Crisi economica e sacrifici

Ingenuamente mi domando, a proposito della manovra economica in atto per la crisi: quando si fa una colletta per raccogliere dei fondi, metti una sera a tavola, ciascuno dà qualcosa. Non poteva il governo fare - anche in occasione del periodo di versamenti fiscali - un prelievo 'una tantum', magari tipo 'prestito allo stato' da restituire in futuro se possibile, chiedendo a ciascuno una percentuale equa del proprio reddito, ovviamente variabile col censo, fino al raggiungimento della cifra prevista, su tutti i reddidi, di lavoro, depositi bancari, titoli, proprietà ecc ecc? Non sarebbe stato più equo e condivisibile? Così tutti avrebbero contribuito alla 'colletta' in base alle loro possibilità. Ovviamente stanando gli evasori e il lavoro nero....
Illusioni e utopie, va be'....

Stasera a Ballarò

Stasera a Ballarò Tremonti ha dichiarato che nessuno in Europa aumenta le tasse e quindi non si può chiedere un sacrificio a tutti, per cui l'unico modo alternativo sarebbe in pratica rimettere i ticket in Sanità (che ci sono già, aumentarli, quindi...). Brr, molto meglio bloccare gi stipendi ai dipendenti pubblici (e slittare le pensioni e le liquidazioni), che così in pratica pagheranno un òbolo di circa 150 euro ciascuno... Non ha risposto alla domanda se non era una tassa anche questa. Comunque cercheranno di convincere più gente a pagare le tasse.
Nessuno parla, neancora, di titoli bancari, conti correnti, beni immobili e mobili, che pagano sembra molto meno tasse degli altri e sono forse (almeno per la parte che fanno gli speculatori finanziari) i responsabili di aver scatenato la crisi, e di guadagnarci anche. Un po' come facevano (fanno?) con le guerre, e magari i terremoti, i disastri naturali e non...
Siamo proprio sicuri che gli economisti guidino meglio le società e gli stati dei (buoni) politici?

Un'altra curiosità ingenua potrebbe riguardare il famoso debito pubblico che ci strozza. Se ne dà la colpa alle spese dissennate fatte dai governi sembra dagli anni ottanta in poi. Sarebbe interessante vedere un po' di nero su bianco, conti e cifre, avanzi e disavanzi.... Ma poi resterebbe il dubbio: e se in realtà ci raccontassero solo quello che vogliono?

Il branco di lupi dei mercati

Trovo oggi su un articolo economico de 'La Stampa': "L’Italia non è stata finora attaccata dal «branco di lupi» dei mercati anche perché si tratta di una preda troppo grossa. " E' un articolo che parla della crisi economico finanziaria e dei rischi che anche l'Italia corre, dopo altri paesi, di essere attaccata' dalla speculazione finanziaria internazionale.
Articoli ed espressioni simili sono diffusi su tutti i giornali e mezzi di comunicazione, e mi ha colpito una simile espressione anche nel discorso di Natale a reti unificate del Presidente Napolitano.
Non posso fare a meno di stupirmi che tali attacchi, tali 'branchi di lupi', vengano considerati inevitabili, per così dire parte del gioco.
Eppure si usano espressioni simili: gruppi di persone 'attaccano' l'economia di imprese e addirittura di stati, come una volta - e ancor oggi nel corno d'Africa e altrove - facevano e fanno bande di pirati che attaccavano galeoni o depositi di oro e mettevano a ferro e fuoco città intere (fonte: Salgari, I Pirati della Malesia, o anche 'I corsari della Tortue'). La differenza è che i pirati venivano cacciati e combattuti con cannoniere e altri mezzi militari, e spesso impiccati al più alto pennone, mentre questi "lupi" non vengono praticamente nè messi in condizione di non nuocere nè combattuti.
Come se la 'finanza' e le 'Borse' fosse un campo (un mare) in cui le leggi - che impediscono ad esempio gli assalti alle navi, ai treni, ai forzieri tipo Fort Knox, o i rapimenti di persona per chiedere il riscatto, come usava anni fa per finanziare gli investimenti della 'ndrangheta - non valgono: queste 'bande di pirati' hanno licenza di andare all'arrembaggio attaccando economie di stati interi, precipitando intere popolazioni in crisi economiche gravi come quelle che vediamo. C'è qualcosa che non mi torna.
Qualcuno mi spiega perchè i furti, la pirateria, le mafie sono illegali mentre gli attacchi speculativi 'del mercato' no?
Forse perchè chi fa tali attacchi fa parte degli stessi 'club' che governano le sorti economiche del mondo, che magari passano disinvoltamente da un lato o dall'altro della scacchiera, o addirittura giocano contemporaneamente nei due campi?

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