Nido e disturbi del sonno

Riporto: Salve dottore, le ho scritto perchè ho bisogno di un aiuto, sono una mamma di
una bimba di 22 mesi abbastanza tranquilla e serena fino a un mesetto fa. Mia
figlia ha iniziato il nido nella seconda settimana di settembre e per la prima
settimana solo per poche ore di mattina. Successivamente è rimasta fino dopo
la pappa (12 e45 la prima uscita). Nella terza settimana faceva anche il
riposino e la prendevo nel primo pomeriggio. Di mattina è sempre stata
abbastanza tranquilla, interaggiva con i compagni, partecipava alle attività,e
mangiava, ma il pomeriggio faticava ad addormentarsi e dopo mezz'ora di sonno
urlava come la pazza tanto da allontanarla dalla camera per non svegliare gli
altri bambini. Dopo quasi due settimane non l'ho lasciata dormire più
soprattutto perchè anche a casa ha avuto questi episodi sia durante la notte
che durante il riposino pomeridiano. Da dire che quando aveva quasi sei mesi il
fine settimana mi trasferivo a casa di mia madre perchè dovevo lavorare con mio
marito avendo di proprietà un pizzeria e per non svegliarla di notte dormivamo
tutti lì. Un altro punto, secondo me, importante da dirvi che i primi giorni di
nido era diventata attaccatissima a me tanto da piangere in mia assenza e per
la prima settimana non l'ho lasciata più da mia madre eppure non è mai stata
una bimba per così dire "mammona". Solo nel primo mese che l'ho lasciata da mia
madre ha risentito di questo distacco poi successivamente non se ne rendeva
nemmeno conto della mia assenza. Ultimamente, ed è la cosa che mi fa più male,
non mi vuole più con lei preferisce tante altre persone meno che me,
soprattutto al risveglio e di notte, si dispera se la prendo in braccio se la
consolo o la coccolo, e ha un atteggiamento così aggressivo da allungare le
mani grafffiarmi, tirarmi i capelli e mandandomi via. Durante la giornata
sembra un'altra persona solo se stiamo da sole infatti si fa coccolare
tranquillamente ma se già è presente o il papà o la nonna o la zia per lei
potrei anche scomparire. Mi sono dimenticata di dirvi che a scuola l'ho sempre
accompagnata col papà.
Caro dottore aspetto un vostro parere e scusatemi se sono stata troppo lunga
ma credo che quante più cose io vi possa dire voi più capirete il problema.
Grazie

Separazione e crescita

Beh, direi che è una bimbetta che ha delle reazioni ben visibili: meglio così che non tenersi tutto dentro e non farlo vedere.
Mi sembra che dal suo racconto sia evidente che l'andata al nido è stato per così dire un terremoto per il mondo della bimba, e quando se ne è accorta si è messa a protestare a modo suo e fare il diavolo a quattro. E se l'è presa con la madre 'colpevole' dello sconquasso. Il che dal punto di vista della bimba è tutto giusto e la sua reazione di 'iperattaccamento' comprensibile. Probabilmente è stato un colpo troppo forte, non dosato abbastanza da permetterle di abituarsi al cambiamento un po' alla volta e di sopportare il dolore e la paura della separazione dalle persone conosciute. Ma la crescita è fatta di cambiamenti e non si può fermare. E' utile forse fare un po' di marcia indietro, diminuire un po' la 'dose', cioè la durata del nido, curare il momento del distacco consolandola per un po' e poi lasciandola in mani fidate, e resistere alle sue proteste senza spaventarsi e senza arrabbiarsi. Un po' come è successo quando la lasciava dalla nonna.
Se non ci sono altri problemi e se la cosa è gestita abbastanza bene questa fase dovrebbe risolversi abbastanza rapidamente. Altrimenti può essere utile valutare meglio l'organizzazione e la gestione della famiglia e magari migliorare qualche aspetto. (nessuno è perfetto)
Cordialmente

dr GBenedetti

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