereno Natale e un prospero Anno nuovo.

Cordialmente
Claila

Già, siamo all'ultima

Già, siamo all'ultima fermata. Dobbiamo scendere e andare ciascuno per la sua strada.
I post di quest'ultimo periodo sono stati molto interessanti, come anche in altri periodi, d'altronde. Penso che le rimarrà l'interesse per i sogni, per i frammenti di significato che ci fanno intravedere di un mondo dentro e fuori di noi in cui siamo immersi ma di cui raramente ci accorgiamo.
Forse per un po' le rimarrà la frustrazione di qualcosa che non è stata come Lei avrebbe desiderato, di risposte che non ha avuto, di limiti e regole che ha dovuto sopportare. Ma forse anche così è stata un'esperienza utile e riuscirà a superarne gli aspetti negativi.
La 'liberazione' penso che non sia da una persona, ma da catene e vincoli che ci impediscono di muoverci più liberamente. Lei era arrivata appunto per qualcosa di questo tipo, focalizzato sulle scale. Spero che l'esperienza le abbia dato una maggiore libertà di movimento dentro e fuori di sé. Se non ci siamo riusciti - come dicevano una volta i commedianti in teatro alla fine della rappresentazione - creda almeno che non l'abbiamo fatto apposta.
Con i migliori auguri e il fatidico 'in bocca al lupo!'
cari saluti,
Gianmaria Benedetti

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