Genitori in difficoltà: crisi all'asilo

Una mamma in difficoltà scrive

"Buongiorno, sono la mamma di un bambino di quasi 3 anni"... Aveva già scritto mesi fa in merito a mio figlio che all’età di due anni ancora non diceva una parola.
Su consiglio del pediatra hanno fatto visite neurologiche e neuropsichiatriche. Fortunatamente il bambino non aveva nulla a livello neurologico. Inseritoo al nidodopo un paio di mesi ha iniziato a parlare, ancora non fa frasi, ma dice tutte le parole.

Ma è sorto un altro problema… Il bimbo ha smesso di mangiare… Al nido non mette in bocca nulla, mai nulla. Poi ha smesso anche di mangiare a casa. E ho notato che ogni cosa che fanno al nido, lui poi smette di mangiarla anche a casa… Se al nido fanno pasta al pomodoro (che adorava) lui la rifiuta e non la mangia più neanche a casa… Stessa cosa per ogni altro alimento. Siamo arrivati al punto che mangia solo pasta al pesto... O meglio mangiava, ora non più neanche quella…
....
Fa colazione con lo yogurt, il latte non lo vuole più e ancher merenda con yogurt e biscotti, pranzo e cena vuole solo frutta frullata… Lui vorrebbe anche biscotti e merendine per cena e pranzo, ma io rifiuto categoricamente…
Ieri sera dopo che mi ha gettato il cucchiaino con la minestra in terra, dandomi una botta sul braccio, mi sono arrabbiata, ho gridato e ho dato due schiaffi sulla mano di mio figlio… Ho pianto in bagno per un’ora, ma ho perso la pazienza…
Oltre al problema alimentazione, abbiamo anche un problema comportamentale… Mio figlio è capriccioso, se non ottiene quello che vuole, si mette a piangere e sbatte i piedi… In più lui non vuole stare col papà, lo picchia senza motivo, lo scaccia, ...
Ha una sorta di morbosità nei miei confronti, vuole me per dormire, vuole me per giocare, è sempre attaccato ai miei pantaloni, non posso neanche andare in bagno, perché lui fuori la porta bussa e piange. Premetto che non è un bambino violento con nessuno. .... noi due lavoriamo a tempo pieno, rientriamo a casa alle 18.30 e lui il tempo che non passa a scuola lo passa coi miei genitori ai quali è molto affezionato. Anche se devo dire che i miei genitori lo hanno straviziato in tutti i campi. Non tollerano che possa piangere e crescere, non tollerano che non mangi e quindi lo sgridano… Cosa devo fare?
Perché mio figlio si comporta così con l’alimentazione? Perché si comporta così con suo padre? Leggo che in ogni comportamento dei bimbi c’è un qualcosa che comunicano, io non lo capisco questo qualcosa…

bambino difficile

Gentile signora

Dalla sua descrizione temo vi siate fatti prendere la mano ed avete perso un po' le briglie della situazione. Vostro figlio, un po' come un cavallino imbizzarrito, non può guidarsi da sè e ha bisogno di essere ripreso sotto controllo dei genitori.
Le bizze e pretese tiranniche e difficoltà, più che 'comunicare' qualche cosa, sono di solito il segno di uno stato di confusione malessere e disagio che deve essere recuperato principalmente dagli adulti, riprendendo la guida e le redini del bimbo. Spesso è prima di tutto un problema educativo e organizzativo nel senso che l'ambiente probabilmente non è organizzato in modo sufficientemente adeguato. Già prima la situazione sembrava un po' precaria, e c'era stato a quanto sembra un ritardo psicomotorio e del linguaggio, verosimilmente imputabile agli stessi fattori. L'andata al nido è per questo bambino probabilmente un'esperienza più difficile che di norma e lui ha reagito lottando per riprendere la situazione perduta e tornare indietro.
Sembra che lui 'protesti' col rifiuto del cibo, arma molto potente, che mette in crisi tutti i genitori e non solo. Ma pretende anche di decidere lui e comandare come un piccolo tiranno. Non è 'colpa' sua, ma lasciarlo fare potrebbe significare farlo diventare sempre più problematico. Va rimesso un po' alla volta e con pazienza nei suoi limiti e nel suo posto ed aiutato e sostenuto ad andare avanti nella crescita.

Può darsi che operativamente vi serva l'aiuto -diretto ai genitori, non tanto al bambino, crederei- di uno specialista (neuropsichiatra infantile o psicologo dell'età evolutiva) esperto in famiglie con bambini piccoli... A Roma non dovrebbe essere difficile trovarlo. O potete tornare dove siete già stati per accertamenti. Cordialmente

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