paura di essere gay

su un altro sito web un uomo di 38 anni, da poco single, scrive che ha sognato di avere un rapporto omosessuale ed ha forse il timore di essere gay: anche se apparentemente protesta di non esserlo, il pensiero gli si è insinuato nella mente come un tarlo. Su quel sito riceve rassicurazioni e inviti a rivolgersi a uno psicoterapeuta.

A proposito di questo sogno

A proposito di questo sogno qualcuno potrebbe dire che il sognatore non vuole accettare la sua vera natura di gay, 'svelata' da uno scherzo pesante. Però a me sembrerebbe una risposta sbagliata, motivata dal fatto che oggi non si può parlare di omesessualità se non in modo politicamente corretto ma scientificamente o logicamente assurdo. A rischio di essere linciati o messi al rogo, almeno metaforicamente.
Può capitare infatti di sognare di fare qualcosa che da svegli ripugna e non si vorrebbe fare (rubare, uccidere, stuprare, ecc): il che non vuol dire che la nostra profonda e vera natura sia di essere dei ladri, assassini o stupratori. Anche se in certe circostanze potremmo esserlo. Normali impiegati sono diventati feroci SS naziste, normali padri di famiglia sono diventati feroci killer di bambini e poi collaboratori di giustizia. I marinai delle galee di Lepanto ( come descritto in un recente libro e anche altri, a sentire la canzone di Lucio Dalla) erano pesantemente controllati contro il dilagare della sodomia... Nella 'sindrome di Stoccolma' i sequestrati si legano affettivamente ai sequestratori, quasi in un rapporto sadomasochistico. Quindi certi comportamenti fanno parte, volenti o nolenti, della 'natura umana' e sono più o meno accettati socialmente a seconda delle situazioni.
Oggi non è accettabile digiunare volontariamente fino all'inedia, come fanno le ragazze anoressiche. Non possiamo dire però, anche se loro lo vorrebbero, che il loro non desiderare il cibo e sentire una ripulsione profonda per il desiderio di mangiare, (ma che magari qualche volta scoppia in crisi bulimiche), le renda appartenenti a una terza categoria naturale, accanto ai mangiatori famelici e a quelli sobri, e magari ai digiunatori per protesta. Ne parliamo come un Disturbo (patologico) del comportamento (e del desiderio istintivo) alimentare.
Per cui forse aver paura di essere gay non vuol dire essere gay, così come aver paura di essere brutti o cattivi non vuol dire esserlo veramente. Magari significa avere dei problemi con se stessi e la propria identità, personale, morale, sessuale, cosa che fa parte della natura umana, che resta tuttora piuttosto misteriosa in molte sue manifestazioni.
Ci associamo quindi anche noi a consigliare di rivolgersi a uno psicoterapeuta se si sente che da soli non si riesce ad uscire dai labirinti in cui a volte ci si ritrova.

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