separazione con problematica di figlio autistico

Salve,

La contatto per un consulto in quanto mi trovo in una situazione alquanto complessa.

Le spiego il piu in breve possibile....

Da due mesi circa ho chiesto la separazione da mia moglie in quanto una oramai intollerante incompatibilità caratteriale e una sua supremazia in casa ha fatto si che l amore per lei finisse.

Insieme abbiamo avuto 2 bambini che attualmente ...
Dal momento che l ho lasciata son nati i problemi.

Le spiegherò il piu brevemente possibile la situazione in cui mi trovo....

X purtroppo é autistico di secondo livello, da circa un mese é stato ammesso all Fkt ... partecipa e terapie con varie figure, in piu a domicilio viene una terapista ,,,

Come scritto sopra mi sto separando siamo agl inizi e come spesso accade la mia ex moglie sta usando i bambini per ricattarmi, ma veniamo al dunque...in pratica la sta impedendomi di vedere i bambini e facendo andare sua madre a vivere in casa con lei sta creando (come mi aveva minacciato) una sorta di figura forte nella madre.
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Io abito in un altro appartamento e non mi é mai stato permesso portare i bambini,
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L altro giorno mi son scocciato e ho preso di petto la terapista dicendole che ora per gradi o come preferiva pretendevo che mio figlio facesse terapie con me e anche a casa mia, prendendo tutte le misure del caso...

Ad ogni modo la terapista mi ha risposto che dipendeva dalla neuropsichiatra tale decisione che lei nn aveva alcun problema per gradi a far terapie anche da me alche l indomani mi reco dalla neuropsichiatra che a sua volta mi risp che dipende dalla terapista e secondo lei ... deve andare sia da me che dai suoi nonni paterni (cosa che gli viene impedita sempre dalla mia ex) inquanto a breve si fará un progetto per la legge 20 che prevede anche l inserimento dei miei genitori inquanto nonni e nn solo la nonna materna come ora accade.
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Ora...io vorrei capire chi ha ragione o meglio...chi ha la facoltà di dire FAI QUESTO FAI QUELLO...la neuropsichiatra o la terapista?

A me interessa il bene del bambino non mi ritengo affatto un padre assente o un padre menefreghista mi sento messo da parte da chi dovrebbe fare il bene di mio figlio e dovrebbe darmi gli strumenti per relazionarmi ad oc con Filippo...

Spero lei mi sappia dire chi delle due ha ragione giusto per capire se sto sbagliando io a vedere la cosa in certo modo o meno.

Mi scuso per il disturbo e spero lei possa darmi un consiglio.

Distinti saluti

Ci sono vari aspetti critici

Ci sono vari aspetti critici nella situazione, a quanto vedo.
Uno riguarda gli accordi di separazione e di rapporto con i figli. Bisognerebbe che Lei e sua moglie trovaste un accordo compatibile a far sì che i bimbi vivano sia col padre che con la madre, e rispettivi parenti, per periodi più o meno equivalenti. Per raggiungere questo bisognerebbe non farsi la guerra a colpi di avvocati e di Tribunali, ma cercare un accordo pacifico, altrimenti la situazione rischia di ingarbugliarsi a tutto danno vostro e dei figli.
C'è poi la questione 'autismo'. A quanto dice penso che siano stati fatti dei test comportamentali, tipo ADOS e in base ai 'voti' ricevuti è stata fatta una 'diagnosi' di Spettro Autistico di tipo intermedio ed è stata iniziata una terapia che comprende anche l'ABA ( Analisi Applicata del Comportamento) a domicilio. Come può leggere nelle pagine che dedico a questo argomento, c'è il forte dubbio che tali metodi diagnostici non siano adeguati e portino a molti 'falsi positivi', che la diagnosi sia sbagliata e addirittura che il concetto di autismo e spettro autistico siano privi di fondamento logico e clinico. In questo periodo molto spesso vengono presi per 'autismo' dei problemi che invece sono difficoltà di sviluppo magari dovute a situazioni ambientali non favorevoli, come potrebbe essere stata la vostra nel periodo che ha portato alla separazione.
Credo che vi ci vogliano nervi saldi e pazienza per cercare di uscire dal labirinto in cui forse siete entrati. Cerchi di non partire in guerra ma di trovare la resistenza e la forza e il buon senso per cercare di fare il meglio possibile in questa difficile situazione. Anche se separati cercate come genitori di unire le vostre forze, superando le incomprensioni passate, per il bene dei bambini.
Tenga conto comunque che come genitore anche Lei deve dare il consenso agli accertamenti e agli interventi, e se non lo dà non possono essere fatti. Se i genitori non sono d'accordo su tale consenso agli interventi da fare bisogna rivolgersi al Tribunale che deciderà. Molto meglio però cercare di evitarlo e mettersi d'accordo, mettendo una pietra sopra la vostra relazione passata e occupandovi con buon senso dei bimbi.

Ricevo: LA ringrazio per la

Ricevo:
LA ringrazio per la risposta. La diagnosi é stata fatta a X al centro massimo che si puo trovare qui, han rilevato un secondo livello,il bambino nn ha alcun ritardo capisce tutto ha una particolare fissazione per numeri e lettere conosce l alfabeto per intero e cobta sino a 30 come nulla é proprio una sua fissa ovunque c son numeri o lettere e lui legge.
La situazione della separazione é nata dopo quindi penso d poter escludere che il bambino risentisse e reagisse alla situazione familiare.
Chi ha avuto i sentori autistici fu una pediatra osservando alcune stereotipie del bambino c consiglió lei di far fare i controlli.
Ad ogni modo son costretto in caso ad usare lettere dell avvocato per esercitare il mio diritto d padre, sia la neuropsichiatra che la terapista dan man forte alla mia ex ...
Le garantisco che son l ultima persona che ha voglia d denunciare o usare avvocati per vedere i propri figli dovrebbe venir spontaneo alla madre evitare certi caroselli pietosi, come ritengo che una figura professionale dovrebbe essere imparziale nei fatti non a parole.
La mia ex ha giurato che anche in presenza d sentenza d un giudice per ogni occasione d festa della mia parte familiare avrebbe trocato il modo d nn farmi prendere i bambini amche spettandomi inoltre avrebbe fatto si che nostri figli sarebbero cresciuti il piu possibile con la sua parte
....
Ci vorrà tempo prima d portare tutto da un giudice e in quel frattempo psicologicamente la mia ex lavora sui bambini ed io essendo loro in una casa dove nn mi é permesso entrare son con le mani legate.
Ecco perche via d avvocato é la mia unica arma dal momento che tentativi di chat pacifici son andati a finire sempre in ricatti economici...

Purtroppo i 'centri al

Purtroppo i 'centri al massimo livello' sono spesso proprio quelli più fanatici e con i paraocchi: vedono solo test e non badano alle influenze ambientali, che non sanno più riconoscere e richiedono invece una particolare capacità e formazione.
Temo che nel suo caso in effetti possa solo affidarsi all'avvocato. Il rischio è quello di una situazione di Alienazione Genitoriale messa in atto dalla madre dei bimbi. I Tribunali oggi sono abbastanza sensibili a questi aspetti e in questi casi a volte tolgono l'affidamento al genitore in questione. Ne parli con l'avvocato. In questi casi il giudice fissa una Consulenza Tecnica d'Ufficio per appurare la situazione. Le parti possono nominare propri Consulenti di Parte, si tratta però di una guerra che può creare molte vittime. Può darsi che il rischio possa far venire la signora a più miti consigli, ma non è frequente. Capita che anche i sanitari prendano posizione, più o meno consapevolmente, non tutti si accorgono dei rischi.
Si armi di pazienza, resistenza e determinazione, per compiere i suoi doveri, non solo diritti, di padre.

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