Bambino di 33 mesi con mancanza di linguaggio.

Gentile dottore le scrivo per un consulto su mio figlio che ha 33 mesi e ancora non usa il linguaggio per comunicare. Ho completato il questionario per elencarle le caratteristiche principali del bambino.

composizione familiare; età dei componenti .....papà età 45, mamma età 34.
età del bambino: 33 mesi
problemi in gravidanza: nessuno

NASCITA
a che settimana : 38
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà): cesareo,
i medici hanno riscontrato la perdita di qualche battito durante i tracciati ed in assenza di dilatazione hanno ipotizzato un giro di cordone intorno al collo, quindi hanno preferito eseguire un cesareo per evitare di fare soffrire il bambino
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica ...3,590 kg, 54cm, circ. cranica 37cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1'9/ 5'10 durata del ricovero in ospedale: 4 giorni

PRIMI MESI
allattamento: materno …fino al 4 mese…. artificiale dal 5 mese…… a orario o a richiesta...i primi giorni mangiava troppo con conseguenza di coliche ed eccessivo aumento di peso, quindi il pediatra ci consigliò di fargli rispettare le poppate ogni 3 ore e così è stato fino allo svezzamento.
inizio pappine, minestrine, ecc...dal 5/6 mese.
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon), età 5/6 mesi… facile: si... difficile ....
eventuali difficoltà....
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà...i primi mesi si svegliava per la poppata e si riaddormentava. Più in avanti ha cominciato a saltare qualche poppata fino ad arrivare a dormire tutta la notte. Mai avuto problemi di sonno.
persone che lo accudivano...la mamma e il papà quando non era via per lavoro. Nonni materni molto presenti soprattutto durante i viaggi per lavoro del papà. Dal 5 mese la mamma ha ripreso a lavorare mezza giornata e quindi stava o con il papà (se a riposo) o con i nonni materni fino a pranzo quando tornava la mamma. Dopo tre mesi di lavoro la mamma non ha più lavorato e quindi fino all'età di 18 mesi il bambino è stato sempre con i genitori e durante i viaggi del papà anche insieme ai nonni materni soprattutto durante l'ora di pranzo.

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione...vari:
è abbastanza selettivo. Se non conosce il cibo non lo vuole nemmeno assaggiare. Per es. ama il parmigiano e ne mangerebbe a quintali, ma se gli si propone un formaggio diverso lo controlla e quando capisce che non è parmigiano/grana non lo vuole mettere in bocca. Non siamo mai riusciti a fargli assaggiare dolci o la pizza. L'unica cosa di dolce che mangia sono i biscotti. ( ho iniziato a scrivere questo questionario qualche giorno fa e devo aggiungere che ultimamente ci sono dei progressi per quanto riguarda il cibo. Ha assaggiato il cioccolato spontaneamente per la prima volta qualche giorno fa e comincia ad essere più curioso verso cibi che prima neanche considerava.) Va matto per il pane, grissini etc. Mangia la pasta, i legumi e il prosciutto. Ama la frutta ma anche in questo caso accetta solo ciò che conosce, principalmente banana e mela. Anche nel bere é così, vuole solo acqua ( ne beve almeno un litro al giorno) e non ha mai voluto assaggiare succhi o te. Al nido sembra accettare di più i cibi nuovi infatti ci dicono che spesso ha mangiato cose che a casa non vuole. Fino a qualche mese fa per fargli mangiare la carne o il pesce bisognava fargli un piatto unico insieme alla pasta. A Natale ci ha stupito perché ha assaggiato e mangiato senza problemi l'arrosto e da allora in questo senso sta facendo dei progressi. A questo proposito devo dire che mia moglie secondo me ha un po' esagerato con le pappette e a tritare tutto il cibo anche quando il bambino era già in grado di masticare e spezzare il cibo tranquillamente, quindi credo si sia abituato troppo a mangiare in quel modo.

abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ..... tempo video, televisione, telefonini, tablet...:

ciuccio abbandonato dopo i 2 anni in maniera graduale ma senza problemi. Beve il latte a colazione ancora nel biberon. Tv e tablet un po’ troppo fino a qualche mese fa. C’è un cartone animato al quale è legato particolarmente e di cui imita le mosse dei personaggi anche quando non lo guarda. Ultimamente stiamo limitando l’uso del tablet di parecchio perché lo cercava sempre.

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.

Nei primi mesi veniva tenuto sul tappeto, ogni tanto nel box e comunque sempre libero di muoversi. Poco in braccio. Passeggino e ovetto durante gli spostamenti.
seduto da solo a che età .....intorno ai 4 mesi
primi spostamenti a che età e come: rotolando, strisciando
primi passi da solo........primi spostamenti strisciando a circa 4 mesi, gattonato a circa 8 stando anche in piedi e tenendosi dai mobili. A 13 mesi ha iniziato a camminare da solo.
capacità motorie attuali....ottime, corre, fa le scale, salta da fermo e sul letto, sul divano da dove si lancia e si arrampica in continuazione. E’ molto coordinato e difficilmente perde l’equilibrio quando fa le sue acrobazie. Quando usciamo saltella per entrare nell'ascensore e quando esce corre nella speranza che venga inseguito per gioco. Va in bici anche se si annoia presto. Lancia qualsiasi tipo di palla anche pesante in aria e la colpisce con il palmo della mano come per fare una battuta di pallavolo.
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età.....porta ancora il pannolino

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc
facilità a capirlo e interagire...
lallazione, gorgheggi...
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...)
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ...

Primi sorrisi intorno ai tre mesi. Intorno ai 9/10 mesi diceva pa..pà e ogni tanto ma...mma. Prima che compisse un anno alzava l'indice alla richiesta di quanti anni avrebbe compiuto (cosa che adesso non fa). È sempre stato curioso di oggetti e giocattoli. Piange se rimproverato seriamente o se gli si toglie il cartone preferito, ma si calma facilmente senza problemi. Segue con lo sguardo, ma non sempre si gira se chiamato. Se sta giocando con il tablet o guardando la TV bisogna chiamarlo con fermezza affinché si giri a guardarti. Capiamo quello che vuole perché indica tutto. Se vuole l'acqua indica verso la sua bottiglia facendo dei versi ( eh, eh...), fa lo stesso se vuole che gli prendiamo un gioco. Se vuole il formaggio va vicino al frigorifero e indica verso di esso con il solito eh, eh. Interagisce sempre con i genitori e con i nonni. A casa raramente gioca da solo (tranne che con il tablet), vuole la partecipazione di almeno uno di noi, per es. ama giocare con i birilli e a colpirli con la pallina e in questo vuole che lo aiuti a sistemare i birilli e ogni tanto mi passa la pallina per far tirare me. Non coinvolge le persone che non conosce a giocare con lui, anzi li evita almeno che non siano loro a coinvolgerlo in qualcosa che a lui piace fare, ma l’approccio è sempre timido. Se viene qualche ospite a casa che non conosce o qualcuno che non vede da molto tempo, abbassa la testa o si nasconde tra le gambe di mamma e papà. In qualche occasione cerca di andare in un'altra stanza prendendo me o la mamma per mano e solo dopo tanti tentativi inizia a sorridere soprattutto se gli si fa fare salti e capriole sul divano.

SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO:
(età di inizio)
prime parole ......pa..pà, ma..mma 9/10 mesi
due parole insieme ...no
uso del no e del sì ....usa il no in maniera appropriata la maggior parte delle volte e lo pronuncia bene. Il si invece lo usa meno ma non lo pronuncia, fa un aspirazione con la bocca che noi abbiamo imparato che significa si.
frase minima (verbo e sostantivo ).... No

INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo )

Gioca con molti giochi, ama fare i puzzle con i quali è molto bravo, che siamo di legno o elettronici sull'Ipad. Anche giochi di forme e colori. Compone torri e blocchi. Cerca di pescare i pesciolini nel gioco della pesca che gira. Tempo fa era appassionato alle moto e quando ne vedeva una diceva " brum, ma ultimamente non lo fa più. Imita i gesti che fanno i caratteri del suo cartone preferito (indice alzato, mani sui fianchi etc), a volte sa già che qualcuno dirà "oh no" e lui lo dice prima che avvenga nel cartone. Ogni tanto imita le mosse di ballo che fanno i personaggi che in TV cantano canzoni per i bambini. Imita i gesti delle canzoncine che richiedono di battere le mani, fare girotondo, saltare, guardare in sù/giù etc. Più raramente imita quello che facciamo noi genitori nel quotidiano.

DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc:
righe ma non gli piace tanto giocare con matite e colori. Se sono tante matite tende a risistemarle nello scatolino e dopo le ributta a terra.

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga ....: dipende dall'attività, se gli si fa vedere delle figure di un libro o si cerca di leggergli una storia si annoia subito e se ne va. Nei giochi elettronici, come già detto, ne ha molta. Se la mamma gli chiede di aiutarla a mettere via la spesa dalle borse, le prende tutto e glielo porge. A Natale ha passato tutti gli addobbi a mia moglie mentre lei faceva l'albero. Se io gli dico di aiutarmi ad aprire la porta del garage si precipita e cerca di aprire lui.

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE ..................non troppa, al nido non socializza molto con i compagni, ma non ha neanche paura e non si isola. Le maestre dicono che partecipa a tutto ciò che viene proposto da loro. Lo descrivono come un bambino un po’ pigro ma intelligente e secondo loro furbo.

figure principali cui è attaccato............mamma papà e nonni materni

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori................ All'inizio li cerca ma non piange quando si rende conto che sono andati via, soprattutto se è distratto da qualche gioco.

RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti ...... bambini.....allegro e gioioso con i familiari, indifferente e timido con gli sconosciuti adulti e bambini.

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE

Capisce la maggior parte delle richieste. Prendi le calze, vieni a lavare i denti andiamo a dormire, usciamo, prendimi il tel etc., però non sempre esegue i comandi, ne deve avere voglia sennò li ignora, per es. quando usciamo di casa ogni tanto gli chiedo di chiamare l’ascensore, a volte si precipita a premere il pulsante, altre volte invece ignora completamente la mia richiesta. Se suona il campanello si gira di scatto per capire chi è. A domanda secca spesso risponde sì o no, se però deve scegliere, per es. vuoi questo o quello non risponde, quindi non sono sicuro se é impacciato nella risposta o se non capisce la domanda.
Se gli chiediamo vuoi bene a papà/mamma risponde sempre di no, anche in questo non sono sicuro che capisca il significato della domanda.

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI

Fame, sete e sonno fa come già scritto sopra, indica tutto o ti prende la mano e ti porta a letto per farti capire che vuole dormire. Se torniamo a casa e vuole andare in bici indica verso il garage dove c'è la bici. Cacca e pipì non ci siamo ancora riusciti.

COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc),
adesione a regole, orari, limiti,
obbedienza agli adulti .....
reazione a divieti, frustrazioni ....
capricci, bizze
paure, fissazioni....

Molto attivo, ama correre e saltare sul letto e sul divano e si fa fatica a farlo smettere. Ubbidisce solo se glielo si chiede con fermezza anche se controvoglia. Invece se sta guardando la TV o tablet, se gli dico basta mi risponde di "no" e si prende il tablet allontanandolo da me. Quando costretto piange un po’ all'inizio ma si consola facilmente. Se camminiamo per strada spesso non vuole tenere la mano dell'adulto perché interessato a salire su gradini/marciapiedi e saltare e si fa molta fatica a camminare con lui. La fissazione come già elencato é un cartone in particolare che guarderebbe in qualsiasi lingua per ore.

SCOLARIZZAZIONE
asilo nido ……si…. A che età ………18 mesi……. Reazioni eventuali …pianto al distacco ma dopo poco si calmava ed era tranquillo. All'inizio andava tre ore al giorno per circa 4 mesi. A settembre 2016, dopo la pausa estiva ci siamo trasferiti in un'altra città dove ha iniziato a frequentare un nuovo nido e dove si ferma fino alle 15:30. Dopo l'inserimento iniziale piangeva al distacco dal genitore ma era tranquillo per il resto della giornata, adesso non piange più tranne il primo giorno al rientro da una lunga sosta per il Natale.

Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........

RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri........

Il bambino ha rapporti principalmente con i genitori e i familiari. Amicizie no. È l'unico bambino in famiglia e purtroppo non frequentiamo amici con bambini piccoli. Al parco gioca e si diverte ma non cerca gli altri bambini. Quando andiamo a casa di qualcuno fa fatica a socializzare ed ha bisogno un po’ di tempo anche per decidersi ad entrare.
Dal pediatra gioca in sala d'attesa ma appena entriamo dalla dottoressa piange fino a quando non finisce la visita. Non vuole farsi toccare da estranei. Fa lo stesso se portato a tagliare i capelli.

SITUAZIONE FAMILIARE ……………..papà mamma e il bambino.
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) …………no
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc), (descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino).......io faccio un lavoro che mi porta a stare via da casa parecchio ( da 3 a 5 giorni alla volta), ma allo stesso tempo quando sono libero ho tutto il giorno a disposizione ed ho anche tanti giorni liberi che dedico principalmente al bambino. Quando io sono a casa, Il bambino si sveglia alle 7:30/8:00 fa colazione e alle 8:30 lo portiamo al nido. Alle 15:30 lo vado a prendere e se possibile lo porto al parco o a volte lo porto a casa di mia sorella dove c'è uno scivolo in giardino e lui li si diverte. Alle 17:30 torna anche mia moglie dal lavoro. Fino all'ora di cena ci dedichiamo a lui e dopo cena, come premio, gli facciamo usare l'ipad e vedere qualcuno dei suoi cartoni per un po’. Dopo si lava i denti e si sdraia con noi sul divano e fin quando non è stanco continua a prendere giochi e a portarli da me o dalla mamma per giocarci insieme. Quando io sono via per lavoro, la sua routine è quasi identica con la differenza che al nido lo prende la zia alle 15:30 e mia moglie lo va a prendere quando esce dal lavoro oppure, ma capita rarissimamente, il bambino si ferma al nido fino alle 17:30. In questi giorni stiamo facendo venire una persona a fare amicizia con il bambino per qualche ora due volte la settimana, in modo da avere una persona di fiducia che lo possa accudire in caso si ammala e deve stare a casa per lunghi periodi.

modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' ecc .....)........., molto permissive fino a poco tempo fa, soprattutto quando vedeva i nonni materni che lo viziavano molto. Stiamo iniziando ad essere più fermi su tanti punti, dal cibo alla TV e al tablet. Dimostra un minimo timore verso di me anche se a volte quando gli dico "mi arrabbio" mi guarda con un mezzo sorriso come di sfida o per dire non mi fai paura. Ogni tanto batte un birillo sul pavimento e gli dico di smettere che potrebbe disturbare i vicini di sotto. Mi guarda e continua a battere lentamente per vedere la mia reazione. Se faccio la faccia seria a quel punto smette.
Dorme da circa le 21:30/22:00 alle 7:30/8:00. Purtroppo predilige dormire con noi, quindi anche se messo nella culla che è in camera nostra durante la notte ci chiama per passare con noi.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc)
La mamma, trascorrendo praticamente i primi 2 anni 24 ore al giorno insieme a lui lo ha un po’ viziato e soprattutto quando doveva dedicarsi alle faccende di casa, ha spesso lasciato che passasse ore davanti alla TV o al tablet. Tuttora la prima cosa che fa al mattino gli accende la tv sul canale dei cartoni. Per fortuna adesso passa la giornata al nido e quindi ha sempre meno tempo per stare davanti alla tv.

EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....
quando il bambino aveva 28mesi ci siamo trasferiti in un'altra città. Qui ho notato che il bambino ha un po' sofferto il cambio di casa e di ambiente. Ha trascorso un periodo nel quale era nervoso e ci ha messo un po’ ad abituarsi. Una sera mia moglie gli ha detto " andiamo a dormire" e lui si è diretto verso il portone come se dovesse andare a dormire nella vecchia casa.

Visite mediche, ospedale, altro......visite pediatriche di routine.
Al nido che frequentava prima aveva preso un virus non riconosciuto dal pediatra e dopo giorni di inappetenza e diarrea decidemmo di portarlo all'ospedale dove lo hanno reidratato e somministrato un antibiotico. Un altro episodio più recente una tonsillite con febbre molto alta, ma risolto in pochi giorni.
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) mai fatti.
Normali controlli periodici dal pediatra nei quali ci hanno sempre detto che cresceva bene. Sempre stato sopra la media dei percentili di crescita.
Altre osservazioni ……….
..................

Lo scorso settembre ci siamo trasferiti in una nuova città e alla prima visita completa dalla nuova pediatra abbiamo parlato del fatto che il bimbo ancora non parlava. Ci ha chiesto se ripeteva i versi degli animali e abbiamo risposto di no, se faceva le scale, questo sì. Ha cercato di fare vedere una figura al bimbo prendendolo in braccio per vedere se la riconosceva, ma lui piangeva da quando era entrato nello studio e non è stato collaborativo. Ci ha detto di dargli tempo almeno fino a Natale visto che avrebbe cominciato il nido e di vedere se si sbloccava. In ogni caso ci ha consigliato di prenotare una visita da un neuropsichiatra infantile in quanto le attese sono lunghissime e che quindi sarebbero passati dei mesi. Infatti ad oggi non siamo ancora stati chiamati.
Del bambino ci preoccupa il fatto che non prova neanche ad utilizzare il linguaggio come forma di comunicazione. Sa dire papà, mamma, cocco ( imparato da un gioco che ripete i nomi della frutta), se gli si canta la canzone "nella vecchia fattoria..", ogni tanto ripete "ia..ia..oo". Cerca di dire ciao, che pronuncia “aa..aa”, salutando con la mano, ma solo quando lo sente dire ad uno dei caratteri dei suoi cartoni o quando lo sente dire da uno dei suoi giochi che sta per spegnersi. Invece con le persone dobbiamo chiederglielo noi di salutare e quando lo fa usa solo il gesto con la mano. Al grido "hip hip" alza le braccia e cerca di dire "urrà" che però lui pronuncia "ia". Usa il no e il si come ho scritto nel questionario. Per il resto produce molti vocalismi incomprensibili. Anche se sa dire papà e mamma, non li usa mai per chiamarci. Ogni tanto li ripete entrambi in continuazione. Quando lo prendo al nido, capita che mentre lo cambio mi guarda e mi ripete papà papà, tante volte. Ultimamente anche in compagnia del nonno ripeteva la parola papà. L'unico modo per fargli dire delle parole è di chiedergli: dici cocco e lui lo ripete ma non sempre, poi gli chiedo dici papà e lo ripete, se poi provo con il suo nome mi risponde di "no" come se si rifiutasse. (a questo proposito ho letto una sua risposta ad un altro genitore nella quale diceva di non forzare i bambini a parlare ma di parlargli e lasciarli fare con i loro tempi. Cosa mi consiglia?). Tempo fa guardando un ritratto mio e di mia moglie, ha indicato con l'indice verso la foto ed ha detto mamma e papà, ma è stato un solo episodio. Due giorni fa, per la prima volta, vedendo un gallo in un gioco, mi ha guardato e ha detto “chi-chi”. Oggi, anche questo per la prima volta, quando gli ho detto basta perché continuava a saltare sul divano, mi ha guardato e ha detto “batta”. Ogni tanto quando gioca dice cose tipo "P- da" oppure "clclclc" ripetendole per un po’.

In generale noi crediamo che sia un bambino normalissimo perché non ci ha mai allarmato nulla a parte il ritardo del linguaggio, in ogni caso ci sono dei comportamenti un po’ strani che le semplifico in breve. È molto affettuoso con me e mia moglie però non lo dimostra troppo con il contatto fisico. Se gli dico dammi un abbraccio abbassa la testa e si avvicina alla mia per farsi abbracciare, ma lui non mi mette le braccia intorno al collo. Fa lo stesso se gli dico dammi un bacio, porge la testa ma lui il bacio non lo da. Non vuole abbracciare e salutare quando arriviamo o andiamo via da casa di parenti che conosce bene. Quando rientro da un viaggio si vede che è contentissimo ma non si sbilancia mai in abbracci o contatto fisico. Mi sorride e mi guarda e poi mi viene a prendere la mano per fare qualche gioco insieme.
Durante l'inserimento al nuovo nido piangeva sempre la mattina al distacco da noi ma le educatrici ci dicevano sempre che una volta girato l'angolo si calmava. Dopo il secondo mese non ha più pianto tranne al rientro dopo una lunga assenza. Loro dicono che è un bambino educato ed intelligente, che capisce i comandi e li esegue quasi sempre, forse un po' pigro. Nelle attività dove c'è da sporcarsi le mani con la plastilina o la farina non partecipa molto volentieri perché odia sporcarsi e vedersi le mani coperte da qualcosa. Inoltre, si fa fatica a farlo mangiare da solo. Anche a casa viene ancora imboccato perché se lo lasciamo fare da solo dopo un paio di volte si annoia e ci porge la forchetta per essere imboccato. Se ci rifiutiamo inizia a mangiare con le mani o non mangia. Tende a mettere a posto i giochi, anche quando lo andiamo a prendere al nido, appena ci vede velocemente rimette tutto a posto, poi corre verso di noi. Non socializza con gli altri bambini, ma non ha problemi a starci insieme. Partecipa alle attività insieme agli altri perché gli viene chiesto. È un bambino a cui piace stare all'aria aperta più di qualsiasi altra cosa, se lo porto al parco, corre, salta e sale e scende dallo scivolo in continuazione. Ha un po’ paura dell'altalena e non ci va volentieri.

Un comportamento un po’ strano da quando abbiamo cambiato città è quando andiamo a casa di mia sorella che vive vicino a noi. All'inizio ci fermavamo molto nel giardino fuori casa dove c'è uno scivolo e il prato e dove si diverte tantissimo. Lo zio una volta lo ha portato a riempire l'acqua per annaffiare le rose e da allora è una routine che vuole fare sempre.
Quando è arrivato l'inverno e quindi non si poteva più stare fuori ha iniziato a non volere entrare nella loro casa, cosa che io attribuivo alla sua voglia di stare fuori, ma adesso a distanza di mesi continua a rifiutarsi di entrare e se lo si forza si butta a terra all'entrata e ci mette molto tempo prima di convincersi ad unirsi a noi. Una volta convinto si comporta normalmente e magari poi gioca con la zia o con i cugini. Ogni tanto però è successo che se stava giocando con me o con mia moglie, ha preso la zia o la cugina per la mano e li ha accompagnati fuori dalla stanza, come per cacciarli via. Questo lo ha anche fatto a casa nostra qualche volta. Altra cosa strana è che se la zia e la cugina lo vanno a prendere al nido quando noi non possiamo, ci va volentieri e con loro non fa storie per entrare in casa. Entra, si fa cambiare le scarpe e il pannolino e rimane volentieri con loro a giocare fino al nostro arrivo. Addirittura la parola "cocco" e "jajaooo" le ha imparate mentre era con loro. A Natale eravamo a pranzo sempre da mia sorella dove c'erano anche molti estranei ed è stata dura farlo entrare dove c'erano loro al punto che gli abbiamo dovuto dare l'ipad per convincerlo e se ne è stato in disparte a guardare il suo cartone. Dopo un po' di tempo si è sciolto e non ha più fatto tante storie. Di positivo quel giorno c'è stato che per la prima volta ha mangiato la carne da sola (senza la pasta) che non aveva mai fatto prima. Altra nota positiva, nel pomeriggio ad un certo punto l'ho visto che si lanciava la palla con l'unico bambino presente (8anni) e si è anche arrabbiato quando questo bambino è dovuto andar via.
Di recente sono venuti a trovarci i nonni materni a cui lui era molto legato quando vivevamo nella vecchia città e dopo una certa timidezza iniziale è tornato a trattarli con affetto e a giocarci. La mattina è andato a svegliarli nella loro camera e a saltargli sul letto. Di pomeriggio però quando si è svegliato dal sonnellino e li ha visti, si è messo a piangere e se n'è andato in un angolo lontano portando mia moglie per la mano. Solo dopo un bel po' di tempo si è calmato ed è tornato a sorridere e a giocare. Fa lo stesso se ci viene a trovare lo zio materno con la fidanzata. Nonostante li conosce e ci gioca sempre insieme, quando arrivano dopo magari un po’ di tempo che non si sono visti, si nasconde e si mette lontano fino a quando magari gli fanno il solletico o lo buttano sul divano dove poi si sblocca. Ieri sono venuti degli ospiti con un bambino della sua età e quando sono arrivati lui si stava svegliando dal pisolino pomeridiano. Quando li ha visti ha iniziato a piangere e se n’è scappato in cucina dove è rimasto per lungo tempo prima che si riuscisse con giochi vari a convincerlo a venire in soggiorno dove c'erano gli altri. Ha giocato molto poco e a malincuore con l’altro bambino e sembrava infastidito dal fatto che l’altro bambino toccasse i suoi giochi.

Per quanto riguarda il gioco, fin da piccolo gli sono sempre piaciuti i giochi dove incastrare le forme, colori e i puzzle di legno che ha sempre fatto benissimo. Anche sul tablet preferisce questo genere di giochi. Palle, palloni e palloncini sono anche tra i suoi giochi preferiti e li colpisce sempre con le mani, cercando la compagnia di uno di noi. Ogni tanto però ci fa prendere dei giochi e poi invece di giocarci li butta in giro e non obbedisce se gli si dice di raccoglierli. Ha degli animali di gomma con i quali gioca ogni tanto ma non è interessato a scoprire il nome dell'animale ne il verso che produce, li tira fuori dalla scatola e li rimette dentro o vuole che io li faccia stare in piedi sistemandoli in fila. Spesso svuota tutta la sacca dei giochi e poi gli piace rimetterli dentro anche più volte.
Non siamo mai riusciti a leggergli una storia perché non dimostra interesse. Se lo si siede sulle gambe con un libro davanti non ha la pazienza ne la voglia di ascoltare. Vuole sfogliare le pagine velocemente ma non si vuole concentrare sul contenuto. Stessa cosa nel disegno. Ha ricevuto una lavagnetta a Natale con i gessetti. La usa ogni tanto ma si limita a fare qualche riga dopo di che si annoia e smette. È più attratto dal pallottoliere sottostante e sposta gli anelli da una parte all'altra in continuazione. Ogni tanto vuole che sia io a farlo, quindi lo faccio contando lentamente e quando finisco mi batte le mani. A proposito, l'applauso è un gesto che usa molto spesso e vuole che gli venga fatto quando fa qualcosa. Se fa un puzzle ad ogni pezzo inserito si applaude e ci guarda fino a quando non lo facciamo anche noi. Con i puzzle di legno che ormai fa a memoria, ogni tanto vuole che sia io o sua madre a prendere il pezzo e ci prende la mano accompagnandola al posto giusto che lui non sbaglia mai.
Con il linguaggio siamo fermi a ciò che ho elencato prima e non le nascondo che sono molto preoccupato e angosciato perché vedo che il tempo passa e che la situazione non si sblocca. Mia moglie non sa che le sto scrivendo, lei non vede il problema e crede a coloro che dicono che un giorno si sbloccherà e che rimpiangeremo i giorni in cui non parlava. Io questo me lo auguro più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma allo stesso tempo vorrei farlo vedere da un dottore in modo che se c’è da intervenire con qualsiasi tipo di aiuto si possa fare da subito. Infatti spero che ci chiamino presto per la visita prenotata lo scorso ottobre. Non so se lei dottore fa visite a Milano, ma se le fa gradirei avere delle informazioni a riguardo in quanto sarebbe un enorme piacere che fosse lei a visitarlo. Intanto la ringrazio in anticipo per la sua attenzione ed aspetto una sua risposta.
Grazie,

Sono venuto alcune volte a

Sono venuto alcune volte a Milano per visite, ma non ho previsione al momento.
Non si sono particolari segni di patologie nelle informazioni, a parte il ritardo del linguaggio.
La descrizione è forse troppo carica di informazioni che a volte sopra un certo limite complicano la comprensione. Di solito è un segno di ansia di chi scrive, che confonde un po' il quadro.
Ci sono bambini che parlano tardi, senza altri problemi. Le 'stranezze' che descrive sembrano legate a ansia verso gli estranei e le novità e bisogno di controllo. Potrebbe essere utile vedere dei video del bambino, per valutare meglio.
Le notizie dal nido sembrano rassicuranti sulla sua capacità di adattamento e generali.
Nei casi di ritardo del linguaggio si fa di solito un EEG nel sonno, verso questa età, per escludere un'afasia da alterazioni EEG (sindrome di Landau-Kleffner).
Più che al linguaggio è utile guardare alla voglia di condividere, partecipare e comunicare che ha il bambino, ed eventualmente fare insieme esperienze che aumentino questi aspetti.
Non è utile farlo parlare o ripetere parole, come scritto nella pagina 'errori frequenti dei genitori', colonna qui a destra.

Otite

Grazie per la sua pronta risposta Dottore e mi scuso per l'eccessiva quantità di informazioni che le ho dato. In effetti riflettono il mio stato di ansia. Non le nascondo che sto soffrendo molto in questo periodo perché non riesco a togliermi dalla testa che oltre al linguaggio potrebbero esserci problemi più seri. Non affronto il problema neanche con mia moglie, che come le dicevo è convinta che non ci sia niente di particolarmente strano oltre al linguaggio, perché non vorrei turbare l'atmosfera intorno al bambino. Faccio fatica a comportarmi in maniera del tutto spontaneo, purtroppo in ogni azione di mio figlio cerco di capire se ci sia qualcosa di strano. Credo che anch'io sia vittima del fatto di aver letto un po troppo su internet. Intanto però mi auguro che la chiamata dal neuropsichiatra infantile arrivi al più presto per avere un parere medico professionale sulla situazione. Siamo stati dalla pediatra venerdì scorso e il bambino ha l'otite. La pediatra ci ha chiesto se c'erano stati dei progressi e le abbiamo detto di si ma molto pochi. Ha detto che fare un esame del l'udito adesso sarebbe stato inutile perché avendo l'otite non ci sente bene di sicuro. Dopo che il bambino si era calmato dal solito pianto e aveva iniziato a giochicchiare con un puzzle trovato nello studio, la pediatra lo ha chiamato e lui si è girato immediatamente verso di lei per poi sorridere e nascondere la testa tra le gambe di mia moglie. Quindi ha detto che il bambino ci sente. Cercherò di inviarle qualche video del bambino già in mio possesso sperando che possa servirle per un ulteriore opinione, altrimenti appena possibile cercherò di farne qualcuno. Intanto la ringrazio nuovamente per la sua attenzione.

EGG nel sonno dimenticavo di chiedere

Scusi ancora Dottore, ma dimenticavo di chiederle riguardo all'esame EGG. Dobbiamo aspettare la visita dal neuropsichiatra infantile per poi farla prescrivere o è un esame che possiamo andare a fare noi direttamente. Se si, a chi dovremmo rivolgerci?
Grazie ancora! Cordiali saluti!

Ci vuole una richiesta

Ci vuole una richiesta medica, poi dipende dalle regioni... Sentite il vostro pediatra, magari.

Visita dal neuropsichiatra infantile

Gentile dottore le scrivo a distanza di qualche mese per avere una sua opinione sulla situazione di mio figlio. Il bambino ha appena compiuto tre anni ma ancora non parla. Negli ultimi mesi ha comunque fatto tanti miglioramenti per quanto riguarda la socializzazione, sia con i compagni al nido che in generale con gli estranei. È sempre molto attivo, sorridente e molto curioso. Rimane molto timido all'incontro con estranei coprendosi gli occhi o rifugiandosi tra le gambe di noi genitori ma sempre dietro un sorriso. La scorsa settimana dopo sette mesi di attesa abbiamo fatto la prima visita con un neuropsichiatra infantile. Entrati nello studio era molto timido ma dietro nostra richiesta ha salutato con la manina il dottore. Dopo ha individuato dei giochi su un tavolino e si è messo a curiosare. Il dottore osservandolo ci ha detto di stare molto tranquilli perché oltre alla mancanza di linguaggio non vede niente di anomalo e che il bambino sembra molto sveglio e preciso. Ha notato che ha separato tutti gli animaletti dalle costruzioni e da altri giochini che si trovavano in un contenitore. Poi ha iniziato a sistemare gli animali sul tavolo e mostrandoli a me ad uno ad uno in modo che io gli dicessi il nome dell'animale. L'unica osservazione che il dottore ha fatto è stata che ancora il gioco è limitato a tirare fuori gli animali dal contenitore e poi rimetterli dentro più volte. Ci ha detto che piano piano questo gioco dovrà diventare costruttivo, per es cercando di creare una fattoria con gli animali etc. Alla fine dell'incontro il dottore ci ha detto di dargli ancora tempo e che non vede necessari neanche degli esercizi di logopedia al momento. Di continuare a parlargli in maniera normale e di rivederci tra un paio di mesi. Il bambino da circa un mesetto ha iniziato ad usare un suo linguaggio del tutto incomprensibile. Mentre prima si limitava ad indicare tutto, adesso oltre ad indicare usa dei suoni che però sono sempre simili tra di loro sia che stia indicando la palla piuttosto che il frigorifero. A questo proposito gradirei molto il suo parere e le allegherò un video dove il bambino fa proprio quello che le ho appena detto. Noi lo vediamo come una cosa positiva ma vorremmo conoscere anche la sua opinione su questo è su ciò che ci ha detto il neuropsichiatra.
Grazie infinite per la sua attenzione.
Cordiali saluti!

Mi sembra che l'esperienza

Mi sembra che l'esperienza con quel npi sia stata positiva, sia per voi che per il bambino. Se il bambino comincia a unire suoni alle comunicazioni è un passo avanti: un po' alla volta i suoni dovrebbero diventare simili a parole e via via più riconoscibili. Vi raccomando di rispondergli senza correggerlo, ma dicendo le parole giuste solo per sincerarvi che intenda dire quelle. Dovrebbe così continuare i progressi.

Grazie mille dottore e spero

Grazie mille dottore e spero che ciò possa avvenire presto. Ha avuto modo di vedere i due video che le ho inviato?
Cordiali saluti!

Sì, ho visto: nel primo che

Sì, ho visto: nel primo che lancia le macchinine, e risponde alla sua domanda sul colore, con una parola incomprensibile, il secondo che termina le filastrocche con le parole giuste e ben comprensibili. Confermo che sembra solo un ritardo del linguaggio, il bambino è attento, impegnato, risponde... Fate l'EEG nel sonno per scrupolo, per il resto si può solo aspettare l'evoluzione spontanea e badare che abbia intorno gli stimoli normali, a stare insieme, condividere e comunicare, senza forzarlo con domande-test. Utile fare esperienze di conoscenza del modo esterno, di posti e persone nuove, specie se non va al nido.

Grazie ancora dottore, faremo

Grazie ancora dottore, faremo tesoro dei suoi consigli!
Cordiali saluti!

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