Ritardo linguaggio 34 mesi

Sono la mamma di una bimba di 34 mesi.
Nata parto spontaneo apgar 9
Allattamento artificiale
Seduta da sola 6 mesi
Svezzamento 6 mesi
A 5 mesi dice "mamma"
Da età 8 mesi iniziano problemi di sonno. Si sveglia di notte e non vuole dormire più. Impiego anche 3/4 ore a farla addormentare.
Vuole dormire la mattina e il pomeriggio ma di notte va bene solo 2 volte a settimana in media.
Lo svezzamento va bene ma ho la sensazione che non digerisca bene la cena così la pediatra ci fa effettuare test allergici e analisi.
Non risulta intollerante. Ma non si spiega il problema del sonno. Lei piangeva e si svegliava. Poi non voleva più dormire. Mi alzavo e la portavo a giocare un po'. La cullavo in braccio ma era molto difficile. Questa cosa è durata fino ai 2 anni.
A 2 anni e mezzo asilo nido bilingue.
Inserimento difficile ma poi lei è serena. Forse rassegnata.
A 29 mesi arriva la sorellina. Lei è indifferente alla cosa. Inizia a fare un po' di capricci per il cibo ma tutto sommato cresce bene, si stacca un po' da me e inizia a giocare da sola.
In tutto ciò la bimba non parla. Non dice il proprio nome. Non vuole fare nessuna attività atta allo sviluppo del linguaggio tipo cantare o farsi leggere favole. Non vuole ripetere nulla.
Fino all'età di 32 mesi in cui ha iniziato a ripetere delle filastrocche in inglese imparate all'asilo con una pronuncia perfetta.
Sa contare fino a 10 in 4 lingue.
Sa leggere l'alfabeto in italiano e inglese. Sa riconoscere i numeri.
Da poche settimane ha iniziato a fare frasi con una parola e un verbo. Pronuncia abbastanza bene.
Non vuole dire il suo nome.
Ha iniziato a chiamare la sorella e a farle carezze e coccole.
È affettuosa ma non subito.
È stata accudito da me dal padre e solo dopo i 2 anni anche dai nonni saltuariamente.
Ha avuto una baby sitter con cui stava bene solo se fuori casa.
Si consola facilmente.
Ama i cartoni animati, le automobili, i dinosauri, i lego e gli oggetti molto piccoli. Spesso li tiene in mano per ore senza mai lasciarli.
Rifiuta il vasino. Abbiamo provato in estate ma non ci siamo riusciti anche a causa della nascita della seconda bimba forse ho avuto poca pazienza.
Usa il ciuccio per dormire e se è disperata.
Ma come dicevo di solito si consola facilmente.
Da poche settimane ha cambiato asilo e sembra apprezzare di più. Restano i capricci per il cibo.
È molto attaccata a me ma da quando va all'asilo la separazione non è più un problema.
Sono preoccupata per il linguaggio.
Spero possa darmi qualche consiglio.
Grazie

Aggiungo
Nata a 40+3
Gattona a 7 mesi
Ha iniziato a camminare a 13 mesi
Le maestre mi dicevano che non voleva stare seduta a fare le attività, che stava molto per conto suo, che non voleva aspettare il suo turno nei giochi e nella psicomotricità ma adesso ha fatto progressi.
Non ama la compagnia di altri bambini.
Li ignora ma poi ogni tanto li abbraccia. Non gioca con loro volentieri.

Avrei bisogno di avere più

Avrei bisogno di avere più informazioni generali, per cui la invito a darmele seguendo il questionario-bambini nella colonna qui a sinistra. Cordialmente
drGBenedetti

Questionario

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare; età dei componenti ...37 38 e sorella di 5 mesi ..
età del bambino/a 34 mesi

problemi in gravidanza.......nessuno......
NASCITA
a che settimana 40 ….
Parto spontaneo
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica 3360 50 cm 36 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)…50 percentile ..
indice di Apgar: 1'…8./ 5'…9….. durata del ricovero in ospedale…3 giorni ..

PRIMI MESI
allattamento: artificiali a richiesta...
inizio pappine, minestrine, ecc..7 mesi .
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon), età 6 mesi facile ....
eventuali difficoltà...no.
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà sonnellino alle 10, alle 15 e alle 19. Tutto bene tranne di notte dagli 8 mesi
persone che lo accudivano mamma e papà
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione. Buona sonno .ok, orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc)lettino. Si addormenta con il ciuccio.
abitudini ciuccio, biberon
tempo video: televisione, telefonini, tablet.3 ore

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi
seduto da solo a che età .....6 mesi
primi spostamenti a che età e come: 7 gattoni
primi passi da solo.....13 mesi...
capacità motorie attuali ottime
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età. Ancora pannolino

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi 3 mesi
curiosità verso oggetti e persone, 3 mesi attenzione, capacità di seguire con lo sguardo 3 mesi
facilità al pianto No
e facilità a consolarlo, coccolarlo sì
facilità a capirlo e interagire...
lallazione, gorgheggi.5 mesi
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi pianto
modalità di accudimento: preoccupato e sicuro
SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO:
(età di inizio)
prime parole .28 mesi .
due parole insieme 32-33 mesi
uso del no e del sì ..24 mesi..
frase minima (verbo e sostantivo )....33 mesi

INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale imitativo rappresentativo )tutto nella norma

DISEGNO SPONTANEO
cerchi. Non ama particolarmente il disegno. Non conosce bene i colori. È disinteressata

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: lunga

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .....poca

figure principali cui è attaccato..mamma papà nonni .....
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori...buono e fiducioso ......
RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti ...buono... bambini....indifferente.
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE buona

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI buona

COMPORTAMENTO
tranquillo
adesione a regole, orari, limiti,
obbedienza agli adulti buona
reazione a divieti, frustrazioni buono
capricci, bizze
paure, fissazioni. Nessuno

SCOLARIZZAZIONE
asilo nido ………sì . A che età ………20……. Reazioni eventuali ………abbiamo cambiato asilo e adesso va tutto bene. Inizialmente difficile ….
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........

RAPPORTI SOCIALI, poche relazioni con alcuni amici di famiglia

SITUAZIONE FAMILIARE ……………..
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) …nonni molto presenti ………
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc), (descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino)..asilo, pomeriggio con mamma nonna e sorella. TV gioco in giardino o in camera, bagnetto, cena. Arriva papà, gioco e nanna.....
modalità educative permissive
orari di sonno ferrea routine 21:30 7:45 13:30 14:30
dove dorme, lettino
chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' ecc ....mamma papà ......,
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc)3 ore
EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc.cambio casa e asilo
Visite mediche, ospedale, altro.un punto per una caduta a 24 mesi ..
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn test allergici analisi ecg Udito urine tutto ok
Altre osservazioni

Le notizie mi sembrano

Le notizie mi sembrano piuttosto schematiche e meccaniche, per così dire, anche col questionario. Si intravedono poco le persone e le interazioni e l'esperienza vissuta, che inevitabilmente ha riflessi sullo sviluppo di un bambino e sulla sua personalità. Non so se è un aspetto di un sistema educativo un po' "ferreo" ( "ferrea routine" per gli orari) in cui gli aspetti emotivi un po' sfuggono, di fronte forse a esigenze ambientali degli adulti. Mi riferisco al cambio di asilo, di casa, altri grossi cambiamenti come l'andata al nido, l'arrivo della sorellina poco dopo, ecc, di cui traspaiono poco le reazioni del bambino.
Non è detto perchè l'allattamento è stato artificiale...
Può essere successo qualcosa verso l'ottavo mese cui il bambino ha reagito con i disturbi del sonno, protratti a lungo?
Fra l'altro l'ottavo mese è un epoca sensibile, il bambino comincia a differenziare le persone note dagli estranei, e mostrare difficoltà alla separazione. I disturbi del sonno spesso sono legati a difficoltà di separazione.
Non so molto di più anche riguardo all'asilo bilingue, all'arrivo della sorellina, tranne che lei si è un po' distaccata dalla madre. Aver iniziato a parlare non in lingua materna ma nell'altra lingua è un po' particolare. Può darsi che si trattenga, come per un rifiuto, così come fa si per le richieste di educazione sfinterica che verso altri persone e bambini.
Vedo che ha fatto una quantità di esami medici, come mai?
Comunque con tutto questo la bimba sembra aver iniziato il linguaggio anche se con un po' di ritardo e non dovrebbe essere questo il problema. Starei più attento agli aspetti emotivi, a dare più spazio a questa sfera.
Tutto ciò ovviamente con beneficio di inventario. Se volete si può provare ad approfondire.

Approfondiamo

È stata iscritta all'asilo quando ho scoperto la seconda gravidanza poiché non volevo doverla iscrivere proprio appena arrivata la sorella, ma darle il tempo di abituarsi anche a stare con altre persone. Mi preoccupava il fatto che non si lasciasse accudire anche dai nonni e in previsione di un ricovero o di problemi in gravidanza ho trovato questo asilo proprio nel nostro condominio. Il fatto che fosse bilingue è casuale. Sta di fatto che lei si è affezionata alla maestra inglese forse perché quello era un momento ludico mentre il resto della giornata era gestita un po' come in una caserma. Regole orari e turni.
La nascita della sorella è stata accettata con indifferenza. Ma da un paio di mesi mostra affetto e curiosità verso la piccola.
Ha fatto molti esami poiché secondo la pediatra i disturbi del sonno potevano essere causati da intolleranza alimentare o altri fastidi fisici.
In realtà non lo sappiamo.
Forse io ero un po' giù. Ricordo che sono stati giorni difficili fatti di solitudine poiché ho gestito la cosa da sola e con grande stanchezza fisica e mentale.
Vivevo con ansia il momento della pappa serale perché i medici attribuivano il fastidio ora a un cibo ora a un altro... Alla fine un luminare ci ha consigliato di passare all'alimentazione da adulti e in effetti lei è stata meglio.
Abbiamo cambiato casa e di conseguenza asilo perché avevamo bisogno di più spazio. L'asilo precedente non ci piaceva molto e la bimba non lo viveva con gioia e entusiasmo ma era abbastanza frustrata. Nelle occasioni in cui anche io ho potuto partecipare ad alcune attività con altri genitori e i suoi compagni di nido,ho.notato che lei era a disagio, che si isolata, che guardava l'orologio e contava i numeri che vi erano impressi, si faceva i fatti suoi ma non era molto tranquilla. Si mordeva le pellicine delle dita. Non riuscivo a farla integrare con il gruppo e credo nemmeno le educatrici. Spesso nel congedarmi tratteneva le lacrime, adesso invece è felice sin dal risveglio, quando la preparo si lascia vestire e durante il tragitto è serena La cosa mi faceva soffrire ma era comodo, vicino la vecchia casa non avevamo altre scuole. Inoltre da profana pensavo che stare in un ambiente così le avrebbe fatto bene,per stare con i coetanei e lasciarsi accudire da altre persone oltre me,in vista del parto e della seconda maternità. L'unica nota positiva è che abbiamo impostato degli orari e una sorta di routine quotidiana che mi sembra le dia equilibrio.
Scrivendo mi rendo conto che probabilmente il peggio è passato. Adesso resta questa difficoltà a parlare e a giocare con i bambini, ma il resto mi sembra tutto sotto controllo. Spero di riuscire presto a togliere il pannolino e il ciuccio. Spero che riesca a comunicare le sue frustrazioni e i suoi desideri.
Grazie mille. Mi faccia sapere se è sufficiente, ovviamente nei limiti di un consulto online.

Signora, mi sembra che Lei

Signora, mi sembra che Lei forse percepiva qualche difficoltà della bimba e ha cercato di aiutarla. Forse in un modo un po' rischioso, un po' delegando ad altri, ma direi che è andata bene, ha trovato una persona cui si è affezionata e che forse l'ha aiutata a superare il momento difficile.
Forse non si sentiva in grado di aiutarla da sola, anche perchè forse era un po' giù, come dice."Ricordo che sono stati giorni difficili fatti di solitudine poiché ho gestito la cosa da sola e con grande stanchezza fisica e mentale." Forse non aveva abbastanza aiuto in casa, dal padre della bimba, dai parenti... Com'è la bimba col padre? Non ne parla mai...
Forse anche la situazione è stata troppo medicalizzata, i medici per lo più non vedono gli aspetti psicologici e magari complicano ulteriormente le cose...
Mi sembra che sia però comparso uno spiraglio di sole e la situazione sembra evolvere positivamente. Credo che il tutto abbia influito sulle comunicazione e il linguaggio, che però sembra ora partito.
Probabilmente c'è da modificare qualcosa nell'atteggiamento relazionale vostro, cercando di diminuire la richiesta di prestazioni e prestare più attenzione e ascolto alle comunicazioni della bimba, facendole meno pressione per crescere...
Forse anche Lei come persona deve liberarsi da qualcosa che interferisce un po' con la sua funzione materna: direi che c'è la sensibilità adeguata, ma qualcosa forse a volte ha bloccato le sue risposte. Perchè non ha allattato? mi sembra non sia emerso.

Non ho allattato perché non

Non ho allattato perché non sono riuscita ad aspettare che arrivasse la montata. Medici e infermiere mi consigliarono da subito soluzione glucosata e poi latte artificiale, dopo 4/5 giorni così il latte c'era ma lei non si attaccava più. Urlava per la fame e sono riuscita solo a tirarlo per un mese poi è sparito.
Il papà è presente. Ottimo rapporto. È una persona calma e silenziosa che sa giocare ma anche cambiare pannolini e preparare pappe. Purtroppo però lavora tutto il giorno, passa poche ore con noi.
I miei vivono a 200 km e i miei suoceri fino a pochi mesi fa erano impegnati con un'altra nipote. Da 5-6 mesi sono più presenti e mi aiutano con le bimbe. Forse anche avere più persone in casa ha aiutato la bimba nel linguaggio, perché fino a marzo aprile scorsi noi eravamo sempre sole.
Ho rinunciato alla vita che facevo prima mettendo le sue esigenze davanti a tutto.
Ho fatto di tutto per agevolare il suo sviluppo, ma è disinteressata al disegno, a cantare e alla lettura a voce alta.

Probabilmente ho commesso degli errori, avrò avuto molti momenti di sconforto, però non credo di aver fatto danni macroscopici.
Ho lasciato il lavoro per stare a casa con lei,poi mi dicono tutti che le farebbe bene il nido...perché non parla e in vista del nuovo arrivo amici e parenti mi hanno messo davanti agli occhi una prospettiva che vedeva me completamente assorbita dal neonato e lei abbandonata davanti alla TV, muta e ostile verso tutti. L'ultima cosa che avrei voluto.
Ma forse l'asilo è stata una scelta sbagliata all'epoca...
Dove ho sbagliato?
Perché con me e il papà non ha voluto iniziare le prime parole? Perché ha preferito una filastrocca inglese alle mie?
Aggiungo che ieri guardando una foto di noi ha detto il suo nome. Quando volevo farlo sentire a suo papà ha fatto orecchie da mercante... Spero che continui. Il fatto che non volesse dire il suo nome mi gettava nello sconforto. Come se non avesse coscienza di sé. Come possiamo contribuire allo sviluppo del linguaggio e a farle capire che lei c'è? Ha un nome?
Grazie ancora,attendo una sua risposta. Spero di essere stata esaustiva.

Forse le condizioni

Forse le condizioni ambientali, il suo stato d'animo e le sue ansie - che traspaiono nelle domande - e altri aspetti casuali, hanno un po' disturbato il rapporto con la bimba ( l'allattamento disturbato dalle indicazioni ricevute: di solito si attacca subito il bambino al seno, la suzione stimola la montata lattea...), e magari condizionano un po' il suo modo di vederla. Apparentemente il linguaggio sembra stia sbloccandosi. E' bene evitare di farle pressioni, e lasciarla libera, altrimenti magari si innesca un rifiuto e si ottiene il contrario. Provi a leggere la pagina sugli errori comuni dei genitori, nella colonna qui a destra... Comunque non riesco a 'vedere' bene la bimba: provi a mandarmi qualche video...

Gentilissimo dottore La

Gentilissimo dottore
La ringrazio per la risposta puntuale.
Volevo solo aggiornarla che ogni giorno che passa la bambina fa sempre più passi in avanti. Sta ampliando il suo vocabolario, dice anche frasi composte anche se alcune parole le pronuncia piuttosto male.
Risponde bene agli stimoli, le piace l'asilo e quando vado a prenderla spesso vorrebbe restare ancora.
I capricci sono sempre meno, tranne per la pappa poiché ogni tanto decide che quella pietanza non la vuole e pur di non cedere resterebbe a digiuno per ore...
Con la primavera ho intenzione di togliere il pannolino, poiché adesso dice tra le altre cose, cacca e pipì, anche se continua a rifiutare il vasino, persino solo per gioco, pertanto immagino che sarà dura.
È sempre più affettuosa con nonni e parenti, mostra freddezza solo con gli estranei, ma comunque saluta e sorride sempre.
Ha imparato i colori primari e tante nuove canzoni in italiano.
Sono una mamma e non un medico, a questo punto mi interessa poco capire i perché, mi importa vedere in lei una maturazione cognitiva generale, mi piace notare che ha iniziato a comportarsi come ci si aspetterebbe da qualsiasi bambino. Forse un po' tardi ma a passi da gigante.
Non sono più preoccupata.
Ho letto la pagina degli errori. La terrò bene a mente.
Sull'allattamento lei ha ragione in pieno, ma poiche la piccola non si attaccava bene si è abituata subito alla comodità di suzione del biberon e sin dalle primissime volte cercare di darle il seno significava un'ora di urla e pianti che terminava con il biberon.
Con la seconda figlia è andato bene sin dalle prime ore, ma io sono una persona più consapevole e il parto è stato molto meno lungo, non ho sentito la pressione dei pediatri su quanto fosse disidratata o affamata, mentre con la prima mi dicevano che bisognava idratarla perché 13 ore di travaglio erano state troppe.
Crede che il fatto di non averla allattata possa aver contribuito al ritardo del linguaggio?
La ringrazio moltissimo e la terrò comunque aggiornato.

No, la maggioranza dei

No, la maggioranza dei bambini parlano senza problemi sia che abbiano avuto il seno che il biberon. Lo sviluppo del linguaggio è più complesso e ancora poco conosciuto. Una pagina di alcuni anni fa esponeva lo stato delle cose ed è ancora attuale ( vedi)
Che la bimba stia facendo molti progressi è importante. Ci aggiorni fra qualche tempo.

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dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

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