Ritardo Psicomotorio?

Gent.mo Dott. Benedetti,

sono una mamma preoccupata perchè, da qualche tempo, ho notato uno sviluppo non esattamente in linea con l'età del mio bimbo. Lui ha 22 mesi e il primo ritardo notato è stato quello motorio: cammina da solo dall'età di 19 mesi ma, ovviamente, non è "solo" questa la mia preoccupazione. Non parla, lalla (qualche tempo fa, sembrava dicesse Mamma, Papà e Peppa, quando vedeva la protagonista del cartone, ora lo fa ma più di rado). Sono una mamma lavoratrice e, gran parte del suo tempo, il mio bimbo lo trascorre con i nonni. Nonni anziani ma molto attenti, che hanno già cresciuti i figli dei miei fratelli. Ed è infatti stata mia madre a farmi notare una cosa che, evidentemente, non aveva mai notato nei miei nipoti: il bimbo non si sofferma a guardare i nostri occhi e/o la nostra bocca quando parliamo nè si volta quando lo chiamiamo per nome.
Ho segnalato la cosa alla mia pediatra, che ha verificato, a sua volta, quando detto, e mi ha consigliato di procedere con una visita neuropsichiatrica.
Il bimbo è allegro e sorridente, inizia adesso a percepire il distacco quando lo lascio, al mattino, dai nonni (piange appena vado via). Sicuramente, è stato commesso un grave errore, sia dai nonni che da noi, nel consentirgli di guardare molta tv. E' affascinato dai cartoni e quando accendiamo la tv, inizia a ridere, si piazza lì davanti e niente e nessuno riesce a smuoverlo. Appena sente la musica dei cartoni, anche se si trova in un'altra stanza, parte a razzo per andare davanti alla tv. Se vede un telefonino o un tablet, impazzisce e deve iniziare a "smanettarci" su. Provo a chiamarlo e nulla, non si gira. Ma anche a tv spenta, provo a chiamarlo all'infinito e niente, non si gira. All'ennesima volta, se lo chiamiamo in modo "arrabbiato", talora si volta verso di noi, stizzito. Se provo a chiedergli e/o ad indicargli qualcosa, sembra non comprendere e/o non ascoltare. Il contatto visivo è molto veloce, uno/due secondi al massimo, tranne quando lo metto sul fasciatoio per cambiarlo (gli dico qualche filastrocca o gli canto una canzoncina) oppure quando canto una canzone che gli piace.
Va matto per le macchinine, soprattutto per le ruote, e per la palla, che mi porta per farla rimbalzare (lui assiste molto divertito). Giochiamo al cucù, ma in questo modo : mi prende le mani, me le mette sul viso e quando le tolgo e dico cucù, lui ride molto divertito. Facciamo il gioco dell'occhio bello, ma sono io che indico, con la mia mano, i suoi occhietti, la boccuccia e il nasino. Se provo a farlo con la sua manina, si irrigidisce un pò. Se mi nascondo dietro la tenda e riappaio, lui ride. A volte, ma non sempre, si nasconde anche lui e riappare divertito. Adesso, vuol mangiare con le posate e a volte fa finta di darmi da mangiare. Adora il solletico e va incontro, molto felice, al papà, quando torna a casa. La notte si sveglia e cerca la mia mano, che allungo sulla culla : in genere, si riaddormenta dopo qualche minuto. E' molto coccolone, ma sapere che possa avere qualche disturbo mi fa stare molto, molto male.
Di seguito, le invio i dati richiesti nel questionario:

composizione familiare; madre 36 anni, padre 35 anni, bimbo 22 mesi
età del bambino/a 22 mesi
problemi in gravidanza diabete gestazionale
NASCITA
a che settimana 39+5
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) Parto spontaneo
alla nascita : peso 2,980 Kg, altezza 47 cm
difficoltà di crescita nel primo mese, dovute ad un allattamento materno non pienamente avviato, poi integrato dal latte artificiale, dal secondo mese in poi ottima e regolare crescita del bimbo
indice di Apgar: 9/ 10 durata del ricovero in ospedale 2 giorni
PRIMI MESI
allattamento: misto, materno per 6 mesi con artificiale a orario
inizio pappine, minestrine, 4 mesi
svezzamento età 4 mesi facile
eventuali difficoltà Difficoltà nell’allattamento materno, concluso a 6 mesi anche per un grave problema di salute della mamma, costretta ad intervento chirurgico quando il bimbo aveva 7 mesi
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà: sonno senza risvegli fino al 5° mese, poi diversi risvegli notturni.
persone che lo accudivano : dal 5° mese, la mamma è rientrata a lavoro ed il bimbo è rimasto con i nonni nelle ore di lavoro della mamma (che fa un full time)
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: mangia di tutto con gusto
sonno Attualmente, si sveglia ½ volte a notte, ma se coccolato e se non ci sono particolari problemi di salute, si riaddormenta dopo qualche minuto, dandogli la manina
orari e modalità : dorme nella culla, accanto al letto matrimoniale, si addormenta tra le braccia della mamma
abitudini : ciuccio per dormire e qualche volta quando è particolarmente nervoso e/o ha dolore per i dentini che stanno ancora arrivando
tempo video: televisione, telefonini, tablet : incantato dai cartoni animati e dai telefonini, finora anche un paio d’ore al giorno di televisione
SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: i primi mesi, voleva spesso stare in braccio, anche per dormire. Abbiamo iniziato ad utilizzare una palestrina intorno ai 3 mesi, poi un tappeto e infine un box, che forse lo ha aiutato a muoversi autonomamente
seduto da solo a che età : intorno ai 9/10 mesi
primi spostamenti a che età e come: 10/11 mesi, strisciando, non ha mai gattonato
primi passi da solo:19 mesi, intorno ai 17/18 camminava ma solo se accompagnato con la manina
capacità motorie attuali cammina e corre ma non si arrampica, fa le scale ma solo se tenuto con la manina
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età Non ancora
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi 1 mese
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo Interessato maggiormente ai giochi (soprattutto macchinine e giochi elettronici) e alla tv, non molto sviluppata capacità di attenzione e di seguire con lo sguardo
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ...Non ha mai pianto molto, nemmeno per le punture post vaccino e nemmeno per i malesseri legati a febbre o malattie varie, ama le coccole
facilità a capirlo e interagire: così così
lallazione, gorgheggi lallazione presente ma non troppo
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto…) a volte, manifesta paura di fronte a nuovi posti, a volte sembrano piacergli
modalità di accudimento: un po' apprensivo
SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO:
(età di inizio) Non parla ancora, lalla
prime parole sembra voler dire Mamma, Papà e Peppa
due parole insieme ...
uso del no e del sì ....
frase minima (verbo e sostantivo )....
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ): gioca con la palla (gli chiedo di portarmela, la cerca, la prende e me la porta ridendo quando la faccio rimbalzare ma non sa giocare), fa finta di darmi da mangiare (con cucchiaino o tazzina), giochiamo al gioco del cucù (lui mi prende le manine e me le mette sul viso e ride quando le tolgo facendo CUCU’)
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc ...gli piace scrivere, ha una lavagnetta magica ma scrive anche su fogli di carta, per lo più scarabocchi
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .
figure principali cui è attaccato Mamma e Papà
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori Da poco tempo, piange se lo lascio dai nonni e mi cerca se non mi vede in casa; fa grande festa al rientro del papà, andandogli incontro per abbracciarlo
RAPPORTO CON LE PERSONE interazione con gli adulti quando desidera qualcosa (ci accompagna a prendere quella cosa), con i bimbi interazione di scontro se viene privato da un gioco
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE  comprende la richiesta, se vuole acqua/biscottino, se gli si chiede di prendere la palla
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI . Non chiede acqua se ha sete, né cibo se ha fame, ma ci accompagna con la mano a prendere un gioco, ad esempio, se lo vuole
COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc)...., tranquillo, diventa capriccioso e aggressivo se viene separato da un gioco a cui tiene particolarmente
adesione a regole, orari, limiti, //
obbedienza agli adulti //
reazione a divieti, frustrazioni Reagisce con nervosismo se gli si fa un divieto
capricci, bizze ...
paure, fissazioni.… Fa girare le ruote di tutte le macchinine che trova e del cavalcabile che, invece di cavalcare, gira al contrario per far ruotare le ruote
SCOLARIZZAZIONE
asilo nido NON ANCORA

RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri – tranquillo nelle occasioni di incontro con altri
SITUAZIONE FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) …………
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc), Il bimbo viene accompagnato dai nonni materni la mattina alle 9. solitamente pranza con loro e, quando possibile, trascorre il pomeriggio con il papà, che lo riporta a casa. La mamma rientra alle 18.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? Ecc .....). Il bimbo è abbastanza “regolare” su orari di sonno, si cerca di accontentarlo con fermezza se chiede qualcosa e a non dargli tutto ciò che chiede sempre.
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc): anche 2/3 ore, nel corso della giornata, davanti ai cartoni animati e alla tv in genere, se vede un telefonino pretende di averlo
EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc.… La mamma ha avuto un intervento chirurgico alla schiena quando il bimbo aveva 7 mesi e per un po' non ha potuto prenderlo in braccio
Visite mediche, ospedale, altro......
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,…) Al momento nessuno
Altre osservazioni Ultimamente, vuole forchetta e cucchiaino per mangiare “da solo” (io inforco la pietanza e lui la porta alla bocca)

Attendo un Suo gentile riscontro sulla situazione esposta e la ringrazio tanto e di cuore.

eccomi di nuovo a scriverLe,

eccomi di nuovo a scriverLe, questa volta con in mano (in allegato) la relazione finale che l'ospedale ci ha rilasciato in occasione della fine del progetto Esdm, a cui il mio bambino (che a breve farà 3 anni e mezzo) ha partecipato per 9 mesi.

Che dirLe, sono ancora una volta con l'amaro in bocca. Pur ammettendo i diversi progressi del mio bambino, il neuropsichiatra che ci ha restituito i feedback ci ha detto che "se un bambino non esce dallo spettro nei primi mesi di ESDM, non ne uscirà più", giustificando la sua mancanza di tatto con il fatto di non voler prendere in giro nessuno. Io, invece, in giro mi sono sentita presa.

Punto primo, perchè il mio bambino, specialmente negli ultimi tempi, sta migliorando davvero sensibilmente, soprattutto nella comprensione. Certo, questo dannato linguaggio ancora non vuole sbloccarsi (siamo sempre fermi a suoni e qualche parolina isolata, il medico ci ha detto di iniziare adesso con logopedia con comunicazione alternativa aumentativa) e se messo in mezzo ai coetanei, la differenza di sviluppo si nota eccome (e mi si stringe il cuore). Ma su vari aspetti sta progredendo e ho la sensazione che vorrebbe parlare ma non ci riesce...ci guarda moltissimo in viso e vuole che ripetiamo i nomi delle cose che ci indica (oggetti, parole, figure, ecc).

Secondo punto: ad inizio trattamento, le premesse erano state altre e non ci era stata detta questa assurda cosa dello spettro, si esce/non si esce, tempistiche/non tempistiche...anzi, il bambino "aveva ottime potenzialità"...e adesso tutto l'entusiasmo iniziale sembra svanito in quell'assurda relazione in cui, ancora una volta, si fa riferimento ad un disturbo di livello moderato (soprattutto "perchè non parla e a 3 anni e mezzo non è normale") e ad un disturbo della coordinazione motoria da cui, secondo me (che non sono medico ma sono una semplice mamma che cerca di informarsi e che conosce forse meglio di ogni altro il suo bambino), parte tutto. "Se non è uscito dallo spettro, potrà comunque migliorare, magari verrà solo considerato PARTICOLARE un giorno" mi è stato sempre detto dal neuropsichiatra. Ma che vuol dire??

Ci è stato detto di fargli fare palestra e piscina, così faremo. Ho letto tante e tante volte che, migliorando l'aspetto motorio, dovrebbe poi poter essere anche più facile migliorare e far partire il linguaggio. Ho letto anche che, una volta partito il linguaggio, potrebbe cambiare tutto (o cmq molto)...

In tutto ciò, alterno momenti di euforia a momenti di depressione, perchè mi chiedo se verremo mai a capo di questa "situazione".

Potremmo concordare una visita via Skype secondo le sue disponibilità? Anche domani mattina o un pomeriggio oltre le 18.30 (torno a quell'ora a casa da lavoro)?

La ringrazio come sempre infinitamente.

Signora, Le direi di non

Signora, Le direi di non badare a quello che dicono e che scrivono ( la relazione mi sembra una montagna di tabelle che partorisce un topolino per dare poi le solite indicazioni, valide per tutto e tutti), le prognosi e le previsioni sono impossibili. Aria fritta, direi. Le difficoltà del bambino a quanto descritto mi sembrano quelle di un ritardo del linguaggio, con un po' anche di ritardo evolutivo generale. Le prospettive credo che siano di continuare il miglioramento che sta mostrando. C'è ancora tempo per lo sviluppo, anche del linguaggio, e per l'apprendimento. L'importante è che il bambino faccia esperienze positive che arricchiscano la sua conoscenza dell'ambiente e delle persone senza forzarlo eccessivamente e basandosi sulla sua curiosità e i suoi interessi. La Comunicazione Aumentativa con uso di immagini e segni in accompagnamento alle parole può essere utile per migliorare le comunicazioni. Mantenere la calma e seguire il buon senso è essenziale, specie di fronte a valutazioni e parole che mi sembrano quanto mai sbagliate.

Buonasera Dott.

Buonasera Dott. Benedetti,

eccomi di nuovo a scriverLe per chiedere un Suo prezioso parere sul lungo "viaggio" verso lo sviluppo psicomotorio e linguistico del mio bimbo, che la prossima settimana compirà i fatidici 3 anni.

Ancora non parla. Accenna, a volte e per alcune, gli inizi delle parole (ad esempio CA per CANNA da pesca - un giochino per cui va matto, PE per PESCI) oppure cerca di imitare i suoni (BRUM per la macchinina o i cori delle canzoni dei cartoni, ma non lo fa sempre). Diciamo che va molto a "periodi": ci sono periodi in cui mi sembra "ingranare" e periodi in cui ho,invece, l'impressione che sia fermo e anzi regredisca. Mi scuso fin d'ora perchè mi rendo conto di apparire forse un pò pesante ma, mi creda, ho scoperto di avere tanta pazienza ma anche tanta paura per ciò che sarà il futuro del mio bambino.

Anche a livello motorio, qualche progressino sembra averlo fatto, per esempio sui giochi come lo scivolo ci sale con più autonomia, ma è sempre incerto in generale nei movimenti, "lento", e non riesce nè a saltare nè a correre adeguatamente (corre goffamente). Spesso cammina sulle punte.

A livello di interazione, noto comunque dei progressi, guarda di più gli altri in viso (soprattutto me e a volte mi guarda perchè si aspetta che io gli canti una canzone o gli dica una filastrocca) e ho l'impressione che comprenda qualcosa in più ma che, forse, non voglia fare le cose (tipo "PRENDI LE SCARPE") quando glielo si chiede. E' però una mia impressione. Le terapiste si dicono contente dei progressi (in merito a quegli obiettivi di cui mi avevano dato copia, mi hanno detto che molte cose sono state "raggiunte) ma, ovviamente, confermano quanto tanto ci sia ancora da lavorare. La pediatra lo ha visto recentemente e ha notato, anche lei, dei cambiamenti positivi.

All'asilo, adesso, va più che volentieri e si applica con molto interesse alle attività creative (lavoretti, dipinti, ecc) ma per quanto riguarda il gioco con gli altri non ci sono grandi exploit. Se i compagnetti lo "stimolano" cercando di farlo giocare, lui tende a tirargli i capelli o ad avere comunque reazioni non proprio ortodosse...

Io non so se non mi rendo tanto conto di una eventuale "evoluzione" perchè lo vedo tutti i giorni e, vedendo gli altri bimbi anche più piccoli, la differenza risulti a volte abissale... però, spesso e volentieri, mi sento molto sconfortata, ho paura del futuro...Fino a quando può considerarsi normale una totale assenza di linguaggio?

Ho letto di tutto e cerco sempre di informarmi per saperne di più e poter aiutare ancora di più il mio bambino, cosa posso fare ancora?

Grazie ancora per la Sua disponibilità

Ci sono bambini che

Ci sono bambini che cominciano a parlare dopo i tre anni. Certo ci sono anche bambini che non imparano a parlare a sufficienza, senza che si possa prevedere, e nonostante lunghi interventi di logopedia, ecc. Per lo più non si trovano le cause. E' importante fare un EEG nel sonno, se non l'ha già fatto, per escludere la sindrome di Landau-Kleffner, una forma di epilessia che si manifesta solo con disturbi del linguaggio e dello sviluppo simbolico. Per il resto il bambino sembra continuare nel suo sviluppo con un ritmo un po' lento, senza recuperare per ora il ritardo nei confronti dei coetanei. Ma l'importante è andare avanti. E' bene lasciarlo evolvere con i suoi tempi senza pressarlo per non aggiungere altri ostacoli da stress al suo sviluppo, badando che abbia gli stimoli ambientali sufficienti e esperienze per lui interessanti e stimolanti, insieme agli altri, per imparare un po' alla volta a stare insieme in comunità. Lo sviluppo è lungo e ci vuole pazienza e resistenza e forza per sopportare le inevitabili ansie e preoccupazioni, in modo che il bambino possa avere la migliore evoluzione possibile, che in anticipo non si può mai sapere qual è.

Grazie ancora di cuore,

Grazie ancora di cuore, dottore.
Mi permetto di farle ancora due domande: nella sua prima risposta ci consigliava di farlo stare un pò al nido, con altri bimbi. Avendolo visto, seppur a distanza, ritiene sia utile iscriverlo a scuola?
E il fatto che continui a non voltarsi, spesso e volentieri, quando lo chiamiamo, cosa potrebbe significare?

Grazie ancora davvero.

Grazie mille per il

Grazie mille per il tempestivo riscontro, faremo altri video e glieli girerò.
In questo senso, però, se dovesse essere confermato il ritardo psicomotorio, potrebbe il bimbo recuperare con idonea terapia?
Grazie ancora

Grazie!

Gent. mo Dott. Benedetti,

innanzitutto grazie di cuore per il suo riscontro, che, mi creda, è un balsamo per il cuore. Ho provato a inviarle dei video ma non ci sono riuscita, ci riproverò perchè vorrei davvero tanto farle vedere il piccolo, anche se a distanza.
Nel frattempo, le dico che sia io che il papà stiamo cercando di essere un pò più "presenti" con lui (che, tra l'altro, mostra di essersi attaccato ancor di più a noi in questi ultimi tempi, piangendo molto quando percepisce che uno dei due sta andando via). Continua a voltarsi di rado quando proviamo a chiamarlo e questa, in tutta onestà, è la cosa che maggiormente mi preoccupa. Se gli chiedo "dov'è papà" non si gira verso di lui, diciamo che sembra "conoscere" solo determinate cose (ad esempio, riconosce la palla e la cerca se gli chiedo di portarmela). Tuttavia, ha ripreso a battere le manine (cosa che non faceva da un pò, limitandosi a prendere le mie e a far battere le mie), mentre sorride e mi guarda in viso quando canto una canzoncina che gli piace. Appena possibile, lo portiamo al parco giochi e qui qualche progresso l'ho pure visto. Scende da solo dallo scivolo e cerca di arrampicarsi ove richiesto. Fa un gradino che prima non riusciva a scavalcare e appare molto felice quando vede gli altri bimbi, anche se non ci gioca nel senso tradizionale del termine. Lalla più di frequente ma di parlare ancora non se ne parla. C'è da dire che sta ancora mettendo qualche dentino e per questa ragione richiede spesso il ciuccio...forse potrebbe anche questo incidere col fatto che non parli?
Mio marito è più fiducioso di me, io mi lascio un pò scoraggiare, a volte, da tutto ciò che sento e vedo. Lo so che ogni bimbo ha i suoi tempi e se lui è un pò più pigro ed è "solo" questo, va benissimo. Ho paura che dietro si possano nascondere altri problemi. Comunque, le manderò al più presto i video. Intanto la ringrazio veramente tantissimo per la sua disponibilità e per la sua professionalità.

Consideri che a volte i

Consideri che a volte i bambini non vogliono rispondere o sono distratti ecc. idem per parlare, spesso o non parlano a richiesta, ma quando vogliono o si sentono. Quindi stia attenta al bambino tutto intero e non ai vari 'pezzetti' staccati, altrimenti, come in un puzzle, perde il significato è la persona intera. Abbia pazienza di aspettare che cresca, senza spingerlo, altrimenti rischia di ostacolare la sua strada con ansie inutili, richieste inadatte e altri impedimenti alla sua evoluzione spontanea. Provi con YouTube, per i filmati

C'è stato un po' di ritardo

C'è stato un po' di ritardo nel camminare e così sembra nel parlare, ma ci sono bambini che parlano tardi, senza nessuna patologia. Per il resto non vedo niente di particolarmente 'disturbato' sul piano relazionale affettivo, comportamentale. Forse è un po' 'viziato' visto che sembra comandare un po' lui, forse. Magari cercate di non farlo fissare a girare le ruote, distraendolo dopo un po', visto che non è un gioco particolarmente istruttivo. Se possibile va diminuita ancora la televisione limitandola ai momenti cruciali, perchè non si impara a parlare nè a interagire alla televisione. Può darsi che la situazione ambientale non sia molto stimolante, è utile magari che frequenti spazi con altri bambini, ludoteche, parchi pubblici. Mi mandi se vuole qualche video per vederlo un po', anche se a distanza.

Gent.mo Dott. Benedetti, ho

Gent.mo Dott. Benedetti,

ho caricato 3 video su Youtube, elenco i link di seguito:
Perdoni la qualità, se non li ritiene sufficienti, proverò a farne degli altri.
Ne approfitto per darle un aggiornamento. Abbiamo effettuato degli esami al Policlinico, in Day Service, e da questi risultano Sideremia e Ferritina molto al di sotto dei valori minimi. Elettroencefalogramma ai limiti della norma, aspettiamo ancora i risultati relativi la celiachia, mentre dovremmo fare i test nei prossimi giorni.
La neuropsichiatra del policlinico ha notato piedi piatti e tono muscolare un pò debole: in effetti il bimbo cammina come una "papera" e non si arrampica ancora, ma dagli esami il tono è risultato ok. La lallazione si fa più frequente, ma ancora si gira di rado quando lo chiamiamo. Ho notato che "ascolta" più mio marito che me. Il ferro basso potrebbe essere una delle "cause" di questo "ritardo" nel raggiungimento delle tappe? Avevo notato da un pò questo suo "stancarsi facilmente: quando cammina, anche per strada, fa qualche passo e poi chiede di essere preso in braccio, spesso e volentieri appoggia la testolina sul divano o sulla sedia, si accuccia cercando coccole quando lo metto sulle mie gambe...Avevo paura si potesse nascondere altro (distrofia) ma mi hanno detto che, per quell'aspetto, i risultati sono buoni.

La ringrazio come sempre per il suo prezioso aiuto e per il tempo che mi dedica.

Ho visto i filmati. Meglio

Ho visto i filmati. Meglio che con telecamera fissa sarebbe seguire il bambino nei suoi spostamenti.Non occorre stimolare sue reazioni anche facendolo piangere dicendogli che andate via... Basta lasciarlo fare e seguirlo. Comunque qualcosa si vede. Ho l'impressione di un bimbo globalmente più piccolo della sua età, come sviluppo sia motorio che psicologico, senza però patologie definibili. Mandatemene qualcun altro,con la stessa modalità, anche un po' più lungo, tipo 2, 3 minuti, magari fatto dal papà mentre la mamma sta col bimbo, o viceversa, senza però forzarlo, ma in modo normale, per vedere cosa fa e come state insieme normalmente.

Nel primo filmato il bambino

Nel primo filmato il bambino gioca con la mamma, seguendo abbastanza le sue richieste: ma queste sono troppo. Se fa sempre così non è il modo giusto di stare con i bambini: bisogna essere con loro, a loro disposizione, ma lasciare che abbiano l'iniziativa loro, non iperstimolarli... Sembra una 'terapia', tipo aba, un addestramento... Non va bene così...
Nel secondo filmato il bimbo è sul divano col papà, sulle sue ginocchia, si divertono per un po' allegri poi il bimbo si stacca e il papà lo lascia andare, e guarda la tv. Il bimbo se ne sta un po' fermo a guardare giù i giochi, senza muoversi, tanto che la mamma lo incita... E allora il papà si scuote e sembra riattivarsi un po'. Forse è stanco, ma certo suggerirei di spegnere la tv quando state col bimbo, e di guardarla solo a ragion veduta, altrimenti è una distrazione sia per adulti che per bambini.
Nel complesso comunque non vedo niente di strano, lascerei crescere il bambino con i suoi tempi senza stimolarlo troppo ma anche senza distrarsi con la tv, una via di mezzo, diciamo.
Riguardo alla 'diagnosi', si fa troppa confusione. Ritardo psicomotorio non è una diagnosi, è solo un'osservazione, come quando si dice che il treno è in ritardo di 20 minuti, non si sa perchè. Per cui non si possono neanche fare previsioni, si aspetta e si vede se il ritardo viene recuperato.
Tante 'diagnosi' oggi sono fasulle, sono semplici descrizioni di un comportamento. Ma senza sapere le cause non si possono fare nè 'terapie' ne 'prognosi'.
Cercate di stare col bambino godendovelo e divertendovi insieme, non per stimolarlo o per dovere, ma perchè ci state bene insieme e lui così starà bene con voi e avrà interesse e curiosità e voglia di giocare, di conoscere ecc, che è lo stimolo principale al suo sviluppo.
Vediamolo fra un paio di mesi, direi.

Andare al nido per qualche

Andare al nido per qualche ora può essere un'esperienza positiva , se un bambino è pronto - Ovviamente in casi di necessità dei genitori non c'è scelta e 'io speriamo che me la cavo'...
Altrimenti direi che il bambino è pronto quando comincia a essere curioso dell'ambiente esterno, delle altre persone e dei bambini ed è abbastanza sicuro della sua 'base' per allontanarsene per un po'. Forse anche, vedendo che il bambino passa molto tempo con nonni anziani, mi sembra, andarci per poche ore potrebbe dargli più occasioni di esperienze utili con gli altri, ma non ho elementi sufficienti a dire di più.
Non voltarsi, non rispondere, ecc, non 'significa' nulla in sè. E' tutto il bambino che bisogna 'pesare', non delle parti staccate...
PS, per favore nelle risposte segua l'ordine cronologico, sempre dopo l'ultimo commento. Altrimenti si perde il filo

Buongiorno Dott.

Buongiorno Dott. Benedetti,

le riscrivo a distanza di un mese perchè, alla fine, abbiamo fatto le indagini consigliate al Policlinico, quindi visita neuropsichiatrica, prelievi e test (Ados, Griffith e un altro di cui, al momento, non ricordo il nome). Dai prelievi, è venuto fuori un valore molto basso del ferro (sideremia e ferritina), ragion per cui abbiamo sottoposto il bimbo a cura prescritta dalla pediatra. Per quanto riguarda, invece, il referto "globale", si legge che il bimbo ha un disturbo del neurosviluppo con un rischio da MODERATO A SEVERO di sviluppare Autismo.
Le dico la verità, io sono una mamma ansiosa e forse troppo curiosa, leggo troppa roba, anche su internet e spesso e volentieri mi lascio sopraffare dalle emozioni. Se avessi letto il referto così come appare, nudo e crudo, credo sarei entrata nel vortice della depressione. Invece, la dottoressa che ci ha consegnato il tutto, si è premurata di dirci che, benchè il rischio è quello che è, il bimbo ha "semplicemente" un ritardo globale che lo porta, di conseguenza, ad avere delle difficoltà a sviluppare anche la sfera relazionale e comunicativa. A questo punto, dovremmo iniziare la terapia che, a detta della Dottoressa, dovrebbe riportarlo "nei ranghi".
Che dire: io, nel mio piccolo, sto vedendo dei progressi, seppur lenti, nel mio bambino: non sempre si volta ma lo fa comunque più spesso, rispetto a prima, se chiamato (e soprattutto se non è attratto da altre distrazioni, come la tv), gioca con piacere a nascondino e a palla (la psicologa che gli ha somministrato i test è rimasta piacevolmente colpita da questo tipo di interazione), se gli diamo un bambolotto pare lo "culli", inizia finalmente ad arrampicarsi sul divano e ci guarda più spesso in viso, anche se sempre in modo "sfuggente", per pochi secondi. Quando vede un bimbo, spesso e volentieri, gli si avvicina e cerca un contatto, abbracciandolo o accarezzandolo. Non lo fa con tutti, ma solo con alcuni che, forse, gli staranno più simpatici :) Non parla ancora, anche se ha una lallazione più frequente, e cammina ancora in modo piuttosto goffo. Con le macchinine, gira ancora le ruote, ma proprio per pochi secondi, poi passa ad altro.
A questo punto, le chiedo, gentilmente, se, secondo lei, questa terapia basata sul gioco, come ci è stato detto, possa realmente aiutarlo, stimolarlo a sviluppare quelle competenze che, ad oggi, non sembrano esserci. E poi, le chiedo: ma questi punteggi e questi rischi "profilati", potrebbero, in qualche modo, "ridimensionarsi" nel corso del tempo? Spero di essere stata chiara :) Ne approfitto per dirle che, a fine luglio, saremo a Firenze per motivi personali: potremmo, eventualmente, fissare una visita presso il Suo studio?
La ringrazio anticipatamente tantissimo.

Non si tratta di esami medici

Non si tratta di esami medici e diagnosi oggettive ma di valutazioni quanto mai soggettive, pertanto non posso dare un parere nè una prognosi su quanto visto da altri. Scrivetemi per email quando saprete meglio del vostro passaggio a Firenze. Se sarò in zona non avrò difficoltà a incontrarvi.

Esito della visita26 mesi.

Esito della visita
26 mesi. Bimbo normoconformato, entra senza difficoltà nell'ambiente nuovo, si interessa subito ai giochi della cesta, smontando le costruzioni duplo e curiosando fra le cose. Rovescia la scatola per terra, è curioso dei giochi, dell'ambiente e a un certo punto mi guarda e mi tocca la barba. E' attirato dal pianoforte e dalla chitarra che tocca e segue attento. E' un po' stanco, oggi sempre col ciuccio, si rivolge a tratti ai genitori senza parole, per ottenere qualcosa. Verso la fine emette anche qualche suono, di cui uno di un personaggio tv ripetendo quello che faceva la mamma. Alla fine scopre giochi sonori e altri, macchine, trenini un po' più evoluti e ne è interessato. Alla fine capisce subito che si va via e piange un po' perchè deve lasciare un giochino, ma appena uscito smette subito, curioso degli altri ambienti.

Per l'età è un po' indietro nello sviluppo, globalmente, non è ancora sicuro motoriamente e anche sul piano psicologico generale è ancora immaturo. Ma è in atto una evoluzione normale, solo lievemente in ritardo, come se fosse partito più tardi, le capacità mentali appaiono nella norma, senza aspetti comportamentali patologici.

Le notizie anamnestiche mostrano un primo anno di vita forse segnato da una difficoltà iniziale e alcuni eventi stressanti ambientali, il ritorno della mamma al lavoro a 5 mesi, il suo impedimento per un periodo di qualche mese dopo l'intervento chirurgico a sette mesi, forse l'uso eccessivo della tv e una stimolazione motoria e psicologica inadeguata, tutti aspetti che cumulativamente possono aver rallentato lo sviluppo psicomotorio nel primo anno e mezzo.
L'intervento sanitario di stimolo effettuato può aver contribuito a smuovere la situazione e aver facilitato la ripresa dello sviluppo. Se ora il bimbo inizierà l'asilo nido e se l'ambiente potrà organizzarsi in modo normalmente stimolante, anche con una maggiore presenza della mamma per un periodo, l'intervento sanitario potrebbe non essere più necessario.
La diagnosi di spettro autistico è stata data sulla base di test ( ADOS ecc) che davano risultati apparentemente contraddittori con la valutazione clinica,forse per motivi organizzativi e burocratici e come spesso succede appare erronea. Lo stesso concetto diagnostico di Spettro Autistico è attualmente criticato a livello internazionale come non affidabile e addirittura privo di validità clinica e concettuale, per cui è in corso un dibattito sulla proposta di dismetterlo.
Utile controllare lo sviluppo ogni due-tre mesi per il prossimo periodo
Restando a disposizione

sono passati 2 mesi dalla

sono passati 2 mesi dalla nostra visita presso il Suo studio e Le scrivo per un aggiornamento e anche per chiederLe, ancora una volta, un Suo prezioso consulto.

Il bimbo oggi ha 28 mesi ed effettivamente pare stia facendo progressi: cammina con più sicurezza, si arrampica sul divano con più facilità, fa le scale anche da solo (reggendosi al corrimano, seppure con un po' di sforzo), apre la porta di casa (aiuto!) perché vuole uscire, si volta quasi sempre quando lo chiamiamo...e molte altre cose (che ora le dettaglierò). Con il linguaggio, siamo ancora fermi: ogni tanto, per descrivere qualcosa, accenna l’inizio della parola (To per dire torta, Pep per dire Peppa, Papi per dire Papà, etc.) ma lo fa veramente “una tantum”...per il resto, continua a chiedere “aiuto” quando vuole qualcosa, prendendoci per mano e portandoci verso l’oggetto del desiderio. Ci tende le braccia per essere preso in braccio e utilizza molto spesso il ditino per indicare. Ma, spesso, quando sono io a chiedergli di fare qualcosa, sembra non capire. O meglio, sembra capisca solo alcune cose, quelle che più sono di suo interesse. Mi spiego meglio: se, per esempio, gli chiedo, indicandogli, di portarmi le scarpe, lui fa come se non mi sentisse, continua a fare ciò che stava facendo. Se, invece, gli indico un peluche di Topolino – che lui ama tanto - si gira intanto a guardarmi (perché quando dico Topolino già riesco ad attirare la sua attenzione) e poi va a prenderlo o comunque a cercarlo. Inoltre, quando sullo schermo appare il cartone dello stesso Topolino, va a cercare il Peluche per prenderlo in mano, come se lo “riconoscesse” e lo volesse accanto a sé mentre lo guarda anche in tv. Abbiamo iniziato anche l’asilo nido, senza particolari problemi (a parte il primo raffreddore e la prima febbre, ma era tutto messo in conto :) ) : si lancia nella mischia e si mette a giocare, senza nemmeno guardarmi. Le maestre dicono che entra in conflitto con i bimbi quando c’è un giochino da contendere e che le sue reazioni sono anche pesanti (batte la testa al muro o al tappeto, ma, rispetto a prima, ho notato, lo fa con più “delicatezza”, forse perché ha capito che si fa male…). Quando vado a prenderlo, mi accoglie con un sorrisone, mi prende per mano e mi porta a vedere le immagini dei personaggi Disney affisse sul muro dell’ingresso dell’asilo. Stiamo continuando anche, due volte a settimana, a portarlo dalla terapista del Denver Start Model: lei si dice molto contenta dei progressi del bimbo, nota il suo stare un po' di più sui giochi, anche seduto al tavolo, ma mi ha detto che bisogna lavorare molto sulla comprensione delle cose, che a lui ancora manca. Questa cosa mi ha buttato un po' nello sconforto: io noto che ai comandi, come le ho scritto prima, non risponde sempre, se non quasi mai...Potrà migliorare sotto questo aspetto? Lo so, Lei mi dirà che non possiamo prevederlo, ma, in generale, potrebbe succedere e in che tempi? Vedo i bimbi delle mie amiche e parenti che, alla stessa età, fanno cose impensabili per il mio bimbo e sì, lo ammetto, mi demoralizzo...

Nel frattempo, è successo anche che mio marito è andato a lavorare fuori città e, dal lunedì al venerdì, siamo soli a casa dei nonni (perché, per i miei problemi di salute alla schiena, ho necessità di aiuto). Ho paura che questa cosa possa, in qualche modo, destabilizzare ulteriormente il bambino che, infatti, si sta attaccando quasi morbosamente a me: ho notato che, anche quando stiamo per uscire, si assicura che io sia presente o se vede che vado via piange come un pazzo. Non che questa cosa mi dia fastidio, anzi, per me è bellissimo vedere che mi cerchi e che voglia le coccole...ma, quando lo devo lasciare, per forza di cose, il cuore mi si spezza e mi sento in colpa, perché ho paura di fare qualcosa che possa nuocere al suo sviluppo. Quando torno a casa, la sera, è la felicità in persona, mi prende per mano e mi porta al divano, dove “devo” sedermi e dedicarmi a lui...sul lettone, vuole fare il gioco della bicicletta con me (piedi con piedi con mamma), vuole che annusi i piedini perché si aspetta che gli dica che “fanno puzza” (e ride come un pazzo quando glielo dico) e poi ha imparato a prepararsi per le capriole...si mette in posizione perfetta e credo manchi poco perché la faccia in totale autonomia. A volte, gioca a nascondino, mentre se gli tendo le braccia dicendogli di venire da mamma, a volte anche se non sempre, viene correndo e ridendo si tuffa tra le mie braccia (e quest’ultima cosa la fa anche con mio marito). Le invio un piccolo video girato ieri (tenga presente che il bimbo non è in formissima perché influenzato), dove non fa nulla di speciale ma mi chiede di prendere uno dei suoi giochi preferiti, un cucchiaio di silicone della mia cucina e, alla fine, va dal Papà chiamandolo “Papi” :)
Rimango in attesa di una Sua gentile risposta e La ringrazio cordialmente, come sempre.

Divertente il video: mi

Divertente il video: mi sembra che si muova con sicurezza nell'ambiente, che usa con interesse le cose, comunica per farsi capire, ecc. Non ci vedo niente di 'strano'. Lo lascerei andare avanti con il suo ritmo, senza bombardarlo di stimoli. Anche le vostre parole è bene che siano poche ma buone, altrimenti servono più come colonna sonora che non per comunicare veramente. Temo che le terapiste spesso lavorino 'pro domo sua', come si dice, e magari per 'fidelizzare' i clienti lasciano andare ogni tanto dei paroloni, 'ipercinetico', 'comprensione delle cose', temo che sia come gli avvocati che parlavano in latinorum...
Farei affidamento sulla vostra esperienza con lui, principalmente, e poi sull'esperienza al nido, che gli servirà a imparare a stare con gli altri, un po' alla volta. Lasciateli fare esperienze libere, sui suoi interessi, con i limiti necessari di buon senso, ma libero e di sua iniziativa: si impara dall'esperienza che uno fa.
Cordialmente
drGBenedetti

Il piccolo, da un paio di

Il piccolo, da un paio di giorni, piange come un pazzo quando lo porto all'asilo. Fino a qualche giorno fa, come le avevo scritto via mail, non mi calcolava affatto e nemmeno si accorgeva quando me ne andavo. Adesso, invece, riconosce perfino la strada che porta a scuola e inizia a piangere già in auto! Le maestre mi fanno andare via e, con il cuore minuscolo, chiudo la porta alle mie spalle, sentendolo urlare e piangere come un pazzo...Mi dicono che poi si rassicura e inizia a giocare, ma io la vivo veramente malissimo. Si è attaccato tantissimo a me, visto che il papà durante la settimana è fuori, e mi sembra quasi di tradirlo lasciandolo "solo" lì...da un lato, penso sia una cosa positiva sapere che "gli manco", che abbia attaccamento nei miei confronti...dall'altro non vorrei fare ulteriori danni al suo "equilibrio". Non l'ho mai visto, davvero, piangere così.

Poi, leggendo gli ultimi consulti ad altre mamme, mi si è come accesa un'altra lampadina, rispetto ad una situazione che forse non avevo segnalato inizialmente nel primissimo questionario che le avevo inviato a marzo. Dopo il parto, ho sofferto per circa un mese e mezzo/due di depressione post partum. Sono stata male davvero, non riuscivo nemmeno a mangiare e ho avuto anche qualche problemino con mio marito che non riusciva a comprendermi (e che ha avuto una mega litigata con i miei genitori)...piano piano, siamo riusciti a tornare alla normalità e a vivere con più serenità la nostra nuova famiglia, con gioie e "dolori" (il sonno perso, il latte tirato manualmente, le coliche e via dicendo)...I primi mesi sono stati da me vissuti proprio male ma, prima di leggere che, in qualche modo, questo potesse essere stato causa di un problema per il piccolo, non avevo dato "peso" al fatto e, forse, lo avevo proprio rimosso. Può aver inciso, anche questo, al ritardo, nel raggiungimento delle tappe, del mio bambino?

RISPOSTA


La prima andata a scuola o al nido è un momento importante dello sviluppo e può essere più o meno difficile sia per il bimbo che per i genitori, anche in base a quanto è alto lo 'scalino' da fare, cioè il passaggio fra l'ambiente conosciuto e quello nuovo. La reazione del bambino mi sembra normale, simile a quella che tanti bambini hanno e poi la suparano in tempi abbastanza brevi. Direi quindi che vale la pena di sopportare e insistere, cercando di consolare e aiutare il bambino a superare il momento difficile.

Le condizioni ambientali hanno un effetto sullo sviluppo ma sono tanti i fattori in gioco. La depressione post-partum può essere un fattore ma l'ambiente circostante può ovviare, come quando la mamma magari ha una malattia e non può occuparsi abbastanza del suo bambino, sostituendola in tutto o in parte. Inoltre anche condizioni non ottimali dei primi mesi non creano danni irreversibili se non durano troppo a lungo. Si è visto che se una eventuale deprivazione ambientale dei primi mesi viene risolta entro un periodo che può arrivare forse a un anno e mezzo o due anni,il bambino può recuperare e avere uno sviluppo nella norma.
Le direi quindi di cercare di sopportare gli inevitabili sensi di colpa che possono venirle, come a tutti i genitori di fronte a difficoltà dei figli. E' umano che i genitori non siano perfetti, per fortuna i bambini possono crescere abbastanza bene anche in condizioni difficili, altrimenti l'umanità probabilmente si sarebbe estinta da tempo.
Vediamo come va nei prossimi tempi.

Gent.mo Dott.

Gent.mo Dott. Benedetti,
eccomi nuovamente a scriverLe per raccontarLe le ultime novità del mio bimbo, che ora ha 31 mesi. Allego due video: in uno, girato poco più di un mese fa, il bimbo ascolta le favole raccontate dal papà e sta pazientemente seduto sulle sue gambe. Nel secondo, invece, corre ad abbracciare il papà, sorridendo, per poi rifarlo ancora una volta ed una volta ancora.

RISPOSTA

Nel primo video il bimbo è attento all'inizio, poi si stufa un po' ( forse perchè le parole del libro sono troppo astratte e difficili per la sua età ), poi è interessato dalla canzoncina dei tre porcellini. E' bene usare parole che lui capisca, di uso comune, raccontargli le storie più che leggerle, usando parole al suo livello, altrimenti non capisce e si stufa. Nel secondo video si vede allontanarsi e poi tornare verso il papà, su invito della mamma, due o tre volte... Magari bisognerebbe vedere cosa fa senza stimolarlo voi, lasciando a lui l'iniziativa, riprenderlo mentre non si accorge, o quasi, mentre usa dei giochi, del materiale.

Altri video: nel primo gioca

Altri video: nel primo gioca con delle costruzioni, attento, si impegna, nel silenzio assoluto, sembra... Dopo un po' si stufa va a cercare qualcuno, forse... nel 2° si interessa a un librino, poi a qualche oggetto, poi ancora al librino... Sempre nel silenzio, tranne qualche suo gridolino. Alla fine è stufo e cade anche e allora lamentandosi quasi protestando si rivolge alla madre per essere consolato Il terzo video, sul marciapiede, con entrambi i genitori, all'inizio un po' incerto, c'è un piccione?, poi gira qua e là, fa una rampa inclinata su e giù... sembra esplorare lo spazio, in modo volitivo, deciso...
Difficile fare una valutazione, i video non sono abbastanza significativi, nè in bene nè in male... Il bambino è abbastanza interessato ad oggetti e spazi, ma sembra immaturo nella relazione, limitata nei video a farsi consolare dalla mamma, e non c'è comunicazione linguistica. Si vede poco il vostro modo di comportarvi con lui. però mi sembrate come un po' timidi, esitanti... Forse dovete essere più decisi, osservarlo e intervenire seguendo le sue iniziative e cercando di condividere le sue attività, in modo che sia più interessato a un rapporto di gioco e di interazione con voi e con le persone in generale. Può darsi che abbiate poco tempo per stare con lui? Comunque da pochi minuti di video posso capire poco. Se volete potremmo vederci via skype con le modalità indicate in questa pagina: si potrebbe così vedere voi e il bambino per un maggior tempo e magari avere un'idea più chiara.

osservazione via skype

Come vi dicevo il bambino mi è sembrato in quest'ora di osservazione via skype
un po' lento, tipo bradipo, sia motoriamente che come iniziative psicologiche, che per comunicare e parlare. Può darsi che fosse ancora un po' addormentato dalla siesta pomeridiana... Però ha fatto varie cose che gli interessavano, dal prendersi da mangiare, alla casetta, al telefonino ( lasciando anche l'oggetto che tiene sempre in mano), ha risposto ai vostri stimoli quando si 'addormentava', per così dire. Il tutto nel suo stile lento. Può quindi essere rimasto un po' indietro, senza particolari patologie, ma non si possono fare previsioni al momento.. Non lo vedo 'autistico', comunque.
Mi sembra sia da fargli fare esperienze che gli piacciano, che lo interessino, che lo smuovano e lo attivino a fare ad avere iniziative a comunicare. Come dicevo potrebbe essere utile usare immagini per comunicare con lui, fotografie, ecc, come si fa nella tecnica della Comunicazione Alternativa Aumentativa, accompagnando con parole e segni, gesti.per facilitare appunto gli scambi comunicativi. Valutate voi se può essere utile farlo stare di più al nido, per avere stimoli dagli altri, imitarli, ecc.
Ci risentiamo più avanti

Buongiorno Dott. Benedetti, a

Buongiorno Dott. Benedetti,

a distanza di quasi 2 mesi dall'ultimo consulto via Skype, Le scrivo per qualche aggiornamento e per avere un Suo prezioso consulto.

Il bimbo, che ha quasi 34 mesi, sta continuando a fare le terapie di stimolazione ESDM, ma ha avuto uno stop di quasi 2 settimane a causa di influenza e successiva ricaduta. Nonostante ciò, ho notato dei cambiamenti, positivi, soprattutto negli ultimi giorni. Lo vedo più "aperto" e con uno sguardo meno "fugace", pare si volti più spesso se chiamato (ma, al nome, devo associare sempre un imperativo di suo "interesse", come "Guarda" o "Tieni"). Anche la comprensione pare stia, lentamente ma costantemente, migliorando. Capisce certe richieste che prima sembrava non capire. Dice spesso inizi di paroline che però non riesco a contestualizzare, come "cococo", "si", "papapa". Unica nota negativa, lo vedo più nervoso davanti alle frustrazioni: batte più spesso la testa al muro e non riesco facilmente a controllare certe reazioni (per esempio, quando deve lasciare un giochino per forza).

Nel frattempo, abbiamo anche cambiato asilo: abbiamo preferito optare per un nido più "raccolto", dove ci sono solo altri 7 compagnetti ed è tutto "a misura di bambino". AL solito, al mattino, fa storie perchè non vuole che lo lasci (è sempre più attaccato a me), ma, anche a dire della maestra, si tranquillizza quasi subito e, quando vado a prenderlo, non vuole andare via.

A gennaio, abbiamo fatto analisi del sangue ed è emersa un pò di anemia (curata con ferro). Per il resto, sembra sempre lento nei movimenti ma non so come indagare in tal senso. La pediatra dice che non vede niente di particolare, le terapiste dicono che, sì, sembra avere disprassia (che loro, ovviamente, legano al disturbo dello spettro autistico), ma non c'è modo di intervenire. Ho cercato di approfondire in modo autonomo il tema disprassia, ma ho capito che, effettivamente, è una "condizione". Non posso fare veramente nulla per aiutare il mio bambino in tal senso? E può essere un disturbo a sè o per forza legato ad altro?

In tutto ciò, ho approfondito anche il tema dieta e volevo conoscere il suo pensiero in merito. La dieta gaps, ad esempio, potrebbe aiutare il mio bambino a migliorare? Le terapiste mi dicono che non c'è nessuna validità dimostrata scientificamente.

In allegato, le invio gli obiettivi che le terapiste mi hanno consegnato in merito a quello che si aspettano di ottenere dal bambino. Glieli invio giusto per capire anche come loro stanno operando sul bimbo.

Attendo una Sua gentile risposta e la ringrazio, come sempre, tantissimo.

Buonasera. Sulla disprassia

Buonasera.
Sulla disprassia può vedere quello che scrivevo tempo fa in questa pagina https://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/342, e in altre collegate, e che penso tuttora.
La relazione della terapista è scritta nel modo che usa adesso, con misure e numerazioni fredde e impersonali e senza note di un rapporto umano emotivo con i bambini. Non so se però nel contatto siano persone più vive e umane, come è sperabile. Se il loro lavoro fosse di semplice richiesta di prestazioni, si potrebbe attribuire a ciò la comparsa di comportamenti negativi del bambino di fronte a frustrazioni, ecc. Che però possono anche essere legati alla fase che sta passando. Sono da prendere con calma e pazienza consolandolo e distraendolo, se possibile.
Sulla dieta non credo che le tante notizie che si sentono abbiano reali riscontri.
In mancanza di esami medici che indichino una reale malattia o anomalia, nessuno può fare diagnosi e prognosi affidabili. Conviene andare avanti con pazienza e resistenza, visto che poi si notano segni di evoluzione positiva nel bimbo che fanno bene sperare.

Nell'ultimo filmato il

Nell'ultimo filmato il bambino interagisce contento con la mamma indicandole figure sul libro e aspettando che la mamma le nomini, guardandola. E' una buona interazione.
E' una buona cosa che il bambino continui a progredire, a piccoli passi. Direi di continuare così, cercando di non 'bombardarlo' di stimoli, ma di seguire quello che gli interessa e che gli fa avere momenti di interazione per lui comprensibili e gratificanti.

Buonasera Dott. Benedetti, la

Buonasera Dott. Benedetti,

la scorsa settimana abbiamo fatto un ricovero col bimbo, soprattutto per cercare di approfondire il suo ritardo anche motorio, oltre che linguistico. Non so se ricorderà, ma l'ultima volta che ci siamo incontrati con Lei via Skype, anche Lei aveva notato questo suo "rallentamento" nei movimenti.

Abbiamo fatto diversi esami, tra cui ripetuto l'elettroencefalogramma, e la tanto temuta risonanza. Da quest'ultima, come avrà modo di vedere dai documenti in allegato, rilasciati dalla struttura ospedaliera, è emersa una "riduzione" dei corpi callosi, tipica - a loro dire - dei bambini con disturbo dello spettro autistico.

Allo stesso modo, hanno segnalato una dilatazione degli spazi di Virchow - Robin, riconducibile a patologie del cuore, come ipertensione (data la familiarità col papà). Abbiamo fatto le indagini del caso anche in questo caso e non è emerso nulla.

Sono emerse altre "cosine" che hanno destato sospetto (e preoccupazione ): la circonferenza cranica al di sotto del 3 percentile (ma è sempre stata al di sotto della norma), l'esame PEA che ha rilevato un lieve allungamento del tratto 3-5 a destra, il risultato della creatinina.

Le chiedo un parere alla luce dei risultati e del report che è in allegato.

Grazie infinite

Non è vero che la riduzione

Non è vero che la riduzione di volume dei corpi callosi sia un segno di autismo: si trova in una quantità di situazioni diverse patologiche e normali. Mi è meno chiaro il significato della descrizione degli spazi perivascolari (Robin Virchow) dilatati quasi a forma cistica, che ugualmente si trovano in tante situazioni diverse. Anche gli altri esami sono aspecifici. La microcrania può essere associata a ritardo evolutivo. Alla nascita quanto era la circonferenza cranica?.
Per il resto avendo anche visto il bambino non mi sembra che il suo comportamento si possa definire autistico, e come vi ho detto oggi il concetto stesso di autismo comincia a essere ritenuto sbagliato: non c'è una malattia responsabile di un cosiddetto autismo, ma ci possono essere tante diverse situazioni di difficoltà di sviluppo con cause diverse, a volte conosciute altre no.
Nel complesso quindi non mi sembra che cambi la situazione del bambino e le sue prospettive. Il suo ritardo evolutivo non ha una causa ben riconoscibile. Sarà da ricontrollare, fra uno due anni, la RMN per vedere se le alterazioni segnalate sono invariate o modificate. Non è possibile una prognosi, cioè una previsione dell'evoluzione futura, perchè troppi fattori sono sconosciuti. Quello che conta è che continui la sua evoluzione. Ci sono bambini a partenza lenta, che poi recuperano.
L'importante è garantirgli la possibilità di fare esperienze utili per sentirsi sicuro nel suo ambiente e imparare a stare con i coetanei e a scuola a conoscere ambienti e persone diverse e fare esperienze gradite da lui e utili per continuare lo sviluppo e l'apprendimento. Qualsiasi 'nome' abbiano. Cercate di vedere le cose con i vostri occhi e di prendere con precauzione tutto quello che vi viene detto.

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