enuresi notturna a 22 anni

buon giorno a tutti, volevo confidare con voi un grave problema che mi affligge da quando avevo 8 anni, adesso ne ho 22 e il problema persiste per non dire che è addirittura aumentato, tutte le notti bagno il letto e questo per me è un problema molto grande perché condivido il letto con la mia ragazza da circa 4 anni e soprattutto perché ho un figlio di tre anni e non voglio dargli questo brutto esempio. Ho fatto tutti gli esami e mi hanno escluso un problema medico, ciò che vi posso assicurare e che ho il sonno profondo e diventa difficile anche svegliarmi di notte x farmi andare in bagno, in pratica non riesco a controllare la vescica. Volevo sapere se c'era una cura o un rimedio a tutto questo perché sono davvero disperato. Vi chiedo aiuto! grazie mille in anticipo

E' comprensibile il suo

E' comprensibile il suo disagio, che può forse essere alleviato da alcune cosiderazioni.
(aggiungo che prima ancora c'è il fatto che è un problema più frequente di quanto si pensi: magra consolazione, però può aiutare a sentirsi meno 'strano')
La prima: non credo che si debba preoccupare per il 'cattivo esempio' a suo figlio (a proposito: a 22 anni ha già un figlio di tre anni, ha bruciato le tappe!...). Non è un problema che si induce con l'esempio.
La seconda: la sua ragazza (madre del figlio) probabilmente è comprensiva e solidale, e questo può essere utile ad affrontare il problema, magari svegliandola o aiutandola a svegliarsi a un'ora della notte precedente l'enuresi, è un modo frequentemente usato per ridurre il 'danno'...
Terza: fra gli esami, se non li ha fatti, è utile fare quelli del sonno, (EEG, polisomnografia, ecc)in un centro di disturbi del sonno. Possono emergere elementi utili ad approfondire il problema
Quarto. Anche se sicuramente c'entrano aspetti di maturazione vescicale, problemi di sonno, ecc, possono essere in ballo anche aspetti psicologici della personalità legati all'autocontrollo, di questo aspetto e di altri, come dire, di assumersi responsabilità rispetto all' evitarle. Perciò una valutazione psicologica potrebbe individuare degli elementi da approfondire. Se vuole può descrivere qualcosa di se stesso e della sua storia, senza mettere elementi di riconoscibilità, su cui potrei dare un parere.
Cordialmente
dr GBenedetti

la mia vita in parole brevi

Buongiorno, mi scusi se solo ora la rispondo ma in questi giorni sono stato impegnato dal lavoro.Allora inizio col presentarmi, mi chiamo X e ho 22 anni sono cresciuto in una famiglia solidale in casa non ci sono mai stati gravi problemi, ho 2 sorelle più grandi,la quale una da piccola ha avuto il mio stesso problema che però all'età di 18 anni è andato via. I miei genitori lavoravano, mia mamma andava via la mattina e tornava la sera verso le 18 e mio padre avendo una sua ditta stava in giro x lavoro a volte tornava la sera altre restava fuori. Io facevo una vita tranquilla, scuola-casa. Poi all'età di 12 anni ho subito la prima perdita in famiglia, mio nonno materno, dopo neanche un anno ho perso mio zio al quale ero molto affezionato, e dopo un'anno circa è venuto a mancare il mio caro papà, lui x me contava più di tutti in famiglia e quindi lì è iniziato il mio calvario. Da lì ho iniziato a fare cose che prima non facevo, ossia uscire con amici ritirandomi la notte o addirittura la mattina del giorno seguente, ho iniziato a fumare sigarette e qualche spinello tra amici.... la mia vita è cambiata da un giorno all'altro, fino a quando ho incontrato la mia attuale fidanzata, con lei ho avuto un bellissimo bambino, ora viviamo sotto lo stesso tetto, lei mi ha aiutato tanto nel mio problema, svegliandomi la notte anche se le risultava difficile perché io ho il sonno talmente profondo che non la sentivo. Fino a oggi però nessun risultato, la sera non sto bevendo (riesco a farlo perché è inverno)ma la notte i succede lo stesso. Come le ho già accennato questo problema è iniziato quando avevo soli 8 anni, una sera mangiai tanta anguria, infatti credevo che fosse stato questo il problema, ma poi la cosa si è prolungata.... Io credo che a breve farò gli esami che lei con tanta disponibilità mi ha indicato. Cordialmente la saluto e aspetto una sua risposta... grazie!!

Lei ribadisce che ha il sonno

Lei ribadisce che ha il sonno profondo, per cui non solo non si sveglia lei, ma anche hanno difficoltà gli altri a svegliarla. Mi domando come faceva col bambino piccolo, che spesso la notte sveglia i genitori: se ne occupava solo la mamma?
Questo potrebbe indicare (non si offenda!) una questione di responsabilità, come se lei addormentandosi 'stimbrasse il cartellino', per così dire, e non si prendesse la responsabilità di quello che succede quando dorme.
Quasi una protesta, sulla base delle scarne notizie che dà sulla sua infanzia, di essersi sentito forse un po' 'abbandonato' ed essersi dovuto prendere troppa reponsabilità allora, da sveglio. Protesta iniziata a otto anni, in coincidenza forse con altri eventi oltre che l'anguria, e proseguita come un'abitudine difficile da rinunciare. Anche la reazione alla perdita di suo padre, dopo nonno e zio, a dodici anni, sembra sia stata una reazione di protesta, per così dire, di essere abbandonato, e un rifiuto di prendersi la responsabilità, lasciandosi invece andare.
L'incontro con la sua 'attuale fidanzata', che le ha dato anche responsabilità paterne, sembra averla aiutata, ma senza convincerla a prendersi compiutamente le responsabilità da adulto, smettendo la sua protesta infantile (la pipì a letto) contro chi forse accusa di non essersi preso sufficienti responsabilità verso di lei...(sua madre?).
E' solo un'ipotesi interpretativa di un possibili fattori psicologici che può prendere in considerazione, cioè la presenza di una componente infantile che disturba la componente adulta della personalità.

Cordialmente
drGBenedetti

buon giorno dottore, sono

buon giorno dottore, sono l'attuale fidanzata di x, ho letto i vari dibattiti e volevo esprimere il mio parere a ciò. volevo iniziare rispondendogli alla sua domanda che del bambino piccolo me ne sono occupata io ma mio figlio a differenza di altri la notte non si svegliava è capitato non più di due notti ma allora abitavo ancora a casa con mia mamma quindi non vivevo ancora sotto lo stesso tetto con x. Volevo confermare tutto ciò che ha detto perchè credo sia un' ipotesi giusta. X è una persona poco matura in tutto, forse questo suo problema nessuno glie l'ha mai fatto pesare anzi, gli sono arrivati a mettere il pannolone fino a quando l'ho conosciuto io che ritenevo la cosa più sbagliata perché lui si sentiva più sicuro perchè era protetto. Adesso io chiedo il suo parere x risolvere al più presto questo problema dato che sia io che lui siamo esausti! non so più che fare all'inizio lo svegliavo ma ora proprio non mi riesce più, lui non collabora x niente, è immaturo non solo x quanto riguarda qst problema ma anche altri.
ps: ma come posso fare x avere un incontro con lei, ha per caso uno studio privato?

Buona sera. Mi sembra di

Buona sera.
Mi sembra di cogliere due problemi, mescolati:

uno è un problema individuale di maturazione della personalità, autocontrollo, ecc, ed è questione di scelte individuali dell'interessato sul cercare un aiuto psicologico individuale o di gruppo, ecc, partendo dal prendersi la responsabilità di decidere che fare, magari spinto da qualcuno, come la fidanzata. Si parla qui di consulenze o terapie (psicologiche) individuali.

L'altro è un problema di coppia, che è un po' "esausta" dalla situazione, forse critica, e può essere aiutata (la coppia) a vedere meglio in che modo entrambi contribuiscono ai diversi problemi (alcuni sono visibili, come quello in oggetto, altri forse sono meno visibili ma ugualmente importanti...) e a trovare una possibile via d'uscita. In questo caso è utile una consulenza ed eventualmente una terapia di coppia.

Questi interventi sono possibili a volte presso i servizi di psicologia delle ASL o privatamente. Altrimenti occorre andare nel privato.

Il mio recapito , con tutte le informazioni, lo trovate a 'contatti' .

Cordialmente

dr GBenedetti

grazie per la sua risposta

grazie per la sua risposta farò al piu presto questi vari esami che mi ha consigliato, stavo cercando un dottore (anke privato) bravo in questo campo capace di risolvermi il problema, ma purtroppo non sono della zona e non saprei a chi rivolgermi, purtroppo li a firenze non ho modo di arrivarci non avendo la macchina, se lei conosce qualcuno nei pressi di arezzo sarà gradita il suo consiglio
cordiali saluti!!

Non ho conoscenze ad Arezzo,

Non ho conoscenze ad Arezzo, ma proprio ad Arezzo c'è un centro di psicologia che sembra andare per la maggiore in questo periodo, a quanto sento dire da colleghi entusiasti. Non ne ho diretta esperienza.
Potete vedere qui il loro sito: http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/trattamento%20patol.html

Centro di Terapia Strategica
Piazza S. Agostino, 11- 52100 Arezzo -
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