Mamma confusa 2

Grazie Dottore, per le sue parole di conforto e fiducia.
Si l'acronimo che ha trovato su Google è esatto.
Il bambino non l'ho segnato alle scuole elementari, ho pensato che non è pronto per affrontare una nuova esperienza, forse più grande di lui e quindi ho deciso di fargli ripetere ancora l'ultimo anno d'asilo nella speranza che si abitui anche al distacco da me, che rimane ancora un pò problematico, non che faccia i capricci, ma proprio perchè si evidenzia che la balbuzie aumenta proprio con la frequentazione della scuola e quando è lontano dai suoi genitori.
Spero tanto di fare la scelta giusta!
Nel frattempo stanno valutando se ha bisogno anche l'anno prossimo del sostegno,a mio avviso si.
Seguirò certamente il suo consiglio, spero di trovare la struttura adeguata a seguirci qui nella mia città, siamo di ...
Cordiali saluti.

E' consigliabile non mettere

E' consigliabile non mettere dati anagrafici, credo, per cui mi sono permesso di togliere il nome della sua città.
Sui 'prerequisiti' per la scuola elementare (o primaria: chissà perchè cambiano tanto i nomi...), ho scritto alcune considerazioni in questo breve articolo.
Perchè "non è pronto" e potrebbe non esserlo anche fra un anno? Quali sono gli aspetti che consigliano di trattenerlo? La balbuzie e il distacco non dovrebbero essere diversi, e su questo penso importante il consiglio di consulenza alla famiglia: di solito le difficoltà dei bambini sono più legate a difficoltà familiari (comprensibili vista la situazione: la consulenza può aiutare a gestirle meglio, a vedere aspetti che magari non si notano dall'interno) mentre la scuola è solo il segnale del disagio del bambino. Detto altrimenti: il bambino si separa con meno difficoltà se è sicuro del suo retroterra. Come un astronauta che esce dalla navicella spaziale solo se è ben sicuro di poterci tornare.
PS Può continuare anche qui sotto, cliccando su "rispondi".

Egregio Dr. Benedetti, si

Egregio Dr. Benedetti,
si probalbilmente lei ha ragione, i disagi di oggi, ci potrebbero essere ancora tra un anno.
Quest'anno scolastico in verìtà è stato un anno di transizione in quanto il bambino finora avrà frequentato si e no 3 mesi d'asilo, per cause dovute alla sua patologia, quindi ho pensato che forse non era il caso di fargli fare una nuova esperienza ancor prima che prendesse finalmente come parte importante della sua vita la scuola e l'ambiente scolastico.
Proprio perchè ogni volta che rimane a casa per 2-3 settimane il rientro è come un "primo giorno" di scuola e finora anche le maestre mi hanno detto che si ambientato e adattato molto poco, rifiuta di lavorare e di confrontarsi con i suoi coetanei, mentre con le maestre è molto legato.
Anche le maestre mi hanno consigliato di trattenerlo e in verità essendo ancora lui sotto la chemioterapia di mantenimento, la vita scolastica purtroppo poco si addice alla sua patologia....insomma è ancora tutto in forse, troppi forse e noi genitori siamo sempre troppo sotto tensione, per prendere certe voolte delle decisioni semmai scontate.
La ringrazio comunque, cordiali saluti.

La sua risposta chiarisce i

La sua risposta chiarisce i motivi della scelta, che mi sembra condivisibile. Forse nel reparto dove viene curato c'è un servizio di psicologia e possono dare delle indicazioni anche sulla base di esperienze simili e aiutarvi a prendere le decisioni.. Non so se ci sono anche possibilità di 'scuola in ospedale' o simile, pur sperando che non ce ne sia bisogno. Capisco che la situazione richiede ancora molta forza da parte vostra.
Con i migliori auguri
dr GBenedetti

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