Ritardo linguaggio

Buongiorno Dott. Benedetti, le scrivo perché mio figlio P. 2 anni e 7 mesi ha un ritardo del linguaggio. Fino ai 18-24 mesi il suo sviluppo ci sembrava nella norma , pensavamo fosse solo un bambino più interessato ai movimenti che alle parole, verso i 2 anni abbiamo iniziato a preoccuparci perché il suo linguaggio di fatto non migliorava. Il suo livello linguistico è rimasto fermo ai 18-20 mesi e non c’è mai stata la tanto attesa esplosione che tutti noi ci aspettavamo. Dice alcune parole: mamma, babbo, nonno, nonna, agga (acqua), cacca, cacco (casco), alto (salto), bau (cane), qualche verso degli animali e qualche sillaba come ti , ta , to che usa per indicare diverse cose. Saluta con la manina e dice ciao. Non mette due parole insieme. Usa il si e il no. Indica con il dito per richiedere ciò che vuole e anche per mostrarmi qualcosa che attira la sua attenzione. Quando io e suo papà arriviamo a casa ci corre incontro a braccia aperte, ride e ci salta in braccio felice. È affettuoso, gli piace ricevere coccole e baci. E’ Vivace e sempre in movimento, spesso si mette in situazioni di pericolo perché si arrampica e non ha paura di cadere, dimostra comunque di avere grande equilibrio nei movimenti. In casa fatica a concentrarsi su un gioco per più di qualche minuto e spesso passa da un gioco all’altro in modo disorganizzato e senza concludere nulla. Spesso non gioca in modo funzionale ma ad es prende il cesto dei giochi li rovescia tutti e poi passa a qualcos’altro. Ama fare torri con i lego che poi distrugge. Ama le macchinine, i camion, le moto, li fa andare un po’ sul pavimento ma sempre per uno-due minuti poi li guarda, fa girare le ruote e poco dopo se ne disinteressa. Spesso durante una qualsiasi attività si stende per terra ed è come se staccasse la spina, come se si volesse rilassare, si distoglie da quello che sta facendo e si disattiva, in quei momenti anche se chiamato non ascolta. Da circa un mese abbiamo trovato alcuni giochi che lo interessano e sui quali si applica in modo più prolungato: una specie di puzzle di legno, un libro sonoro con dinosauri, una pista per macchinine, un libro con semplici puzzle, una casetta delle forme. Preferisce giocare da solo, se cerchiamo di introdurci nel suo gioco provando ad esempio ad instaurare dei turni oppure chiedendogli di inserire prima il cubetto rosso piuttosto che il blu lui alcune volte accetta ma più spesso si arrabbia, non vuole essere guidato nel gioco, vuole fare a modo suo. Quando lo chiamiamo si gira se non sta facendo niente se invece impegnato in qualcosa che lo interessa non si gira ed è difficile catturare la sua attenzione. Ama moltissimo tutti i giochi motori: tricicli, biciclette, moto, gli piace correre. Ama stare all’aperto, fare passeggiate, andare al parco, fa gli scivoli, le altalene, tutte le giostrine. Se ha voglia calcia la palla, tira la macchinina ma di solito fatica a rispettare i turni, massimo uno due turni poi perde interesse. Si annoia in fretta di fare qualsiasi cosa. Non si mostra interessato alla lettura delle favole, alcune volte guardiamo le figure dei libri insieme ma sempre per tempi brevi: 2-3-4 minuti. Non è interessato al gioco simbolico che è quasi assente: fa finta di parlare al telefono, fa finta di dormire, raramente fa finta che un lego dottore gli ascolti il pancino e da da bere alla bambola di Masha, ma tutto molto rapidamente. Ama molto i cartoni animati , quando ci sono scene divertenti o quando cadono gli oggetti commenta dicendo boom e ride divertito. Spesso gli mettiamo i suoi cartoni preferiti perché è l unico modo per tenerlo fermo o quasi mentre noi stiamo cucinando o facendo altro. E’ Un bimbo furbetto, sveglio ed espressivo. Quando gli vietiamo di fare qualcosa spesso si ferma altre volte reagisce con rabbia lanciando gli oggetti. Da 1-2 mesi però sta imparando a rispettare regole e divieti e le scene di rabbia stanno diventando meno frequenti. È diffidente verso gli estranei e dai 24 ai 30 mesi circa reagiva con pianti disperati quando qualcuno si avvicinava e lo salutava. Ora sta migliorando. Frequenta il nido da settembre e le maestre riferiscono che a volte partecipa alle attività a volte invece si isola, ha scarso interesse per i coetanei, preferisce giocare da solo, a volte faticano a tenerlo seduto durante il pasto. Quando lo porto al mattino piange nel momento della separazione ma quando lo vado a prendere alle 12.45 lo trovò sempre sereno e mi dicono che il pianto da separazione dura solo pochi minuti. Nell’ultimo mese circa sia a casa sia al nido cerca nascondigli dove andare a rifugiarsi, in casa si infila spesso sotto i tappeti, sotto le coperte del letto, sotto i tavoli e al nido a volte si nasconde dentro gli armadietti e sotto i tavoli. Da circa due mesi stiamo andando da una logopedista privata 1 ora a settimana che gli fa fare giochi a tavolino come semplici puzzle e incastri, libri sonori, altri libri e con macchinine, trenini e animali cerca di proporgli il gioco simbolico. Cambiando velocemente i giochi riesce a tenerlo seduto e abbastanza partecipe per 40 minuti. Lui ci viene volentieri e sembra gradire le attività , a parte in qualche raro momento in cui si arrabbia perché vorrebbe giocare a modo suo. La logopedista riferisce che in questi due mesi ha visto progressi a livello di contatto visivo, che secondo lei rimane comunque ancora scarso, ed è migliorata la richiesta, dice che però il fatto che lui a volte stacchi la spina , si disattivi è una cosa negativa su cui bisogna lavorare. La scorsa settimana abbiamo iniziato anche un percorso alla Asl che prevede due incontri con neuropsichiatra e due con logopedista per poi farci la terapia più adatta. La neuropsichiatra lo ha visto in due appuntamenti, la prima volta lo ha guardato giocare e interagito con lui in modo piuttosto frettoloso , al secondo appuntamento ha cercato di somministrargli un test ( sempre in modo frettoloso e Interrompendosi in continuazione per rispondere al telefono) che lui non ha nemmeno guardato perché non era interessato e nemmeno capiva cosa doveva fare e perché ( quindi l’appuntamento si è concluso così , dopo soli 10 minuti con test fallito). La neuropsichiatra ha ipotizzato una diagnosi di disturbo del linguaggio e della comunicazione e ha detto che sicuramente ci daranno una terapia intensiva per l’attenzione da svolgere più volte a settimana con una educatrice in ospedale, prima di iniziare una terapia intensiva per l’attenzione prima di iniziare una terapia logopedica per la quale non le sembra ancora pronto.
Ora noi le chiediamo se secondo lei questo tipo di intervento è indicato per il nostro bimbo. Vorremmo poterlo aiutare nel modo migliore. Lei cosa ne pensa? Abbiamo preparato anche qualche video da mandarle. Io la seguo da parecchi mesi online e mi piacerebbe venire a farle vedere P. Di persona. Lei visita solo a Firenze e Grosseto? Noi viviamo a Modena, non ha qualche data in una città più vicina per un possibile incontro? Nel caso saremmo comunque disponibili a venire anche a Firenze.
La ringrazio per la disponibilità

La ringrazio nuovamente

La ringrazio nuovamente dottore per la sua enorme disponibilità , nei prossimi giorni cercherò di fare video con la tata , intanto cerco di descriverla : è una signora molto calma , tranquilla, infonde serenità , non l ho mai vista nervosa o arrabbiata. Con P. è’ dolce, non lo sgrida mai e cerca sempre di spiegargli i motivi per cui non può fare una cosa . Ha un atteggiamento molto pacato.
Ora che mi ha detto che lo vede un po’ spento , ripercorrendo i periodi del suo sviluppo , mi rendo conto meglio che effettivamente fino ai 18 mesi circa era più allegro, sorrideva di più , cercava di più suo fratello per giocare. Forse è rimasto un po’ “isolato” durante l’inverno. La tata quando si può lo porta al parchetto, li ci sono altri bambini .. certo nei mesi più freddi stava sempre in casa . Si negli ultimi 2 mesi ci sono stati dei miglioramenti , da quando ha iniziato il nido e anche ad andare dalla logopedista P. è un po’ cambiato . Ne ho parlato stamattina con le maestre: dicono che rispetto all’inizio partecipa di più alle attività e che c’è qualche interazione con i coetanei che all inizio era completamente assente. Nelle ultime settimane capita che abbia gesti di affetto tipo carezze o abbracci per qualche compagno e dicono che sembra più consapevole di essere in un gruppo. Inoltre ora gradisce la musica e le canzoncine quando il volume non è eccessivo mentre all’inizio quando cantavano lui diceva no e non voleva ascoltare. Anche a casa abbiamo notato dei miglioramenti : è più interessato ai libri e ha iniziato a giocare con alcuni giochi mentre prima non si soffermava mai su niente , era senza pace. Ora mi ascolta quando gli faccio vedere le figure su un libro e ad esempio se gli mostro un leone che dorme lui poi magari il giorno dopo prende quel libro me lo porta e indicandomi il leone mi fa il verso del russare per dirmi che dorme. Questa secondo me è comunicazione no?
Prima non lo avrebbe fatto. È inoltre più disponibile a seguire le regole, si arrabbia molto meno per i divieti. Sembra stia diventando più collaborativo. Più ragionevole. Sto anche cercando di coinvolgerlo maggiormente nella mia vita di ogni giorno : quando lo vado a prendere al nido lo porto con me a fare la spesa così che abbia la possibilità di vedere altre persone, spesso incontriamo qualcuno che mi conosce e gli fa un complimento, la panettiera gli chiede se vuole un crostino, il macellaio gli dice sempre qualcosa ...sto cercando di fare il possibile per stimolarlo.
Io gli parlo tanto , quando siamo fuori casa gli descrivo tutto quello che vediamo , anche indicando con il dito , in modo che anche lui guardi quello che indico.
Cosa mi consiglia di fare ancora per cercare di “attivarlo “ ?
L’ EEG che mi consiglia di fare nel sonno come viene svolto ? Deve essere ricoverato una notte? La sindrome di Landau Kleffner che altri sintomi da ?

Le notizie degli ultimi due

Le notizie degli ultimi due mesi sembrano indicare un'evoluzione positiva, dopo un periodo di arresto dello sviluppo. Vediamo come andrà avanti. La sindrome di Landau-Kleffner non ha altri sintomi che un arresto o regressione del linguaggio e dello sviluppo, ed è una forma di epilessia senza altri sintomi. Se lo sviluppo e il linguaggio progrediscono si potrebbe escludere, ma sarebbe da curare se confermata dall'EEG. L'esame dura solo un'ora o anche meno e non richiede ricovero. I laboratori esperti con i bambini sanno come organizzarlo in modo che il bambino dorma spontaneamente, di solito.

Grazie Dott Benedetti per la

Grazie Dott Benedetti per la risposta , ho mandato altri video via mail e nei prossimi giorni ne farò altri da mandarle in modo che lei possa vedere P. In più situazioni. Di solito non è triste, è allegro e vivace, forse lo sembrava in quel momento, assente invece si , a tratti lo è, spesso mi sembra distratto. In famiglia siamo in 4 , P. ha un fratello Matteo , di quasi 13 anni. Matteo è figlio mio avuto da una precedente relazione. Vive con noi tutta la settimana tranne il sabato e una domenica ogni due che sta da suo padre. Pietro è affettuoso con Matteo e si vogliono molto bene. La differenza di età è tanta ma quando sono in casa giocano insieme , soprattutto giochi di movimento , lotte e salti. I nonni paterni abitano lontano e non lo vedono praticamente mai, i nonni materni lavorano entrambi a tempo pieno e non possono dedicargli molto tempo, lo hanno sempre tenuto 2/3 ore a settimana ( un pomeriggio o una sera). Da circa 2-3 mesi lui ci va volentieri , è molto contento quando lo porto dai nonni mentre prima non ci andava volentieri e spesso piangeva se lo venivano a prendere a casa. Ora invece spesso li nomina e vuole andare da loro.
Quando sono tornata al lavoro lo lasciavo solo con la tata in casa ma io restavo fuori 1-2 ore al mattino e 1-2 al pomeriggio .. il lavoro a tempo pieno l ho ripreso dopo diversi mesi .. è stato graduale. La tata è italiana , è una signora molto dolce e lui ci è molto affezionato. In estate riesco a ridurre i miei impegni di lavoro e ci trasferiamo al mare per 5 giorni a settimana per quasi 3 mesi. Questo periodo durante il quale stava con me a tempo pieno per 5 giorni e con la tata a casa solo 2 giorni a settimana è coinciso durante l ultima estate con il periodo in cui P. è andato maggiormente in crisi nei rapporti sociali : in quel periodo la paura degli estranei era altissima e addirittura piangeva anche quando vedeva i miei genitori che comunque vedeva ogni settimana. Ripensandoci e paragonando l ultima estate a quella precedente mi accorgo di quanto i suoi comportamenti fossero diversi. L’estate precedente (aveva 1 anno e 1/2) era assolutamente avanti per la sua età , amava stare con i bimbi più grandi che rincorreva , ci giocava , era simpatico con tutti , tutti i bimbi della spiaggia lo conoscevano e venivano a giocare con lui perché era un piccolo fenomeno di simpatia e intraprendenza . Questa estate invece non voleva più nemmeno i bimbi intorno. È come se qualcosa durante l inverno sia cambiato nel suo carattere, seppur non ci sembra ci sia stato nessun evento traumatico.
Durante l inverno è stato sempre in casa con la tata e con noi , non frequentava ancora il nido e non c’erano molte occasioni per vedere altri bimbi. La domenica lo abbiamo sempre portato fuori con noi , di solito alle partite del fratello , forse ha avuto pochi stimoli.

Questionario

Età madre 41. Padre 43. Età bimbo 2a7m. No problemi gravidanza. Nascita a 39 sett. Parto cesareo ( perché cesareo anche fratello grande). Peso nascita 4 kg. Altezza 52cm. Apgar 10 e 10. Ricovero 3 gg . Allattamento misto primo 3 mesi poi artificiale. Allattato al seno solò prime 2 sett con molta fatica, dopo preferiva biberon, io mi toglievo il latte e lo mettevo nel biberon. Da sveglio veniva tenuto nella sdraierà, in braccio e sul tappeto a rotolare.Svezzamento 6 mesi facile. Primi mesi sonno veglia regolare solo 1 risveglio notturno per mangiare. Dormiva dalle 21 alle 6 con un solo risveglio. Accudimento mamma e tata. Io sono tornata al lavoro seppur con orario molto ridotto dopo 2 sett dal parto. Dalla nascita è stato accudito oltre che da me dalla tata che è rimasta sempre la stessa e che tuttora lo accudisce, per lui è come una nonna. Alimentazione: mangia pasta e carne, ama la frutta, no verdura : solo carote crude. Mastica senza difficoltà . Dorme ancora in camera con noi per motivi di spazi ma dal mese prossimo sarà pronta la sua cameretta. Si addormenta con me nel lettone e poi lo metto nel suo lettino, a metà notte viene autonomamente nel lettone e ci resta fino a mattina. Si addormenta alle 22.30 e lo sveglio alle 8.00. Guarda la tv per circa 2 ore al giorno, alcuni giorni meno. Seduto da solo a 6 mesi gattonato a 7 mesi, primi passi a 9 mesi, primi spostamenti rotolando a 5 mesi. Primi sorrisi a 3-4 mesi. Richiamava attenzione con gorgheggi urlano pianto. Facilita al pianto alta , facilità a consolarlo molto buona.sempre stato diffidente con persone nuove soprattutto con uomini con ambienti nuovi non ha mai avuto difficoltà . Modalità accudimento molto tranquillo e poco apprensivo. Prime parole: mamma a 1 anno subito dopo babbo. Due insieme no. Uso si e no dai 18 mesi. Frase minima no. Disegna linee, cerchi, scarabocchi. Attaccato a mamma babbo fratello tata e nonni materni.reazioni distacco : pianti disperati, distacco molto faticoso. Diffidente con estranei ,scarso interesse per coetanei, attratto dai bimbi più grandi . Comprensione buona: mostra di capire quasi tutto ciò che diciamo. Comunica i suoi bisogni in modo efficace indicando e portandoci a prendere quello che desidera avere. Comportamento : iperattivo, un po’ capriccioso, fissazioni: moto , dinosauri e coccodrilli. Paure : non entra in stanze buie, paura estranei se si avvicinano con troppa enfasi. Giornata tipo : mattino sveglia ore 8.00 colazione con latte e biscotti , lo porto io al nido alle 8,40 , lo vado a prendere 12.45 andiamo a casa , arriva il fratello da scuola e pranziamo insieme . Alle 14 lo metto a letto e si sveglia alle 16.30 , arriva la tata e io vado in negozio (al lavoro) con fratello grande, lui rimane a casa con tata . Io e il papà torniamo dal lavoro alle 19.30 . Ceniamo e poi lo mettiamo a letto alle 22.00. Traumi lutti eventi particolari : in luglio lussazione del gomito con accesso in pronto soccorso, lastre , visite e poi immobilizzazione del braccio per 4 giorni ( all’ospedale era molto spaventato e ha pianto molto anche nei giorni successivi ). A settembre rotta falange mignolo al nido , stessa cosa lastre ecc lui si è spaventato molto.

Ho visto il filmato che

Ho visto il filmato che lancia qualche conchiglia in mare, con la mamma (credo). In quel momento appare reattivo, in contatto, ma un po' sospeso, poco attivo. Nel video sembra anche un po' triste, come assente. E' così di solito? Mandatemene magari degli altri.
Le notizie sono un po' stringate, c'è anche un fratello, di che età? Che rapporto hanno. E con i genitori, i nonni? Quando la mamma è tornata al lavoro, a due settimane, il bimbo restava solo con la tata in casa? Non riesco bene a 'vedere' in che 'clima' emotivo e affettivo è vissuto il bambino.
Il bimbo sembra avere uno sviluppo globale abbastanza adeguato all'età tranne che per il linguaggio e il comportamento sociale. Le capacità di comprensione, gioco, ecc sembrano globalmente abbastanza adeguate all'età. E' stato abituato a vedere altri ambienti e persone oltre ai familiari e alla tata? Questa è italiana? Forse la routine è stata poco stimolante? Forse ha avuto poco tempo-mamma a causa del lavoro? .

Gli altri video confermano la

Gli altri video confermano la vostra descrizione e le prime impressioni, di un bambino abbastanza nella norma come sviluppo psicomotorio e anche ludico-simbolico, con un discreto interesse a cose e ambiente, meno al contatto e alla comunicazione, senza un rifiuto alle proposte cui però aderisce un po' stancamente, annoiandosi presto. La storia di un arresto dell'evoluzione nel linguaggio e nel contatto nell'inverno scorso non ha apparentemente cause ambientali ben visibili. Sarà utile perciò fare un EEG nel sonno spontaneo per escludere le malattie tipo sindrome di Landau-Kleffner in cui si trova appunto una marcata alterazione dell'EEG nel sonno, e sono da curare con farmaci antiepilettici.
Anche dopo gli altri filmati resto dell'impressione che sia un po' triste, a momenti, quasi spento, come per uno stato d'animo depressivo, che toglie spinta allo sviluppo, per così dire. Gli aspetti depressivi nei bambini sono sempre reattivi alla situazione ambientale, che forse è da approfondire. Si può vedere qualche filmato anche con la tata?
Il bimbo va al nido da un paio di mesi o più, ormai. C'è stata un'evoluzione?, al nido e a casa?
Una volta escluse la cause dette sopra ho l'impressione che si tratti diuna questione di motivazione al contatto e alla comunicazione, più che di ottenere delle prestazioni linguistiche, e che quindi l'ottica da privilegiare sia sulle relazioni e i rapporti emotivi, a livello psicologico familiare, che riguardi bimbo e genitori. A volte si creano ingarbugliamenti che dall'interno si vedono poco. Per questo più che un lavoro individuale con il bimbo che, sia logopedia che psicomotricità, è comunque salvo eccezioni volto a esercitare abilità e ottenere prestazioni con tecniche più o meno addestrative, indicherei un lavoro psicologico con tutta la famiglia per approfondire la conoscenza e facilitare contatto e condivisione e comunicazione emotiva, prima che linguistica. Una volta era abbastanza diffusa la cosiddetta 'terapia madre-bambino', oggi forse è più difficile trovarla.

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