I miei consigli sono probabilmente opposti a quelli che vi darebbero nei posti citati.
Non parlerei innanzitutto di 'attacchi di panico' in un bambino, per non psichiatrizzarlo. Anche per gli adulti a mio parere è una diagnosi che serve solo a psichiatrizzare e farmacologizzare problemi diversi
non darei quindi alcun farmaco
Le diagnosi fatte concordano trattarsi di sintomi 'nevrotici', e non 'psicotici' (ansia, fobia), ma cià non vuol dire che uscirne sia semplice.
Nella mia esperienza queste situazioni a quest'età coinvolgono sempre l'ambiente familiare ed è bene qindi indirizzare l'intervento a tutta la famiglia. Attenzione non è una colpevolizzazione della famiglia, è solo un indirizzare la ricerca là dove si possono trovare ostacoli per diminuirli e risolverli possibilmente. Il bambino è in un'età di passaggio, prossimo alla pubertà, se non lo è già, e all'adolescenza, e in quest'epoca molti equilibri in lui e nella famiglia cambiano o devono cambiare. Spesso è proprio la difficoltà di questi cambiamenti, o l'incapacità di vedere gli aspetti disturbanti, che provoca disturbi di questo e di altro tipo.
Il mio consiglio quindi è di cercare un intervento familiare, non importa l'orientamento, se psicodinamico o sistemico, ma in modo che vi aiuti a ottenere piccoli cambiamenti nella famiglia, che spesso ottengono grandi effetti, se fatti al momento e nella maniera giusta.
Non si tratterà di una singola visita, ma di una serie di sedute che vi accompagneranno a attraversare questo periodo difficile.
Se credete potete descrivere un po' più estesamente la situazione, con un attenzione sia al bambino e alla sua storia e comportamento attuale, sia all'organzzazione composizione familiare ecc, seguendo magari queste istruzioni
Cordialmente

dr GBenedetti