Siamo i genitori di un bambino di 11 anni che a settembre 2010 ha iniziato la prima media.
Nostro figlio, seguito da uno psicologo, ha problemi di ansia da separazione (manifestatasi in modo evidente a maggio 2010), da cui deriva la difficoltà a gestire qualunque situazione sociale in cui almeno uno dei 2 genitori non sia presente. In particolare ha difficoltà a frequentare la scuola (gli vengono i cosiddetti attacchi di panico), se non con la nostra presenza all'interno della scuola stessa o al massimo, ma solo per alcune materie scolastiche che lui gradisce particolarmente, in auto davanti a scuola e visibile dalla finestra della sua aula.
Il suo rendimento scolastico è buono; ha appena ricevuto la pagella del primo quadrimestre e ha tutti 7 e 8, tranne un paio di 6 legati al fatto che non è quasi mai stato presente nelle ore di quella materia.
Per cercare di abituarlo alla scuola, ai compagni, ai professori e per cercare di non fargli perdere l'anno (50 giorni max di assenza e siamo già a 37...), che sarebbe un insuccesso troppo grande per lui anche visto il buon rendimento, mia moglie ed io ci alterniamo tutte le mattine a scuola, dalle 8 alle 13,30.
Vista l'incompatibilità di questa situazione con le nostre attività lavorative, ci chiedevamo se è possibile usufruire della legge 104/92, che almeno per 3 giorni al mese ci permetterebbe di assentarci dal lavoro senza dover utilizzare permessi vari e ferie (ormai quasi terminate).
Da una prima verifica con la NPI della ASL pare che per questi problemi non sia previsto nulla. A me pero' sembra strano, anche perchè lui ha bisogno della nostra presenza (assistenza) costante per poter svolgere una "quasi" normale attività scolastica e quindi mi sembrerebbe rientrare appieno nell'ambito di tale legge. Mi potete gentilmente dare un riscontro in merito?
Grazie