Bambino di 10 anni con disturbo del linguaggio

Salve sono la mamma di un bambino di 10 anni e 9 mesi, Lorenzo è stato portato dalla neuropsichiatra nel 2005 perchè non parlava, lì mi hanno detto che il bambino aveva un lieve ritardo psicomotorio con maggior coinvolgimento del linguaggio espressivo.
Anche a livello comportamentale ha sempre avuto dei problemi, poco socievole ama giocare da solo, disegnare e fatica a giocare con i coetanei, molto attaccato a me fatica a staccarsi, piangeva per andare all'asilo e tutt'ora per andare a scuola.
Abbiamo iniziato subito logopedia, ha fatto psicomotricità e comunque il bambino è migliorato sia nel comportamento sia nel linguaggio ( 2005 QI 75- effettuata mediante scala Griffiths
2010 QI totale 81- verbale 70 performance 99 ), dal punto di vista cognitivo rimane una discrepanza tra prove verbali ( nettamente inferiori alla norma), rispetto a quelle di performance.
Nel giugno 2010 sono comparse le prime crisi epilettiche con anomalie parossistiche centro temorali sx resistenti alla carbamazepina, il bambino è ora in cura con tegretol e depakin chono, abbiamo fatto la RM che risulta nella norma, da maggio 2011 le anomalie sono scomparse grazie alla cura che il bambino stà facendo, rimangono comunque dolori agli arti e alle articolazioni che vengono e scompaiono da soli, come i mal di testa.
Nessuno sa dirmi di cosa sia affetto mio figlio, avrei bisogno di un consiglio su quali esami o cosa fargli fare per capire cosa abbia, lui ha anche fatto cariotipo e Xfragile normale.

Gentile signora, le chiedere

Gentile signora, le chiederei di descrivermi di più suo figlio, le sue capacità, le sue difficoltà, la sua storia - seguendo magari questo schema indicativo. Che classe ha fatto, ha il sostegno? I test non aiutano molto a capire la situazione, al di là d rilevare una marcata discrepanza fra risultati delle prove più linguistiche culturali rispetto a quelle più pratiche intuitive, che fanno pensare anche a una scarsa efficacia dell'apprendimento scolastico.
La comparsa dell'epilessia e l'effetto dei farmaci complica il quadro e fa pensare, anche se non obbligatoriamente, a una sofferenza perinatale o di altro tipo; dolori ad arti e articolazioni sembrerebbe qualcosa di altro tipo da segnalare al medico curante, per accertamenti su raumatismo articolare acuto o altre malattie reumatiche infantili, prima di pensare a reazioni da stress....
Cordialmente
dr GBenedetti

Salve dottore mio figlio

Salve dottore mio figlio Lorenzo è il quartogenito di una famiglia sana e particolarmente numerosa ( mio marito ha 5 sorelle e 3 fratelli,tutti con nipotini a seguito, io invcece ho 1 sorella e 2 fratelli con una nipotina, i miei suoceri sono morti per problemi cardio circolatori, mia suocera ha avuto un ictus nel 91 che ha portato ad una semiparesi, è morta ne 2004, una delle sorelle di mio marito è morta di tumore allo stomaco, i miei genitori sono entrambi vivi e stanno bene), il primo genito ha problemi di dislessia, gli altri due nessun problema, è nato da una gravidanza normale a 38 settimane,il suo peso alla nascita era di 3 kg, il ricovero in ospedale è stato di 4 giorni tutto e andato bene, ho allattato al seno per circa un mese con un pò di dificoltà perchè sembrava molto "comodo" come bambino passando all'allattamento artificiale tutto è migliorato.
Lorenzo è sempre stato un bambino tranquillo, dormiva, mangiava ogni 4 ore, all'età di tre mesi ha saltato il pasto notturno di mezzanotte, dormendo senza interruzioni fino al mattino, lo svezzamento è stato tranquillo, l'unico alimento che non riuscivo a fargli mangiare e che non mangia ancora oggi è il formaggio.
Ha usato il ciuccio fino all'età di due anni e mezzo circa e non ricordo che sia stato particolarmente traumatico il distacco, nello stesso periodo abbiamo tolto il pannolino senza particolari problemi, non ha mai avuto oggetti a cui si attaccava per lungo tempo, il suo primo sviluppo psico-motorio è stato normale per quanto riguarda lo stare seduto, il gattonare e il camminare, tranne il linguaggio che tardava a venire, ecco perchè abbiamo aspettato l'ingresso alla scuola materna per rivolgerci ad un neuropsichiatra, pensando che il suo atteggiamento fosse una questione di comodità, (anche se ad essere sincera avrei dovuto capirlo prima, perchè il bambino, quando indicava qualcosa che voleva e noi facevamo finta di non capire rinunciava o cercava di procurarsela da solo).
Descriverei mio figlio come un bambino particolarmente tranquillo, che ha iniziato non sò esattamente in quale momento ad avere problemi, ricordo da piccolo lui sorridente per poi iniziare ad avere atteggiamenti che potevano sembrare autistici nell'età della scuola materna, tutto ciò in modo lento, non ha mai amato i divieti e le imposizioni diventando anche molto capriccioso.
Con il tempo sono subentrati problemi con il sonno, dall'ingresso alla scuola materna il bambino fa fatica ad addormentarsi, ha problemi con il mangiare, rifiuta molte cose quindi è anche un problema il cibo a scuola, a casa devo sempre pensare cosa fargli da mangiare per lui, ha delle abitudini strane tipo: non mangia la pizza fatta in casa o al trancio perchè dice che non gli piace, ma mangia tranquillamente quella della pizzeria,sempre la stessa, con la mozzarella, anche se il formaggio in altro modo lo rifiuta facendosi venire i conati di vomito.
Lorenzo non è andato al nido, all'età di tre anni è andato alla scuola materna che hanno frequentato anche i fratelli, con la stessa insegnante che ha seguito loro. Da quando abbiamo iniziato con l'asilo il bambino ha rifiutato il distacco da me, ha pianto tutti i giorni della scuola materna( 4 anni, abbiamo fermato il bambino un anno in più perchè mi era stato detto che aveva questo lieve ritardo che sarebbe passato da solo, e che sarebbe stato al passo con gli altri bambini), continua a rifiutare la scuola dal primo giorno ed è estremamente stressante. Non ha avuto un buon rapporto con i coetanei alla scuola materna, preferiva giocare da solo, adesso il rapporto con i coetanei è migliorato ma preferisce giochi più sedentari.Ama disegnare, cosa che ha sempre fatto e che gli riesce molto bene, il lego e tutti i tipi di costruzioni, si trova bene nel suo ambiente ma fatica ad adattarsi ad ambinti nuovi, ti chiede di uscire perchè si annoia in casa ma una volta fuori si annoia presto e ti chiede di tornare a casa.
A scuola il bambino ha il sostegno per 4 ore al giorno, lui frequenta il tempo prolungato ha appena finito la quarta elementare, non ha problemi con gli adulti con cui riesce ad istaurare un bel rapporto, è inteligente riesce abbastanza bene in matematica, continua ad avere problemi di linguaggio ( è come se lui sapesse benissimo cosa dire nella sua testa, ma non sempre riesce ad esprimersi), legge bene le bisillabe, comincia adesso con le trisillabe, capisce quello che gli viene detto e quello che gli si legge.
Abbiamo fatto tutti gli esami che mi vengono in mente, - udito: audimetria perfetta,- oculista: normale, - ortopedico: piedi pronati valghi accentuati da iperlassità legamentosa, - ecocardiogramma: normale lieve soffio al cuore, - ecografia addome completo: non rilievi patologici,- giugno 2010 con la comparsa dell'epilessia EEG: tracciato testimone di anomalia parossistiche centrotemporali sinistre con attivazione in sonno, - esame neurologico agosto 2010: eloquio spontaneo caratterizzato da disordini fonologici, semplice nei contenuti. La comprensione delle consegne complesse avviene solo su imitazione,tono muscolare ridotto in toto senza asimmetrie, trofismo muscolare e forza nei limiti della norma, no tremori ne dismetrie, RT presenti, prove di coordinazione manuale eseguite con impaccio bilateralmente, deambulazione priva di note patologiche, prova del funambolo eseguita con impaccio.
- RM : l'esame RM encefalo non ha presentato aspetti patologici di rilievo( RM eseguita ad agosto 2010 senza sedazione, senza contrasto presenza di artefatti per movimento del bambino), - esami ematochimici effettuati per i dolori che lamenta il bambino tutti normali compreso ferro-magnesio-potassio- calcio-sodio-titolo antistreptolisinico-proteina c reattiva-reuma test-cpk-bilirubina totale e fraziopnata- esame urine-ves.
Il medico mi ha detto che non sà perchè il bambino ha questi dolori che prima attribuivano alle crisi epilettiche oramai sotto controllo da maggio di quest'anno, mi è stato suggerito di aspettare e vedere il progredire di questa "malattia", loro ritengono che l'epilessia non è il problema di mio figlio, ma il problema di mio figlio ha portato all'epilessia ( aspettiamo magari migliora da solo, altrimenti arriverà un altro sintomo che ci può indicare cosà può essere), mi sono rivolta anche ad altri neuropsichiatri che mi hanno detto che non sempre si arriva ad una diagnosi sicura, da premettere che molti mi hanno opposto resistenza perchè il bambino era seguito al Mondino di Pavia, che si è mosso solo quando il bambino ha presentato l'epilessia, prima era un lieve ritardo che sarebbe passato da solo.
Vorrei solo sapere che esami potrei far fare al bambino prima di arrendermi ad una non diagnosi, anche a pagamento visto che per il momento è l'unico modo che ho per far fare delle indagini a mio figlio, sono un pò stanca di aspettare e vedere cosa succede, è dal 2005 che sono in attesa, ho aspettato gli abbiamo fatto fare logopedia, psicomotricità, ma il bambino ha problemi non è guarito miracolosamente come mi era stato garantito e non voglio aspettare altri 5 anni perchè magari arriva un altro sintomo rivelatore.
Mi scuso per il messaggio molto lungo e per lo sfogo poco appropiato, spero di essere stata abbastanza precisa, aspetto una sua risposta e ringrazio anticipatamente.

Capisco di essere un po'

Capisco di essere un po' insistente o noioso, ma la pregherei di rispondere ai punti nello schema di sviluppo indicato sopra, così posso avere dati più precisi per farmi un'idea. Com'è dal punto di vista motorio suo figlio, fa qualche attività esxtrascolastica, sportiva, o altro? E' impacciato o abile nella motricità?
L'epilessia è una malattia connessa a lesioni cerebrali, o a trasmissione genetica, e spesso interferisce con l'apprendimento, così come i farmaci usati. Per essere sicuri che sia epilessia, a volte, bisogna registrare l'eeg durante una crisi, cosa spesso casuale. Che tipo di crisi faceva suo figlio?
Ho paura che la rmn, senza contrasto e con artefatti da movimento, non sia molto attendibile.
Mi sembra di capire che i problemi di 'linguaggio' riguardino la pronuncia, o anche la costruzione delle frasi? Inoltre c'è una difficoltà di apprendimento, mi sembra, più per lettura e scrittura che per matematica, forse.
Capisco che l'inserimento a scuola sia stato 'traumatico', e non si sia mai adattato, reagendo anche con modi oppositivi...
Cosa intende che il primogenito ha problemi di dislessia ? (il termine è un po' controverso: c'è chi pensa sia una malattia, chi solo un sintomo...).

problemi in gravidanza:

problemi in gravidanza: nessuno
nascita: 38 settimane. Parto normale
peso alla nascita: 3 kg...
indice di Apgar: non ricordo ma era normale, durata del ricovero in H: 4 giorni
allattamento: materno per circa 1 mese artificiale fino a dopo lo svezzamento, ha continuato poi con il latte di proseguimento perchè rifiutava il latte fresco,svezzamento verso il 5° mese normale senza traumi, mangiava tutto, tranne il formaggio che rifiuta tutt'ora.
sonno da piccolo: dormiva tanto, si svegliava per mangiare ogni 4 ore, l'ultimo pasto alle 24 fino al 3 mese compiuto, poi ha iniziato a saltare quel pasto e dormiva tutta notte tranquillo, ha sempre avuto problemi per addormentarsi perchè richiedeva e richiede tutt'ora la mia presenza , adesso fatica sempre ad addormentarsi continua a viaggiare dalla sua camera alla mia fino a quando non crolla stremato, a volte anche molto tardi.
alimentazione: predilige in assoluto la carne, non mangia il formaggio se non sulla pizza che deve assolutamente essere di pizzeria e sempre la stessa, mangia frutta, verdura ma cruda, fatico a fargli mangiare la pasta, predilige gli spaghetti al pomodoro, non mangia niente che sia molle (gnocchi-purè-ecc.) perchè dice che fa schifo.
abitudini: il ciuccio fino all'età di 2 anni e mezzo circa, il distacco non è stato molto traumatico, aveva un grosso orso a cui era abbastanza legato ma poi cestinato perchè rotto, adesso abbiamo la fissa con una marionetta di stoffa di nome scrocchio ( nome di sua invenzione), lo porta un quasi da pertutto poi sparisce per un pò e riapparire in seguito. Ha giochi elettronici come playstascion e game boy che però usa poco, si irrita se non riesce a giocare e lo abbandona quasi subito, ama disegnare da sempre ed è anche bravo per la sua età, i suoi disegni sono precisi e pieni di particolari( dita-occhi-capelli-vestiti ecc.)

sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età di circa 8 mesi
primi passi 14 mesi circa, gattonamento 9 mesi
prime parole: comparse dopo l'anno, diceva pochissime parole come papà, mamma, pappa.
capacità motorie: non ho mai notato grossi problemi motori, da quando ha iniziato a camminare mi è sembrato normale, non ama correre, giocare a pallone o fare sport, è impacciato se deve fare qualcosa di complicato e capita che bisogna mostrargli cosa deve fare, (cosa successa durante le visite neuropsichiatriche), mi è stato detto che nel bambino si evidenzia lieve impaccio motorio nelle prove di motilità fine e globale.
controllo sfinterico all'età di due anni e mezzo ha tolto il pannolino sia durante il giorno sia la notte, non ha avuto grossi problemi. Mi è capitato di notare che ultimamente gli capita di avere un urgenza di urinare che lui dice di faticare a trattenere, ha fatto la pipì addosso un paio di volte di cui una notturna, esame urine normale.
sviluppo del linguaggio: fino al 2005 il suo vocabolario era limitato a pochissime parole, abbiamo iniziato logopedia e la situazione è migliorata, nell'ultima valutazione logopedica vocabolario recettivo (comprensione di parole) in media per l'età - la comprensione grammaticale (comprensione di frasi) non adeguata all'età - disturbo del linguaggio prevalentemente sul versante espressivo negli aspetti fonologici e morfosintattici.
uso dei giochi: ama molto giocare con costruzioni tipo lego, trasforma oggetti di uso comune tipo scatole , mestoli, pezzi di stoffa, per creare giochi. ama molto il didò, la pasta di sale, crea "pasti" con tutto quello che trova perchè vuole cucinare. Ha imparato ad andare in bicicletta senza rotelle a circa 9 anni, da solo perchè non voleva essere aiutato da nessuno.
disegno spontaneo: da sempre ed è diventato sempre più preciso
rapporto con le persone: ha problemi con i coetanei con cui gioca poco, si trova bene con i bambini più piccoli, con gli adulti in generale non ha problemi di socializzazione,(ama fare i massaggi rilassanti), ha un attaccamento a me, con il papà e un continuo amore-odio, con i fratelli si trova bene sopratutto con il terzogenito più grande di lui di due anni.Si lega alle persone che segnano la sua vita come se avesse bisogno di sicurezze(insegnante dell'asilo-insegnante dell'elementari)
comportamento: è un bambino tranquillo che ama stare in posti conosciuti, capita che voglia uscire per andare in qualche posto per poi voler tornare a casa perchè si "annoia", se andiamo a cena finito lui di mangiare vuole andare a casa,definirei mio figlio un bambino molto tranquillo
reazione a divieti: non ama i divietì, delle volte si imbroncia altre si arrabbia ma non ricordo crisi isteriche clamorose

A scuola
asilo nido: non ha frequentato, è stato a casa con me fino ai tre anni.
Scuola materna all'età di tre anni.. eventuali difficoltà: era un bambino tranquillo che giocava da solo per la maggir parte del tempo, molto legato alla sua insegnante, il distacco da me è stato traumatico per tutti e 4 gli anni in cui ha frequentato con forti crisi di pianto sempre.
Successive scuole: ha appena terminato la quarta elementare con 4 ore di sostegno al giorno, anche per quanto riguarda la scuola abbiamo grossi problemi a fargli accettare che deve andare tutti i giorni, non ha problemi grossi in matematica, fa le moltiplicazioni con la tabella perchè non ha mai imparato le tabelline, addizione e sottrazione perfetto, ha l'idea di cosa sia una divisione ma non le fa in colonna, i problemi riesce a farli se gli si legge la traccia, conosce le forme geometriche e riesce a trovare il perimetro.
per quanto riguarda storia , geografia e scienze non ci sono grossi problemi se gli si legge e si spiega in termini semplici il tutto. Legge bisillabe comincia con le trisillabe, con le parole più lunghe sillaba ma non riesce a dirti cosa sia, come se nel momento che arriva alla fine ha dimenticato l'inizio. per quanto riguarda i problemi di linguaggio lui ha sia problemi di pronuncia con le parole che non conosce o che usa poco, sia problemi nel costruire frasi, che almeno adesso hanno senso. capita che io stia parlando di cavoli e lui ti risponda di verze, ma questa cosa è meno accentuata rispetto a qualche anno fa.
Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche: gli insegnanti riferiscono che il gruppo classe è unito e vanno tutti daccordo, io non ho notato grossi problemi con i compagni, che comunque lui non cerca al di fuori dell'ambiente scolastico.La maggior parte del tempo la passa a casa che sinceramente è un pò affollata, oltre ai miei figli arrivano cugini di circa la loro età e amici prevalentemente del terzogenito, quindi più grandi di lui, ma con cui va abbastanza daccordo,(capita che litighino, sopratutto quando fanno giochi elettronici che lui non sa usare e quindi perde,ma passa in modo veloce, intervengo solo se sento volare parolacce ma per il resto evito di mettermi in mezzo alle loro storie ascoltando da lontano). Non fa attività extrascolastiche apparte logopedia tutte le settimane, non ama gli sport, mi chiede di andare all'oratorio ( che si trova propio di fianco a casa mia), io tendenzialmente lo mando da solo ma una volta lì fa un giro veloce, compra delle caramelle al bar interno e poi torna tranquillo a casa.

Composizione familiare: marito 50 anni vedovo con due figli maschi di 20 e 17 anni, al primogenito gli è stata diagnosticata una dislessia con sostegno a scuola e logopedia, faticava a riconoscere le lettere con suono uguale.In seconde nozze con me che ho 36 anni sono nati altri due figli tra cui uno di tredici anni e Lorenzo di 10 anni e 9 mesi. Vanno tuuti daccordo e chiamano me mamma perchè quando sono subentrata io il più grande aveva 4 anni e l'altro 1.
Mio marito ha 5 sorelle più grandi di cui una deceduta per tumore allo stomaco, due fratelli più grandi sani e uno più piccolo sano.
Io sono secondogenita di 4 figli tutti sani, non si riscontrano casi di epilessia nelle due famiglie ne altre forme di ritardi cognitivi o altro.
I miei suoceri sono deceduti per problemi cardio circolatori, mia suocera ha avuto un ictus con semiparesi ed è deceduta nel 2004.
I miei genitori sono vivi ma vivono a mille chilometri di distanza, entrambi sani.
Organizzazione familiare e modalità educative: Lorenzo vive in casa con me e i fratelli per la MAGGIOR PARTE DEL TEMPO, mio marito è camionista quindi è poco presente, Lorenzo va a scuola con il tempo prolungato, non fa altre attività sportive, non sono una mamma particolarmente severa e, a dire degli insegnanti quest'anno con l'avvento delle crisi, particolarmente apprensiva, non faccio molte storie con il mangiare cercando di non stressarlo più del dovuto per le quantità di cibo che ingerisce, al contrario di mio marito che lo aggredisce, non uso punizioni fisiche e nemmeno mio marito, siamo contrari, ma urlo quando non c'è la faccio più.
Eventi particolari, cambiamenti, lutti, ecc: nulla che ritengo rilevante apparte la morte di mia suocera che comunque è stata malata e in ospedale per diverso tempo non ci sono stati lutti o eventi particolarmente dolorosi-
Visite mediche, ospedale, altro: 2005 Mondino Pavia -visita e valutazione neuropsichiatrica e logopedica- Lieve ritardo psicomotorio con maggior coinvolgimento del linguaggio espressivo
2007 neuropsichiatra dell'asl per richiedere sostegno- valutazione e visita neuropsichiatrica: disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti specificato.
giugno 2010 EEG dopo crisi avvenuta in veglia e pieno benessere, il bambino mi ha avvisato di sentire il "terremoto" io ho osservato tremori in tutto il corpo( la sensazione che ho avuto è di una persona che rimane attaccata alla presa di corrente), tutto ciò è durato pochi secondi.
dopo l'episodio riferito astenia, cefalea di breve durata con remissione spontanea.
da quel giorno sono iniziati i dolori: esito EEG in sonno dopo privazione parziale, videoregistrazione e poligrafia,in sonno si assiste alla comparsa di figure isolate e poi in sequenza a tipo punta lenta, punta onda di ampio voltaggio sovraimposte ad un'attività più lenta sulle derivazioni centro temporali sx. HP e SLI inattivanti.
Nell' EEG fatto poi in agosto si confermano anomalie tipo punta lenta e punta onda di ampio voltaggio nella zona centro temporale sx, che in sonno tendono a intensificarsi diffondendo anche in brevi scariche generalizzate.
In agosto iniziamo carbamazepina (tegretol 200mg rilascio modificato) che non da esito sperato, si aumenta il dosaggio ma le crisi continuano a generalizzare, assistiamo tutti insieme durante la cena a movimenti involontari dell'arto superiore sx che continuano per diversi minuti.
Avviso la neuropsichiatra, ma il bambino non può aumentare il farmaco perchè gli procura leucopenia, mi rivolgo ad un altro ospedale ( dopo "l'abbandono" del Mondino) e iniziamo il depakin chrono 300mg che da effetti immediati, niente più generalizzazioni fino a maggio 2011 quando le anomalie presenti non compaiono più nell'EEG, abbiamo provato a togliere il tegretol ma al bambino tornavano le crisi, il neuropsichiatra ha suggerito di mantenere invariata la cura fino ad ootobre, poi riproveremo ad eliminarlo.
Altre osservazioni mi sono dimenticata di dire che mio figlio è mancino, non sò se sia rilevante.
Cordiali saluti, spero di essere stata precisa questa volta, la ringrazio per il tempo che mi stà dedicando aspetto una sua risposta, grazie sinceramente.
..................

E' una situazione un po'

E' una situazione un po' complessa, ma non sembra 'grave' nè a prognosi negativa. Si mescolano apparentemente fattori neurologici, manifestatisi più chiaramente con l'epilessia, e fattori ambientali - psicologici e familiari, evidenziati dalla marcata difficoltà di separazione per la scuola e per la notte. I vari fattori insieme hanno condizionato verosimilmente lo sviluppo del linguaggio dell'apprendimento scolastico e del contatto sociale, creando un quadro psicoevolutivo piuttosto complesso, appunto, che ha fatto parlare, secondo me a torto, di 'disturbo pervasivo'. Non tutte le difficoltà di sviluppo rientrano in quella categoria ed hanno una prognosi così negativa. Lo sviluppo sembra mantenuto, anche se con immaturità e difficoltà, si tratta di cercare di facilitarlo e rimuovere gli ostacoli eventuali.
Sembra essersi trattato di uno sviluppo psicomotorio un po' ritardato sul piano del linguaggio e un po' anche delle competenze motorie (bicicletta, impaccio in certi movimenti).
Gli aspetti di impaccio motorio sembrano minori e tutto sommato non particolarmentre significativi.
I fattori psicologici e familiari sono spesso importanti nel trattenere il bimbo in un mondo un po' separato dagli altri, in contatto, vero o fantasticato, col mondo della madre, da cui bisogna uscire se si vuole entrare nell'altro mondo e imparare a muovercisi dentro.
Più importante che cercare le cause, probabilmente impossibile, mi sembra comunque guardare al futuro e cercare di favorire esperienza di crescita e di autonomia nei prossimi anni, gruppi di coetanei con guida di adulti tipo scout, esperienza extrascolastiche. E' probabile che la scuola elementare resti frustrante nelle attività di apprendimento, mentre alle medie e in seguito può orientarsi con maggior soddisfazione verso attivitò pratiche e di laboratorio. Sport, anche individuale se il gioco di quadra è poco gradito, e altre attività possono riuscire di rinforzo alla sua personalità.
Le dfficoltà di sonno e le modalità di addormentamento descritte sono punti dolenti, a quest'età, che confermano gli aspetti psicologici individuali e familiari di difficoltà di sviluppo, favoriti forse dall'assenza del padre da casa per il lavoro. Ho l'impressione che convenga dedicarsi un po' di più a questi aspetti, per liberare un po' dagli ostacoli la strada dello sviluppo-
Cordialmente
dr GBenedetti

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