Vede la mamma in fotografia e piange
Una mamma mi scrive:
> Gentile dottore, non so se posso, ma mi permetto di rivolgerle una domanda
> nella speranza che lei mi possa essere di aiuto. Sono mamma di una bimba che
> compie due anni a novembre. E' molto affezionata a me, anche perché
> praticamente non ci siamo quasi mai staccate sin da quando è nata e ancora non
> va all'asilo. Da circa cinque mesi noto in lei un comportamento al quale non
> riesco ad attribuire una spiegazione. Quando mi vede in foto o in filmino (e
> capita solo quando vede me), inizia a piangere e a ripetere "mamma, mamma...",
> anche se io le sono accanto e cerco di rassicurarla sulla mia presenza. Cosa
> vuol dire?
> La ringrazio infinitamente qualorà potrà essermi di aiuto.
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gentile signora, mi sembrava
gentile signora,
mi sembrava di avere già risposto a una domanda simile, forse altrove. Può darsi che l'abbia solo pensato...
L'età della bimba la rende 'sensibile' alle paure di separazione e di perdita delle persone importanti. Di solito queste paure si manifestano nell'andare all'asilo, o nell'addormentarsi; può darsi che anche il pianto disperato a vedere la mamma in fotografia abbia a che fare con la paura di perderla. Ovviamente la separazione è un processo importante, fondamentale per l'autonomia e la crescita: stare 'molto attaccate' forse è un segno di qualche paura di troppo, della bimba o della madre. L'esperienza che la mamma va via, ma poi ritorna, è fondamentale. Il lieve dolore che produce, ovviamente consolato da persone fidate, è come un allenamento alla fatica: se uno è allenato, fa molto meno fatica a fare un lavoro o una corsa, ecc, che se non è allenato. Il che non vuol dire che il dolore fa bene. Ma è inevitabile e fa crescere. In effetti quello della crescita è più fatica che dolore. La crescita è apprendimento e allenamento attraverso le esperienze che si fanno. Che ovviamente devono essere a misura di bambino.
Cordiali saluti
drGBenedetti