depressione e disturbo ossessivo compulsivo

Una ragazza poco più che adolescente chiede un parere sui farmaci che le sono stati prescritti, da più di un anno, per curare i sintomi depressivi e ossessivi che riferisce. Non dice quasi nulla della sua situazione personale o ambientale, limitandosi a nominare una crescente depressione e pensieri ossessivi che la disturbano, con qualche atto compulsivo di controllo che deve eseguire per evitare aumenti di ansia. Ha avuto contatto con una psicoterapeuta, ma non dice di più, mentre sono già stati cambiati e aumentati i farmaci, antidepressivi e antipsicotici atipici, come usa oggi, che però non sembrano aiutarla molto. Chiede un parere.

Il mio suggerimento è di non

Il mio suggerimento è di non cadere nella trappola in cui cadono molti, di occuparsi solo degli aspetti psichiatrici, diagnosi, sintomi, effetti collaterali, farmaci, dosaggi più o meno giusti - cosa che finisce per sostituire o meglio aggiungere altre ossessioni ai problemi preesistenti - ed occuparsi invece della situazione della sua personalità, del livello di evoluzione in cui si trova, delle difficoltà che ha incontrato o sta incontrando, degli ostacoli ambientali, delle abitudini, dei problemi, insomma di tutto quello che sta succedendo e può impedire possibili cambiamenti ostacolando lo sviluppo. Come è noto (forse non abbastanza, attualmente), lo sviluppo personale continua per tutta la vita, passa fasi e periodi di maggior o minor difficoltà, che coincidono di solito con importanti cambiamenti sia fisici che ambientali (l'adolescenza ne è solo un esempio, un altro è l'entrata nell'età adulta, come forse è questo caso, con le ripercussioni a livello di organizzazione, di responsabilità, autonomia, esperienze, allontanamento dalla famiglia, ecc ). Le difficoltà e gli ostacoli all'evoluzione si possono riflettere in sentimenti e sintomi depressivi, e in modalità fobiche e ossessive di reagire, con paure, inibizioni, evitamenti, azioni ossessive di autorassicurazione , che rappresentano appunto possibili sintomi della fatica ad affrontare gli ostacoli sulla propria strada evolutiva. Lo sviluppo della personalità può venirne fermato, ostacolato.
Questi aspetti vengono affrontati di solito in psicoterapia, almeno nelle psicoterapie rivolte alla persona e non solo a dare istruzioni per evitare certi sintomi - che sono un po' un contraltare 'psicologico' ai farmaci che si rivolgono solo appunto ai sintomi.
Una psicoterapia di aiuto evolutivo della personalità si occupa della fase evolutiva, degli ostacoli, dei compiti evolutivi che mettono in difficoltà, e aiuta la persona a riprendere lo sviluppo spesso bloccato e continuare la sua strada, accompagnandola per un tratto fino a che può proseguire da sola.

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)