Intorno al caso Ruby/Berlusconi e ai servizi per i minori

Quello che finora non è stato detto sul caso Berlusconi/ Ruby è che il sistema della giustizia minorile e dei servizi per i minori ci fa un ben magra figura.

Una ragazza minorenne, straniera, senza documenti, arrivata 'per caso' in questura- cioè per una rissa in un istituto di bellezza e per l'accusa di aver rubato 3.000 euro - viene trattenuta dalla polizia perchè c'è a suo nome una denuncia di scomparsa. Forse quella denuncia l'hanno fatta i genitori, come normalmente succede quando una figlia minorenne va via da casa contro il volere dei genitori.
Avendo un po' di esperienza di 'stranieri minori non accompagnati', cioè che non hanno un referente adulto (genitore o parente o tutore) cui essere riaffidati legalmente, so che questi vengono normalmente affidati dal TdM a centri di accoglienza e comunità fino alla loro maggiore età. Se invece hanno i genitori - che magari sono quelli che hanno fatto denuncia di scomparsa - vengono riaffidati ai genitori, a meno che non abbiano commesso reati siano condannati al carcere minorile o a una comunità obbligata.

In questo caso poliziotti, commissario, procuratore del TdM non hanno fatto il loro dovere. Immagino che il fatto che la ragazza fosse figlia di immigrati ha giocato un ruolo: fosse stata figlia di persone più influenti o capaci, la famiglia avrebbe protestato, forse le cose sarebbero andate diversamente. Invece, come in altri casi che noi chiamiamo di 'sindrome di alienazione culturale', i diritti della famiglia e della persona minorenne immigrata e 'debole' vengono completamente travolti.

Lasciamo ad altri parlare del contesto politico ed etico della cosa, o anche degli altri aspetti istituzionali in gioco, se non degli aspetti psicologico/psichiatrici-gerontologici sullo sfondo.
Qui diciamo solo che il magistrato e la polizia dovevano riaffidare la ragazza alla famiglia - che ne aveva denunciato la scomparsa - o ai servizi sociali che si sarebbero occupati della ragazza finchè minore, perchè così dice la legge. Invece è stata 'affidata' a un'amica', dietro 'raccomandazione', e la cosa si è poi rivelata assolutamente inaffidabile. C'è anche da dire che normalmente le comunità e le persone che si propongono come affidatari devono avere certi requisiti ed essere inserite in liste a disposizione dei servizi sociali.
Non sembra certo essere successo così in questo caso, e uno non può che restare allibito da vicende che sempre più richiamano un clima da basso impero, da decadenza dell'impero Romano.
Caligola, imperatore romano che nomina senatore un cavallo, da una parte, e Petronio che descrive la decadenza dei costumi nella Roma imperiale nel suo 'Satyricon' vengono alla mente sempre più spesso.

il pm del TdM

Finalmente e per fortuna il pm del TdM prende posizione: I servizi dei minori non possono chinarsi alle raccomandazioni o peggio. Si trattava di una minore non accompagnata, senza permesso di soggiorno, fuggita dalle comunità cui era stata affidata, come tanti altri casi che non arrivano all'onore della cronaca, se non in casi simili o quando si suicidano in carcere minorile, come successo un anno fa. Oggi come allora risultato di gravi inadempienze nell'ambito degli stessi servizi. C'è del marcio in Danimarca, diceva Shakespeare. La Danimarca oggi è qui.

Il marcio sta uscendo alla

Il marcio sta uscendo alla luce del sole. Nei comportamenti descritti sembrano riconoscibili quindi reati puniti dalla legge. Ne parlano talk show, Tiggì, giornali e tutti, in pratica. Ma a parte procedure, cavilli e garbugli azzeccati o meno, non ho ancora sentito una domanda, che suggerirei di porre: chi ha una figlia di 20 anni (per non dire sotto i 18), sarebbe lieto che partecipasse a quegli incontri di cui si parla in casa del vecchio satrapo e della sua compagnia?
Il piano inclinato sembra sempre più scivoloso. E non si può non pensare alle conclusioni delle tragedie greche che giravano sempre intorno al tema dell' hybris punita. L'uomo che si arroga ogni potere in una presunzione senza limiti viene travolto alla fine dalle cose che lui stesso ha sollevato.

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)