SPETTRO AUTISTICO

Buongiorno dottore,
Le scrivo per avere un suo parere. Ho un bimbo Luigi di 3 anni e mezzo con diagnosi di spettro autistico dallo scorso anno. Ci siamo rivolti alla neuropsichiatra in quanto il bimbo ha fatto una regressione della parola dai 17 mesi. Prima diceva qualche parolina, non dico che parlava in modo fluente ma insommma qualcosa dalla sua bocca usciva. pian piano ha smesso di parlare, e si è chiuso in se stesso. Quando ebbe 22 mesi è nato il fratellino e il giorno in cui mio marito me lo portò in ospedale piansi veramente molto in quanto non riconoscevo più mio figlio (lui dormiva appiccicato a me quindi suppongo non abbia preso bene la mia assenza da casa)
Da lì ha cominciato a non guardarci più negli occhi e si è spento. Era un bambino allegro, è vero che non cercava gli altri bambini per giocare, forse anche perchè di occasioni ne ha sempre avute poche non frequentando il nido e non avendo cuginetti, però davvero ho delle foto e dei video dove fa veramente paura vedere questo cambiamento lampante.
Naturalmente la neuropsichiatra non mi ascolta e mi dice di smetterla di pensare che Luigi sia diventato così per la nascita del fratellino, io dico che sicuramente la regressione è iniziata prima, ma la chiusura totale c'è stata esattamente dal giorno in cui è nato Filippo e io non so se questo possa considerarsi un caso. Verso i 26/27 mesi è diventato anche molto molto iperattivo. A novembre dello stesso anno (2015) veniamo presi in carico dalla neuropsichiatra che dopo diverse osservazioni ci dice che Luigi è nello spettro autistico e inizia subito la psicomotricità. Dopo un paio di mesi ci convica, ci da la diagnosi ufficiale dicendo che Luigi è molto grave visto che non ncomunica per nulla e ci dice che deve fare ABA. DA Lì mi informo il più possibile su questo ABA faccio il corso divento terapista e avviamo un intervento domiciliare dove stanno lavorando io una supervisore e un'altra terapista per 4 volte a settimana (2 ore ognuno). I risultati anche con l'inizio dell'asilo a settembre non tardano ad arrivare, l'iperattività si è ridotta molto, ora imita molto e cerca di ripetere (fa fatica su alcune consonanti). Anche il contatto oculare è molto migliorato, è ancora molto carente per quanto riguarda la capacità di fare richieste e l'interesse a stabilire un contatto con le altre persone sia adulti che bambini, sembra sempre molto infastidito da chi cerca di stabilire un contatto con lui in modo insistente. Cose positive: cerca molto il contatto fisico con noi, non ha stereotipie motorie, non ha selettività alimentare, non è per nulla aggressivo, non ha mai avuto crisi comportamentali, è gestibilissimo.
Da poco abbiamo scoperto che ha un sacco di allergie uscite fuori con il rast test, e abbiamo tolto tutti gli alimenti a cui è allergico (glutine, uova, latte, frumento, piselli, pomodoro, banana, kiwi, arancia), in quanto non cresceva di peso e si scaricava diverse volte al giorno periodicamente con feci liquide.
La mia domanda è: può un bambino che ha solo deficit di interazione sociale (quindi incapacità di stabilire un contatto, assenza di comunicazione sia verbale che non, incapacità di fare richieste) essere definito autistico o c'è altro su cui dobbiamo lavorare?
le riporto di seguito il questionario perchè possa avere un quadro più completo
QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare; età dei componenti Mamma 31 anni Papà 33 anni Luigi 3 anni e mezzo Filippo 21 mesi
età del bambino/a 3 anni e mezzo (nato 01/08/2013)
problemi in gravidanza. A fine gravidanza sospetta Iugr ma smentita ALLA NASCITA
NASCITA
a che settimana 39+3
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) NATURALE
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica . 2675GR 47CM 34CM
(eventuali curve di accrescimento epoche successive) appena nato era al 3 percentile sia come peso che come altezza, poi è salito al 75 percentile fino ai 12 mesi circa e poi con l'altezza è sempre stato oltre il 50 percentile e col peso invece pian piano è sceso, attualmente siamo al 75/90 percentile di altezza e 10/25 percentle di peso (101 cm per 14kg)
indice di Apgar: 1'' 9/ 5'' 10.. durata del ricovero in ospedale 5 giorni
PRIMI MESI
allattamento: materno sì non esclusivo in quanto il bambino continuava a piangere quando lo attaccavo, successivamente alla seconda gravidanza e grazie alle consulenti dell'allattamento ho scoperto di avere un riflesso di emissione molto forte e questo infastidiva molto il bambino. Con il primo figlio dunque mi tiravo il latte e glielo davo nel biberon. artificiale sì a completamento di quello materno a orario o a richiesta. Io lo allattavo a richiesta e la pediatra me lo fece mettere ad orario....
inizio pappine, minestrine, ecc...4 mesi e mezzo
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon), età 2 anni e mezzo facile ... difficile .... sì è staccato facilmente in quanto non è mai stato un gran bevitore di latte ed ha accettato serenamente il bicchiere normale
eventuali difficoltà....nessuna
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà...non ha mai avuto un sonno continuo e soprattuto non siamo mai riusciti a farlo dormire da solo nel suo lettino in quanto cerca costantemente il contatto fisico
persone che lo accudivano...mamma e papà fino a 8 mesi poi con nonni paterni durante il giorno perchè mamma è rientrata a lavorare
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc)
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ..... tempo video: televisione, telefonini, tablet...
Luigi è sempre stato un bambino vorace, secondo il mio parere troppo vorace, mia suocera mi raccontava che si mangiava piattoni di pastina col passato di verdure e omo, quando dico piattoni intendo fondine da adulto.... ora secondo me lei lo ingozzava nel senso che inizialmente a casa non ha mai mangiato così tanto come diceva lei.... fatto sta che ora che ha 3 anni e mezzo divora 1 etto abbondante di pasta senza problemi, mangia davvero tanto
Abbiamo messo un letto singolo accanto al lettone e dormiamo tutti e 4 in camera da letto. Si addormenta abbracciato al papà (io faccio addormentare fratellino perchè lo allatto)
Il ciuccio lo abbiamo tolto a 3 anni su consiglio della pediatra perchè stava modificando il palato. Pensavo fosse difficile invece si è abituato bene.
Se potesse passerebbe tutto il giorno con il tablet in mano, è sempre stato molto attratto dai video, noi cerchiamo di lasciarglielo il meno possibile, attualmente il tablet è usato come rinforzo in terapia.
SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc. lo tenevo sulla coperta in terra con giochi palestrina ect., oppure nella sdraietta. Devo ammettere che essendo il primo figlio non gli ho lasciato molta libertà di movimento per paura che si facesse male, spesso lo tenevocon me sul divano, a 6 msi usava il girello.
seduto da solo a che età ..... 7 mesi
primi spostamenti a che età e come: rotolando, strisciando 11 mesi strisciando tipo marines
primi passi da solo........15 mesi
capacità motorie attuali....è un po impacciato a causa di ipotonia, piede piatto vago. Ha imparato da poco a saltare, solo se gli diamo le mani.
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età..... il controllo ce l'ha, abbiamo tolto pannolino dai 3 anni ma se non lo portiamo in bagno se la fa addosso perchè non è capace di segnalare che gli scappa. La cacca fino a poche settimane fa piangeva quando lo si metteva sul wc come se avesse paura, ora sono riuscita a trovare un approccio più rilassato (sfogliando un libro) e riesce a farla serenamente.
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ...2/3 mesi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo 2/3 mesi
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc … piangeva per le coliche verso sera ma con un po' di massaggini si calmava, questo fino ai 4/5 mesi. Per il resto piangeva quando doveva, cioè se cadeva e si faceva male. Verso i 7/8 mesi piangeva se entrava in casa un estraneo e ha sempre avuto (tutt'oggi) una forte ansia da separazione in quanto è molto molto attacato a me e mio marito
facilità a capirlo e interagire..si è sempre fatto capire ma è sempre stato carente nell'indicazione col dito
azione, gorgheggi...a 6 mesi diceva papà e a 8 mesi mamma, lallava normalmente
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) piangeva quando entrava in casa uno sconosciuto
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ...tranquillo
SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO:
(età di inizio)
prime parole ......6 mesi papà 8 mesi mamma tic tac (topolino) a un anno, pruto (pluto), jaja (un cartone animato), pappa
due parole insieme .15 mesi “mamma bella” in risposta a come è la mamma? (video dimostrativi) uso del no e del sì ....faceva no con la testa a 1 anno
frase minima (verbo e sostantivo ).... NO
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo )....è sempre stato curioso verso i giochi e ha sempre giocato in modo funzionale. Per giochi dove non ha interesse deve essere stimolato ma poi ci gioca.
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc … per ora fa solo scarabocchi, fa alcune linee ma senza senso
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... … prima di iniziare terapia aba l'attenzione era scarsa e di brevissima durata.ora va molto meglio è più attento e per almeno 15 minuti
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .................. se stanno facendo qualcosa di suo interesse si avvicina altrimenti li ignora
figure principali cui è attaccato............ MAMMA E PAPÀ
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori................ pianto, anche quando viene lasciato in asilo anche se ci va da settembre
RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti ...... bambini..... prima evitava i bambini se gli si avvicinavano ora perlomeno non scappa se i bambini sono pochi. Con le persone in generale è indifferente
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE ....Buona ma bisogna rivolgersi con indicazioni ben precise
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI .... prende l'adulto e lo porta verso l'oggetto desiderato, ora essendo non verbale abbiamo inserito i segni e usa queli (acqua tablet didò tv)
COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc)...., mostra iperattività quando è stanco o annoiato
adesione a regole, orari, limiti, ....non è mai stato oppositivo
obbedienza agli adulti .....sì
reazione a divieti, frustrazioni ....non è mi stato capriccioso ha sempre accettato divieti e cambiamenti
capricci, bizze ...NO
paure, fissazioni.... Nessuna
SCOLARIZZAZIONE
asilo nido NO A che età ……………. Reazioni eventuali ………….
Scuola materna …Sì….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento..ANSIA DA SEPARAZIONE ANCHE ATTUALMENTE
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........
RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri...FA TERAPIA ABA 3 VOLTE A SETTIMANA CON TERAPISTA 1 VOLTA A SETTIMANA CON LA MAMMA RAPPORTO 1/1 quando arriva la terapista è molto contento di lavorare con lei (facciamo aba )
SITUAZIONE FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) …………
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc), (descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino).......3 volte a settimana va all'asilo alle 10 perchè prima fa 2 ore di terapia, gli altri giorni alle 8.30, lo porta all'asilo la mamma o il papà o entrambi
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....)........., permissive, abbiamo sempre seguito la naturalità del bambino, va a dormire alle 20/20,30 dorme nel lettino accanto al nostro lettone ma spesso salta nel lettone di notte, deve sempre avere il contatto con uno dei genitori. Comandano i genitori nel senso che ci sono comunque delle regole in casa per una buona convinvenza e tutti le rispettano
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) 2 ore al giorno
EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc.... a 9 mesi la mamma rientra a lavoro. A 17 mesi la mamma sta a casa in matewrnità x seconda gravidanza.A 22 mesi c'è stata la nascita del fratellino e questo ha provocato un brutto distacco con la mamma alla quale è sempre stato morbosamente legato.
Visite mediche, ospedale, altro......dopo la diagnosi abbiamo visto un sacco di medici e fatto un sacco di esami per escludere qualsiasi “causa fisica” dei suoi ritardi. Abbiamo visto immunologo dove gli esami sono risultati ok, fatto eeg tutto ok, esami genetici che hanno evidenziato duplicazione 15q11.2 ereditata dal padre quindi con un basso o nullo impatto di rischio su autismo. Siamo in lista per RMN ma siccome deve essere sedato non l'abbiamo ancora fatta perchè deve essere in perfetta salute e con l'asilo è difficile. Siccome non cresceva ed evacuava parecchie volte al giorno e spesso con feci molli abbiamo fatto visita gastroenterologa che ci ha prescritto vari esami tra cui rast test alla quale è risultato allergico (IGE) a molti alimenti glutine, uova, latte, frumento, banana , kiwi, arancia, pomodoro , piselli.
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) fatta visita udito ancora in periodo neonatale in quanto mamma è sorda da orecchio dx e il bambino non ha evidenziato difetti uditivi
Altre osservazioni ……….attualmente il bambino segue una dieta senza gli alimenti per i quali è allergico e tra un paio di mesi proviamo a reinserirli uno alla volta.

Un'autorità mondiale

Un'autorità mondiale dell'autismo, Gillberg, in Svezia, di fronte all'inattendibilità delle diagnosi nei primi anni, sia di autismo che di altri disturbi, ha proposto una nuova formula, ESSENCE (Early Symptomatic Syndromes Eliciting Neurodevelopmental Child Examinations), neutra e d'attesa, per così dire, per evitare tanti errori diagnostici e al contempo non perdere di vista bambini con qualche difficoltà evolutiva. Un'altra autorità, Lynn Waterhouse, di Boston, di fronte alla grande diversità di situazioni ha proposto di abbandonare il termine autismo nella ricerca perchè non utile e probabilmente confondente. Come scrivo nelle mie Nuove riflessioni.... qui accanto, colonna destra, ritengo che sia da abbandonare anche nella clinica perchè basato probabilmente su un errore storico e concettuale che ha prodotto credo anche troppi danni.

A differenza di molti npi di oggi, penso invece che gli eventi ambientali e le modalità in cui sono vissuti siano importanti per lo sviluppo.
Nel vostro caso ad esempio lo sviluppo motorio potrebbe essere stato un po' rallentato dalla prudenza e dal girello, come si vede spesso, pur restando nell'ambito della norma.
In gravidanza c'era qualche difficoltà di accrescimento, mentre ha recuperato bene, mi sembra, dopo la nascita. Verrebbe da domandare se la mamma faceva una dieta particolare.

Nei primi mesi c'è stata forse qualche difficoltà a trovare il ritmo e i modi giusti per l'allattamento, così come il sonno sembra sia stato un po' problematico e dipendente dal contatto fisico. La mamma è rientrata a lavorare a 9 mesi, periodo delicato nello sviluppo proprio per la consapevolezza di estraneo e di separazione, che maturano in quest'epoca, e mi sembra che il bambino sia rimasto un po' traumatizzato, o comunque ha mantenuto reazioni negative a estranei e difficoltà di separazione, sia di giorno che di notte, per addormentarsi.
Forse i consigli della pediatra hanno complicato questi aspetti con l'allattamento a orario, frustrante forse per il bambino già 'delicato' e con il distacco dal ciuccio, subito sostituito dal tablet, forse più rischioso del ciuccio, anche se non per i denti...
Per fortuna nell'educazione al vasino la mamma ha trovato un approccio più giusto, di fronte alla paura del bambino.
Nel linguaggio e nello sviluppo simbolico sembra esserci stato un arresto dopo i 15 mesi. In quel momento il contatto e la comunicazione con l'ambiente sembrerebbe stato nella norma.
Fra i 17 e i 21 mesi c'è la gravidanza ormai avanzata e la nascita con distacco dalla mamma per alcuni giorni (quanti?, e come è stato l'ultimo periodo di gravidanza, forse con i pensieri per il nuovo arrivo, cambiamenti?...).
Lei stessa ha notato un grande cambiamento del bambino, come di fronte a un grave trauma, forse qualcosa che ha dato un brutto colpo a un equilibrio già precario. Quella del bambino potrebbe essere stata una crisi come di depressione, di abbandono. Nei mesi succesivi la situazione com'era: quanta attenzione prendeva - giustamente - il fratellino?
Come negli adulti forse la crisi depressiva poteva far perdere interessi e iniziative e slancio vitale, e arrestare lo sviluppo.
Ora sembra un po' riattivato dagli interventi che vengono fatti. Me li potrebbe descrivere un po' più estesamente?

grazie

grazie dottore, finalmente qualcuno parla la mia lingua. Ho già letto tutte le sue considerazioni sull'autismo e sono d'accordissimo con lei, anzi le dico una novità, sabato sono stata a un convegno a Bergamo della Dottoressa Laura Villa Neuropsichiatra del Bosisio Parini. Anche lei finalmente ha ammesso che questo (mi consenta il termine) calderone dello spettro autistico è stato un errore MADORNALE! Mettendo tutto dentro a questo calderone vengono consigliate e prescritte terapie UGUALI per tutti i bambini e questo provoca enormi danni ed enormi sprechi di denaro! è come dire a uno che tossisce gli prescriviamo di default il cortisone senza preoccuparci che sia influenza o broncopolmonite. Detto questo rispondo ai suoi quesiti:
L'ultimo periodo di gravidanza forse ero un po' stanca e ho delegato l'accudimento del bambino ai nonni, seppur con la mia presenza magari fisicamente gli sono stata molto vicino. eh sì i primi mesi di vita del secondogenito ero spesso e volentieri col bimbo in braccio perchè (fortunatamento ho fatto scuola con la prima esperienza) ho fatto solo ed esclusivamente allattamento a richiesta quindi capisce che è stato molto impegnativo. Lo allatto ancora e spesso anche se ora è grandicello prendo il sopravvento sul primogenito.
Gli interventi che stiamo facendo sono ABA 3 volte a settimana con una terapista e 1 volta a settimana con me (ho fatto il corso). Proprio oggi ho deciso di inserire anche la logopedia nonostante gli specialisti e la neuropsichiatra siano contrarissimi ma io la penso diversamente.
Guardi, con questo tipo di intervento i progressi ci sono stati, indubbiamente, ci siamo resi conto che è un bambino che cognitivamente è ben presente, tuttavia secono me ha perso un po' di naturalezza degli atteggiamenti forse proprio a causa della terapia ABA.
Quindi secondo lei la diagnosi di autismo è fuorviante nel nostro caso? Cosa possiamo fare per aiutare Luigi?

Anche se so cosa sono e ho

Anche se so cosa sono e ho conosciuto vari terapeuti, non sono sicuro di capire cosa significa 'intervento ABA', così come d'altronde 'logopedia', psicomotricità', trattandosi di tecniche che vengono applicate da persone con diverse esperienza e capacità. Per cui di solito la parola non mi basta... Gli interventi 'umani' e non robotici ( come anche in chirurgia, odontoiatria, ecc) hanno una parte 'tecnica' e una 'umana' e non sono quindi automaticamente 'validati', come se fossero farmaci o protesi.
Spesso si dice che qualsiasi intervento è meglio che non fare nulla, specie se c'è da richiamare un bambino allo sviluppo e alla vita, ma non è detto che poi gli esiti non siano influenzati dalle modalità con cui si lavora.
Non è lo spazio qui per fare dibattiti, ma quello che segnala sulla perdita di naturalezza del bambino forse indica un rischio, a lungo andare, se gli aspetti tecnici superano gli aspetti umani del rapporto.
D'altronde una madre che diventa terapeuta può essere utile per il bambino, ma anche rischioso. Essere informati è utilissimo, anche per difendersi dagli 'esperti', ma essere i curanti dei propri figli e familiari comporta dei rischi cui stare attenti.

aba è analisi del

aba è analisi del comportamento applicata. c'è una parte dove si lavora in NET (ambiente naturale o per intenderci a tappeto) e una parte dove si lavora in DDT (a tavolino). In net si cerca con i giochi che piacciono al bambino di tirar fuori la sua motivazione nel nostro caso abbiamo inserito dei segni (che non sono i liss dei sordomuti ma sono segni inventati da noi) per invogliarlo a comunicare ma in realtà secondo me stiamo mandando in estinzione il vocale con questo tipo di tecnica. Quindi lavorando in net se per esempio stiamo giocando con la pista delle biglie il bambino se vuole una biglia da mettere sulla pista deve fare il segno palla. tutto questo intervento è supportato da una presa dati che stabilisce se si sta andando nella giusta direzione o meno. In ddt invece al bambino viene insegnato tutto ciò che deve sapere animali, azioni, tutto questo con delle immagini che lui deve indicare su richiesta e dopo un tot di risposte giuste gli viene consegnato il "rinforzatore" che nel nostro cao è il tablet. questo aspetto rende tante persone un po' diffidenti verso l'aba perchè appunto rende un po' dei robot i bambini. Ma secondo lei dobbiamo aiutare Luigi a superare il suo trauma? gli abbiamo dato poco peso a questo trauma? come dobbiamo intervenire?

Tutto si basa sull'analisi

Tutto si basa sull'analisi del comportamento, visto che la 'mente' non possiamo vederla: la questione è come questo viene interpretato...
Ho visto fasi di rapporto fra terapiste aba e bambini, in filmati vari. Devo dire che in effetti il meccanismo di motivazione e ricompensa, tipico del comportamentismo, cioè bastone e carota, anche se edulcorato, lascia dei dubbi, ma questa è una storia molto lunga. Penso che, come quasi tutto, dipenda dalle caratteristiche della persona e dal rapporto che riesce a stabilire.
Il famoso esperimento di non mi ricordo il luogo, in cui seguendo delle istruzioni in un ambiente istituzionale riconosciuto, la maggior parte delle persone accettava di infliggere sofferenze ad altre persone, perchè giustificato dall'esperimento, la dice lunga sui pericoli di certe situazioni e sulla psicologia umana.
Quello che giustifica il favore di certe tecniche è che dicono 'cosa fare' ad operatori che altrimenti non saprebbero che fare. Il rischio è che questi operatori - come nell'esperimento sopra - non sappiano o non si accorgano o non badino a cosa stanno facendo e agli effetti di quello che fanno sull'altra persona, al di là della misurazione delle prestazioni ottenute. Un genitore che vedeva come faceva un operatore con suo figlio mi diceva che neanche i cani si trattavano così: lui era un addestratore di cani, appunto.
Più che eseguire tecniche apprese più o meno facilmente a me sembra che sia da capire la situazione del bambino nel suo contesto ed sia da aiutarlo a fare esperienze utili per il suo sviluppo cercando di vedere gli ostacoli e le difficoltà ed aiutandolo ad affrontarle e a trovare il modo di superarle. Trattandolo sempre come persona e non come oggetto di una tecnica.
Mi perdoni il tono, non ce l'ho con Lei, ovviamente, purtroppo si vede in giro un po' troppo meccanicismo, di questi tempi. Non so quanto è durato il corso che Lei ha fatto e quali altre competenze Lei possa avere acquisito per altre strade.

Per tornare alla vostra situazione, credo che andrebbe approfondita la conoscenza delle difficoltà e degli ostacoli possibili allo sviluppo, ora, non in passato, in un lavoro un po' simile alla cosiddetta 'terapia della famiglia', più che altro un'esplorazione insieme per mettere a fuoco cose che magari si vedono poco e che magari disposte diversamente possono non ostacolare più lo sviluppo. Come una stanza ingombra di cose che disturbano gli spostamenti: forse non occorre ristrutturare la casa, basta mettere a posto meglio. Ma bisogna vederli , gli ostacoli e dall'interno spesso non si vedono.

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)