valutazione ritardo psicomotorio

Buongiorno gentilissimo dottor Benedetti.

La scrivo per un problema che è insorto riguardo al mio bimbo, di 22 mesi.
Lui frequenta l'asilo nido ed ha da pochi giorni concluso il primo "anno scolastico".
Al colloquio individuale di fine anno, mi sono trovato in una situazione paradossale: le educatrici dell'asilo mi hanno descritto un bambino che è completamente diverso da quello che conosco io.
Mi hanno parlato di un bambino che, a loro dire, soffre diun ritardo psicomotorio in quanto "nonobbedisce a semplici comandi", "non parla se non attraverso qualche vocalizzo", "non scende da solo dal letto", "non manifesta i tratti comunicativi non verbali dei bimbi della sua età" (identificati come tirare i capelli agli altri, graffiare, ecc)...
Sono rimasto basito. Mio figlio a casa parlocchia (a modo suo, oviamente) in continuazione, pronuncia chiaramente circa 30 parole, esegue comandi anche non banali che implicano azioni concatenate, osserva e ripete immediatamente azioni anche nuove che vede compiere a noi genitori, associa persone e oggetti alle relative immagini (su fortografie, libri, in tv), mangia da solo usando le posate, beve da solo dal bicchiere, chiede le cose di cui ha bisogno sia usando le parole (quelle che per ora sa) sia indicandole; chiede aiuto per svolgere le azioni in cui sa di dover essere aiutato (spostare oggetti pesanti, ad esempio), chiede l'interazione dei genitori, prendendoci per mano e coinvolgendoci nei suoi giochi, sale e scedne dal letto, dal divano (anche troppo!!)... insomma... l'esatto opposto di quanto decritto dalle educatrici.
Ora, tralasciando in fatto che ogni giorno quando andiamo a prenderlo all'asilo a domanda "com'è andata oggi?" la risposta è sempre stata "tutto bene"... il mio problema ora è un altro.
Mi pongo questo quesito (che purtroppo le educatrici non si sono poste e non mi sono sembrate molto convinte di porsi, forse ritenendoci, in quanto genitori, poco "obbiettivi" ): se il bambino manifesta questo doppio atteggiamento (io do per sincere le dichiarazioni delle educatrici, anche se non ne condivido affatto le conclusioni) sarà un suo modo di manifestare un disagio nei confronti dell'asilo? Il suo "estraniarsi", non rispondendo ai comandi, non partecipando entusiasticamente alle attività, "isolandosi" dal contesto, può essere un modo che lui ha trovato per dire "a me questo non piace, e quindi non mi interessa"? In questo senso interpreto ora in modo diverso anche un paio di espisodi successi in cui dei bimbi lo hanno graffiato e lui (come dissero le educatrici) "non ha reagito e non ha nemmeno pianto".
La mia preoccupazione non è affatto quella di dire che le educatrici hanno sbagliato la valutazione, quanto invece quella di non trascurare un possibile segnale di disagio del bimbo: è questa la cosa importantissima.
Sono preoccupato poi dal possibile "etichettamento" del bimbo come "con problemi" da parte del personale dell'asilo, che poi rischia di assumere atteggiamenti scorretti nei suoi confronti in quanto non adeguati ad un problema di cui non è stata invece compresa l'origine; e questo è un faredllo che mio figlio poi si porterebbe dietro ingiustamente e conconseguenze che (diciamocelo chiaramente) condizionerebbero il suo percorso il prossimo anno di nido e poi all materna.
Le anticipo che sono intenzionato a farlo valutare da un neuropsichiatra infantile, non per trovare conforto alle mie ragioni piuttosto che a quellle dell'asilo, quanto per stabilire un punto fermo e imparziale su cui basare un programma che serva allo sviluppo di mio figlio.
Mi sarebbe graditissimo un Suo parere sull'intera vicenda, pur essendo consapevole che gli elementi non sono molti e forse non chiaramente espressi.
La ringrazio di cuore già da ora

Massimiliano

Informazioni per i consulti

Può essere utile per la richiesta di consulto su bambini piccoli ( sviluppo psicomotorio, linguaggio, comportamento, relazionalità, problemi scolastici, ecc), dopo aver illustrato i motivi della richiesta, allegare le seguenti informazioni, rispondendo se possibile a tutte le domande:

problemi in gravidanza.............NO
nascita a che settimana ………….40 Parto ( normale, cesareo, difficoltà)……………CESAREO (dopo induzione non andata a buon fine)
peso alla nascita ……...3290
indice di Apgar …….9/10 e 10/10 dopo 3 min ……….. durata del ricovero in H…72…..
allattamento: materno SI……. artificiale NO……… svezzamento DAI 5 MESI………
sonno , orari e modalità……SONNO REGOLARE CONTINUATIVO 21:00 - 6:00/6:30; POMERIGGIO 13:00 - 15:30
alimentazione……VARIA
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ...CIUCCIO PER ADDORMENTARSI (LA SERA BIBERON DI LATTE PRIMA DELLA NANNA)..

sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età 9 MESI
primi passi .16 MESI.
prime parole 12 MESI
capacità motorie CAMMINA, SALE E SCENDE DAL LETTO, DIVANO.
controllo sfinterico (pipì e popò).NO, MA DICE CACCA QUANDO STA EVACUANDO
sviluppo del linguaggio .30 PAROLE
uso dei giochi ( gioco funzionale LEGO, FORMINE....imitativo PENTOLINI,.....rappresentativo
disegno spontaneo (scarabocchio SI, ... omino testone NO. casa NO figure NO)
rapporto con le persone CON GLI ADULTI MOLTO APERTO (SORRISI, VA IN BRACCIO CON TUTTI, BACI, ECC), CON I COETANEI MOLTO PIU' TRATTENUTO E QUASI "DISINTERESSATO"
comportamento IN ASE E FUORI CON I GENITORI: MOLTO ESTROVERSO, SEMPRE ALLEGRO, SERENO, COCCOLONE
reazione a divieti NELLE ULTIME SETTIMANE HA COMINCIATO A PIANGERE A SEGUITO DI UN QUALSIASI RIMPROVERSO (ANCHE BANALE) - sospetto che sia stato ripetutamente sgridato al nido

A scuola
asilo nido SI A che età 10 MEIS. Reazioni SEMBRA CONTENTO DI ANDARE (SORRISONI QUANDO ARRIVA, ECC) E QUANDO LO SI VA A PRENDERE NONSEMBRA ANSIOSO DI ANDARSENE.. MA QUELLO CHE POI RIFERISCONO LE EDUCATRICI DEL "DURANTE" ... VEDA SOPRA
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà
Successive scuole .......
Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche........

Composizione familiare ……………..
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) NO
Organizzazione familiare e modalità educative.PAPA' E MAMMA ENTRAMBI MOLTO PRESENTI IN CASA E PARI NELL'IMPARTIZIONE DELLE REGOLE E DELLE RICOMPENSE; CLIMA MOLTO AFFETTUOSO E DISTESO
Eventi particolari, cambiamenti, lutti, ecc. NO
Visite mediche, ospedale, altro E' STATO RICOVERATO DUE VOLTE 1 PER UNA SOSPETTA INVAGINAZIONE INTESTINALE (ECOGRAFIE, CLISMA OPACO) E 2 PER UNA BATTERIEMIA NON ULTERIORMENTE DEFINITA (ESAMI DEL SANGUE, ECOGRAFIE, FLEBO)
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) VARI E TUTTI NEGATIVI
Altre osservazioni ……….

Gentile sig.

Gentile sig. Massiminiano,
dalle informazioni che mi dà rilevo solo un lieve ritardo motorio nel primo anno (seduto e primi passi qualche mese dopo il tempo previsto), apparentemente poi recuperato bene. Per il resto nient'altro di patologico.
Il bimbo è andato all'asilo a 10 mesi: come ha reagito? all'inizio, nei mesi successivi? Ha mostrato le normali reazioni alla separazione (pianti, ecc)? Può darsi che, a quanto riferiscono le educatrici del nido, non abbia ancora superato la fase di 'diffidenza e difesa' all'ambiente estraneo, e in particolare ai coetanei. I nidi, almeno quelli che ho visto, sono spesso delle 'jungle' con tanti piccoli che girano qua e là e pochi adulti che si occupano dei più 'difficili'. E' probabile che un bambino che reagisce in silenzio e stando sulle sue attiri meno l'attenzione, per cui le educatrici si siano accorte solo dopo parecchio tempo delle sue modalità difensive. La prima modalità difensiva in natura è quella di stare fermi e non attirare l'attenzione, come i camaleonti... E' una difesa naturale, non patologica. Certo dovrebbe durare poco e poi essere sostituita da passi avanti nell'apprendere altri modi di difendersi e farsi valere.
Potrebbe essere utile per un po' ridurre il tempo di permanenza al nido solo al mattino, e vedere se ci sono sviluppi.
Sono comunque reazioni fisiologiche, non patologiche, e starei tranquillo, anche se se attento.
Cordialmente
dr GBenedetti

La ringrazio per la

La ringrazio per la prontissima risposta.
In effetti sui primi step motori mio figlio è stato in ritardo (penso in quanto i ricoveri di cui le ho scritto son avvenuti entrambi intorno all'anno...o forse perchè sarebbe stato comunque in ritardo!! chissà...).
L'inserimento al nido è stato tranquillissimo, mai un pianto (a noi al tempo era parso un inizio tranquillo, ma forse a questo punto non lo era..)
Riguardo al resto di cui Lei scrive, concordo al 100%. Purtroppo anche sul fatto che nella jungla i bimbi che se ne stanno sulle loro vengano calcolati meno di quelli scalmanati che richiedono più energie per essere contenuti..
Ed è proprio questo che mi inquieta: che siccome "tanto lui se ne sta buono" venga osservato meno, male, e dopo tutti gli altri, traendo conclusioni sbagliate e deleterie (a mio avviso). La mia paura è che le educatrici non abbiano affatto percepito le sue modalità difensive (come scrive Lei), ma le abbiano interpretate semplicemte ed erroneamente come un ritardo. Da qui il desiderio della valutazione neuropscichiatrica, anche per porre eventualemente le educatrici di fronte a un dato inoppugnabile, cosicchè debbano fare un passo indietro sulle loro valutazioni (e sulle azioni che intendono intraprendre) se fosse il caso.
Una riduzione dell'orario, seppur difficoltosa, potrebbe essere un ottimo suggerimento.
La ringrazio ancora, e la saluto con stima

Massimiliano

A stretto giro di posta la

A stretto giro di posta la frenerei sul rivolgersi subito al npi. Specialmente per il suo scopo di far ricredere le educatrici. Non è detto che il npi dica quello che lei si aspetta, magari potrebbe intraprendere una serie di osservazioni, test, ecc e chissà, oggidì una diagnosi di 'spettro autistico' non si nega a nessuno... Cosa che suo figlio a mio avviso non merita certo e vi precipiterebbe nel panico.
A volte resistere e aspettare è la cosa migliore, magari riducendo la fatica del bimbo a poche ore: comunque è utile, perchè dovrà imparare ad adattarsi all'ambiente, anche se, se la 'dose' è eccessiva, la risposta può essere non utile.
Aspettate di vedere come vanno le vacanze con voi e la ripresa del nido, a settembre.
Cordialmente
dr GBenedetti

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