Buon pomeriggio Dottore, ci siamo visti il mese scorso (giorno di San Giovanni a Firenze) con il nostro bambino... stiamo mettendo in pratica i suoi consigli circa le modalita' di accudimento... come ci aveva consigliato lo abbiamo trasferito nella sua cameretta insieme al fratellino e, devo ammettere, lo ha accettato in maniera piu' serena perche' non si sente "solo". Al mare quest'anno ha voluto togliere i braccioli e, con grande sorpresa, ci ha tenuto a dimostrarci che riesce a stare a galla da solo! Ora fa anche piccole traversate da una sponda all'altra insieme al suo papa' chiedendogli sempre piu' spesso di stare un po' a distanza "perche' ho imparato a nuotare, sono bravissimo!":). Spesso ci chiede di andare al Mc Donald's dove spesso interagisce con alcuni bambini ( sempre timidamente) in alcuni giochi interattivi presenti nella struttura ( memory, calcio a 4, colorare disegni sugli schermi , indovinare le varie figure , ecc. Il linguaggio si sta arricchendo , cosi' come anche i commenti personali, le esternazioni, il disappunto ma permane ancora il suo parlottare da solo ripetendo frasi di cartoni ( visti tempo addietro perche' abbiamo ridotto sensibilmente gli orari davanti alla tv). Se io sono presente non lo fa perche' lo sa che
non mi fa piacere , ma quando non ci sono si anche se meno rispetto a prima. Ho letto un articolo su questo argomento ( non ho ancora smesso di andare "in perlustrazione" su internet:() nel quale si parla di periodo di interiorizzazione del linguaggio che puo' oscillare dai 4 agli 8 anni; in pratica con la maturazione i bambini imparano a non pensare ad alta voce ed interiorizzano il tutto. Mi saprebbe illuminare in tal senso? Continuo, nonostante mi abbia detto di non farlo, a riprenderlo quando lo fa e, dico ai parenti, di riferirmelo quando non ci sono spiegandogli che dovrebbe smetterla perche' potrebbe essere preso in giro magari a scuola... probabilmente sbaglio ancora ma ho il terrore davvero che possa essere deriso dai compagni nella prossima prima elementare... nel frattempo ha imparato a leggere da solo ( ho evitato qualsiasi intervento didattico) a vestirsi e spogliarsi! E' diventato un ometto... carissimi saluti, Sonia