Bimbo di 2 anni e 9 mesi

Salve dottore volevo chiederle un suo parere su mio figlio. Premetto che abbiamo consultato per due volte una psicomotrice specializzata in autismo, che lavoro solo con bambini autistici in un centro d’eccellen a per tali, e ci ha detto chiaramente di toglierci questa paura dell’autismo, dopo due ore di conversazione e vari test fatti al bambino.
Mio figlio ha iniziato a parlare tardi intorno ai 18 mesi ha iniziato a dire no, poi dopo alcuni mesi il primo si, e oggi da più di tre mesi ha avuto un evoluzione nel linguaggio incredibile dic praticamente tutto, forma frasi. È un bambino intelligentissimo furbo e sopratutto testardo, ha iniziato a settembre 2017 ad andare al nido privato, e a scuola qualche volta ci hanno segnalato che ha spinto qualche bambino, ma molte volte li abbraccia li bacia si corrono dietro e soltanto restio a condividere i giochi cosa che. A detta della maestra stia imparando a fare, invece con i suoi personali molto meno anche se qualche volta li condivide con la cuginetta di un anno più piccola. Due cose lo fanno piangere in modo incredibile il dottore e il barbiere, e stiamo cercando con discorsi vari di farlo ricredere su di loro. Ha sempre avuto un ottimo pointing soprattutto a detto dellla psicomotrice, ci comunica le sue esigenze che sia fame giocattoli o altre cose, ma ancora non toglie il pannolino anche se in due tre occasioni ha fatto i suoi bisogni nel vasino, imita gioca in modo funzionale risolve puzzle figurativi di piccole dimensioni in modo autonomo, r fa anche giochi simulativi tipo dare il latte a qualche peluche, sparare agli uccelli, creare piste con discese per le macchine, non gioca sempre con le stesse cose. Quando andiamo a casa di qualcuno e ci sono persone nuove su intimidisce ma dopo poco gli passa.
Ieri sera scasualnente ha fatto caso a le ombre che si formavano sul muro e ha detto che aveva paura, mi sono soffermato con lui un’anima quindicina di minuti e gli ho fatto capire che non doveva avere paura tanto da mettersi a giocare.
Quando vengono i familiari a casa e un’anima festa per lui fa di tutto per attirare la sua b attenzione e non li lascia un minuto.
Volevo qualche info da lei e anche qualche domanda specifica da parte sua su qualche argomento che io non ho trattato nel post.
Ps. Nato una settimana prima con parto naturale e senza complicazioni
Grazie mille distinti saluti

Siete preoccupati di qualche

Siete preoccupati di qualche cosa?

Risposta

Per il fatto che non parlasse ci eravamo messi il “pallino” dell’autismo. La paura per tale cosa è tanta anche se conosciamo molto bene nostro figlio è non ci sembra avere problemi, ma un parere sulle cose che le ho descritto a noi farebbe molto piacere. Inoltre sta imparando anche a contare molte volte riesce da solo ad arrivare anche a 5 e se aiutato anche a 10. A scuola non vuole cantare le canzoncine e ne seguire i gesti che fanno le maestre, ma a casa gli chiediamo se hanno ballato e lui risponde di sì e ci mosta anche come, forse si tratta di timidezza?

Ah, ora si capisce. No, vi

Ah, ora si capisce. No, vi direi di lasciar perdere l'autismo e di non rovinarvi e non rovinargli la vita a pensarci, il bambino mi sembra nella norma. Cercate di non tartassarlo e di stare con lui normalmente, senza volerlo 'stimolare' a tutti i costi. I bambini imparano da sé, se sono in un ambiente normale, dove possono imparare dalle esperienze che fanno. Quanto al comportamento a scuola non tutti sono uguali, i bambini, ci sono quelli più estroversi e quelli più introversi, quelli che arrivano prima e quelli dopo, e così via.

Grazie mille dottore per la

Grazie mille dottore per la sua risposta. Ma volevo chiederle in merito al fatto che quando andiamo dal dottore o dal barbiere inizia con questo pianto disperato tanto da doverlo mantenere per farlo visitare o tagliargli i capelli, ma appena finita la visita o il taglio si calma, e quindi volevamo sapere se c’è qualche consiglio da poterci dare su come comportarci in merito, per far sì che possa prendere con più tranquillità queste due cose.
Grazie mille

Forse ha avuto delle brutte

Forse ha avuto delle brutte esperienze con i camici bianchi... Col tempo, crescendo e verificando che non gli succede nulla di male, dovrebbe un po' alla volta superare il 'trauma'. E poi forse conta il vostro atteggiamento, se entrate in 'risonanza' con la sua ansia o no. Se vi vede tranquilli e sicuri ( veramente, non per finta) probabilmente si tranquillizzerà anche lui.

Grazie ancora...

Grazie ancora...

Timidezza o altro? Inserito

Timidezza o altro?
Inserito da Live432T1 il Mar, 13/03/2018 - 13:39.
Salve dottore, volevo chiederle una cosa,praticamente nostro figlio, come scritto nei post pr cedenti ha 2 anni e 10 mesi, ha iniziato a dire le prime parole intorno ai 27-28 mesi e nel giro di pochi mesi ha arricchito il suo vocabolario in una maniera incredibile, come se fosse sbocciato all’inprovviso, adesso riesce a formare piccole frasi riesce a contare fino a 10 Da solo. Premettendo che non ha problemi nel stare con i coetanei e a giocarci, ma praticamente quando sta a scuola o ci sono volti nuovi non proferisce parola, e quando gli poniamo qualche domanda ci risponde a bassa voce e con la testa abbassata come se avesse vergogna, ma poi se questo volto nuovo rompe il ghiaccio con lui man mano ritorna il suo solito essere cioè giocherellone e chiacchierone, come per esempio sabato sera siamo stati a cena da alcuni amici per la prima volta lui ha giocato con la bimba coetanea, l’abbracciava però senza proferire parola, solo nel momento in cui dopo alcune ore che stavamo lì è arrivata la sorella di questa nostra amica, la quale ha iniziato a giocare con entrambi e lui dopo pochi minuti si è sbloccato a parlare. A scuola dice pochissime parole rispetto al suo vocabolario odierno, probabilmente le maestre non hanno tutto sto tempo n da dedicare lui per farlo sbloccare anche se in alcune situazioni di gioco condiviso con qualche bimbo ci riferiscono che lo sentono parlare. Anche se parla poco a scuola quando torna a casa gli chiediamo cosa abbia fatto e lui ci racconta tutto quello che aha fatto, quindi penso ci vada volentieri, anche perché tranne quel fatto che quando la mamma lo accompagna si nasconde dietro di lei sta tranquillo cioè non piange.
Volevo un suo parere su quanto descritto, sia per illuminarci su quale possa essere la causa e come rimediare.
Grazie mille

Inserito da gianmaria.benedetti il Gio, 15/03/2018 - 10:40.
A volte i bambini si 'vergognano' a parlare fuori di casa o con estranei, e anche a scuola. Forse si sentono non bravi, o hanno paura di essere criticati, per qualche motivo, o chissà. A volte magari la lingua o l'accento o il modo di parlare a scuola è diverso da casa e il bimbo si 'protegge' non parlando o parlando piano. Direi che è bene lasciare che parli e comunichi come vuole senza fargli pressione e senza rimproverarlo o dirgli che non è bravo o non è capace. Questo magari ditelo anche alle educatrici, se volete, o a volte è meglio aspettare e non dire niente, a meno che non siano loro a segnalarvelo.
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Inserito da Live4321 il Gio, 15/03/2018 - 18:18.
La ringrazio per la risposta, a segnalarcelo sono state le maestre perche gli avevamo comunicato la sua esplosione di parole avuta in pochissimi mesi, e loro ci hanno comunicato il fatto che a scuola non parlasse. Infatti quando andiamo a prenderlo a scuola appena varcata la soglia della classe, inizia il suo chiacchierare mostrandoci i giochi nel cortile e invitandoci a giocare con lui. Quindi sarà un blocco dovuto alle quattro mura scolastiche e alla presenza di persone estranee.

Salve dottore, volevo farle

Salve dottore, volevo farle una domanda, vista questa sua astensione dal voler parlare in presenza di persone estranee e a scuola, potremmo essere di fronte al mutismo selettivo? In presenza di estranei e in luoghi affollati non dice una parola, ma se questo estraneo cerca di rompere il ghiaccio con lui si sblocca tanto da giocarci. Grazie ancora per la sua disponibilità e pazienza

Ci assomiglia, ma di solito

Ci assomiglia, ma di solito quando si parla di mutismo elettivo il bambino non si sblocca così rapidamente. Per evitare che evolva verso un mutismo più rigido, è bene lasciare che si esprima come vuole, senza insistere per farlo parlare e facendogli fare esperienze che gli facciano prendere confidenza col mondo extrafamiliare, sempre insieme a una persona conosciuta, non da solo. Ma senza pressarlo, senza stressarlo.

Grazie mille dottore

Grazie mille dottore

Fatta visita dal neuropsichiatra

Salve dottore volevo dirle che abbiamo fatto una visita dal neuropsichiatra, ora volevo farle leggere la sua relazione e avere un vostro parere su quest’ultima, è un vostro parere sui consigli datoci. Come posso fare per inviarle la valutazione? Posso riportarla qua?

Se crede può mandarmene copia

Se crede può mandarmene copia per email ( veda 'contatti' ), poi risponderò qui.
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Ho visto la relazione inviata: lo specialista non ha rilevato problemi di rilievo mi pare ("contesto socioeducativo adeguato, buone capacità cognitive, linguaggio lievemente ritardato, sviluppo emotivo comportamentale con una certa disregolazione e inibizione iniziale e eccessivo pianto alle frustrazioni, una certa oppositività e rigidità..."). Direi che sono le caratteristiche di un bimbo un po' viziato e immaturo... Non vedrei necessità di ulteriori visite per l'udito e il linguaggio, visto che è in buona evoluzione, sembra. La psicomotricità in sè , col bambino che va all'asilo e sta con gli altri abbastanza bene, mi pare, non vedo che fondamentale utilità possa avere. La logopedia poi in un bambino così non saprei proprio perchè?. Sta già parlando... I colloqui psicoeducativi ai genitori forse potrebbero essere utili dato il contesto un po' ansioso e magari con aspetti educativi 'vizianti' che frenano la maturazione del bimbo negli aspetti segnalati.
Nel complesso vista l'evoluzione positiva in generale, penso si possa aspettare e vedere nei prossimi mesi come vanno le cose. Ovviamente con tutte le riserve di un consulto a distanza.
Magari potreste leggervi un buon libro sull'educazione dei bambini nei primi tre anni, ad esempio 'Il metodo Montessori ...da 0 a 3 anni … '– di Charlotte Poussin – Ed Demetra (Giunti Editore, 2017), che mi sembra fatto molto bene.

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
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