confusione

Buongiorno Dott.Benedetti
leggo spesso il Forum di questo sito e Vi faccio i complimenti per la velocità delle risposte.
Io purtroppo sono nella stessa condizione di molti genitori che Le hanno scritto, ho un bambino di 32 mesi a cui hanno diagnosticato un disturbo pervasivo dello sviluppo legato allo "spettro autistico"...
Io però ad oggi non sono ancora riuscita a capire bene cosa significa ....
Lei ha spiegato più volte che cos'è l'autismo quello vero e la descrizione che fa dei bambini affetti da questa terribile patologia mi sembra non lasci dubbi.....eppure leggendo le varie mail che ricevete su questo sito vengono descritti bambini con alcune problematiche evidenti sopratutto legate al linguaggio e alla comunicazione in genere che però sono lontani da quelle che sono le caratteristiche dell'autismo...ma nonostante questo i Nps infantili emettono quasi sempre la stessa diagnosi..."Disturbo pervasivo dello sviluppo legato allo spettro autistico"...sembra quasi che tutti i bambini di oggi siano affetti da questo disturbo......
sono felice di leggere che Lei invece mette in evidenza sempre e comunque il fatto che a volte lo sviluppo di un bambino puo' avere degli arresti o dei problemi causati da altro....e che prima bisognerebbe capire se c'è qualcosa che ha disturbato o che disturba ancora la sua evoluzione.
Le faccio alcune domande...il fatto che un bambino dopo un periodo di chiusura totale stia facendo dei cambiamenti in positivo anche se a piccole dosi puo' in qualche modo toglierlo dal rischio dell'autismo? mi spiego meglio se un bambino a 2 anni ha smesso di guardare negli occhi ( secondo me a causa dell'inserimento al Nido che è stato difficilissimo ma è una mia opinione )e ora dopo 8 mesi abbia ripreso totalmente a guardare e anzi spesso cerca i tuoi occhi x condividere quello che sta facendo o guardando visto che purtroppo ancora non parla puo' essere un segnale che il bambino aveva deciso volontariamente di non guardare xchè arrabbiato, deluso e amareggiato perchè la mamma lo ha lasciato in un luogo nuovo e sconosciuto con persone nuove e sconosciute???
se il bambino sa fare ciao con la manina ma non lo fa quasi mai a richiesta puo' voler dire che non accetta l'imposizione e quindi si rifiuta di eseguire un "comando"...poi però magari quando sei arrabbiata e gli fai la faccia scura te lo fa x cercare di strapparti un sorriso....
( ultimamente mio figlio quando lo sgrido finge di avere la tosse xchè la prima volta che lo ha fatto imitando un cartone animato ci aveva fatto ridere molto...)
se un bambino che ha imparato a togliersi le scarpe senza grosse difficoltà ma non lo fa sempre quando glielo chiedi ...puo' essere che come detto prima non accetti l'imposizione e lo voglia fare quando decide lui oppure come mi dicono a volte non comprende quello che gli si dice e quindi non reagisce ad una specifica richiesta??
Io sono consapevole che mio figlio ha dei problemi quindi non sto cercando di farlo passare x un bambino "normale" ma vorrei ridimensionare questi problemi.
Mi scusi per lo sfogo e per la lungaggine di questa mail ma come legge spesso e sono certa abbia vissuto di persona per il lavoro che fa noi genitori passiamo da un sogno che è appunto quello di essere genitori ad un incubo quando ti dicono che la tua creatura ha un disturbo che le impedirà una vita "normale"....
grazie per la disponibilità
cordiali saluti

Gentile signora, Lei ha colto

Gentile signora, Lei ha colto bene il mio tentativo di far distinguere le patologie autistiche 'vere' dello sviluppo, dalle variazioni della norma o ritardi o manifestazioni reattive a situazioni traumatiche, anche se spesso non evidenti, ecc. E' come distinguere fra 'tumori maligni' e tumori benigni' e altre patologie diverse: se uno si sentisse dire che ha un tumore, senza specificare di che tipo, potrebbe essere sottoposto a un'ansia immotivata, che a sua volta può creare gravi danni, a volte superiori alla malattia in sè. Stessa cosa per le famiglie con bambini in difficoltà.
In questo periodo purtroppo molti miei colleghi npi spesso chiamano disturbo pervasivo dello sviluppo ( o 'spettro autistico') quasi ogni disturbo, forse - oltre che per un metodo secondo me sbagliato, basato su liste di sintomi, che ha preso piede al posto del metodo clinico osservativo - anche per cautelarsi di fronte a possibili rischi, come succede oggi in medicina: oggi si parla di 'medicina difensiva', perchè i medici rischiano di badare prima di tutto a 'difendersi' , cioè essere più attenti ai rischi che corrono che alla salute del paziente. Questo è ovviamente effetto dell'onda di denuncie e richieste di danni che è spinta forse anche dagli interessi di molti studi legali specializzati nel rimborso danni. E' quello che succede da tempo con le assicurazioni (esperienza personale con un familiare). (ovviamente "se è vero quello che si dice, ma probabilmente no, io non ci credo" come diceva Benigni...)
Il mondo della salute e del rapporto medico paziente temo abbia tutto da perdere da questa crescente tendenza.
A parte ciò, se vuole un mio parere mi descriva la storia e la situazione del suo bimbo, anche con i dati indicati qui.
Cordialmente
dr GBenedetti

problemi in gravidanza :

problemi in gravidanza : nessuno
nascita a che settimana : 40 settimane +2 giorni . Parto normale
peso alla nascita :3,960 Kg
indice di Apgar : 10/ 10 durata del ricovero in H : meno di 3 giorni
allattamento: tentativo di allattamento materno ma poco latte in seno quindi dopo il primo mese passati a latte artficiale
sonno , orari e modalità : ci ha fatto un pò penare da piccolo facendo microsonnellini ad intervalli di 2 ore circa giorno e notte, poi verso i 6 mesi con l'inserimento delle pappe è migliorato , ha smesso di bere il latte, oggi si addormenta verso le 10:00-10:30 e dorme fino alle 07:30-08:00 del mattino ... si sveglia di notte xvenire nel lettone....per addormentarsi vuole qualcuno nel letto con lui
alimentazione: fino ai due anni mangiava di tutto, oggi è un pò diffidente verso le cose nuove però ha una vasta gamma di cibi che ama ( pasta-riso in tutte le forme e in tutte le salse ), carne ( con sopra la sottiletta ),no pesce, frutta in mousse di tutti i gusti, ama il pane/crackers/grissini/focacce
abitudini : ciuccio, peluche

sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età 6 mesi
primi passi 11 mesi 1/2
prime parole mamma e papà verso i 2 anni poi però ha smesso...
capacità motorie: cammina bene, corre, salta, sale e scende le scale da solo senza difficoltà, sale e scende dalla macchina, si arrampica dappertutto
controllo sfinterico (pipì e popò) no non abbiamo ancora tentato xchè ci hanno detto di aspettare
sviluppo del linguaggio ......
uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo)gioca poco da solo, vuole sempre uno di noi con lui, imita quello che gli facciamo vedere ma non ha immaginazione, non ama molto stare sullo stesso gioco per tanto tempo, l'unica cosa che lo tiene impegnato abbastanza sono le costruzioni...non costruisce nulla di senso compiuto però...a volte costruisce qualcosa in altezza altre volte costruisce in larghezza...sempre con uno di noi che gli passa i pezzi o che lo aiuta a costruire....
disegno spontaneo: non disegna , tende a fare degli scarabocchi..quando gli diamo la lavagnetta e i gessetti..fa dei segni e poi li cancella con la spugnetta
rapporto con le persone: è molto legato a mamma e papà anche se predilige la mamma un pò in tutto ( il nostro rapporto è quasi morboso e credo purtroppo che il suo attaccamento a me sia tra le cause che lo hanno portato alla chiusura xchè ha mostrato grosse difficoltà a "separarsi" da me sia quando rimaneva con i nonni ai quali è legato, sia quando l'ho iscritto al nido...ancora oggi quando lo lascio la mattina piange a lungo )
comportamento è un bambino abbastanza allegro, giocherellone, capriccioso ma non esagerato
reazione a divieti : quando gli diciamo No cerca di ribellarsi ma senza esagerare nelle sue manifestazioni e adesso che abbiamo imparato ad ignorarlo quando fa i capricci ( S.O.S. tata insegna ) vediamo che se la fa passare in fretta

A scuola
asilo nido SI. A che età 2 ANNI Reazioni PIANTI ISTERICI E PRIME DUE SETTIMANE SCIPERO DELLA FAME
Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche: non interagisce molto con i compagni, anche se non si isola e gioca in mezzo agli altri bambini senza problemi-quando era piccolo era attaccatissimo al cugino di 1 anno + grande, quando si vedevano si abbracciavano sempre poi il cugino con l'arrivo della sorellina ha cominicato ad avere problemi di gelosia e "picchiava"senza motivo...piano piano mio figlio si è staccato...oggi giocano poco insieme
c'è invece una bambina di 2 mesi + piccola con la quale interagisce abbastanza, giocano a rincorrersi e si salutano con i bacini..lui le porge la guancia e lei lo bacia...l'altra sera voleva salire in macchina con lei e ha rognato quando lo abbiamo portato via
- va in piscina e fa corso di acquaticità- non riusciamo a infilargli i braccioli o il salvagente
Composizione familiare mamma-papà-bimbo
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) NO
Organizzazione familiare e modalità educative: lavoriamo entrambi quindi in settimana il bambino va al nido fino alle 15:30, sta con i nonni che lo vanno a prendere all'asilo fino alle 17:30 poi arrivo io dal lavoro e lo porto a casa/parco
Eventi particolari, cambiamenti, lutti, ha reagito male al Nido e poco prima al nostro tentativo di togliergli il ciuccio perchè lo teneva in bocca tutto il giorno e pensavamo potesse essere la causa del suo non parlare...tentativo fallito a causa delle sue crisi di pianto isteriche...ancora oggi lo porta tanto
Visite mediche, ospedale, altro quelle di routine dalla pediatra
Eventuali esami fatti e referti :Visita dall'ottorino + esame dei potenziali x verifica udito esito: tuto nella norma
Altre osservazioni:
- il bambino non parla, c'è lallazione anche se va a periodi, ultimamente dice spesso ma-mam-pa-pa-ppa insomma qualcosa che assomiglia a mamma e papà
- non sempre reagisce a quello che gli diciamo o gli chiediamo
- c'è stato un periodo in cui quando lo chiamavi non si girava ( x questo abbiamo fatti gli esami all'udito ) , oggi si gira quasi sempre quando lo chiami xò non sembra capire sempre quello che gli dici
- si tappa le orecchie quando gli asciughiamo i capelli con il Phon
- ogni tanto gira su se stesso ma il + delle volte lo fa x attirare attenzione infatti provando sempre ad ignorarlo smette e cerca di attirarti facendo altre cose
- guarda molto i cartoni animati, imita quello che i personaggi fanno e ci coinvolge quando ci sono scene che lo interessano
- va un pò in fissa con i sassolini...nel giardino dei miei li prende e li butta nel tombino, nel giardino di casa nostra li prende e li butta nella grata dei box, al lago li prende e li butta in acqua ... non è che si isola mentre fa questo gioco quindi se lo chiami ti guarda e se gli dici basta andiamo di spinge via con la mano perchè vuole continuare però è un gioco senza logica..prende e lancia, prende e lancia....ho provato a lasciarglielo fare x un pò ( 10 minuti ) e poi è venuto via senza problemi mentre se tento di interromperlo appena comincia piange e si dimena se lo prendi in braccio
- gioca molto con il cagnolino di mia sorella ( un chiuaua ) , le lancia il giochino e se lo fa riportare per poi rilanciarlo...tenta di prenderlo in braccio o di cavalcarlo
- spesso osserva gli oggetti o le persone chiudendo un occhi come se volesse vederli in prospettiva......
forse è il caso che mi fermi.....
mi scusi per il fiume di parole....mi sono uscite senza che mi rendessi conto....
grazie ancora

Quello che può essere utile,

Quello che può essere utile, appunto, è cercare se ci sono abitudini o modalità organizzative o altro che possono ostacolare lo sviluppo, le comunicazioni, l'apprendimento dall'esperienza. Spesso se si riesce a fare piccole modifiche le conseguenze possono essere grandi, come quando si devia un corso d'acqua all'inizio del percorso: pochi metri possono comportare sfociare nell'atlantico o nel mediterraneo... Stessa cosa sembra per le cose che si sviluppano in maniera 'non lineare', come appunto lo sviluppo mentale e il funzionamento dei gruppi (e anche delle famiglie...).
Dalla sua descrizione non noto cose particolari a parte la sua ricerca di una 'logica' adulta nelle attività di un bambino, magari è una logica e sono dei collegamenti diversi..., così come quelli che sono scarabocchi per un adulto possono essere segni importanti per un bambino, ecc. Le attività ripetitive da cui eventualmente distoglierlo sono quelle che diventano fini a isolarlo, quasi autoipnotiche: ripetere un gioco, come i bambini che fanno cadere gli oggetti, non è di per sè negativo...
Mi sembra piuttosto deciso nelle sue preferenze e nell'attaccamento alla mamma, deciso nel reagire alle frustrazioni, ai cambiamenti delle sue abitudini (ciuccio) o delle sue attività ( sassolini, ecc). Per molti bambini l'andata al nido, specie se capita in un momento 'delicato' del loro sviluppo, può scatenare reazioni abbastanza marcate, sciopero della fame, arresto del linguaggio, diffidenza verso gli altri bambini, che possono durare più o meno a lungo.
In realtà può essere una reazione di diffidenza, di opposizione marcata ai cambiamenti, di pretesa di comandare lui che, anche se c'è anche bei bambini con autismo, è una comprensibile reazione di chi ha paura di perere la sua sicurezza, le cose cui è attaccato. L'esperienza di separazione, p altre, a volte fanno perdere la fiducia anche nelle persone conosciute, e ci vuole tempo per recuperarla.
Tanti spunti mi sembrano far vedere interesse, curiosità, tentativi di conoscere come funziona il mondo: spesso per bambini in questa situazione le cose sono più fidate delle persone, che restano oggetto di diffidenza finchè la fase non si supera.
Non credo che chiamando le manifestazioni di cui sopra 'disturbo pervasivo nello spettro autistico' si aiuti lo sviluppo... Si ottiene spesso invece di far vedere come patologico qualsiasi comportamento che magari non lo è, come dicevo sopra...
Molto meglio vedere quali sono i punti difficili, quali i modi migliori di affrontarli, se si sono strade alternative più facilitanti, ecc.
Che poi è quello che comunque bisogna fare qualunque sia la diagnosi, visto che medicine miracolose o interventi genetici o neurochirurgici non ci sono...
Cordialmente
dr GBenedetti

Grazie della Sua risposta. Mi

Grazie della Sua risposta.
Mi rendo conto che per lei sia difficile esprimere opinioni basandosi solo sui nostri racconti anche se noto sempre grande umanità e la voglia di capire meglio la situazione in cui il bambino vive.
Ho bisogno di capire un'altra cosa Dottore....io non so se il mio bambino ha un DPS oppure se come spero si è perso lungo il cammino dello sviluppo a causa di eventi vissuti come "traumi" ... quello che mi crea tanta confusione è pensare che ci possa essere un cambiamento in un bambino così trastico...mio figlio fino ai 2 anni è stato una "macchietta"..allegro simpatico sempre sorridente...poi il cambiamento e la chiusura..sorrideva poco non ascoltava....
adesso la situazione sta rientrando come le dicevo...fortunatamente è tornato a sorridere ascolta di + anche se permane questa mancanza di linguaggio e questa incapacità a volte di comprendere quello che gli si dice...ma la domanda che volevo farLe è proprio questa...puo' un bambino nascere con una patologia come il Dps/autismo e manifestarla solo in un secondo momento cambiando radicalmente il suo modo d'essere??? Io ricordo di aver letto in qualche Suo consulto che un bambino autistico lo si riconosce subito anche quando è molto piccolo ma andando su internet si legge che a volte un bambino puo' avere uno sviluppo normale fino ai 18 mesi circa e poi manifestare i primi sintomi fino ad arrivare ai 3 anni dove il quadro è chiaro.Quindi torna la confusione.....
e poi mi viene da chiederLe anche...se un bambino viene diagnosticato autistico ma in forma lieve ( che non so esattamente cosa voglia dire ) come sarà la sua vita da adulto??? riuscirà a farsi una famiglia, lavorare, fare dei figli magari??? so che dovrà seguire delle terapie ma l'autismo non è una patologia che ha una cura quindi da ignorante in materia credo che rimanga..si potranno correggere degli atteggiamenti/comportamenti ma non c'è cura....
grazie in anticipo per la risposta
buon lavoro

Io le consiglierei di non

Io le consiglierei di non farsi tutte queste domande, che mi sembrano fuori luogo ( e tenga conto che per qualcuno Einstein o Mozart ecc erano 'autistici'), ma di guardare invece la quantità di elementi positivi che lei ha descritto in suo figlio. Sicuramente c'è stata una crisi, ma sembra essere in via di superamento. Resta un ritardo del linguaggio, che stava cominciando ma è stato disturbato dalla crisi, ma non più difficoltà relazionali, affettive e comunicative, nè tanto meno attività autistiche stereotipate tipiche... Credo che sia da gestire bene la situazione attuale e da dosare bene la separazione, in modo da facilitare lo sviluppo e la ripresa.

cerchi di scuotersi e di guardate a suo figlio e non alle sue paure...
cordialmente.

dr GBenedetti

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