Convegno Vulnerabilità vs Resilienza

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Convegno
Vulnerabilità vs Resilienza
Prevenzione, Sviluppo e Promozione della salute dell’Individuo e della Comunità

Roma, 8 Aprile 2010

Gli studi sulla Resilienza hanno una lunga storia che inizia nella metà del 20° secolo, con ricerche in vari ambiti, diverse popolazioni e patologie. A tutt’oggi, in ambito internazionale, la Resilienza è al centro di interesse scientifico e clinico, considerata una caratteristica ordinaria presente negli esseri umani, nelle famiglie e nelle comunità. Infatti osserviamo comunemente comportamenti resilienti nelle famiglie per superare conflitti, favorire relazioni affettive positive e raggiungere obiettivi condivisi, nelle comunità per sviluppare risorse in modo da promuovere una convivenza pacifica e collaborativa, nell’individuo per migliorare la propria salute mentale ed emozionale e per risolvere situazioni difficili nella vita quotidiana. Tutti questi comportamenti
tendono al raggiungimento di un certo grado di benessere. Questo non significa che una persona non sperimenti difficoltà, emozioni di dolore e tristezza di fronte a situazioni traumatiche e drammatiche o che una famiglia o una comunità non debbano fronteggiare emergenze per lutti, avversità e catastrofi, ma che trovino risorse personali ed ambientali per affrontare al meglio le situazioni.

Le definizioni proposte dagli studiosi sono molteplici in quanto si riferiscono a differenti presupposti teorici e sono diversificate in relazione alle aree indagate ed agli obiettivi. Dalle ricerche emerge che la Resilienza implica caratteristiche fenomenologiche, processuali, presentando esperienze e risposte più o meno adattive. Tali risposte non sono un’acquisizione permanente ma variabili nello stesso individuo, nella famiglia, nella comunità in quanto nuove vulnerabilità e risorse emergono con cambiamenti delle circostanze di vita.
0ALa Resilienza non viene considerata, quindi, come un tratto stabile che le persone hanno o non hanno. Nel costrutto di resilienza sono presenti comportamenti, pensieri, emozioni, valutazioni, interessi ed atteggiamenti che possono essere appresi e sviluppati da ciascuno. Nello studiare questo argomento, ed ai fini di pianificare interventi efficaci, va tenuto presente che ciascun essere umano dà un suo significato al comportamento resiliente in base ai suoi interessi e valutazioni insieme ai valori e principi veicolati dalla cultura e dal gruppo di riferimento.

Generalmente il costrutto di Resilienza è definito come “un processo dinamico di adattarsi con successo a situazioni di vita stressanti nonostante esperienze di avversità e traumi significativi”. Questo approccio accentua l’importanza delle risorse o dei punti di forza di un individuo e delle capacità di auto-riparazione e di sopravvivenza.

Il Prof. M. Ungar,
della Dalhousie University (Canada), propone, in accordo ad un approccio costruttivista post-moderno, di considerare la Resilienza sotto due aspetti 1) - la capacità dell’individuo di navigare per l’acquisizione di risorse benefiche per la sua salute ed una condizione della famiglia, della comunità e della cultura di fornire tali risorse nei modi culturalmente significativi; 2) – la negoziazione di risorse che sostengono e promuovono la salute, in un contesto socio-culturale. Per cui la resilienza è un concetto allargato e complesso che include l’individuo, coi suoi significati, come sistema bio-psico-sociale, congiuntamente con i fattori comunitari e culturali.

Comprendere come e perché alcuni bambini sviluppano disordini o comportamenti non adattivi, mentre altri bambini, nonostante valutati potenzialmente vulnerabili ed in situazioni avverse, si sviluppano normalmente, richiede l’identificazione sia di q
uei fattori di rischio e protezione che potrebbero minare o promuovere un positivo adattamento, sia delle convinzioni, delle euristiche e

dei significati che ciascuno attribuisce a sé ed agli obiettivi che intende perseguire per il proprio benessere.

L’importanza del tema ai fini di interventi rivolti all’individuo ed alla comunità, con obiettivi di prevenzione, sviluppo e promozione della salute e del benessere psico-sociale, ci ha motivato ad organizzare un primo convegno dedicato alla Resilienza, come evento introduttivo al quale intendiamo far seguire incontri di approfondimento specifici.

Responsabile del Convegno
Dott.ssa Gabriella GIORDANELLA

Relatori (in ordine alfabetico):
Dott. Roberto Cicinelli
Dott.ssa Gabriella Giordanella
Dott.ssa Susanna Loriga
Prof. Clemente Polacek
Prof. Gabriele Prati
Dott. Santo Rullo
Dott. Pietro Trabucchi

Comitato Scientifico
Prof. Carlo Nanni Rettore Università Pontificia Salesiana
Dott.ssa Luisa Lopez2

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