Ancora un aggiornamento - 3 anni e un mese

Gent.mo Dottor Benedetti,
scrivo innanzitutto perché Le volevo fare gli auguri per un buon 2017. La stima che abbiamo per Lei e per i suoi pareri mi porta a darLe periodicamente degli aggiornamenti del piccolo. Lei per noi è un faro nel buio dell’incertezza che avvolge la materia psichiatrica oggi, soprattutto in campo infantile.
Dunque, il piccolo continua la sua evoluzione devo dire in modo abbastanza soddisfacente. Ha un vocabolario abbastanza ampio adesso e comincia a mettere insieme verbo e nome (ad es. “prendi quello” e lo dice indicando un oggetto specifico che vuole, “apri porta”, “metti vassoio” (quando si siede sul seggiolone per mangiare), “voglio succo”, ”voglio acqua”, “apri bicchiere” ecc…. Non dice ancora gli articoli e i colori li confonde…dice rosso per tutti, anche gli animali per lui sono tutti cani e fanno tutti wowo… Anche se noi gli diciamo che si tratta di un gatto e che fa miao lui continua a ostinarsi nel dire cane e wowo…Stessa cosa con i colori…lo correggiamo ma nulla…
Comunque, ha cominciato (merito dell’asilo dove frequenta la prima classe cioè 3-4 anni) a colorare e scrivere ma si limita a impugnare la matita o il colore (devo dire anche male e cioè con tutto il pugno chiuso) e fare scarabocchi sul foglio, ultimamente fa anche dei cerchi e mentre lo fa dice “cerchio” ma ne fa trecento quasi in modo ossessivo…e vuole che io lo guardi mentre lo fa e che gli faccia i complimenti….Gli piace molto comunque colorare infatti la sera a casa dopo l’asilo mi chiede “mamma foglio” e poi dice “colorare”.
Ha acquisito una buona autonomia nel mangiare da solo anche se spesso il contenuto del cucchiaio se lo getta addosso e quindi devo stare sempre in allerta vicino a lui…Beve bene dalla cannuccia e dalla bottiglietta con il dosatore ma non ancora dal bicchiere normale perché non sa ancora dosare la forza e si butta tutta l’acqua addosso.
Il pannolino ancora ce l’ha anche se mentre la fa mi dice “cacca” o “puppù” oppure se io gli chiedo se ha fatto la cacca lui mi dice la verità, sì o no convinto e devo dire che corrisponde sempre al vero.
Ultimamente è stato malato e durante la notte aveva dei colpetti di tosse che in genere preannunciano il vomito. Io gli chiedevo “devi vomitare?” e lui mi diceva sì o no ed è risultato sempre vero….
Insomma devo dire che nella comprensione trovo che sia bravo ma questo da sempre, nel rispondere le sue risposte sono sempre attinenti alla domanda e veritiere.
Quando si sente male dice “vomito” e lo porto al bagno. Dopo aver vomitato dice “finito, basta” e poi dice “scarica” per farmi scaricare l’acqua….
Quello che ancora mi preoccupa del suo comportamento è questo suo agitarsi muovendo incontrollatamente braccia e mani quando vede una cosa che lo eccita…Ad es. vado a prenderlo all’asilo alle 17,30 e appena mi vede va letteralmente in sovraeccitazione…gli altri bambini (nessuno dell’asilo e della sua età) lo fa. Hanno dei comportamenti più razionali, più controllati come penso sia normale per un bambino della loro età…La contentezza di rivedermi è comprensibile ma vi assicuro che lì è veramente troppo. Vedo anche negli sguardi del personale dell’asilo una sorta di imbarazzo quando il piccolo fa così e io non so che dire…sono in imbarazzo…Penseranno che mio figlio è strano e anormale…Ma sinceramente fino ad ora nessuno si è permesso di dire nulla su di lui…
Quando chiedo come sta andando mi viene sempre risposto che è tutto ok. Chiedo anche se il bimbo è movimentato tanto (visto che a casa non si ferma un attimo a fare la minima attività, passa in modo frenetico dalle costruzioni al libro, ai colori, alle ciotole, alle bambole, alle macchine senza una logica ma tanto per “fare”) e loro mi rispondono che è bravissimo e che sta seduto al suo banchetto tranquillo…Mah!!!
Non so se mentono forse perché è un asilo privato per non perdere il cliente…o forse all’asilo essendo che ci sono delle regole lui si uniforma mentre con noi a casa è libero…
Hanno fatto la recitina prima di Natale e ogni bimbo su un palchetto al suo turno si doveva avvicinare al microfono tenuto dalla maestra e recitare una piccola filastrocca…Lui è stato buono e al suo turno la maestra iniziava la strofa e lui terminava con la parolina finale…
Poi ci hanno fatto vedere i loro lavori messi in un classificatore ad anelli…Io non so se quei lavori li ha fatti realmente mio figlio…incollare palline colorate su un foglio per fare un disegno, attività con la digito pittura, incollare pezzettini colorati di velina, attaccare foglie e oggettini su un foglio….
Non è che non abbia fiducia nelle capacità di mio figlio ma sinceramente lo vedo alquanto impacciato nella manualità fine e mi sembra strano che abbia portato a termine lavoretti così…
L’unica cosa di cui sono sicura è che sa fare le torri con le costruzioni…e sa fare degli scarabocchi con i colori…I puzzle nemmeno a parlarne! Si spazientisce subito e abbandona non appena vede che non riesce…
Mi chiede spesso di prendere un libro e di guardarlo insieme…mi dice: “mamma, siediti qui” e mi indica il divano. Ma non appena io apro il libro per guardarlo insieme lui freneticamente gira le pagine non soffermandosi a guardare nulla. La sola cosa che lo interessa è girare le pagine…Se io cerco di attirare la sua attenzione leggendogli qualcosa o facendogli guardare le immagini lui si innervosisce e gira la pagina….
Altra cosa, a casa a volte mi chiama “zia” (la maestra all’asilo si fa chiamare così) ad es. quando ha finito di mangiare mi dice “zia tutto” per farmi capire che ha mangiato tutto…
Un’altra cosa strana, ripete tutte le parole che diciamo. Se facciamo un discorso ripete l’ultima. Le parole che dice le ripete due volte. Ad es. se ha il muco al nasino (cosa che gli dà molto fastidio) mi dice “mamma muco muco” perché vuole pulito il naso, oppure se ce l’ha otturato mi dice “mamma spruzzo spruzzo” e indica il nasino.
Insomma, ogni parola la ripete almeno due volte…Ma ripete anche le parole che diciamo noi come se fosse un pappagallo…anche se non ne conosce il significato solo per il piacere di ripetere…Ma perché, mi chiedo?
Le stereotipie che aveva da piccolo come anticipato da Lei effettivamente sono sparite pian piano…e anche la passione per le cose che girano, ruote comprese, è andata scemando…noi ormai non usiamo più il passeggino ma usciamo a piedi con lui che ci dà la manina (o almeno cerchiamo di farcela dare!!!)Prima col passeggino era una tortura perché voleva sempre toccare le ruote e pretendeva che gli sollevassimo il passeggino per fargliele ruotare con le mani…adesso ancora se per strada vede il passeggino di un bambino si avvicina e cerca di toccare le ruote ma sinceramente è molto meno ossessionato rispetto a prima. E’ attirato ma non come un tempo…Per quanto riguarda gli oggetti tipo ciotole e vasetti ancora la passione persiste…
Ancora non sa pedalare e quando mette i piedi nudi a terra ha fastidio quindi penso che anche al mare sulla spiaggia avrà le reazioni che aveva quest’estate….
Sale e scende le scale o tenendosi alla ringhiera o con la mano. Da solo perde l’equilibrio e rischia di ruzzolare giù…
Anche quando cammina spesso capita che cada soprattutto quando è preso a guardare qualcosa che ha in mano e che gli piace…per es. ha uno zainetto per l’asilo con il pesciolino Dory disegnato sopra che gli piace molto. Per strada lo prende e se lo porta vicino agli occhi quasi a soffocarsi e cammina così senza guardare dove va finchè o sbatte o cade…se cerco di toglierglielo piange e si arrabbia molto…
Perché dal punto di vista motorio non ha certe abilità possedute da tutti i piccoli della sua età?
Siccome avevamo attivato la richiesta di un progetto convenzionato in un centro privato per fare psicomotricità e logopedia (come prescritto nel Dh che Le avevo fatto leggere negli ultimi consulti) e ci hanno chiamato dicendo che ci avevano accordato 70 ore tra logopedia e psicomotricità e così abbiamo cominciato a metà dicembre…mio marito non è molto d’accordo e dice che secondo lui è inutile perché il bambino ha avuto una buona evoluzione ed è nettamente cresciuto…inoltre io, devo dire, ci vado ma soffro molto perché ogni volta che torno a casa vado in depressione pensando che mio figlio quando sarà grande potrà essere con problemi come i ragazzi che incontriamo lì…l’incertezza di come sarà mio figlio da grande, se avrà problemi o meno mi fa impazzire e questo ambiente non fa altro che mettere il dito nella piaga. Però penso che non si può nemmeno vivere con la testa sotto terra (metafora usata dalla neuropsichiatra infantile del dh) e che arriva un momento in cui bisogna prendere atto della realtà.
Siccome eravamo indecisi se effettuare questo percorso o no, al centro cercavamo delle risposte perché noi, ma soprattutto mio marito pensa che per nostro figlio non sia necessario fare questo percorso e loro ci hanno detto che quasi tutti i genitori che vanno da loro negano il fatto che i loro figli abbiano problemi….è un classico!
Io dal canto mio sono influenzata dal mio lavoro in cui sento di bambini con problemi delle prassie che arrivano ad avere poi problemi a scuola perché non si è intervenuti. Magari con interventi adeguati si sarebbe potuti correggere…La disprassia è il mio spauracchio…mi sembra di vedere in mio figlio tutti i segni caratteristici dei disprassici.
In più ho notato che non regge la frustrazione. Ad es. se non riesce a fare qualcosa si arrabbia tremendamente e dà di matto. Getta le cose all’aria o si butta a terra e batte i pugni e i piedi a terra gridando e piangendo. Gli prendono delle crisi di nervi tremende. Se non ottiene subito ciò che chiede c’è da spaventarsi perché ha reazioni proporzionate. Qualsiasi cosa abbia in mano la lancia con violenza rischiando anche di rompere tutto. Una volta ha lanciato una macchinina che aveva in mano contro la televisione rischiando di farla scoppiare….
Dottore, una cosa è certa, e questo lo abbiamo deciso insieme: quando ci chiameranno di nuovo per fissare una data per il prosieguo del dh a Roma noi declineremo l’invito anche perché ci erano rimasti da fare la visita dalla genetista per andare ancora più a fondo sul ritardo visto che il primo screening genetico era andato bene e il controllo audio-impedenziometrico e sinceramente non reputiamo di dover fare più il primo e il secondo possiamo tranquillamente farlo altrove volendo.
Perché andare a fare un altro viaggio della speranza? Al suo posto abbiamo deciso di andarcene in crociera con i piccoli e rilassarci un po’…ne abbiamo bisogno!!!Forse siamo degli incoscienti ma questo ci dice il cuore adesso….Aspettiamo fiduciosi che il nostro cucciolo cresca ancora un po’….
GRAZIE INFINITAMENTE DELL’ATTENZIONE CHE CI HA DONATO, DEI CONSIGLI SPASSIONATI E DISINTERESSATI. CONTINUEREMO AD INFORMARLA DEGLI SVILUPPI FUTURI SPERANDO LE FACCIA PIACERE.

Lieto di avere vostre

Lieto di avere vostre notizie. Sulla disprassia le ho già risposto, come a suo tempo sull'autismo, l'asperger, ecc.
Mi sembra che il bimbo prosegua lo sviluppo, forse con un po' di ritardo specialmente nell'ambito simbolico, non si concentra abbastanza e così impara più lentamente. Ma va avanti. Probabilmente un aiuto a fare le cose più ordinatamente, a concentrarsi, può anche essere utile per imparare di più, però mi sembra che anche senza aiuti è andato avanti e si è liberato di molte cose che la preoccupavano.
Non so che dirvi, dipende anche dalle persone che incontra: se uno fa buone esperienze è sempre una cosa utile, che sia in palestra, in piscina, ecc, se invece le esperienze non sono buone, si rischia di avere effetti opposti.
Dovete essere voi a valutare, usando buon senso e tenendo a bada l'ansia, che è una cattiva consigliera.
Cordiali saluti

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