diminuzione litio

Salve, sono una donna di 32. Nel novembre 2008, dopo un episodio maniacale contenuto con un ricovero, mi è stato diagnosticato il disturbo bipolare ed ho iniziato una terapia con sali di litio e lamictal. Ho dovuto abbandonare quest'ultimo farmaco per una reazione allergica ed ho proseguito la terapia con litio di 750 mg/giorno. In questi anni, grazie anche ad una costante terapia psicologica che si affianca al lavoro della mia psichiatra, ho acquistato fiducia in me stessa, stabilità e serenità emotiva, ho un lavoro precario ma abbastanza continuativo, sono andata a vivere da sola, ho un legame affettivo profondo con un uomo, ho riallacciato e rattoppato i rapporti con la mia famiglia, sono serena, non mi sento più in balia della corrente, riesco ad affrontare situazioni di tensione o di incertezza con una tranquilltà che mai avrei creduto di raggiungere. In seguito a questo mio benessere, in accordo con la psichiatra, a marzo 2010 iniziai la sospensione graduale del litio. Da fine agosto assumo 300 mg/giorno la sera. ho avuto qualche disturbo del sonno nella prima settimana (nella quale ho anche ripreso il lavoro con sveglia alle 6.30 a cui non ero più abituata)ora mi sento bene e stabile. Ora la mia psichiatra ha accennato di aspettare fino a gennaio/febbraio 2011 per proseguire nello scalaggio, per via del cambio di stagione...io non sono un medico...ma sono rimasta talmente stupita da questo lungo lasso di tempo previsto che sto pensando seriamente a consultare un altro medico. Ammetto che già in altre occasioni mi sono trovata in contrasto con la mia psichiatra, e che di lei non ho piena fiducia. Però prima di fare un passo drastico vorrei chiedervi se questo tipo di previsione a lungo termine può avere delle motivazioni che io ignoro, a parte il cambio d stagione (che in 6 mesi avviene per ben due volte, no???). Ringraziandovi anticipatamente vi auguro buon lavoro L.

Gentile

Gentile signora/ina,
difficile dare un altro parere sullo scalaggio del Litio dopo un episodio maniacale che ha richiesto il ricovero, come nel suo caso. Bisognerebbe saperne un po' di più sull'episodio stesso, la sua entità, la velocità di risposta alle cure, la sua situazione attuale, con la ripresa di ritmi di lavoro forse stressanti, ecc. Il mio consiglio è di discutere i suoi dubbi con la psichiatra, apertamente_ è il modo miglioro per mantenere o rafforzare il rapporto medico/paziente, da cui dipende molta parte della cura. Probabilmente il lieve 'movimento' di questo periodo, quasi una lieve 'scossa di assestamento' ha indotto nel medico una maggior prudenza nel togliere la terapia. I tempi che descrive di scalaggio non sono lenti, e un po' mi domando se è Lei che vuole sospendere i farmaci e che fa pressione sulla psichiatra. Ci sono motivi particolari di voler togliere il Litio dopo un anno e mezzo dal ricovero ospedaliero, che forse non è un periodo di tempo molto lungo?
Cordialmente
dr GBenedetti

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