Bambina 20 mesi disturbo del sonno

Buonasera sono mamma di una bambina di 20 mesi con fratellino in arrivo fra un mese.
La mia bimba non ha finora mai avuto problemi di sonno, si è sempre addormentata da sola nel suo lettino con carillon e ciuccio e faceva tutta la notte con rari e sporadici risvegli, gestibili nel
Giro di una decina di minuti massimo.
Da qualche settimana all'improvviso nn si addormenta più da sola, vuole la mano e il rito può durare anche mezz ora.
Inoltre si sveglia ripetutamente durante la notte e farla riaddormentare e' molto complicato e lungo. Si tranquillizza in breve tempo solo se messa nel lettone con noi.
Ho notato però che a questo comportamento inerente il sonno corrisponde anche un maggiore nervosismo diurno, frequenti capricci, pianti per motivazioni inutili e disobbedienza.
Altra cosa, durante la notte richiede sempre la mamma.
Il tutto può essere dovuto alla sua presa di coscienza dell'arrivo del fratello?
C'è qualche cosa che si può fare per tranquillizzarla?
O i problemi derivano da altro?
Non è una problematica grave ma la gestione della quotidianità è diventata complessa (capricci per ogni cosa) alimentata anche dalla estrema stanchezza dovuta alla mancanza di sonno.
Grazie,

Forse qualcosa ha un po'

Forse qualcosa ha un po' scombussolato l'ambiente e la tranquillità della bimba. Certo ora il cambiamento della mamma è evidente e sicuramente c'entra, penso, magari insieme a qualche altro aspetto ambientale magari un po' disfunzionale, qualche altro cambiamento, ecc. Cercate di allargare l'osservazione e datemi informazioni più ampie, seguendo la falsariga del questionario-bambini, link nella colonna qui a sinistra, per vedere se individuiamo altri possibili fattori della crisi e possibilità di modificarli e facilitare il superamento.

Questionario compilato

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare; età dei componenti mamma e papà 36
età del bambino/a 20 mesi
problemi in gravidanza NO
NASCITA
a che settimana 41
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà NATURALE 
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica 3,750 53 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1'……./ 5'……….. il massimo durata del ricovero in ospedale 3gg
PRIMI MESI
allattamento: materno 2 mesi artificiale a seguire a orario 
inizio pappine, minestrine, ecc.
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età 5 e mezzo facile 
eventuali difficoltà non degne di nota
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà buono, risvegli post svezzamento serale ma risolti intorno ai 9 mesi
persone che lo accudivano tata
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione qualche difficoltà sui cibi nuovi da masticare sonno regolarissimo orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc)
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) dalle 21 alle 7.30 con ciuccio e orsacchiotto tempo video: televisione, telefonini, tablet due ore al giorno
SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.
seduto da solo a che età 6 mesi e mezzo sette
primi spostamenti a che età e come: 8 mesi gattonando 
primi passi da solo 12 mesi
capacità motorie attuali complete, molto attiva, sempre in movimento, scavalca anche lettino 
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età porta ancora pannolino
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi 
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo
cerca di comunicare e richiamare l'attenzione SI 
facilità a capirlo e interagire SI 
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, COCCOLE POCHE 
lallazione, gorgheggi 
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) DIFFIDENZA 
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ...
CONDIVISIONE cerca di condividere interessi e attività cercando l'attenzione delle altre persone SI Attivamente.... CERCA SEMPRE APPROVAZIONE E ATTENZIONE SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO:
(età di inizio)
prime parole 14 mesi 
due parole insieme 16 mesi 
uso del no e del sì idem 
frase minima (verbo e sostantivo ) 18 mesi
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ).... funzionale
DISEGNO SPONTANEO pochissimo con 
scarabocchio ,
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve perché sente sempre la necessità di muoversi quindi piu duratura solo nelle attività che prevedono movimento
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE si
figure principali cui è attaccato MAMMA IN PRIMIS, papa' e tata
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori buone da 4 o 5 mesi, prima un po' sofferte
RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti buoni bambini buono socievole
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE capisce quasi tutto
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI comunica tutto
COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, da un mesetto
adesione a regole, orari, limiti, minima 
obbedienza agli adulti poca, anzi ultimamente sembra quasi faccia apposta a fare il contrario 
reazione a divieti, frustrazioni ....
capricci, bizze capricci e bizze spesso 
paure, fissazioni paura che qualcuno si faccia male (bibi bua quando vede cerotti e da quando sono cominciati i risvegli dice paura nanna
SCOLARIZZAZIONE
asilo nido NO, ludoteca due mattine a settimana dai 15 mesi Reazioni eventuali all' inizio voleva la presenza della tata o della mamma dopo un paio di settimane tranquilla 
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........
RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri........ ...
SITUAZIONE FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) NO
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia) MAMMA E PAPÀ LAVORANO CI VEDE MATTINA E SERA e wend LA MAMMA, Papà qualche sera e nei wend 
modalità educative (ferme per quanto possibile causa sfinimento
orari di sonno, dove dorme, comandano adulti sempre dormito da sola nella su stanza e lettino dalle 21 alle 7.30 fino a due settimane fa 
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) 2 ore complessive al gg tra televisione del mattino e della sera e cellulare ogni tanto
EVENTI cambiamento in casa perché sono stati fatti dei lavori per creare la cameretta del fratellino e io e la bambina siamo state fuori casa 4 gg, al rientro sono cominciati i risvegli.
Visite mediche di routine e vaccino sett scorsa


Mi sembra di capire che la

Mi sembra di capire che la bimba sta abbastanza tempo con la tata, ( da quando?, sempre la stessa? per quante ore al giorno? ) , e che il recente breve trasloco l'ha un po' scombussolata. Come è stato gestito?
Vedere la casa cambiata forse ha scatenato la paura di altri possibili cambiamenti che magari le fanno paura. Collegati con la percezione che la mamma è 'occupata' da un altro bambino e come la paura di quello che succederà fra poco. La paura è di perdere il suo posto, probabilmente, di essere spiazzata dal nuovo arrivato. Ma anche di non ritrovare le cose cui Lei è abituata, per cui è venuta una forte insicurezza e ansia
Le difficoltà del sonno nei bambini sono spesso collegate anche con ansie di separazione, cioè di distacco dai genitori. Anche il comportamento un po' 'arrabbiato'( se capisco bene) negli ultimi tempi potrebbe esprimere una qualche protesta o disagio per quello che l'ha inquietata. Se vede la mamma stanca e poco disponibile forse si inquieta di più e ne viene come un circolo vizioso...
Penso sia necessario un aumento della presenza della mamma,, e di attenzione e disponibilità per vedere se la bambina si tranquillizza e si rassicura. D'altronde forse ora la mamma è a casa per aspettativa, immagino. Con l'arrivo del bambino bisognerà cercare di avere tempo anche per Lei. Cercate di farvi forza e di organizzarvi per avere gli aiuti necessari. In bocca al lupo per tutto!

Grazie della risposta. Mi è

Grazie della risposta. Mi è tutto chiaro e mi sembra che sia plausibile che il cambiamento che lei subodora le abbia creato queste insicurezze, del resto mia figlia è tanto
Vivace quanto sensibile.
Cercherò Di essere maggiormente presente anche dopo la nascita del piccolo (mi aiuterà una tata e io mi dedichero' molto alla bambina grande a questo punto).
Mi chiedevo solo quale fosse il comportamento migliore da tenere nei suoi confronti quando fa i capricci durante il giorno (famosi episodi di arrabbiatura di cui descrivevo e qualche episodio di stizza e prepotenza soprattutto se si cerca di distoglierla da cio che lei
Vuole); assecondarla? Ignorarla? Alzare la voce? Parlarle spiegandole (anche se penso sia ancora piccola per capire)?
Grazie,

Come fare con i capricci e le

Come fare con i capricci e le bizze... In effetti non tutte le situazioni sono uguali e quindi non ha molto senso dare delle 'linee guida'. E' il buon senso che dovrebbe aiutare ad affrontare le diverse situazioni, e l'esperienza che uno si fa. Tutte le risposte che ipotizza possono essere giuste o sbagliate in momenti diversi: l'importante è che comunque il genitore deve sapere che è sua responsabilità scegliere e decidere cosa fare. A volte si va nel pallone e allora in effetti è bene chiedere aiuto anche al coniuge magari per cercare di riprendere il controllo a partire dal capire il bambino e cosa gli sta succedendo, su cui ho dato il mio parere nelle risposte precedenti.

Di nuovo problemi di sonno

Inserito da Vale il Sab, 10/03/2018 - 02:43.
Buongiorno dottore, riscrivo poiché siamo nuovamente alle prese con problemi legati al sonno. Rispetto a quando ho scritto lA prima volta ora il fratellino e’ natoned ha 10 mesi. In tutto questo tempo L.A gestione del sonno della grande (ormai due anni e mezzo) e’ stata complicata ma gestibile. Da quando è nato il piccolo le sono state date maggiori attenzioni, nei primi tre mesi di vita de fratello sono stata aiutata da una tata per lui e mi sono dedicata completamente alla grande (sono stata anche a casa dal lavoro tre mesi passati sempre con i bambini). L addormentamento da sola e’ diventato un lontano ricordo purtroppo è da giugno ad oggi non c’è stata sera in cui io nn abbia dovuto passare almeno mezz’ora al lettino di mia figlia per farla addormentare. Dormiva però tutta notte. Da due mesi a questa parte (io sono partita tre gg per lavoro e lei è rimasta a casa con il papà e una nonna, presenza alla quale è abituata poiché lA vede una volta a settimana e ha già provato a rimanere qualche volta di notte con lei in casa nostra) e’ diventato tutto molto complesso. Farla addormentare richiede mediamente 45 minuti e poi durante la notte si sveglia parecchie volte, cerca la mamma, urla e piange se nn si corre subito da lei, se ci va il papà prima che si calmi passa mezz ora di urla e pianti , se ci vado io si calma nell immediato ma devo fermarmi finché non si riaddormenta e a volte passa anche un paio d ore sveglia o comunque con sonno leggerissimo e al primo movimento cerca rassicurazione chebio sia lì con lei. In pratica è tranquilla solo se si addormenta e dorme poi con qualcuno (cerchiamo di evitare il più possibile il lettone), non vuole stare sola e comunque cerca la mamma. Abbiamo provato a gestire la cosa con le buone il ragionamento parlando, con le cattive lasciandola piangere un po’ o sgridandola come fossero capricci, ma nn ha funzionato nulla. Cosa può essere successo? Grazie
»

Inserito da gianmaria.benedetti il Sab, 10/03/2018 - 11:53.
Mi sembra che Lei più o meno veda le possibili 'cause', o meglio 'concause' delle difficoltà che descrive. La nascita del fratello e l'addormentamento obbligato di mezz'ora, la sua assenza e la crisi ulteriore. Però mi sembra che vede le cose come con un binocolo, o un teleobiettivo, che mette a fuoco i particolari da lontano ma non l'insieme. Bisognerebbe quindi allargare un po' il campo per vedere dove i comportamenti messi a fuoco si collocano. Fra le righe mi sembra di vedere che la mamma è abbastanza affaticata dalle richieste che fa la bimba. Forse la bimba lo sente e teme che la mamma si allontani. Si è creato forse un circolo vizioso che complica il rapporto madre-figlia. Più la mamma è affaticata e più la bimba chiede, per timore che la mamma si allontani da lei, e più le sue richieste ottengono l'effetto contrario. Forse è un problema di distanza nel rapporto, fra troppo lontano e troppo vicino, e di temperatura, fra troppo caldo e troppo freddo... Provi anche ad allargare un po' il campo di osservazione alla vita familiare, agli altri membri, padre e fratellino, alle interazioni anche di giorno, all'organizzazione, 'l'architettura', il funzionamento quotidiano.

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