Cacca sul Water

scusate il disturbo ma ho deciso di scrivere perché sono davvero disperata. Mio figlio ha 4 anni e mezzo e si rifiuta di fare la cacca sul Water.
Abbiamo tolto il pannolino circa due anni fa e da allora con la pipi non abbiamo mai avuto problemi.
Mi ha chiesto di continuare a fare la cacca nel pannolino e pensando fosse una cosa transitoria di pochi giorni ho acconsentito. Hanno iniziato a passare settimane e mesi ma il problema permane. Ho provato di tutto, promettergli regali, premi, ricompense. Ho provato a parlargli serenamente e mio figlio mi conferma di aver capito e che lo farà sicuramente la prossima volta che gli scappa. Ma appena gli scappa cambia tutto, si mette a piangere disperato e mi supplica di mettergli un pannolino. Se non glielo metto trattiene la cacca.
Non so più cosa fare. sarei felice di ricevere un consiglio.
Grazie mille

questionario

composizione familiare; mamma 42, papa 51

età del bambino 4 anni e mezzo

problemi in gravidanza: nessuno

NASCITA
a che settimana 38 settimane
Parto naturale
alla nascita : 3.080 Kg e lungo 49 cm.

PRIMI MESI
allattamento: materno - poche settimane
svezzamento 3 mesi (lentamente)
ritmo sonno veglia nei primi mesi: ha sempre dormito bene la notte, senza problemi
persone che lo accudivano, genitori e nonni materni
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? 4 mesi del bambino
reazioni del bimbo: conosceva i nonni e per lui andava bene, non ha mai mostrato problemi

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: prova di tutto ma predilige mangiare pesce, carne e verdura, frutta

abitudini: ciuccio tenuto fino ai tre anni (solo quando stanco)
Vede 30 minuti di tv al giorno (soprattutto videocassette per bambini)
No giochi elettronici

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
seduto da solo verso i 5 mesi, gattonava a 7 mesi, camminava a 10 mesi

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ...molto presto, non ricordo esattamente
molto coccolone, dolce ed affettuoso, da baci e carezze

SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO Ha iniziato a parlare con le prime parole verso i sei mesi.
parla molto bene e correttamente
Perfettamente bilingue

INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
ama giocare ed ama i libri

DISEGNO SPONTANEO
disegna molto volentieri

Molto attaccato ai genitori ed alla nonna materna con cui trascorre le ore in cui la mamma lavora.

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE
comprende tutto ma obbedisce se ne ha voglia
Se non ha vogli alo dice in modo molto chiaro e diretto

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI
molto direttamente ed esplicitamente

COMPORTAMENTO
attivo o tranquillo a seconda dei momenti della giornata, capricciose se non ha voglia di obbedire, accetta regole per l'orario della nanna ma non accetta regole per stare fermo a tavola. Sta fermo il minimo indispensabile per togliere la prima fame e poi si alza per andare a prendere un gioco o un libro (unico modo per tenerlo a tavola)

SCOLARIZZAZIONE
per scelta dei genitori non va all'asilo
In inverno lo portiamo un mese al mare in clima caldo e d'estate trascorre tre mesi abbondanti in montagna (dove ama correre nella natura)

Frequenta regolarmente giardinetti e fa un corso di nuoto

SITUAZIONE FAMILIARE
Genitori conviventi
Nonna abita da sola ma molto vicina ed e' molto presente

Situazione familiare per l'accudimento:
La mattina è un dormiglione e resta in casa con papà (che lavora di notte) che gli legge fiabe fino a tarda mattina, quando lo porta dalla nonna materna. La mamma esce la mattina presto e rientra a metà pomeriggio. Poi sta con la mamma. Ceniamo sul presto e poi papa esce per andare al lavoro.
Va a letto verso le 20.30 e dopo qualche fiaba e qualche coccola dorme massimo alle 21.00
Mediamente dorme 11 ore per notte.
Non fa sonnellini diurni da quando aveva due anni.

EVENTI PARTICOLARI,
Nonno materno è venuto a mancare quando il bambino aveva 10 mesi, la mancanza viene molto sentita e fin da subito questi sentimenti sono stati condivisi col bambino (mai nascosti)

Visite mediche, ospedale, altro: solo quelle previste per tutti i bambini
Eventuali esami fatti e referti Tutto nella norma.

Non dice delle modalità di

Non dice delle modalità di dormire e addormentarsi ( nel lettone, con la mamma?).
Colgo qualche aspetto forse disfunzionale nella gestione generale. La scelta di non mandarlo alla materna gli fa mancare occasioni di apprendere a stare con gli altri e a conoscere autonomamente il mondo e le persone fuori della famiglia. La sua esperienza giornaliera sembrerebbe di rapporto con un adulto alla volta ( papà, nonna, infine mamma).
Non capisco bene cosa intende che vengono condivisi con lui sentimenti di lutto o di perdita per la morte del nonno : vista l'età non sono sentimenti suoi, e può essere quindi invaso da sentimenti non suoi, presenti nell'ambiente e non elaborati abbastanza, che possono complicargli la vita.
Nell'insieme mi sembra una situazione un po' squilibrata che non fornisce sufficienti esperienze di maturazione e apprendimento al bambino. Il problema della cacca mi sembra un segnale che qualcosa non va abbastanza nella attuale organizzazione che quindi forse è da provare a cambiare.

Solitamente la mamma porta a

Solitamente la mamma porta a letto il bambino e sta con lui finche' non dorme.

Solitamente dorme nel suo lettino, ma non sempre. Gli piace molto dormire nel lettone e cerca il contatto fisico, soprattutto con la mamma.

Ho segnalato che è venuto a mancare il nonno e siccome questo è avvenuto quando il bambino aveva 10 mesi e lui vedeva piangere la mamma, la scelta è stata quella di spiegare al bambino cosa era successo. Io/ mamma ero molto legata a mio padre e quindi mi capita di frequente di parlarne con mio figlio e lui sa che si trova in cielo.

La scelta di non mandarlo alla materna è avvenuta per varie ragioni:
- io (mamma) non ci sono andata
- stando con la nonna ha la possibilità di crescere bilingue
- la mattina gli piace stare a lungo a letto e non gradisce essere svegliato presto per dover uscire. Visto che una volta intrapreso il percorso scolastico la vita è piena di impegni, si era pensato di fare il suo bene evitandogli impegni già in tenera età.

Preciso che frequenta regolarmente amichetti ai giardinetti.

Vorrei capire meglio cosa intende esattamente affermando che l'attuale organizzazione deve essere cambiata? Ritiene necessario l'asilo o fa riferimento anche ad altri aspetti?

La ringrazio molto ed apprezzo il tempo che mi dedica.

Difficile ovviamente

Difficile ovviamente pronunciarsi a distanza sulla base solo di qualche informazione scritta. Le mie sono impressioni che possono essere sbagliate.
Riguardo alla morte del nonno è comprensibile ovviamente il dolore della mamma, ma a dieci mesi è difficile ammettere che il bambino si sia accorto della mancanza e anche dopo abbia potuto capire le parole della mamma. Avrà potuto avvertire un cambiamento nella mamma, forse, che lui non poteva capire. E' un lutto della mamma, non suo, ma può darsi che abbia sentito la perdita di qualcosa, come una parte della mamma che è andata via col nonno, per così dire e non è ancora tornata se la mamma non ha superato il suo lutto. Forse la mamma con il condividere a parole cercava di ridare al bambino quella parte di Lei. Ma mi sembra che possa mettergli confusione. Il voler mantenere di fare la cacca nel pannolino potrebbe essere in qualche modo legato a un senso di perdita che spaventa il bambino, come quella che in qualche modo gli viene trasmessa dalle parole della mamma. Il bambino forse come reazione vuole che la cacca vada nel posto cui è abituato, sotto il suo controllo, mentre teme di perderlo se la fa andare nel vaso o nel wc. Va in forte ansia se non può fare così. E'come un tentativo di mantenere il controllo su cose che gli sfuggono.
Non mi è ben chiaro com'è il clima in casa. Non andando all'asilo al bimbo manca l'esperienza del mondo esterno, delle differenze possibili , che non può sperimentare solo ai giardini, e a 4 anni e mezzo può essere una carenza.
L'idea del percorso scolastico come una vita piena di impegni mi sembra che getta un'ombra sul mondo esterno, che lo rende quasi angosciante. Come se fossero solo esperienze negative da risparmiare al bambino. Ma è come se invece che farlo camminare si prendesse in braccio per non fargli fare fatica: facendo così non potrebbe allenarsi e rinforzarsi e resterebbe indietro nella motricità e nello sviluppo muscolare. Per il bambino la scuola è un mondo di esperienze diverse che gli si apre davanti, oltre che un'occasione di maturare la capacità di separazione e autonomia e di imparare a stare con gli altri, tappe dell'evoluzione che possono essere più difficili dopo questa età, nel nostro ambiente.
Ecco, questi aspetti mi fanno pensare a qualcosa di disfunzionale nell'ambiente che potrebbe ostacolare l'evoluzione del bambino e manifestarsi con il problema della cacca. Pensate voi se queste possono essere impressioni verosimili e se qualcosa può essere cambiato. Consiglierei comunque di non forzare il bambino per la cacca e lasciargliela gestire da sè, occupandosi invece del contorno, per così dire.

La ringrazio e rifletteremo

La ringrazio e rifletteremo sui suoi preziosi consigli e su come metterli in pratica nel modo più opportuno.

Le faremo sapere come vanno le cose fra qualche tempo.

Per il momento grazie

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)