gentile dr. Benedetti,
avrei bisogno di alcune dritte. per me è molto importante.
...un bambino di 10 anni, vive con la madre, (genitori separati da vari anni) . Vede regolarmente il padre che però non perde molto tempo con lui, lo mette a giocare con i videogiochi o lo affida a nonni e sorella.
il ragazzo dunque vive con la madre, dorme ancora nel letto con la madre. ...

Causa i turni di lavoro affida spesso il ragazzo ai nonni (i materni sembrano più severi dei paterni, almeno dal punto di vista morale) mezza giornata o talvolta un giorno intero, o al dopo scuola o qualche volta ad amiche e amici.
il ragazzo è sovrappeso,
molto geloso della madre, la controlla. mangia con avidità e beve trangugiando. (il padre è uno sportivo,tarchiato, con fisico da atleta) ...
si vergogna nello spogliatoio con i compagni ...con la madre invece fa l'esibizionista.
a scuola, dopo una resa non perfetta del primo semestre ha recuperato, ma le insegnanti non gli hanno dato le gratificazioni promesse in termini di voti. ci è rimasto male.
gioca spesso con la Nintendo Wi a giochi di guerra o comunque di sfida dove non sopporta di perdere.

Ama più il gioco che la fatica. È un attento osservatore a volte percepisce le minime variazioni anche insignificanti per l’adulto. È astuto. Un po’ sedentario sente presto la fatica. Gioca a ..., ma ora il campionato è finito. ...

Se sgridato dalla madre esibisce un atteggiamento vittimista per avvicinarla e fare pace. Ogni tanto la madre un ceffone glielo dà. La madre è molto legata al figlio.

Il bambino spesso è insicuro e mente (la verità poi la racconta alla madre, ma mente e finge “tu non mi vuoi bene” è una frase ricorrente).

Ha bassa autostima.
In genere questi fattori sono l'espressione di sofferenze profonde e di barriere che si instaurano come meccanismi da difesa nei confronti delle relazioni e delle emozioni giusto? che cosa si può fare senza consultare per forza uno specialista? in casa come si può agire ...? Come agire dentro a per responsabilizzare e dare equilibrio al bambino? Quanto carattere orale c’è in soggetti sifatti? Quanto rischio di depressione futura c’è?

Come abbinare un intervento alimentare e insieme psicologico?

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