Emanuele quasi 3 anni parla poco e non salta

Buongiorno chi le scrive è un medico ma anche una mamma di un bimbo nato prematuro, mio figlio Emanuele ora ha quasi 3 anni, tuttavia ancora parla molto poco ma soprattutto ha degli attacchi di rabbia quando gli si nega qualcosa. Ultimamente abbiamo fatto una visita con la NPI della ASL che mi ha consigliato di contenere fisicamente mio figlio quando ha questi accessi di rabbia, e proprio ieri che siamo andati a fare terapia ha avuto uno dei suoi momenti di rabbia perchè non vedeva l'ora di entrare nella stanza della terapeuta per giocare, ma eravamo arrivati in anticipo così l'ho preso in braccio e lui ha iniziato a piangere disperato perchè voleva entrare, si dimenava, si inarcava con la schiena, piangeva disperato e ha tentato anche di mordermi, con voce calma cercavo di fargli capire che doveva aspettare che c'era un altro bimbo a fare terapia, ma nulla ha continuato a piangere e disperarsi per dieci minuti finchè non è venuta la terapia.
Ora mi chiedo è giusto fare questo contenimento, come devo comportarmi in questi casi quando si oppone oppure non sta fermo un attimo?
Fin dalla nascita è stato seguito presso il centro di neonatologia del Bambingesù a Roma, facendo visite sia con la neonatologa, che con la psicologa Clinica. Verso i 18 mesi la psicologa ha fatto un test di linguaggio e mi ha detto che Emanuele aveva dei ritardi in merito, cosi ho iniziato subito a fargli fare psicomotricità all'età di 25 mesi, perché prima mi dicevano tutti che era troppo presto. Premetto che quando iniziò a fare terapia riusciva a dire solo mamma, papà e a fare tutti i versi degli animali. Da appena nato ha fatto circa 3 mesi di TIN in incubatrice, poi quando siamo usciti abbiamo fatto un po' avanti e indietro con gli ospedali per via del quadro clinico complicato con apnee respiratorie (abbiamo portato il monitor cardiorespiratorio fino ad un anno circa) e monorene. prima dell'anno di età ha anche fatto un paio di mesi di fisioterapia per un lieve ipertono a sx.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
Il nostro nucleo familiare è composto dalla mamma 43 anni, dal papà 41 anni e da un fratellastro (figlio del primo matrimonio del papà con affidamento congiunto) che ha 9 anni, ed Emanuele nato il 21/12/2014 che ha quasi 3 anni. La gravidanza non è stata facile prima di tutto perché sono diabetica di tipo 1 insulina come se piovesse per tenere le glicemie basse, più eutirox perché ho una tiroidite di Hashimoto. Ad inizio gravidanza non vi era stato un buon accollamento della placenta quindi ho passato i primi due mesi a riposo completo presso al mia famiglia, poi sono tornata a Roma ed avendo avuto problemi con il papa che non voleva questo figlio (e ancora non ho capito bene se lo ha pienamente accettato!) ci siamo lasciati ed ho fatto ben 2 traslochi di casa passando 2 mesi a casa di un'amica e poi trovando una casa in affitto. Dopo 1 settimana alla fine dell'ultimo trasloco ho avuto la rottura prematura delle acqua. Devo dire che comunque la pancia era stata sempre molto grande ...forse ho avuto un poliidroamnios...non diagnosticato ??? non lo so! Ah dimenticavo che 3 giorni prima avevo ritirato le analisi delle urine ed era risultata una infezione da streptococco agalactie, qualcuno ha parlato anche di sospetta corioamniotite.
Comunque una mattina presto alle 6 mentre dormivo mi si sono rotte le acque, ho chiamato un taxi (perché vivevo da sola all'epoca) e sono andata in ospedale, li mi hanno fatto cortisone per 5 giorni e poi alla fine hanno deciso di farmi partorire eravamo a 28 settimane + 6, taglio cesareo in urgenza, con difficoltà perché avevo molti fibromi di cui uno molto grande poggiato proprio sopra l'utero. durante il parto non sono riusciti a tirare fuori mio figlio perché aveva un braccio bloccato da alcuni fibromi, mi hanno così dovuto fare anestesia totale per togliere un paio di fibromi e far uscire il bimbo.
Appena nato Emanuele ha fatto pipì ed è andato in respiro spontaneo ma era molto cianotico, dopo 3 ore hanno dovuto intubarlo, ma è stato intubato solo per alcune ore, perché poi dopo il quadro clinico si è normalizzato. Il suo peso era di 1,384 Kg, altezza 40,5 cm e circonferenza cranica 27 cm l'Apgar era di 6 al primo minuto, e poi 7. Alla nascita depressione cardiorespiratoria effettuata SLI, successivamente ventilazione con maschera intubazione a 15 minuti per peggioramento della dinamica respiratoria, quindi trasferito in TIN per prematurità RDS. Dopo 3 ore è stato estubato e assistito in aria per 12 ore, e poi CPAP per 4 ore. Durante la crescita non abbiamo avuto grandi problemi, anzi per essere un prematuro di 28 settimane era tra tutti i bimbi il più grande di peso, con il calo fisiologico era arrivato a 1,108 Kg. Come dicevo abbiamo passato diversi mesi in TIN prima per il raggiungimento del peso a circa 2 Kg e mi pare 34 settimane siamo usciti dall'ospedale ma dopo nemmeno 3 giorni siamo rientrati perché ha avuto un collasso respiratorio per via della bronchiolite .....(per fortuna che sono medico) così tornati in ospedale abbiamo fatto altri 22 giorni di TIN e poi siamo usciti .....all'uscita vedevo comunque che mio figlio continuava ad avere problemi respiratori così l'ho fatto ricoverare al Bambingesù e li dopo 10 giorni di terapia antibiotica siamo usciti con il monitor cardiorespiratorio per via delle apnee notturne, ed abbiamo tenuto il monitor quasi fino all'età di un anno.
Ricapitolando 1° ricovero con parto del 21/12/14, fino alla dimissione del 5/2/15 poi secondo ricovero l'11/02 per bronchiolite dimesso il 4/03/15, poi 3° ricovero il 18/03 per apnee e prescrizione monito cardiorespiratorio, con dimissione il 28/03.
Da Aprile in poi non siamo più stati ricoverati in ospedale...abbiamo solo fatto qualche accesso al PS.
PRIMI MESI
L'allattamento è stato con latte materno fino al 5 mese alternato poi con latte artificiale specifico per problemi di stipsi e reflusso fino all'anno di età sempre fatto ad orario ho il rammarico di non esser mai riuscita a fare allattamento al seno poiché non riusciva ad attaccarsi bene e a succhiare, ci siamo riusciti se non un paio di volte, inizio pappine mi pare intorno ai sei sette mesi insomma poi sono andata sempre molto lenta con lo svezzamento per paura che si strozzasse, perchè spesso ciò succedeva. Il biberon lo ha sempre preso e tutt'ora lo prende la mattina per il latte e ultimamente anche qualche volta la sera perché me lo chiede espressamente A tutt'oggi mangia all'asilo da solo e a casa spesso mi tocca imboccarlo per il primo perché non lo mangia volentieri, mentre carne e pesce li mangia più volentieri e quindi li mangia da solo aiutandosi con la forchettina. Come dicevo fino a qualche mese fa spesso quando beveva si strozzava sempre (tant'è che da medico ho pensato avesse un problema di deglutizione atipica, ma poi non abbiamo fatto nulla per controllare, poiché la neonatologa non riteneva necessario fare una visita in merito.

Il ritmo sonno veglia nei primi mesi, è stato sempre abbastanza buono, raramente si svegliava di notte ma penso per problemi di reflusso più che altro, ad oggi ogni tanto ha difficoltà ad addormentarsi la sera (prende sonno verso le 22.30/23.00 così ogni tanto gli do un po' di gocce di melatonina (pisolino) che in genere lo rendono più calmo la sera. Comunque per la maggiore la notte fa tutta una tirata la mattina. Mio figlio è sempre stato tirato su da me e da alcune baby-sitter che ci hanno seguito durante il percorso di vita, attualemete mia mamma vive in un altra regione e non può aiutarci, mia suocera (stendiamo un velo pietoso) mio marito ....va a periodi. Nel tempo abbiamo avuto 4 /5 baby sitter ora l'ultima sta con Emanuele da circa quasi un anno e cerca molto di stimolarlo anche nel gioco poiché sta facendo all'università scienze della formazione, io ho ripreso a lavorare già da quando aveva 5 mesi, per lo meno per mezza giornata la mattina. Attualmente mio figlio è il secondo anno che va all'asilo (abbiamo fatto ripete un altro anno di asilo nido quest'anno perché ancora non parlava), nel pomeriggio 2/3 volte a settimana sta con la baby sitter e nei giorni che sta con lei va anche a fare terapia.
Da una consulenza neurologica fatta a 4 mesi e mezzo, riporto: Neonato prematuro, buona partecipazione ambientale e attenzione visiva valida, in posizione supina non asimmetrie capo, tronco, motricità spontanea lievemente scattosa globalmente, e scarsamente rappresentata distalmente. Posto in posizione prona non disimpegna gli arti superiori e solleva il capo solo se facilitato, in posizione seduta sorretta bilancia il capo ...dopo questa valutazione inizio a fare per un paio di mesi due volte a settimana npm.
EPOCA SUCCESSIVA
Come dicevo si alimenta da solo ma a volte è anche imboccato altrimenti la pasta non la mangia volentieri, per il sonno si addormenta un po' tardi ma dorme tutta la notte a volte gli leggo una favola nel lettone vicino a me e poi lo metto a dormire nel suo lettino, che sta di fianco al nostro letto matrimoniale, a volte lo lascio un pò nel letto grande perchè vorrei un maggior contatto fisico con lui, ma lui si volta dall'altra parte per dormire oppure si muove continuamente con le braccia e le gambe (si insomma non sta fermo un secondo) così alla fine per disperazione lo metto nel lettino ....qualche volta si mette sotto le coperte e si addormenta, qualche altra volta strilla e dice che vuole venire in braccio o scendere giù, altre volte vuole che gli dia la manina tramite le doghe del lettino per addormentarsi, comunque si addormenta sempre e solo con me la sera. Il ciuccio lo abbiamo tolto a Luglio su consiglio di una logopedista amica, mentr il biberon ancora non riesco a toglierglielo, ho provato una mattina, dandogli il latte nel bicchiere con la cannuccia, ma piangeva disperato, così alla fine per evitare che non facesse colazione gli ho ridato il biberon. Non ha mai avuto orsacchiotti o copertine preferite, il tutto è andato sempre molto a periodo, a volte era la musichina della nanna, con le lucette, altre volte la macchinina, qualche volta il trenino e qualche volta un cavalluccio di peluches con le lucine.
Per quanto riguarda l'uso della TV, cerco di fargliela vedere solo la sera durante e / o dopo la cena, praticamente quando io e mio marito mangiamo, oppure nel weekend capita che la vede un pò più spesso se non usciamo di casa. Il tablet lo usa solamente quando andiamo fuori a pranzo o cena mentre è seduto al tavolo per farlo stare buono e permetterci di mangiare, se non ho il tablet uso il telefonino, però in linea di massima il tutto si risolve in un'oretta di cartoni alla sera (ha dei cartoni animati preferiti - lungometraggi - oppure una mezzoretta di tablet dove fa giochi adeguati alla sua età ad incastro, o vede cartoni animati. Ovviamente quando arriva il momento di spegnere la TV o togliere il Table, sono più le volte che fa capricci che quelle che accetta volentieri la cosa. Il resto del pomeriggio a casa per lo più gioca, a volte da solo a volte con me, con il trenino o le macchinine oppure adesso gli ho fatto preparare la pasta di sale e per natale cercherò di fargli fare qualche lavoretto con colla e brillantini!

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
I primi mesi lo tenevo quando ancora non riusciva a stare seduto in una specie di sdraietta a dondolo che si muoveva, in braccio è stato veramente molto poco, perchè volevo evitare di dargli l'abitudine (ed ho paura che questo sia il problema per cui ora non vuole stare più di tanto a contatto fisico con me) altre volte stava nel box, quando ha iniziato ad alzarsi e gattonare da solo devo dire molto molto preso circa 8/9 mesi lo tenevo su un tappeto arginato da scatoloni durante uno dei nostri ennesimi traslochi.... seduto da solo anche qui abbastanza presto circa 4/5 mesi mi pare, ma non ne sono sicura.
a 6 mesi la consulenza neurologica e fisiatrica riportavano: buona la sintonia ambientale, aggancia lo sguardo, se stimolato assume lieve postura in ipertono agli arti inferiori, facilmente riducibile. Buono lo sviluppo psicomotorio ottima la partecipazione ambientale, e relazionale, afferra con entrambe le mani sulla linea mediana e porta alla bocca; motricità vivace simmetrica, a tratti scattosa con ipertono. I primi spostamenti a che età e come: per lo più strisciando, ora non ricordo bene se si rotolava, poi per il camminare prima ha gattonato poi si è alzato in piedi e bordeggiava e infine si è lasciato andare da solo molto presto. Le capacità motorie attuali a mio avviso sono buone, qualche volta ancora cammina in punta di piedi, e non sa ancora saltare anche se ora ha iniziato a provare a flettere le gambe per farlo, però scende e sale le scale da solo, corre, si arrampica ovunque senza paura delle altezze! Il controllo sfinterico ancora non lo abbiamo, ci ho provato a togliergli il pannolino, ma purtroppo non dice quando fa la cacca, riesco a fargliela fare nel wc con il riduttore solamente quando talvolta gli faccio un clisterino perchè va molto stitico, oppure casualmente un paio di volte ha detto cacca e l'ha fatta.

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita:
I primi sorrisi da subito direi anche abbastanza curioso verso oggetti e un pò meno verso le persone, l'attenzione lascia un pò a desiderare a volte quando lo chiamo non si gira, e i tempi di attenzione sono molto brevi. Se è interessato si ti segue con lo sguardo e cerca di comunicare a parole o indicando gli oggetti, a volte se non sa il nome di un oggetto ne dice il colore o se è grande o piccolo. qualche volta non è facile capirlo e qui esce tutta la sua frustrazione e la sua rabbia. Non piange spesso, anzi ha una soglia del dolore molto alta quando andiamo a fare le visite o i vaccini si consola subito e abbastanza facilmente, piange invece quando gli si dice NO, La lallazione è stata molto scarsa, reazioni di fronte a persone e ambienti nuovi normali, non ha paura, anzi è curioso, ma da poca confidenza alle persone che non conosce, in nuovi ambienti non ha mai pianto, quindi spesso sentivo le persone dirmi (ad esempio all’inizio le maestre dell’asilo …che non guardava, e che non si girava se chiamato ….ma poi in realtà quando prende confidenza da più attenzione ….anche se pure con me a volte se lo chiamo non mi ascolta, ma credo sia proprio una cosa sua di carattere, perché non gli importa fare quello che gli chiedo ma continuare a fare il suo gioco.
Le modalità di accudimento da parte mia sono sicuramente di tipo ansioso, anche se faccio di tutto per mascherarle non nascondo che questa situazione mi stressa e mi mette pensiero, forse sarò anche apprensiva, ma tendo il più possibile di cercare di renderlo autonomo in ciò che fa. purtroppo a volte mi rendo conto da medico, che mi approccio per giocare con lui non tanto come farebbe una mamma, per puro divertimento, ma quanto come per fargli terapia e credo sia una mia deformazione mentale e professionale. Per quanto riguarda la condivisione non saprei, a volte lui di sua spontanea volontà batte le mani come a dire, evviva magari alla scena di un cartone animato, o perchè ha finito di fare qualcosa, ma è una cosa molto rara, no non direi che cerca approvazione da parte mia o del papa la condivisione per ciò che fa c'è ma è molto scarsa. Comunque è anche un bambino a modo suo affettuoso, di sua spontanea volontà magari mentre guardiamo un cartone animato insieme la sera e gli sono seduta accanto, prende e mi da un bacetto, senza che sia io a chiederglielo, oppure a volte quando lo prendo in braccio mi accarezza la spalla.
SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati): prime parole a 6 mesi diceva qualche volta ma ….ma ….come se fosse una sorta di lallazione, ma poi niente più ad un anno circa ha iniziato a dire correttamente mamma.
Le due parole insieme ancora non le dice
uso del no e del sì ha iniziato dopo i 2 anni ad usarlo in maniera corretta e consapevole
frase minima (verbo e sostantivo ) ancora non ci siamo arrivati
capacità di dialogo comunica spesso a gesti, chiamandomi, o a volte se non lo capisco e vuole qualcosa mi dice il colore o il rumore della cosa che vuole, in un cero senso ha inventato un modo tutto suo di comunicare.
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI lui ad esempio imita i personaggi dei cartoni che vede mentre li sta guardando ad esempio Masha che corre, o Orso che cade, oppure li commenta e poi si mette a ridere dicendo NOOOOOOOO in caso di situazioni tristi di qualche scena di cartone. Poi gioca spesso con il trenino, o le macchinine, oppure gli piace molto ultimamente costruire una casetta con il personaggio dentro , le costruzioni le usa molto poco. Ancora non disegna o scarabocchia, non gli piace colorare, sicuramente da questo punto di vista anche io l’ho stimolato poco forse. Proprio perché la sua capacità di attenzione è molto breve e non si riesce a fare un disegno con lui .
Curiosità verso le persone …variabile, ad esempio l’altra volta a pranzo abbiamo incontrato un amico che ha barba e capelli lunghi, e lui è rimasto impressionato perché somigliava tanto ad un pirata, e come l’ha visto ha fatto il verso del pirata, così gli ho detto vogliamo andare a vedere da vicino il pirata, mi sono avvicinata con lui in braccio e ha spalancato gli occhi per osservarlo bene, ne era proprio affascinato. Le figure principali cui è attaccato non saprei. Le REAZIONI AL DISTACCO dai genitori, molto variabili, a volte quando vado via in pomeriggio e lo lascio con la babysitter piange, altre volte se è intento a far qualcosa che gli piace no, all’asilo se lo accompagno la mattina io il più delle volte piange e non vuole andare, se lo porta il padre, (a meno che non ci sia una maestra che gli sta particolarmente antipatica) va da solo come un soldatino. RAPPORTO CON LE PERSONE con gli adulti se sono i grandi a dargli confidenza ci gioca, quidni se gli danno attenzione il più delle volte interagisce altrimenti di sua spontanea volontà no; con i bambini non mi pare un bimbo che tende ad isolarsi, anzi cerca di interagire….sicuramente non lo fa come un bimbo di tre anni, ma come un bimbo che sembra ne abbia di meno.
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE
Se gli si danno degli ordini semplici, tipo mangia, butta il pannolino nel secchio, raccogli i giocattoli, lo fa, se gli chiedo cose più complesse …a volte sembra capirmi e altre no, tipo se gli chiedo se vuole rimanere da solo a dormire mi dice Si, poi però se me ne vado si mette a piangere …quindi poi sono io che non capisco bene cosa voglia.

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....
Il più delle volte indica
COMPORTAMENTO
Sicuramente è un bimbo molto vivace, appunto non sta fermo un attimo e devo vigilarlo secondo per secondo quando siamo fuori, perché se camminiamo non sta vicino a noi, il più delle volte gira per conto suo, poi però se mi allontano e faccio finta di salutarlo si spaventa perché non vuole rimanere solo, quindi piagnucola e corre verso di me, i capricci non ne fa molti, ma li fa solo se non gli dai quello che vuole, va a giorante, alcuni giorni è più tranquillo altri meno. L’ adesione a regole, orari, limiti, forse ancora è piccolo per parlarne, se gli dico di non mettersi le cose in bocca, perché talvolta ancora lo fa se le toglie ma poi anche se lo strillo dopo un po’ se le rimette, a volta addirittura lo prende come un gioco perché prima di farlo sorride mi guarda e poi si mette l’oggetto in bocca. L’ obbedienza agli adulti beh quasi sempre non obbedisce, e le reazione a divieti sono abbastanza importanti, talvolta si butta per terra, talvolta mena, talvolta morde, le frustrazioni sicuramente non le gestisce bene, a volte si arrabbia talmente tanto che diventa tutto rosso strilla e si irrigidisce con le mani aperte, quasi tremando e digrignando i denti. Paure non mi sembra che ne abbia al momento, tranne quella di rimanere da solo le fissazioni sono per questa cosa dei pirati, magari vede una tana o un posto buio e fa il verso del pirata, oppure l’altra fissazione è per i ragni che gli piacciono tanto, addirittura mi ricordo che uno dei primi gesti di comunicazione è stato proprio quello del ragnetto con le mani.
LA SITUAZIONE FAMILIARE
Come dicevo prima la maggior parte del tempo Emanuele la passa con me, i nonni non li vediamo quasi mai, e altri parenti non ne abbiamo, l’accudimento è per l’80% da parte mia, e per il 20% da parte del padre. La settimana tipo di Emanuele è questa tutte le mattine va all’asilo nido dal lunedì al venerdì il lunedi pomeriggio lo prendo io e poi o usciamo o sta a casa con me, appena tornati fa un’oretta di psicomotricità domiciliare poi quando sto a casa un po’ gioca con me, un po’ guarda la tv magari mentre cucino, altrimenti sta con la babysitter se lavoro (i lunedì pom sono variabili) la quale sta con lui dalle 5 fino alle 8/9 di sera, e lei non le fa mai vedere i cartoni ma ci gioca oppure lo osserva giocare da solo. Il martedì pomeriggio sta per lo più con me e lo porto a logopedia poi usciamo andiamo a casa, e anche qui giochiamo un po’ e un po’ gioca da solo mentre alterno le cose di casa. Il mercoledì pom è sempre con me, il giovedì invece è sempre con al baby sitter e va a fare logopedia, poi fa il bagnetto a casa, e poi io torno per le 20.30. Il venerdì pom sta con me o con la baysitter . Il sabato mattina gioca con me e se possibile lo porto fuori o in giro in qualche centro commerciale con i giochini, o lo porto a casa di un amichetto a giocare, poi pranziamo a casa, fa il riposino e in pomeriggio se possibile usciamo se non stiamo già fuori. La domenica cerchiamo sempre con il papà di andare fuori tutta la giornata. Sulle regole cerco di essere equilibrata e quando dico NO porto a termine il NO anche se piange, il più delle volte, certamente non è il bimbo che decide o comanda su cosa fare, alla fine se piange lo lascio piangere se non vuole fare certe cose che gli vengono dette.
EVENTI PARTICOLARI,
Durante le Visite mediche, in genere è abbastanza buono, anche la pediatra di famiglia lo visita abbastanza facilmente, Esame di vista e udito fatti fino ad ora erano nella norma. In allegato riporto la visita fatta dalle NPI una del Bambingesù che lo ha visto per la prima volta lo scorso mese, e quella della NPI della ASL che in teoria lo sta seguendo.
Ritardo di sviluppo Psicomotorio esito dio nascita pretermine, con particolare compromissione della componente linguistica. Dalla somministrazione della scala di Griffiths MDSER sono emersi i seguenti risultati : Scala A locomotoria : 22,84 mesi
Scala B Personale – sociale: 21, 39 mesi
Scala C Udito e Linguaggio 24,57 mesi
Scala D Coordinazione occhio mano : 24,10 mesi
Scala E performance: 38,10 mesi

Età cronologica: 34 mesi Quoziente di Sviluppo 0,77. Necessita di terapia logopedica e psicomotoria.

Una situazione un po'

Una situazione un po' drammatica ed eroica nei primi tempi, che poi mi sembra si è progressivamente normalizzata, per fortuna, e ora mi pare ci sia solo un ritardo del linguaggio e qualche bizza comportamentale come quella descritta, in un bambino che ora sembra aver preso una strada evolutiva abbastanza giusta, anche se con qualche ritardo abbastanza scusabile. Condivido l'indicazione di contenere anche fisicamente il bambino se perde il suo 'contenitore' autonomo della personalità ( in formazione), per così dire, senza drammi ma solo con pazienza e resistenza. Il linguaggio speriamo che parta, come conclusione della sua evoluzione nelle capacità relazionali, interattive, condivisorie e comunicative che sembrano maturate abbastanza bene. Mi sembra che gli si possa concedere il tempo per maturare, visto che il primo anno è stato abbastanza faticoso, senza fargli fretta. A mia esperienza le 'terapie' sono solo di accompagnamento e rassicurazione, e magari servono come punto di riferimento per i genitori, ma nessuno ne ha dimostrato l'efficacia. I bambini che non parlano, rari, hanno tutti fatto anni di logopedia... Per cui mi sembra che ci sia da andare avanti cercando di non complicare troppo la vita del bambino e lasciando che il suo sviluppo prosegua: mi sembra che la situazione ambientale sia 'abbastanza buona' ( che è quello che serve) e abbia gli stimoli sufficienti, fra asilo e famiglia, anche con il riferimento della logopedia - non intensivo, suggerirei, ma solo di rinforzo e verifica - , per continuare il suo sviluppo. Non farei altri accertamenti medici o psicologici. Forza e coraggio e in bocca al lupo!

Altra domanda ....

Grazie per il consiglio, o meglio il discorso del contenimento , è solo che in realtà mi sembrava di fargli una violenza tenendolo forzatamente in braccio. Quando siamo nel letto e anche qui seppur tranquillo non sta fermò un momento, perché continua a rigirarsi e muovere le gambe come posso fare per insegnarli a stare buono? Si insomma a rilassarsi? Inoltre quando non obbedisce seppur piccolo è giusto dargli una sculacciata ho letto in molte parti che tutti sconsigliano le punizioni corporali ma onestamente sono le uniche con cui a volte riesco ad ottenere qualcosa, a volte funziona anche il ricatto Se non fai questo non ti do questo .....ma quanto è realmente educativo fare così ? Il semplice parlargli non basta perché a volte per via di questo disturbo del linguaggio sembra non capire o fa finta di non capire?
Grazie ancora

Direi che dovrebbe stare nel

Direi che dovrebbe stare nel suo lettino, abituandolo con calma e pazienza. Tutti dormono meglio se hanno un posto loro. E questo vale anche per la situazione generale: come in barca, tutto va meglio se ognuno sa qual è il suo posto...Se i passeggeri invadono la sala comandi o la sala macchine le cose possono andar male.
Il 'contenimento' serve per le bizze, quando non passano e rischia di farsi o far male, non è una violenza, è come un tenere insieme pezzi che si disperdono...
Non si può aspettarsi che obbedisca spontaneamente, ancora, deve essere l'adulto che lo fa obbedire, con un po' di decisione, forza ma non violenza. Come si fa con i cavallini che non vogliono essere domati, civilizzati...
Non c'entra il 'disturbo del linguaggio', c'entrano le abitudini e chi comanda... Lasci perdere il 'disturbo d l', è solo un'espressione burocratica, per la statistica, al massimo: c'è un ritardo nell'evoluzione del linguaggio, ma per capirsi , come con i cavalli, non occorrono le parole.

Attacchi di rabbia

Lui in realtà sta nel suo lettino, non ho mai detto che dorme nel letto con noi, ma solo che il rituale prima di andare a dormire prevede che stia un po’ nel letto grande accanto a me a leggere una favola, ma dicevo che anche mentre lo faccio non sta fermò un attimo si gira e si rigira nel letto.
Inoltre volevo chiedere è normale che mentre veda i cartoni animati soprattutto Masha e Orso lui imiti tutto quello che succede nel cartone? Masha cade e lui si butta a terra, Masha corre e lui inizia a correre per casa andando a sbattere e finendo la sua corsa sul mobile ....non so che strategia usare per calmarlo.
Poi ripeto quando gli dico di no e non fare certe cose si arrabbia fa per menanrmi o mi morde e anche qui non so come comportarmi ...consigli in merito? Grazie ancora per la disponibilità

Sembra che il bambino si sia

Sembra che il bambino si sia abituato a fare come vuole lui e sopporti poco i limiti e le regole. Da molte parti verrebbe diagnosticato come 'iperattivo' (in anglo-americano sindrome ADHD: Disturbo di Attenzione e Iperattività) e probabilmente curato con farmaci anfetamino-simili, specie negli stati uniti d'America dove è considerata una malattia cerebrale e il 10% dei bambini sono diagnosticati e curati così, talora anche con pesanti sedativi.
Nella mia esperienza sono di solito bambini che manifestano nel comportamento la loro inquietudine che spesso dipende da difficoltà di contenimento familiare, spesso anche da sonno insufficiente.
Nel vostro caso comincerei a cambiare il rituale di addormentamento spostandolo nella sua camera, se c'è, e facendogli compagnia senza sdraiarsi al suo fianco. Inoltre spegnendo la televisione se lui non obbedisce un po' di più, per riaccenderla solo se lui impara a dare retta. Consiglio anche di usarla poco.
Il bambino fa ovviamente un braccio di ferro per vincere lui, ma a suo discapito, cosa che lui non lo può sapere. Bisogna armarsi di pazienza e resistenza e cercare di 'domarlo' e fargli accettare che comandano i grandi. Non a parole, che sono fiato e fatica sprecata, ma nei fatti. Se entrambi i genitori collaborano in questo, di solito le cose vanno meglio, ma bisogna insistere e non perdersi d'animo.

Aggiornamento della situazione di Emanuele

Gentile dottore le scrivo per aggiornarla un po' sulla situazione a distanza di alcuni mesi da quando le ho scritto mio figlio ha iniziato a saltare e a parlare un po' di più attualmente fa 2 volte a settimana logopedia e 1 volta psicomotricità ora quando gli chiedo di ripetere alcune parole cerca di farlo tuttavia spesso ripete solo le ultime due sillabe della parola e non scandisce bene le consonanti. Alcune volte ho la sensazione che non capisca lenprole le porto un esempio: quando si arrabbia lancia i giochi oppure a volte giocando con altri bimbi può diventare manesco, l'altra sera gli ho strillato perché dava le botte in testa al figlio di una mia amica poco più grande di lui di 8 mesi ( Emanuele ora ha 3 anni e 1 mese) per punirlo l'ho anche preso è messo nel letttini in maniera tale che non possa uscire dopo un po' che piangeva sono tornata in camera e gli ho chiesto chiedi scusa e lui ha chiesto scusa poi gli ho chiesto si fanno le Totò e lui insisteva nel dire Si quindi non capiva ciò che gli chiedevo. A volte anche quando lo addormento e fa i capricci gli dico che se non la smette me ne vado poi gli pongo la domanda diretta Vuoi che vado via e lui mi risponde Si poi come esco inizia a piangere quindi è evidente che non capisce ciò che gli dico. Cosa ne pensa lei ? Infine vorrei avere un consiglio sul tipo di scuola materna a cui iscriverlo secondo lei la scuola Montessoriana è indicata per questo tipo di bambini prematuri con tali disturbi di linguaggio e iperattività. Oppure è preferibile un scuola materna comunale ma a sezioni miste o separate ?
La ringrazio in anticipo per l'attenzione

Credo che le scuole

Credo che le scuole Montessori siano utili a tutti i bimbi, se ben gestite. Io sono favorevole a lasciare che i bimbi si sviluppino con i loro tempi e i loro ritmi, senza 'forzarli' ma limitandosi a fornire loro le condizioni e le esperienze utili per crescere in autonomia. Quello che descrive non credo significhi che il bambino 'non capisce', ma che forse la mamma si fa prender dall'ansia e magari lui allora reagisce così. Più che 'punirli' è meglio forse cercare di avere pazienza e resistere.

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