padre disperato

Mi chiamo ... . Ho 58 anni. Sono un padre
disperato. Non so più dove sbattere la testa. Per questo vi contatto in questo
modo. Sto vivendo un momento a dir poco tragico... ( a causa di una grave malattia di mia moglie). ....

Veniamo a A, mio figlio,di 15 anni (l'altro e' Y 9
anni). A non è autistico. Ha tutta una serie di sintomi che fanno
riferimento alla sindrome di Asperger. Fin da piccolo ha avuto disagio nel
relazionarsi con i coetanei. A scuola ha sempre avuto l'insegnante di
sostegno fin dalle elementari. Ha una memoria eccezionale,ricorda date,testi
di canzoni,poesie. Non ha però capacità critiche e di sintesi. Parla
bene, mangia (molto). I suoi ragionamenti sono molto infantili: "mi vuoi bene,mi
sei amico, sei arrabbiato con me ecc" Per questo infantilismo dei suoi
ragionamenti e dei suoi interessi non riesce a relazionarsi con gli altri
ragazzi e ragazze. E' ripetitivo,fino all'ossessione. Non deve essere
contraddetto nei suoi ragionamenti altrimenti si agita e poi diventa
agressivo specie con se stesso, dandosi dei pugni in testa.
Quest'anno ha
frequentato la prima classe del liceo classico linguistico (è portato ad
apprendere bene le lingue,tedesco,inglese e spagnolo avendo una grande
memoria) Ma è stato un disastro. Si è accorto delle ragazze ed ha preso una
cotta dopo l'altra. Ovviamente non corrisposto ha provato brucianti
delusioni. Ha una sensibilità enorme e, se anche non capisce bene l'ironia e
il sarcasmo, si è sentito preso in giro,respinto ed emarginato. A è
ripetitivo nei suoi ragionamenti in quanto si sente insicuro e va in ansia
chiedendo in continuazione di essere rassicurato con risposte che abbiano
però un filo diretto con i suoi ragionamenti : se la risposta non lo
soddisfa si agita moltissimo. L'insegnante di sostegno fa quello che può,ma
di fronte ai problemi psicologici e neuropsichiatrici di A è
dura.

A soffre per la situazione della mamma (come pure Y)
A ora soffre di forte depressione. I ragionamenti sulle ragazze sono
ossessivi, ripetuti in continuazione. Ha rancore verso le ragazze che stanno
con i loro rispettivi ragazzi e non con lui. Si illude che qualche ragazza si
sia pentita e voglia stare con lui, ma A non ne vuol più sapere. Sono
costruzioni sentimentali solo sue purtroppo E noi dobbiamo assendarlo perchè
non si agiti. Quando guarda la Tv e vede qualche bella ragazza pensa che
voglia lui e non l'attore di turno,che disprezza. Tutti i giorni guarda
per due o tre volte lo stesso film (Titanic),dove lui si immedesima in Jack
che ama Rose. Sente le stesse canzoni di Celentano.

Ora è in cura dalla
Neuropsichiatra che gli somministra un antidepressivo e alla bisogna gocce
di calmante quando è agitato e si da i pugni in testa. La Neuro psichiatra lo
viene a trovare a casa, perchè A non vuole andare al Centro. Le
medicine gliele diamo di nascosto perchè altrimenti non le prenderebbe. Ora
è un pò più rilassato. Ma quei ragionamenti ossessivi sono sempre nella sua
mente. Non vuole venire al mare se non c'è la mamma: ma la mamma deve stare a
casa a riposo, non ha più le energie di qualche mese fa. .....
Il primo anno
di scuola media superiore e l'aggravarsi della malattia di M (da
gennaio 2010 in poi) sono stati una mazzata per A : rispetto all'anno
scorso è regredito.
Al Centro di Neuropsichiatria infantile di ... mi
avrebbero consigliato il ricovero al Neuropsichiatrico infantile di Pisa. Ma
A non ne vuole assolutamente sapere. Non vuole le medicine,non vuole
andare al Centro di ... , non vuole sentire parlare di ospedali, non vuole
vedere nessuno. Se lo porto fuori devo tenerlo attaccato a me, altrimenti
diventa invasivo con la gente che rimane naturalmente sorpresa dal
comportamento e dai ragionamenti infantili di A. Sono distrutto. Sto
pensando al ricovero di A a Pisa con la forza e ...
Che cosa mi consigliate ? Ho trovato il vostro
indirizzo Email navigando su Internet come un disperato. Vi ringrazio in
anticipo per il vostro auterevole aiuto.
Ossequi da ...
P.S. ....

Mi dispiace molto per sua

Mi dispiace molto per sua moglie, e per le conseguenze su tutta la famiglia.
Per quanto riguarda il figlio con sindrome di Asperger, mi pare di capire che, a 15 anni, sia una persona che comprende molto bene le cose, anche se ha un suo punto di vista particolare e spesso è in difficoltà ad adattarsi a quello degli altri. A questo proposito - anche riguardo alle terapie forzate e così via, la informo che in America esiste un movimento per i diritti delle persone autistiche che rivendica per queste persone il diritto di non essere curati e di essere rispettati anche nella loro diversità. Alcune di queste persone autistiche o 'Aspies', come si chiamano fra loro, hanno scritto libri, fanno conferenze, e sostengono che l'autismo o l'Asperger, quando appunto non si associa a grave ritardo mentale e comportamenti incontrollati, deve essere visto come una variante delle personalità umane. Sono contrari alle ricerche genetiche che vorrebbero farli sparire. Se legge l'inglese può trovare spunti in internet. Ora cerco se trovo qualche indirizzo da darle. Eccone uno che ho avuto recentemente: un articolo di giornale sulla più famosa persona 'autistica' in questo momento: http://www.kansas.com/2010/08/05/1433591/autism-isnt-everything.html.

Mi sembra che suo figlio abbia tutto il diritto di essere considerato così, di essere rispettato come persona che sta crescendo e facendo le sue esperienze, forse in modo più difficile che altri, ma non è detto, se si guarda intorno.
Per cui io parlerei chiaramente con lui e certo, vista l'età di 15 anni e la sua intelligenza e capacità di comprendere, non farei nulla contro la sua volontà, a meno che non si tratti di situazioni di comportamento gravemente alterato e a rischio, ma come in qualsiasi altra persona.
Le faccio i miei auguri per la conduzione della famiglia in questo grave frangente, spero che lei possa resistere. per aiutare anche i suoi figli ad affrontare la grave situazione. Mi saluti sua moglie e le faccia coraggio.
Cordialmente

Dr Gianmaria Benedetti

PS credo che in situazioni come ha descritto i sentimenti di colpa siano difficili da controllare, ma bisogna saperli scrollare via per dedicarsi alle cose da fare, come un'inutile zavorra.

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