dibattito abbandonare l'autismo: una difesa d'ufficio

L'editoriale di Autism research - official journal of the International Society for Autism Research 10:1 2017 Jan pg 10-14 Editorial: Time to give up on Autism Spectrum Disorder? - prende posizione sul tema che da varie parti viene sollevato, e non può più quindi essere sottaciuto, della validità o meno dei concetti e della diagnosi di spettro autistico per una quantità di situazioni molto diverse fra loro riconoscendo l'esistenza di difficoltà e problemi derivanti dalla terminologia e dai concetti finora usati unificando indebitamente una situazione che invece presenta una grande eterogeneità.
L'impressione è di una difesa d'ufficio che viene dalle autorità ufficiali, per così dire, dello Spettro Autistico. Le argomentazioni cercano di respingere le critiche e rifiutano di buttar via i concetti e gli strumenti finora usati, ma riconoscono l'esistenza di problemi da affrontare meglio, primo fra tutti appunto la grande eterogeneità di casi diversi fra loro raccolti sotto l'ombrello unificante dello SA, e ugualmente importante la presenza di 'sintomi' simili in situazioni invece diverse.
Le autorità finora dominanti criticano e accusano in pratica di estremismo le posizioni opposte, proponendo al contrario per così dire una via 'riformista' per non rigettare, 'almeno per ora', quanto finora fatto. Il dibattito è però limitata all'interno del campo neurobiologico - che d'altronde è quello in cui si muovono anche i 'rivoluzionari' - richiamando che si tratta di "...a disorder that, by general consensus, is neurological in nature and largely genetic in causation...". Sottolineo, in epoca di Evidence Based Medicine, che si fa appello al 'general consensus', cioè l'opinione dominante ( una volta si diceva "ipse dixit", per tacitare le posizioni fuori dalla tradizione scolastica), come argomento e sostegno, visto che non c'è altra 'evidenza' scientifica che le cose siano proprio così, come ammettono loro stessi. Il nemico principale, innominato, il Demonio, sembra che sia l'opinione che ci siano in ballo, nei disturbi dello sviluppo psicosociale, anche fattori appunto psicosociali, e non solo biologici, cerebrali, genetici.
Comunque l'importante mi sembra che sul tema dell'autismo e delle difficoltà di sviluppo cominciano a manifestarsi opinioni diverse, anche se per ora limitate al campo della ricerca neurobiologica.

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