Ritardo del linguaggio, disprassia verbale?

Ricevo: Bimba di due anni e mezzo (Troverà allegato il certificato medico del XY di Z )
A ... B è stata visitata anche da altre due logopediste, ......Le è stata diagnosticata una disprassia verbale e attualmente è in cura dalla Dr.ssa ....
B ha qualche difficoltà nel linguaggio e un pò di timore nei movimenti, anche se è molto migliorata negli ultimi tempi.
E' nata alcune settimane prima del termine con parto cesareo e, a causa di forte reflusso, ha soggiornato in ospedale per più di un mese e per 20 giorni è stata nutrita con il sondino.
H non è il papà naturale di B perchè quest'ultimo è deceduto che la bimba aveva quasi un anno. Attendiamo Sue notizie, pronti a venire a trovarLa per un consulto.
Distinti saluti,

Dagli allegati rilevo :
Lieve prematurità, kg 3800, IA 9/10,
Deambululazione autonoma 18 m.
Prime parole 15 – 16 mesi .
Accudita da nonna e babysitter.
Nido a due anni
Valutaz logopedica : ritardo del linguaggio, comportamento esplorativo/caotico, scarsa attenzione. Sì e no, parole bisillabe con dislalie; conclusione: ritardo comunicativo /linguistico, in fase di evoluzione positiva.

Ha fatto Visite npi? esami

Rilevo dagli allegati che non c'è nessuna valutazione emotivo-affettiva o della storia familiare ( che si intuisce un po' complessa, difficile, per la morte del padre...)
Ha fatto Visite npi? esami medici? ........................
Vorrei notizie su: gravidanza, ripercussioni della perdita del padre sulla famiglia e sulla bimba, comportamento nel primo anno, difficoltà, sonno, alimentazione, bambina facile/difficile, motivi...
descrizione ambiente primo e secondo anno e attuale, reazioni alla separazione, ai cambiamenti ..................

In precedenza, seduta a che età,.........
come si spostava nell'ambiente,..............
dove era tenuta, .............
per caso uso del girello?............
Nel primo/secondo anno: era interessata alle persone?, ....... alle cose e ai giochi?.......... reazione alle persone estranee?.........

Controllo sfinterico ? ....
lieve strabismo div: esami? :....
Udito: esami .....
Organizzazione ambientale? .............................
Nido a due anni reazioni? .................. orario............................ adattamento ......................

aspetti alimentari ? ..........................
abitudini di sonno? pregresso e attuale.................................

Cordialmente
dr GBenedetti

Altre notizie: seduta a circa

Altre notizie: seduta a circa 5/6 mesi (normale)
Deambul aut 18 m. (ritardo!)
‘mamma’, poi ‘daddo’ che B ha detto intorno ai 10 mesi.
“Prime parole 15 – 16 mesi .”
e si spostava nell'ambiente in braccio oppure guidata per le mani.

Il padre è morto per malattia tumorale che la b aveva poco più di un anno...
Il clima è stato comunque sereno e la bimba, crediamo che ne abbia risentito limitatamente e ciò anche in ragione del fatto che la morte del padre era già annunciata e anche la madre è stata più pronta.

E' stata tenuta sempre in casa, in un ambiente sereno, sia con i nonni che con la baby sitter che è persona di estrema fiducia e che tratta sia giulia che il fratello di 4 anni come dei figli.

E' una bambina molto interessata alle persone, socievole espansiva, sorride sempre...
E' interessata comunque anche alle cose, ai giochi, anche quelli del fratello più grande.

La bambina fa la cacca sul vasetto già da 5/6 mesi (età 2 anni), chiede lei di farla. La pipi solo ogni tanto. Ancora pannolino. Ultimamente stiamo cercando di levarlo.
Gli esami alla vista e allo strabismo sono ok, al l'osspedale dicono che potrebbe risolvere da sola e agli effetti la bambina è migliorata negli ultimi tempi.
L'udito è ok.

(da settembre 2010) Dal lunedì al venerdì giulia va all'asilo fino alle ore 13.
Non presenta problemi, è un bambina buona e socievole, mangia tutto anche abbondantemente, è di buon appetito, non disdegna la frutta, è appassionata di pasta al sugo. Mangia a scuola e rientra a casa dove riposa fino alle 15.30/16.
Il pomeriggio è a casa con la baby sitter e con la nonna. Esce se il tempo consente e va a passeggiare ai giardini.
La sera è molto precisa, anche per l'educazione della mamma, va a dormire al massimo entro le 21 e si sveglia la mattina alle ore 8.
Al livello motorio è molto migliorata negli ultimi tempi.
Non ha avuto esami neuropsichiatrici.

E' una situazione un po'

E' una situazione un po' difficile da entrarci dentro - pur a distanza. Capisco che sono cose molto delicate, che possono essere dolorose.
La bimba ha avuto esperienze non ottimali, difficili, ravvicinate: le complicazioni della nascita e dei primi mesi, il ricovero che ha ritardato l'arrivo a casa, il sondino che ha complicato marcatamente l'alimentazione dei primi mesi, credo, la morte del padre a 14 mesi, e, pur nell'ambiente più attento, l'inevitabile stress di una situazione tragica, anche con un fratellino di poco più grande che inevitabilmente doveva patire la situazione, anche se protetto.
Sono un po' colpito dalle parole rassicuranti sull'ambiente sereno, a meno che non mi manchino altre informazioni importanti. Come si può essere sereni in un simile frangente?
Non so quando è cominciata la malattia del padre, ma è particolare notare che la bambina stava seduta a sei mesi, epoca normale, ma ha camminato a 18 mesi, cioè con un discreto ritardo, cominciava a dire qualche parolina, mamma, daddo, a 10 mesi, ma poi ha avuto un ritardo del linguaggio. Faccio l'ipotesi che fra i sei mesi e i diciotto mesi qualcosa abbia disturbato l'evoluzione, e il periodo coincide con la malattia e morte del padre. Anche la situazione successiva mi dà da pensare: la bimba è stata affidata durante il giorno a nonna e baby sitter, se ho capito bene, immagino per il ritorno al lavoro della madre. Non è chiaro quando il nuovo babbo ( si può dire così?) si è presentato in famiglia, nè che reazione hanno avuto i bimbi. A due anni poi c'è l'ingresso al nido, quasi sempre momento difficile per i bambini: è più rassicurante che mostrino reazioni di pianto e difficoltà, piuttosto che non mostrare nulla. Ma qui sembra che le difficoltà emotive vengano un po' sopite: questo può turbare lo sviluppo.
Si può dire che c'è stato un grosso cambiamento in famiglia, avviato dalla malattia e morte del padre e poi continuato con la rapida - mi sembra - riorganizzazione familiare. Quasi senza dare il tempo di un lavoro del lutto sufficiente a elaborare la perdita del padre.
Non escluderei che questi aspetti possano aver inciso su un turbamento dello sviluppo complessivo della piccola, sia motorio che psichico, che appare appunto un po' ritardato in maniera disarmonica.
Credo ci sia da fare molta attenzione alla situazione attuale, all'assetto emotivo ed affettivo. Spesso, nelle famiglie ricostituite, gli adulti si vogliono distaccare rapidamente dalla situazione di prima, per ricominciare in fretta una nuova vita. Ciò spesso lascia delle tracce nei figli, come altri tipi di traumi psicoaffettive che possono influire sullo sviluppo, ritardandolo e alterandolo variamente.
A mio avviso bisogna perciò stare molto attenti all'organizzazionee nel funzionamento familiare, che sia il più possibile a misura di bambini, per aiutarli a superare il trauma inevitabilmente subito. Ma non credo sia facile, con le esigenze di lavoro e il desiderio comprensibile degli adulti di proseguire nella nuova vita.
Quelle che ho descritto sono le 'disfunzioni' che mi sembra di vedere. Non è detto che siano direttamente in rapporto con i problemi della piccola, anche se ne ho il forte sospetto, ma sicuramente mi sembrano dei punti deboli da mettere a fuoco.
Capisco che sono cose forse diverse da quelle che vi aspettavate, spero solo che non vi sentiate offesi, la mia ottica è solo quella di mettere in evidenza delle difficoltà per poterle affrontare meglio.

Cordialmente
dr GBenedetti

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