Diagnosi di autismo: considerazioni

Leo Kanner, psichiatra americano di origine austro-ungarica, descrisse per primo il quadro cui dette il nome di autismo infantile precoce negli anni 40 del secolo scorso. Retrospettivamente direi che è stato un termine sbagliato: Kanner lo ha preso dal sintomo della schizofrenia, descritto da Bleurer, che indicava la chiusura in sè e l'isolamento dai contatti col mondo esterno di pazienti capaci però in altri momenti di avere comunicazioni e contatti sociali. Era cioè un sintomo specifico entro una più ampia costellazione sintomatologica. Proprio come una persona priva di sensi può essere così per una sincope, per una lipotimia o per un coma irreversibile. Da sintomo è diventato malattia, anticipando una tendenza attuale che per molti è negativa...
Sempre negli anni 40 o 50 rispettivamente Andreas Rett (pure lui austriaco) e Hans Asperger (terzo austriaco...) descrissero dei casi con caratteristiche simili per certi versi e ben diverse per altri, che oggi vanno sotto i loro nomi, ma sono state riconosciute solo dagli anni 80 e 90 in poi. Invece la denominazione sindrome di Kanner, con cui il quadro tipico descritto da lui è talvolta chiamato, non ha avuto uguale fortuna, mentre il termine 'bambini autistici' si è invece imposto fin dai tardi anni 50. Forse è un peccato che non si sia imposto il termine di sindrome di Kanner, perchè magari avrebbe fatto evitare la grande confusione che si è creata nell'ultimo decennio, col parlare di 'spettro autistico' e prima di 'disturbo pervasivo dello sviluppo'.
La sindromi di Kanner, Rett e Asperger sono molto diverse fra loro, anche se comprese nello 'spettro autistico', o dei dps, e hanno caratteristiche ben distinte, come è noto. La sindrome di Rett si distingue nettamente perchè riguarda solo bambine, cioè persone di sesso femminile e vede insieme sintomi sia neuromotori che comportamentali ed ha anche un marker genetico identificabile con una discreta frequenza a livello di DNA. E' cioè chiaramente una cerebropatia con sintomi motori ritardo mentale e particolarita comportamentali (principalmente il caratteristico movimento ripetitivo di 'lavarsi le mani' e l'iperventilazione accessuale con apnea spesso legata a alterazioni elettroencefalografiche. La sindrome di Asperger, recentemente dilagante, rischia di venire estesa a comportamenti che prima ricadevano nei cosiddetti disturbi della personalità o venivano considerati ai limiti della norma. Qualcuno ci vuol mettere dentro Einstein e Mozart e magari Archimede, che, distratto in un ragionamento matematico, non rispose a un soldato romano invasore, che lo uccise. Sono quadri clinici molto diversi che non c'è ragione di tenere nella stessa categoria classificatoria. A maggior ragione gli altri casi di disturbo più o meno globale, cioè didifficoltà di varie funzioni e abilità interessate in grado diverso che oggi si raccolgono nella stessa categoria, con variabili capacità di comunicazione contatto sociale e apprendimento, e che oggi vengono compresi appunto nel mare magnum dello 'spettro autistico' e che fanno parlare di epidemia di autismo, per il grande aumento riscontrato.

La forma grave (reale) di autismo (propriamente detto), quella che fa venire il terrore ai genitori solo a sentire il nome è rappresentata appunto dalla sindrome di Kanner: sono i bambini (spesso) biondi, con gli occhi azzurri, dall'aria intelligente e affascinante, che non parlano, non guardano e sono chiusi strenuamente in comportamenti stereotipati che impediscono solitamente l'accesso a qualsiasi persona, salvo giochi autosensoriali ed eccitanti. Sono i bambini che non sviluppano nè simbolismo nè linguaggio, non imparano se non strane o bizzarre abitudini e diventano adulti con grave ritardo mentale e assenza o quasi di contatto e comunicazione col mondo esterno. Questa è una sindrome molto rara, niente a che fare con i diversi disturbi dello sviluppo che oggi vanno per la maggiore nello 'spettro autistico'.
Chi ha visto qualche caso di sindrome di Kanner in età precoce, non ha troppa difficoltà a diagnosticare clinicamente la sindrome anche in bambini molto piccoli.

Non è stato valutato a mio parere il disastroso effetto del riunire questo grave quadro clinico con gli altri quadri oggi compresi nei disturbi dello spettro autistico, perchè non è etico mettere molte famiglie in ansia estrema dove ciò potrebbe essere evitato con una terminologia più adeguata. Come se non si distinguesse una polmonite da un mal di gola, o un tumore benigno da un cancro invasivo. Dire a un genitore che il figlio di due anni rientra nei criteri dello spettro autistico, come si usa dire oggi, è come dirgli che ha un tumore, senza specificare se maligno ed estremamente invasivo, o benigno. Non è etico, appunto, secondo me.

Torniamo a chiamare le cose col loro nome: autismo o sindrome di Kanner per i gravi quadri di arresto e distorsione dello sviluppo psichico che hanno una prognosi spesso infausta almeno finora per lo sviluppo mentale. Sindrome di Rett per i casi specifici e Sindrome di Asperger per i casi con un disturbo evolutivo marcato del contatto sociale e della capacità di comunicazione, verbale e non verbale, associati a uno sviluppo cognitivo normale.
Gli altri casi di alterazione dello siluppo, in cui possono essere presenti comportamenti simili a quelli dell'autismo, non però con un quadro completo - esattamente come il sintomo tosse può essere presente sia nella tracheite che nella polmonite, o il 'tumor', cioè il rigonfiamento, può essere sia del tumore benigno che di quello maligno - chiamiamoli pure disturbi complessi (o pervasivi, o multisistemici) dello sviluppo, ma distinguendoli opportunamente, senza fare di tutte le erbe un fascio.
Fare la diagnosi a che serve, altrimenti, se tutto rientra nello stesso brodo indistinto, salvo le variabili 'quantitative', i famigerati punteggi dei test. Torniamo a diagnosi cliniche specifiche e lasciamo le variazioni quantitative ai contabili.
C'è necessità di diagnosi cliniche , non contabili, precise e distinte, non di confusione, come quella attuale. Il che permetterebbe anche una ricerca meno confusa sulle cause e le terapie, che ora sono indistintamente rivolte al raffreddore e alla polmonite franca lobare, al neo innocuo e al melanoma maligno, per restare nell'analogia di cui sopra. Con buona pace per attendibilità e credibilità.
(2011)

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)