Comportamenti non educativi della maestra
Buonasera,sono la mamma di una bambina di 7 anni che frequenta la seconda elementare. Già dall'inizio dello scorso anno scolastico è venuto fuori dai racconti di mia figlia e altri bambini che la maestra di italiano quando si arrabbiava con qualche bambino gli tirava i capelli o le orecchie. A volte è anche molto mortificante nei confronti dei bambini più lenti o che sbagliano qualcosa. Mia figlia non è stata vittima di nessuno di questi comportamenti ma non mi sento tranquilla perché vive in questo ambiente. Ho parlato con la maestra in queè stione che si è giustificata ficendomi che lei si comporta come se fossero figli suoi! Io le ho ribadito che non lo sono, ma comunque il suo comportamento è lo stesso. I genitori dei bambini che hanno subito questi "trattamenti" non hanno fatto nulla. Cosa mi consiglia di fare? Non voglio che a mia figlia arrivi il messaggio che tutto questo è lecito e lei lo debba sopportare. Ma non essendo colpita in prima persona, cosa posso fare?
La ringrazio per l'attenzione
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Il comportamento descritto
Il comportamento descritto della maestra non mi sembra accettabile. E nemmeno il suo atteggiamento di "considerarli come suoi figli". Dubito che con questi aspetti piuttosto 'arretrati' anche culturalmente, limitiamoci a dire, il suo rapporto educativo e didattico con i bambini possa essere globalmente positivo. Anche il solo assistere a scene di 'eccesso di correzione' può essere 'traumatico', per un bambino. E' bene comunque dire al bambino che la maestra non può fare così e che voi genitori non volete che lo faccia e cercherete di cambiare le cose. E comunque non lasciarlo solo di fronte a un comportamento negativo di un adulto per di più con ruolo educativo e di autorità .
Ovviamente non si possono eliminare tutti gli aspetti difficili della vita, e forse oggi si eccede nella 'protezione' dei figli, che magari così non imparano ad affrontare inevitabili difficoltà e a difendersi da soli, però forse la situazione andrebbe chiarita parlando anche con altri genitori e poi con la direzione della scuola per valutare la situazione generale della classe, sentendo anche gli altri insegnanti impegnati nella classe. In casi estremi si può arrivare al ricorso all'autorità giudiziaria, come si è visto in vari casi arrivati a una negativa notorietà .