Disturbo multisistemico?

Salve Dottore, sono rimasta colpita positivamente dalle sue risposte e ho deciso di scriverle per un parere su mio figlio di 31 mesi, che ancora non dice neanche una parola. Prima della nascita del fratellino, cioè dello scorso agosto, diceva: mamma, papà, latte e qualche volta aveva detto grazie e a te, dopodichè il nulla totale. Se vuole una cosa piange, grida, prende le nostre mani e le porta verso le cose che desidera, però guardandoci anche in viso e soprattutto fissando l’oggetto che vuole o se ha sete porta il bicchiere, se ha fame il piatto o ci porta con la mano al seggiolone, ma neanche una parola e anche col dito indica molto raramente. Ad esempio se vuole acceso il cellulare lo porta e lo da in mano, se vuole giocare porta un giocattolo e ci mette la tua mano sopra (mi hanno detto che questa cosa non è buona) o se vuole acqua si mette la nostra mano sotto il mento perché è una cosa che noi facciamo spesso quando gli diamo qualcosa da bere col bicchiere.
Il bambino ha già fatto due visite neuropsichiatriche e frequenta un centro da febbraio per i disturbi del linguaggio. La prima dottoressa ci disse che è nello spettro autistico, il secondo ci parlo di disturbo multisistemico e al centro mi escludono l’autismo ma mi dicono che ha l’emisfero sinistro del cervello molto indietro (forse per cause genetiche) e che va stimolato tanto. In realtà nella famiglia di mio marito hanno parlato tutti dopo i tre anni e mezzo, un nipote a cinque anni parlava malissimo e ha fatto logopedia, ma purtroppo c’è anche un nipote autistico, ma non grave.
Il bimbo è mite caratterialmente, non ha fissazioni, nessuna crisi, nessuna fobia e nessuna particolare stereotipia, anche se quando si eccita fa urletti, sfarfalla le mani e spesso sbatte i piedi, però se distratto interrompe subito. Il contatto oculare è buono e se chiamato si gira, tranne che è impegnato in qualche attività che lo assorbe, ma comunque sembra sempre attento e vigile. Non gioca a “far finta”, tranne cose semplici come pettinarsi, bere da un bicchiere vuoto, fare smorfie davanti lo specchio, ma niente di più. In casa gioca pochissimo con i giocattoli, ma per quel poco non li’ usa in modo strano, non fa ruotare nulla e non li scaglia a terra, ma qualche volta prende tutto quello che c'è sui divani e me lo butta a terra, ma sembra più un gioco, giusto per passarsi il tempo.
La sua passione sono i video musicali sul cellulare e ultimamente guarda molto le pubblicità delle auto, invece televisione poca, prima guardava Masha, ma ora si è stancato.
Se vede una macchina gli piace guardare e toccare lo stemma, ma senza farlo in modo ossessivo, sembra piacergli e basta, se lo metto al posto di guida simula i movimenti dello sterzo e poi ovviamente mi preme tutti i pulsanti che esistono.
Gli piace moltissimo correre (e spesso urla mentre corre, ma non fa mai lo stesso tragitto e si ferma a riposarsi) ed arrampicarsi, gli piace essere rincorso, ma gioca solo con gli adulti e mai con i coetanei. Non si isola mai, sta sempre con noi, ma in presenza di estranei non si può certo definire un bambino socievole, o perlomeno lo è quando decide lui.
Quest’anno ha frequentato un baby parking (in cui va da quando aveva 10 mesi) e un asilo, nel primo si lamentano che è troppo indietro rispetto ai coetanei, non partecipa alle attività, non gioca con i bimbi e grida spesso, ma anche qui non ci parlano di isolamento, più che altro preferisce la compagnia delle maestre piuttosto che quella dei compagni; mentre nel secondo mi dicono tutto il contrario, rimanendo il fatto che spesso corre e urla, ma se chiamato si gira, sorride e ricomincia, anche al centro mi dicono che collabora, anche se lo definiscono pigro e furbetto.
In questi mesi ha fatto qualche progresso, ma a mio avviso sempre troppo pochi e continua a non dire nulla, fa tanti versi, ma nessuna parola compiuta, un linguaggio simile al fratello di 11 mesi.
Per finire le dico che è stato gelosissimo del fratello dal primo momento e continua ad esserlo, i rapporti tra lui e il fratello sono quasi zero e dimostra palesemente di non sopportarlo. Al centro mi dicono che è un introverso che tende ad interiorizzare i suoi malesseri.
L’impressione che avevo prima di preoccuparmi era di un bimbo tranquillo, che vuole fare solo quello che decide la sua testa e riesce a crearsi dei giochi che gli piacciono molto, poco propenso alle proposte altrui che non considera attraenti e poco portato al gioco con i giocattoli, ma se ci gioca lo fa in maniera abbastanza corretta. Nel complesso non notavo nulla di preoccupante, ma è anche vero che era più piccolo. Oggi, invece, mi preoccupano moltissime cose, questa assenza totale del linguaggio verbale e lo scarso linguaggio non verbale, tutti i versi e i gridi che fa (per esempio passa due o tre giorni a fare molto spesso una pernacchia, poi magari dimentica e farà un altro verso e così via..), mancanza di gioco simbolico, nessuna voglia di giocare con i coetanei, ecc..
Le invio dei filmati e il questionario per rendermi più chiara, almeno spero.
Famiglia composta da padre (48 anni), madre (43 anni) e Simone di 11 mesi.
Il bambino ha 31 mesi e nessun particolare problema (forse intolleranza al latte). E’ nato a 37 + 1 con cesareo per rottura delle membrane, peso alla nascita 3690 per 52 cm, crescita ottima, Apgar 4 e dopo 5 minuti 10. Sorriso sociale a circa due mesi, molto curioso verso le persone sino a circa 18 mesi, dopo la nascita del fratello sembrava più assente e disinteressato a tutto e tutti e qui è scoppiata la bomba, ma comunque dopo un quattro mesi il suo comportamento si è normalizzato. Non ha mai avuto interesse particolare per gli oggetti, non ama i giocattoli e non ne chiede, però gli piacciono molto i cellulari, i tablet e i computer. E’ un bambino molto attento a ciò che lo circonda, anche se non sembra all’inizio, ma si accorge di tutto, di contro però non risponde alle domande, neanche con si o un no, qualche volta scuote la testa per dire no, ma raramente abbassa la testa per dire si. Non esegue istruzioni, se non cose semplicissime come: “vieni”, dammi la mano”, “andiamo” e niente di più.
Nessun fastidio ai rumori o alla confusione, ma sembra poco a suo agio nelle feste dei bambini (non degli adulti) e solo dopo un po’ si adatta, ma sempre a modo suo. Proprio ieri ne abbiamo avuta una e neanche voleva entrare, mi tirava per andarcene, non si è voluto sedere con gli altri bimbi davanti l’animatore e si è messo a fare i suoi gridolini e mosse varie, che non mi sembrano consone ad un bimbo di 31 mesi e ovviamente dopo un po’ ha iniziato a correre per i fatti suoi.
Lo abbiamo accudito molto serenamente per i primi due anni, per noi era un bambino sveglio e intelligente, ora invece siamo molto preoccupati.
Linguaggio zero, da poco disegna delle linee.
E’ molto legato a me, ma ha un bel rapporto anche col padre, con mia sorella, mio cognato e mia madre, ma io rimango la sua principale figura di riferimento. Ultimamente non piange più quando lo lascio in asilo.
E’ stato allattato per 5 mesi e mezzo con il latte materno, ma tirato e dato col biberon, nessun problema allo svezzamento e al passaggio dai cibi liquidi a quelli solidi, anche se ultimamente predilige la pasta con gli omogeneizzati, comunque continua a masticare tranquillamente all’occorrenza.
Sonno regolare, ma capita che si sveglia di notte e rimane sveglio per due ore, per poi riaddormentarsi, altre volte si riaddormenta subito. Prima della nascita del fratello dormiva nel suo lettino e si addormentava da solo, mentre da un due mesi vuole dormire nel letto con noi e non c’è modo di fargli cambiare idea.
Ha ancora il ciuccio, ma solo per addormentarsi.
Sino a 10 mesi è stato un bambino buonissimo, stava nella sua sdraietta e si guardava in giro, piangeva pochissimo, man mano è diventato più monello, ma sempre nei limiti. Non è assolutamente iperattivo, ma mi dicono che ha un leggero deficit nell’attenzione.
E’ stato seduto da solo a 7 mesi, ha camminato a 15 e ha gattonato a 10.
Ha ancora il pannolino e non saprei come levarlo, se non parla e neanche mi risponde.
Non è troppo capriccioso, anche se dopo la nascita del fratello lo è diventato molto di più, soprattutto al momento di mangiare. Non mangia da solo, ma per colpa mia perché aveva iniziato ad ottobre, ma dopo un inverno di malattie e inappetenza si è abituato ad essere imboccato mentre guarda video sul cellulare e non accenna a voler cambiare.
L’inserimento in asilo è stato a 10 mesi ed è andato benissimo, ma dopo qualche mese ha iniziato a piangere disperato quando lo lasciavo e ha continuato per un po’, forse perché nel frattempo ero entrata in congedo per maternità e lui era stato malato a casa con me.
Ha fatto la visita oculistica, ortottica e all’udito. Tutto nella norma.
Stiamo spesso fuori quindi non guarda molta televisione, forse un po’ più spesso video al telefonino.
Siamo molto preoccupati per l’assenza totale del linguaggio verbale non ben compensato dal non verbale, per tutti questi gridi e movimenti stupidi che fa quando è eccitato e per la mancanza di socializzazione con i coetanei e in generale per l’essere così indietro rispetto ai coetanei. In realtà ci viene difficile capire perché alle volte fa tutti questi movimenti e versi strani, mentre altre volte sta seduto composto in un tavolo a guardare video e nel frattempo mangia patatine e beve acqua e hai l’impressione di avere davanti un bambino di 7 anni e non di 31 mesi, fa anche ridere quando guarda il fratello con aria di rimprovero e superiorità perché urla e si agita.
Io e mio marito ci chiediamo sempre cosa capisce, se capisce, perché non risponde, perché non indica, perché non ci ascolta come vorremmo…ci torturiamo!! Soprattutto il confronto con i coetanei ci uccide. Quello che ci colpisce è il disinteresse che prova per moltissime cose e come si atteggia quando cerchi di fargliele interessare, ad esempio qualche settimana fa siamo andati in un agriturismo col suo asilo e hanno fatto un laboratorio per realizzare il pane. Tutti i compagnetti erano contenti di impastare e lui invece voleva correre e quando ho cercato di farlo partecipare, si atteggiava ad assente e l'unica cosa che faceva era mettere in bocca il pane in pasta (cosa che fa sempre quando si secca a fare una cosa, anche con i colori o altro). Invece dopo siamo andati in piscina e si è divertito tantissimo ed osservava attentamente cosa facevano gli altri. Al centro la psicologa mi dice che vuole fare solo quello che devide lui e si mette totalmente passivo per il resto.
Noi siamo convinti che non capisca moltissimo di quello che diciamo, ma l'altra volta ci ha colpito che guardavamo e sorridevamo del fratello che era in piedi davanti la tv e lui c'è andato, l'ha spenta ed è tornato sorridendo. Abbiamo avuto l'impressione che aveva provto fastidio e gli aveva fatto un dispetto. Ma sarà vero?
Confido in una sua risposta che mi aiuti a tranquillizzarmi o rassegnarmi.

Grazie

La ringrazio per la tempestiva risposta. Sull'indice non le so dire, magari è solo un problema di grafia e non è 4, nessuno mi ha detto nulla e non mi è sembrato proprio che abbia avuto problemi e neanche mio marito che l'ha visto dopo pochi minuti sa qualcosa, dopo 5 minuti comunque era addirittura 10. Le posso solo dire che aveva il cordone ombellicale attorcigliato per due volte e anche in diagonale, tipo cintura di sicurezza, ma io non ho fatto travaglio, mi hanno fatto il cesareo senza aver avuto una contrazione.
Per quanto riguarda il fratello sono certa che sia stato un duro colpo e lo è ancora, ieri mentre si divertiva tantissimo in piscina, è voluto improvvisamente uscire perchè il fratello lo avevamo tirato fuori ed era in braccio a me, dopodichè si è venuto ad accovvacciare anche lui sulle mie ginocchia. La gravidanza è stata tranquilla, tranne le nausee dei primi tre mesi, ma già dopo un mese che ero incinta lui ha cambiato carattere ed è diventato legatissimo a me, non voleva rimanere in asilo e neanche con mia madre, che vede praticamente ogni giorno da quando è nato. Non l'ho mai tenuto a casa durante la mia gravidanza, ma sicuramente è stata molto dura con un bimbo piccolo e i tipici malesseri dei primi mesi e poi il pancione, continuare la vita normalmente. Al mio rientro dalla clinica abbiamo avuto l'impressione che abbia capito subito che qualcosa era cambiato, ricordo ancora che quando gli dicevamo "Giulio dove è il fratellino?" strizzava gli occhi (atteggiamento che gli è rimasto quando una cosa lo infastidisce e che forse aveva anche da prima), poi pian piano ha iniziato a guardarlo, ma sempre con estrema serietà, mai un sorriso. Lui comunque non saluta con la mano, lo ha fatto poche volte, però se gli dici di salutare guarda in faccia la persona, a volte gli sorride e altre no, ma in quel periodo sembrava aver perso il contatto oculare (con tutti tranne che con me), ad ogni modo dopo un 4 mesi questa cosa l'ha superata del tutto. Gli è rimasta una sorta di risata isterica, quando il fratello piange troppo.
Il cambiamento caratteriale c'è stato di certo, ma onestamente non so se questo trauma può aver portato questa non acquisizione totale di linguaggio e questa immaturità globale.
Lo sfarfallamento lo fa quando è eccitato e ultimamente fa altri movimenti quando si eccita o si innervosisce (a mio parere), ma comunque cose di breve durata. Al centro mi hanno detto che è come se fosse un bimbo più piccolo della sua età e devo avere molta pazienza perchè dobbiamo rispettare i suoi tempi, ma mi hanno escluso l'autismo. Per il linguaggio mi dicono che deve sentire lui il bisogno di parlare, trovarne la motivazione e dopodichè parlerà certamente, ma che nessuno può tirare le parole fuori con le tenaglie.
Mio marito invece insiste nel farlo visitare ancora e magari affrontare il ricovero dove fanno tutti gli esami di routine. Lei che mi consiglia? Io vorrei aspettare che facesse almeno tre anni, anche perchè dai racconti dei familiari di mio marito, sembrerebbe che un pò tutti i componenti di quella famiglia sbocciano intorno ai tre anni e mezzo-quattro

Suo figlio sembra il ritratto

Suo figlio sembra il ritratto del mio (che ad oggi ha 3 anni e 10 giorni), non credevo di leggere una casistica così simile. Lui è figlio unico però. Anche lui ha un ritardo importante del linguaggio e immaturità simbolica (linguaggio e simbolismo sono strettamente correlati) nonché un buon rapporto con gli adulti ma indifferente verso i pari che osserva da lontano senza di fatto entrare in relazione. Dai 30 ai 36 mesi devo dire che la comprensione è molto migliorata così il cercare modalità alternative alla comunicazione verbale, però per lo scatto vero penso ci voglia molta pazienza e tempo, io ormai sono abbastanza rassegnata ad aspettare i 4/5 anni confidando si tratti di sindrome dismaturativa, visto che il quadro è praticamente quello.
In bocca al lupo e scusate l'intromissione. Saluti.

Speriamo bene!

Mi sa che bambini che incontrano qualche difficoltà nello sviluppo ce ne sono tantissimi!! Il fatto che non parlano va totalmente a loro sfavore, perchè parlando potremmo capire come funzionano le loro teste. La psicologa del centro mi dice sempre che quando parlerà, ogni dubbio verrà sciolto, invece in questo modo possiamo solo osservare e torturarci, essendo coscienti che un bimbo di quell'età ha tanti atteggiamenti bizzarri e mutevoli. Speriamo bene per i nostri bimbi!!

Aggiunta importante

Ho scordato di scriverle che qualche settimana fa hanno fatto la recita in asilo e devo dire che mi ha stupita, non ha partecipato attivamente, ma come lui tanti altri compagni maschi, ma è stato seduto al suo posto, senza mai alzarsi e soprattutto molto attento, sorridente e ogni tanto accennava qualche movimento del balletto fatto dalle maestre. Io ero andata convinta che l'avrebbero dovuto tenere ed invece no, l'hanno dovuto tenere solo al momento della foto perchè non è una cosa che ama da un annetto, però gli piaccioni i selfie. Al centro mi hanno detto che questo suo comportamento durante la recita è una grande conquista, ma io vorrei vedere molto più progressi in realtà.

Apgar 4 alla nascita come

Apgar 4 alla nascita come mai? Ha avuto sofferenza? E' vero che a 5' era a 9, però resta il dubbio. Per questo, oltre che per la regressione nel parlare, farei un EEG nel sonno, per escludere problemi di natura epilettica, tipo sindrome di Landau-Kleffner.
Solo per scrupolo, l'evoluzione psicomotoria successive sembra normale.
Sembrerebbe evidentemente aver reagito male alla nascita del fratellino, può descrivere un po' più estesamente il periodo della gravidanza del fratellino, nascita e mesi successivi, per favore?
I filmati sono troppo brevi, ma comunque si vede un bimbo che gioca e si muove normalmente in vari contesti, senza aspetti particolari, a parte quei brevi sfarfallamenti. Mi sembrerebbe di quei bimbi che non ha problemi con gli oggetti e gli ambienti, ma rifiuta o comunque seleziona molto l'interesse alle persone e l'interazione. La mia impressione in molti di questi casi è che sia una reazione a esperienze in qualche modo negative, dal punto di vista del bambino: le persone sono difficili da controllare , le cose meno per cui preferisce interessarsi a queste.
Come se si fosse 'scottato' nel contatto personale e fosse rimasto molto diffidente e 'prudente'.
Cercate di usare i mesi caldi per provare l'uso del vasino, altrimenti si va all'anno prossimo... Non c'entra il linguaggio, dovrebbe esserci una comunicazione anche intuitiva, reciproca, una volta imparavano anche bambini di un anno. Anche oggi ci sono mamme che introducono il vasino quando il bimbo impara a stare seduto, a quanto leggo qua e là, ma poi bisogna vedere come vanno...
Insomma mi sembra che forse qualcosa ha disturbato la 'luna di miele' del bambino, sbalzandolo dal suo posto troppo presto ( almeno dal suo punto di vista) e ha disturbato l'intesa fra lui e le persone intorno, e non gli è ancora passata.
Con pazienza e sensibilità e attenzione a tutt'e due i bambini dovrebbe esserci progressivamente la possibilità di recuperare un buon rapporto.

Grazie

La ringrazio per la tempestiva risposta. Sull'indice non le so dire, magari è solo un problema di grafia e non è 4, nessuno mi ha detto nulla e non mi è sembrato proprio che abbia avuto problemi e neanche mio marito che l'ha visto dopo pochi minuti sa qualcosa, dopo 5 minuti comunque era addirittura 10. Le posso solo dire che aveva il cordone ombellicale attorcigliato per due volte e anche in diagonale, tipo cintura di sicurezza, ma io non ho fatto travaglio, mi hanno fatto il cesareo senza aver avuto una contrazione.
Per quanto riguarda il fratello sono certa che sia stato un duro colpo e lo è ancora, ieri mentre si divertiva tantissimo in piscina, è voluto improvvisamente uscire perchè il fratello lo avevamo tirato fuori ed era in braccio a me, dopodichè si è venuto ad accovvacciare anche lui sulle mie ginocchia. La gravidanza è stata tranquilla, tranne le nausee dei primi tre mesi, ma già dopo un mese che ero incinta lui ha cambiato carattere ed è diventato legatissimo a me, non voleva rimanere in asilo e neanche con mia madre, che vede praticamente ogni giorno da quando è nato. Non l'ho mai tenuto a casa durante la mia gravidanza, ma sicuramente è stata molto dura con un bimbo piccolo e i tipici malesseri dei primi mesi e poi il pancione, continuare la vita normalmente. Al mio rientro dalla clinica abbiamo avuto l'impressione che abbia capito subito che qualcosa era cambiato, ricordo ancora che quando gli dicevamo "Giulio dove è il fratellino?" strizzava gli occhi (atteggiamento che gli è rimasto quando una cosa lo infastidisce e che forse aveva anche da prima), poi pian piano ha iniziato a guardarlo, ma sempre con estrema serietà, mai un sorriso. Lui comunque non saluta con la mano, lo ha fatto poche volte, però se gli dici di salutare guarda in faccia la persona, a volte gli sorride e altre no, ma in quel periodo sembrava aver perso il contatto oculare (con tutti tranne che con me), ad ogni modo dopo un 4 mesi questa cosa l'ha superata del tutto. Gli è rimasta una sorta di risata isterica, quando il fratello piange troppo.
Il cambiamento caratteriale c'è stato di certo, ma onestamente non so se questo trauma può aver portato questa non acquisizione totale di linguaggio e questa immaturità globale.
Lo sfarfallamento lo fa quando è eccitato e ultimamente fa altri movimenti quando si eccita o si innervosisce (a mio parere), ma comunque cose di breve durata. Al centro mi hanno detto che è come se fosse un bimbo più piccolo della sua età e devo avere molta pazienza perchè dobbiamo rispettare i suoi tempi, ma mi hanno escluso l'autismo. Per il linguaggio mi dicono che deve sentire lui il bisogno di parlare, trovarne la motivazione e dopodichè parlerà certamente, ma che nessuno può tirare le parole fuori con le tenaglie.
Mio marito invece insiste nel farlo visitare ancora e magari affrontare il ricovero dove fanno tutti gli esami di routine. Lei che mi consiglia? Io vorrei aspettare che facesse almeno tre anni, anche perchè dai racconti dei familiari di mio marito, sembrerebbe che un pò tutti i componenti di quella famiglia sbocciano intorno ai tre anni e mezzo-quattro

Condivido quello che vi

Condivido quello che vi dicono al Centro, che di questi tempi mi sembra una mosca bianca, come impostazione, già dal nome. Mi limiterei come dicevo a fare l'EEG nel sonno, perchè esistono delle sindromi di regressione o disturbo del linguaggio che sono di natura epilettica e si possono vedere solo con l'EEG nel sonno, appunto, rare ma che in caso positivo devono essere curate con farmaci antiepilettici.

Non indica

Grazie Dottore, cercheremo di avere pazienza e non farci prendere dall'ansia. Io mi chiedo perché non riusciamo a farlo indicare, come tutti gli altri bimbi, eppure sia al centro, che noi in famiglia ci proviamo sempre. Si dirige verso gli oggetti, cerca di afferrarli, si lamenta, a volte lì indica con la mano ma solo molto raramente col dito. Il mio dubbio è, ma oltre l'autismo ci sono altri motivi per cui un bimbo non indica o indicherà con molto ritardo rispetto ai coetanei?

Mi sembra assurdo, per non

Mi sembra assurdo, per non dire di peggio - nel caso degli addetti, non dei genitori, ovviamente - concentrarsi , di fronte a un bambino, sul come indica e se usa o no un dito. Si rischia di perdere di vista il bambino per occuparvi di singole 'prestazioni': ma così si fa con i robot, o gli animali da circo, e si rischia di dimenticare che i bambini sono persone, con tutta la complessità delle persone, anche se ancora piccoli. La lista delle loro prestazioni o la misura delle capacità non dà idea delle persone che sono, e delle possibili difficoltà o problemi che possono ostacolarli. Solo vedendoli come persone intere possiamo cercare di capirli, non vedendoli come somme di tanti pezzetti combinati insieme...

Ha perfettamente ragione!

Io sono d'accordo con lei, ma purtroppo oggi ti fanno concentrare su questi particolari. Mio figlio ormai fa una smorfia di fastidio quando gli dico di indicare. Per il momento cercherò di concentrarmi sul bel bambino che ho, dolce e mite caratterialmente e speriamo bene per il futuro. La terrò informata. Grazie sempre

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