Difficoltà espressive

Buongiorno.
Mio figlio 8 anni e mezzo, ha difficoltà espressive.
Quando deve riassumere una lettura, che sia di storia piuttosto che di scienze o altro, impara le parole a memoria.
Sembra non afferrare o non essere interessato ad afferrare il significato della lettura, anche quando noi genitori proviamo a spiegargli il contenuto della lettura con altre parole.
Quando gli si pone una domanda sulla lettura, se non si usano le stesse parole del libro non è in grado di dare la risposta.
Fa ancora confusione tra le preposizioni articolate: es i pesci sono SUL mare, non nel mare.
Anche quando parla correntemente non pronuncia quasi mai frasi che abbiano un senso compiuto.
A scuola il rendimento è buono a dire delle maestre, tranne per il fatto che pecca un po' in logica.
Cosa fare? A chi rivolgersi per aiutarlo?

Se a scuola il rendimento è

Se a scuola il rendimento è buono, se quindi non si trova in difficoltà per il suo iter scolastico, non sembrerebbe esserci necessità evidente di un aiuto. Maturerà col tempo. Come si trova con i compagni e in generale in classe in famiglia e con gli altri? Il suo comportamento com'è? Fa qualche attività extrascolastica? Se vuole mi dia anche le informazioni indicate nel questionario-bambini, colonna qui a sinistra.

Buonasera. La ringrazio

Buonasera.
La ringrazio innanzitutto per il suo intervento.
Mio figlio è un bimbo tranquillo. Predilige la compagnia di bimbi più piccoli, probabilmente perché riesce meglio a coinvolgerli in quelli che sono i suoi interessi, anche se ultimamente socializza senza troppe difficoltà anche con i coetanei e i più grandicelli.
In famiglia predilige il rapporto con il padre e litiga spesso con la sorellina più piccola (6 anni). Per quanto riguarda me, devo ammettere di aver impartito una educazione piuttosto severa ai miei due figli, che forse non ha contribuito, nel caso del maschietto, ad alimentare la sua sicurezza. Nell'ultimo periodo ho "allentato un po' le redini" ed il risultato è stato sicuramente positivo: le insegnanti a scuola hanno detto che mio figlio partecipa più attivamente alle lezioni, è più socievole con i compagni e più sereno in generale. Nei miei confronti è più rilassato e tende più spesso a cercare il mio abbraccio, che, in verità, educazione a parte, non è mai mancato.
E' un bimbo piuttosto timido e introverso, quando è contento tende a saltare e ad agitare le braccia, quasi a simulare il battito d'ali di un uccello. Ama stare in compagnia dei cugini più grandi.
Patica nuoto e prende lezioni di pianoforte.
Appena recupero alcune informazioni più certe, Le giro il questionario che mi ha indicato.

Visti i cenni che ha dato

Visti i cenni che ha dato sugli aspetti educativi, le consiglierei di leggere qualcosa della Montessori sul come favorire lo sviluppo delle potenzialità dei bambini.
PS spero che l'agitare le braccia non le faccia balenare il fantasma dell'autismo...

Buongiorno. La ringrazio

Buongiorno.
La ringrazio ancora per il suo interessamento e seguirò senz'altro il suo consiglio sulla lettura dei testi della Montessori.
Tengo cmq ad inoltrarle al più presto il questionario a cui faceva riferimento nella scorsa comunicazione, anche perché mio marito è un po' perplesso su un episodio occorso alla nascita di nostro figlio. Le anticipo che a seguito di gestosi il bimbo è nato di 26 settimane e 4 giorni e che per una settimana circa è stato ricoverato in TIN perché nelle prime 24 ore di vita ha avuto problemi di respirazione/apnea.
P.S. Sulla questione "dell'agitare le braccia" posso dirle che, in generale, non sono un'allarmista, anzi sono piuttosto obiettiva nel valutare le situazioni, ma proprio per questo non posso, rivolgendomi ad un esperto, trascurare aspetti caratteriali/comportamentali che potrebbero dare indicazioni utili.
A presto.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E

composizione familiare; età dei componenti MADRE: 45; PADRE: 44; SORELLA 6
età del bambino/a 8 1/2
problemi in gravidanza GESTOSI

NASCITA
a che settimana 36 SETTIMANE e 4 GIORNI
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) CESAREO
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica 2.700 KG, 50 CM, 32 CM
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1' 8/ 5' 9. durata del ricovero in ospedale 8 GIORNI IN TIN (IN OSPEDALE DIFFERENTE DALLA NASCITA E LONTANO DALLA MADRE RICOVERATA PER GESTOSI) PER DISTRESS RESPIRATORIO ALLA NASCITA, CIANOSI, APNEA RDS.

PRIMI MESI
allattamento: ARTIFICIALE A ORARIO (ASSENZA DI LATTE DOVUTA A CURA FARMACOLOGICA PER REGOLARIZZARE PRESSIONE)
inizio pappine, minestrine, ecc... 4 MESI E MEZZO
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età facile
4 MESI E MEZZO - FACILE
eventuali difficoltà NESSUNA
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà
DOPO OGNI POPPATA CON DURATA DI CIRCA 2/3 ORE
persone che lo accudivano GENITORI, NONNA
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? 4 MESI reazioni del bimbo? TRANQUILLITA'

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc)
BIMBO APPETENTE, 12 ORE AL GIORNO DI SONNO, NEL POMERIGGIO DORMIVA NELLA CULLA, DI SERA NEL NOSTRO LETTO, CULLATO AL CANTO DI CANZONI DELLO ZECCHINO D’ORO DALLA VOCE DELLA MAMMA
abitudini CIUCCIO FINO A 2 ANNI E DAI 2 AI 3 ANNI SOLO PER ADDORMENTARSI
tempo video:
VARIE ORE DI TV, ANCHE SOLO PER COMPAGNIA DURANTE IL GIOCO; NO TELEFONINI, NO VIDEOGIOCHI

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc. UN PO’ OVUNQUE, DIFFICILMENTE SUL TAPPETO
seduto da solo a che età CIRCA 2 ANNI (NON RICORDO BENE)
primi spostamenti a che età e come: STRISCIANDO INTORNO ALL'ANNO DI VITA
primi passi da solo 19 MESI (PRIMA CAMMINAVA ACCOMPAGNATO CON LA MANO O ANCHE CON UN OGGETTO IN MANO SE NON SI RENDEVA CONTO DI NON AVERE UNA PERSONA VICINO, QUANDO PERO’ REALIZZAVA DI ESSERE “AUTONOMO” SI BLOCCAVA)
capacità motorie attuali NORMALI, SOFFRE DI PIEDE PIATTO E INDOSSA PLANTARE
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età 3 ANNI

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi NON RICORDO, COMUNQUE ERA UN BIMBO SERENO
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo CHAIARAMENTE ATTRATTO DAGLI OGGETTI MOLTO COLORATI
cerca di comunicare e richiamare l'attenzione? POCO
facilità a capirlo e interagire BUONA
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc SOLITAMENTE PIANGEVA SOLO PER FAME, NELL’ATTESA CHE FOSSE PRONTO IL CIBO
lallazione, gorgheggi...DISCRETI
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) DIFFIDENZA
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro TRANQUILLO, SICURO

CONDIVISIONE cerca di condividere interessi, attività, stati d'animo cercando l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere ...MANCA DI AUTOSTIMA E AFFRONTA ARGOMENTI SOLO DEI QUALI E’ SICURO (TIPICAMENTE CALCIO), PARLA POCO, TEME DI SBAGLIARE E DIRE COSE INUTILI E NOI CHIARAMENTE CERCHIAMO DI RASSICURARLO

SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
prime parole CIRCA 2 ANNI (NON RICORDO BENE). INTORNO AI DUE ANNI IL PEDIATRA CI CONSIGLIO’ DI FARLO STARE CON BAMBINI, AL NIDO O IN LUDOTECA. A 3 ANNI HA RECITATO BENISSIMO LA POESIA DI PASQUA.
due parole insieme CIRCA 2 ANNI (NON RICORDO BENE)
uso del no e del sì CIRCA 3 ANNI (NON RICORDO BENE)

frase minima (verbo e sostantivo ) CIRCA 3 ANNI (NON RICORDO BENE)
capacità di dialogo SCARSE
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ) A TRATTI IMITATIVO, A TRATTI PERSONALIZZATO
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc .. HA DISEGNATO MOLTO POCO
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... SE INTERESSATO MOLTO LUNGA

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE ..................
figure principali cui è attaccato: PADRE
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: TRANQUILLITA’
RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti ...... bambini..... AMA STARE CON ADULTI (CUGINI ADOLESCENTI) E, INIZIALMENTE, CON BAMBINI PIU’ PICCOLI. NELL’ULTIMO PERIODO ANCHE CON COETANEI O BIMBI PIU’ GRANDI
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE ....SPESSO DISTRATTO, DIFFICILMENTE ALA PRIMA RICHIESTA REAGISCE SECONDO LE ATTESE (ES. SE DEVE INDISSARE QUALCOSA CHE GLI ABBIAMO APPENA INDICATO), PROBABILMENTE PERCHE’ PENSA AD ALTRO, SPESSO ANCHE A BASSA VOCE
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....NON SEMPRE PRONUNCIA FRASI DI SENSO COMPIUTO
COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc)....,TRANQUILLO, MOLTO RESPONSABILE
adesione a regole, orari, limiti, ....PRATICAMENTE UN SOLDATINO
obbedienza agli adulti .....BUONA, DA POCO ESPRIME LIBERAMENTE LE SUE OPINIONI
reazione a divieti, frustrazioni ....TRISTEZZA
capricci, bizze ...MAI
paure, fissazioni....MANCANZA DI AUTOSTIMA E CONVINZIONE DI NON DESTARE INTERESSE NEGLI ALTRI RISPETTO ALLE SUE CAPACITA’ RELAZIONALI
INIZIALMENTE DORMIVA NEL LETTONE CON NOI GENITORI. POI DOPO UN PERIODO DI CONDIVISIONE CON LA SORELLA MINORE E’ STATO SISTEMATO IN UN LETTINO A FIANCO AL NOSTRO LETTO. A SEGUITO DI UN GIOCO SOTTOPOSTO SIA A LUI E CHE ALLA SORELLINA (BISOGNAVA COMPLETARE UNA STORIA), LA SORELLA HA COMPLETATO LA STORIA CON UN LIETO FINE, LUI CON UNA SERIE DI DIFFICOLTA’ INCONTRATE DAL PROTAGONISTA. DA QUEL MOMENTO E’ STATO RIACCOLTO NEL LETTONE, ANCHE PERCHE’ A VOLTE DICEVA DI SENTIRSI SOLO (ATTUALMENTE I BIMBI NON DISPONGONO ANCORA DI UNA PROPRIA CAMERA) QUANDO POSSIBILE LEGGO UNA STORIA PER CONCILIARE IL SONNO.

SCOLARIZZAZIONE
asilo nido ………. A che età ……………. Reazioni eventuali ………….2 ANNI E MEZZO. NON E' STATA UNA BELLA ESPERIENZA PER LUI. CE NE SIAMO RESI CONTO ALLA FINE DELL’ANNO GUARDANDO UN VIDEO, NEL QUALE DURANTE UN’ATTIVITA’ DI MANIPOLAZIONE IN CUI BISOGNAVA TOCCARE, STRAPPARE CARTA POSTA SUL PAVIMENTO, LUI SI AGGIRAVA DISORIENTATO NELL’AULA. A CASA NON GLI SI POTEVA DARE UN GIORNALE QUALSIASI CHE LO STRAPPAVA IN MILLE PEZZI. PROBABILMENTE LA PRESENZA DI MOLTI BAMBINI E DI UN VOCIO DI FONDO AL QUALE NON ERA ABITUATO LO HANNO UN PO’ DESTABILIZZATO. SPESSO QUANDO SENTE UN FORTE RUMORE, ANCORA OGGI, SI TAPPA LE ORECCHIE CON LE MANI. E’ MOLTO SENSIBILE AI SUONI. ALL’EPOCA NON HA MAI FATTO CAPRICCI. ALCUNE MATTINE AVEVA GLI OCCHIETTI LUCIDI. SUCCESSIVAMENTE, QUANDO GIA’ FREQUENTAVA LA SCUOLA DELL’INFANZIA, ALLA VISTA DI UN VIDEO DELL’ASILO NIDO HA COMINCIATO A PIANGERE. QUALCHE ANNO DOPO ABBIAMO INCONTRATO UNA RAGAZZA CHE IO NON CONOSCEVO CHE LO HA RICONOSCIUTO: RICORDAVA PERSINO IL SUO NOME, CHE AVEVA FEQUENTATO QUELL’ASILO NIDO E CHE ERA IL SUO PREFERITO PERCHE’ ERA IL PIU’ BUONO E SI ISOLAVA SPESSO.

Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
3 ANNI E MEZZO –NESSUNA DIFFCOLTA’.QUANDO ARRIVAVA UN PO’ PIU’ TARDI E GLI AMICHETTI SI ERANO GIA’ ORGANIZZATI IN GRUPPO, AVEVA DIFFICOLTA’ AD INSERIRSI
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........
BUONI ENTRAMBI GLI ASPETTI. DURANTE IL PRIMO ANNO DI SCUOLA L’AMBIENTE NON ERA TRANQUILLO PER LA PRESENZA DI UN PAIO DI BAMBINI PROBLEMATICI CHE DISTURBAVANO LA LEZIONE E SI COMPORTAVANO CON VIOLENZA VERSO UN’INSEGNANTE E VERSO ALCUNI BAMBINI. MIO FIGLIO NON CREDO ABBIA AVVERTITO QUESTO DISAGIO, NON ME NE HA MAI PARLATO E NON HO NOTATO DISTURBI DEL SONNO NE’ HA ESPRESSO IL DESIDERIO DI CAMBIARE SCUOLA, ANCHE DIETRO MIA SOLLECITAZIONE. LA SITUAZIONE E’ REINTRATA: I BIMBI SONO ANDATI VIA.

RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri........ ...AMA STARE IN COMPAGNIA DI BIMBI SELEZIONATI (DA LUI). PRATICA NUOTO E LEZIONI DI PIANOFORTE. SCARSE OCCASIONI DI INCONTRO CON ALTRI CHE NON SIANO FAMILIARI, PER GLI IMPEGNI LAVORATIVI DEI GENITORI E DEL CONSEGUENTE TEMPO PIENO A SCUOLA

SITUAZIONE FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) NONNA NELLO STESSO STABILE
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia)......DA QUANDO FREQUENTA LA SCUOLA PRIMARIA STA PRATICAMENTE SEMPRE CON NOI GENITORI. ALL’USCITA DAL LAVORO PASSO A PRENDERLO A SCUOLA. ALLA SCUOLA MATERNA ANDAVO A PRENDERLO E TRASCORREVA CON LA NONNA DALLE 2 ALLE 3 ORE POMERIDIANE.

modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....).........,
MODALITA’ FERME, SEVERE, CIRCA 7/8 ORE DI SONNO; “COMANDANO” GLI ADULTI, CHE COMUNQUE SONO ATTENTI ALLE SEIGENZE DEL BAMBINO
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) DIVERSE ORE DI TV NEL FINE SETTIMANA, UN PAIO NEI GIORNI FERIALI. DA UN ANNO GIOCA NON PIU’ DI UN’ORA AL GIORNO CON LA NINTENDO, QUESTO HA IMPOVERITO LA SUA CREATIVITA’ NEL GIOCO, SEMPRE PIUTTOSTO SPICCATA (COSTRUZIONI, MACCHININE, SOLDATINI) DA CIRCA UN PAIO D’ANNI COLLEZIONA FIGURINE PANINI DEI CALCIATORI E GIOCA SFOGLIANDO L’ALBUM E ANNOTANDO SU DI UN’AGENZA PARTITE. GLI E’ SEMPRE PIACIUTO MOLTO SCRIVERE. PROVIAMO A STIMOLARLO CON GIOCHI DI SOCIETA’ O CARTE.

EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc.... NESSUNO
Visite mediche, ospedale, altro......
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) SOFFRE DI IPERMETROPIA E DINDOSSA OCCHIALI. HA PIEDE PIATTO E INDOSSA PLANTARE. CIRCA UN PAIO D’ANNI FA GLI ERA STATA DIAGNOSTICATA LA VALVOLA AORTICA BICUSPIDE DA UN CARDIOLOGO, DIAGNOSI CHE NON HA TROVATO NESSUN RISCONTRO ECOGRAFICO SECONDO UN ALTRO CARDIOLOGO.
Altre osservazioni ……….
..................

Non mi sembra emergano

Non mi sembra emergano aspetti patologici del bambino, anche se la nascita difficile può aver rallentato lo sviluppo. Le difficoltà di esprimersi a parole probabilmente dipendono dall'insicurezza generale. Nuoto e pianoforte non sono forse le attività più indicate per favorire l'apprendimento di capacità di rapporto con i coetanei, ma se le fa volentieri sono ovviamene utili. Dormire nel lettone a 8 anni e mezzo mi sembra regressivo, consolatorio, non rassicurante. Rassicurante è provarsi e riuscire a fare da sè le cose della sua età. Dovrebbe forse essere lasciato più libero di fare esperienze che favoriscano l'autonomia e la fiducia in se stesso, per imparare nella pratica e rinforzarsi. Magari con gli scout o gruppi simili. Forse il miglioramento dopo che sono state allentate le redini indica il bisogno di fare un po' di più da sè.

Buongiorno. Per quanto

Buongiorno.
Per quanto riguarda le attività extrascolastiche abbiamo provato in un paio di occasioni a fargli praticare uno sport di squadra, ma quando si è reso conto di essere meno agile di altri, in alcuni casi anche compagni di classe, si è demoralizzato e ha reagito con gli occhioni lucidi. Da genitori abbiamo provato ad incoraggiarlo, spiegandogli che in palestra si va per imparare, ma non ce la siamo sentiti di insistere dopo 2-3 tentativi. In generale mio figlio vorrebbe subito riuscire in ciò che affronta e quando non è così non accetta la sconfitta e rinuncia.
Il nuoto, che pratica già da due anni, sembra piacergli e comunque ha legato con un paio di bimbi tra una vasca e l’altra.
La scelta di riaccoglierlo nel letto è stata dettata dall’esigenza di superare un atteggiamento forse discriminatorio nei suoi confronti rispetto alla sorella, che invece dorme stabilmente con noi.
Un bambino di 8 anni e mezzo è relativamente “adulto”: anche se dorme in un lettino ai piedi del nostro letto (gli spazi in camera sono ridotti e non si poteva optare per una scelta diversa) potrebbe sentirsi escluso dal nucleo familiare.
Non credo che avrebbe piacere di vivere un’esperienza lontano da casa con gli scout o gruppi simili, al di là di quelle che potrebbero essere le nostre apprensioni di genitori.
La ringrazio ancora per la sua attenzione e il suo tempo: mio marito l’ha trovata molto rassicurante ed anche io apprezzo molto il suo non essere allarmista.
Buona giornata.

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