i miei bambini sono dislessici?

salve dottore,sono la mamma di due gemelli monozigoti di 8 anni.le scrivo perchè i miei bambini hanno difficoltà a scuola.i bambini sono nati a 34 settimane.il primo con peso 2,200g con apgar 7 8 sottoposto ad AR in CPAP, ittero,RDS. il secondo con peso 2,420 con apgar 6 7 sottoposto ad AR in CPAP, ittero, ipercitabilità,RDS.entrambi sono stati dimessi dopo 10 giorni dalla nascita.bambini tranquilli solo risvegli notturi fino a 13 mesi,hanno gattonato a 8 mesi e camminato da soli a tredici.le prime parole verso l'anno di età anche se poche.però capivano tutto sempre molto collaborativi.le loro prime frasi verso i due anni ma non molto chiare.il pediatra mi ha sempre detto che era normale per il fatto che i bambini si capivano fra di loro.e questo e continuato fino all'età di 5 anni quando anche contro il parere del pediatra ho voluto fare una visita dal neuropsichiatra.la dottoressa che lì ha visitati ha detto che era solo un linguaggio baby e che sarebbero migliorati anche se ancora non pronunciavano la "R" la sostituivano con la "L".i problemi seri sono cominciati con l'inizio della scuola primaria la loro maestra mi ha chiamato e ha detto che non capiva i bambini quando parlavano e avevano difficoltà nella scrittura e nella lettura.sono riandata dalla neuropsichiatra e lei dopo averli fatto scrivere (una frase)e leggere un pò ha detto che i bambini parlavano bene, lei li capiva, non erano dei fulmini nella lettura ma non avevano nessun problema.l'anno scorso a metà anno della classe seconda dopo aver visto che i problemi dei bambini in lettura e scrittura aumentavano ho deciso di farli rivedere di nuovo ma stavolta lì ho portati in una struttura privata il neuropsichiatra che lì ha visti ha detto che il loro quadro clinico era ai limiti della norma.io non sò più cosa fare.i bambini hanno grande difficoltà nella lettura sono lenti e confondono un sacco di lettere,cercano di indovinare le parole che stanno leggendo,ancora adesso all'età di 8 anni hanno difficoltà a pronunciare parole difficili.nella scrittura e ancora peggio fanno continui errori di sostituzioni ,omissioni e separazioni.mentre in matematica sono bravissimi ed hanno imparato subito le tabelline.sono disperata perchè i bambini fanno il possibile leggono tante volte ma sempre senza risultati,devono rileggere sempre quello che scrivono per cercare di eliminare gli errori.per lei è normale?cosa posso fare?grazie.

Per prima cosa non

Per prima cosa non disperarsi.
Dalla descrizione e dalle visite fatte sembra che non ci siano problemi intellettivi o di sviluppo, a parte la sfera della pronuncia, della lettura e della scrittura. La prego però di darmi le informazioni richieste in questa pagina.
I bambini prematuri e con lieve sofferenza alla nascita hanno difficoltà di apprendimento scolastico in una percentuale superiore ai nati a termine. Le statistiche però ci aiutano poco nei singoli casi.
Parlare di 'dislessia' a mio parere non aiuta molto, se non nel dare un nome al sintomo. Al massimo può aiutare a scuola, facendo certificare alla asl la situazione di difficoltà (richiede l'esecuzione di test che misurano le 'prestazioni' che sotto una certa soglia danno diritto ad avvalersi della legge)), e così facilitare l'adattamento scolastico secondo la recente Legge (vedi questa pagina e seguenti). Indipendentemente dalle cause reali o ipotizzate i rimedi alle difficoltà scolastiche sono comunque sempre simili, e si basano su un aiuto individuale all'interessato, inizialmente per l'organizzazione dello studio e l'attività di studio e di compiti, poi eventualmente, ma questo dopo le elementari, sull'uso di metodi alternativi sia per le prestazioni (computer, libri parlati, ecc) che per la valutazione da parte degli insegnanti. L'aiuto può essere fornito dalle logopediste, nelle asl o privatamente, o da educatori a casa, mentre è sconsigliabile che siano i genitori a farlo.
Molti bambini cosiddetti 'dislessici' riescono comunque a completare l'iter scolastico, con maggior o minor fatica, e poi a inserirsi soddisfacentemente nella società ( a parte i problemi diffusi di oggi). L'evoluzione dipende spesso più dalla situazione globale, dalla resistenza e capacità di far fronte alle difficoltà senza perdersi d'animo, che da altro.
Cordialmente
drGBenedetti

buongiorno dottore rispondo

buongiorno dottore rispondo nel dettaglio alle sue domande
gravidanza:progesterone fino a 4 mesi e vasosuprina fino al parto
nascita a 34 settimane con parto cesario
peso alla nascita A. 2,200 Apgar 7/8
B. 2,420 Apgar 6/7
durata del ricovero per entrambi 10 giorni 5 in TIN e 5 in neonatologia
allattamento misto e svezzamento a 5 mesi.
sonno:risvegli notturni fino a tredici mesi ,riposino pomeridiano fino a 3 anni dalle 2 alle 3 ore.si addormentavano tranquillamente nel loro lettino con il ciuccio.
alimentazione:non mangioni mangiavano il minimo indispensabile preferivano il latte. ancora oggi A assaggia quasi tutto mentre B più selettivo devo imporgli alcuni alimenti
ciuccio e biberon fino a tre anni per entrambi
seduti da solo intorno ai 7 mesi e gattonato a 8
primi passi a 13 mesi ma nel giro di due settimane correvano già per tutta la casa
il pannolone tolto a 25 mesi entrambi sia di notte che di giorno
prime parole verso i 12 mesi pochine
a due anni facevano discorsi incomprensibili
il disegno verso i due anni e mezzo al nido ma scarabocchi.da piccoli amavano giocare con le costruzioni, macchinine,gli piaceva guardare i cartoni.adesso amano andare in bici e fare giochi all'aperto anche se negli ultimi mesi ho notato un pò di accanimento ai giochi elettronici (PSP,NINTENDO)
comportamento:A bambino tranquillo abbastanza ubbidiente se gli viene vietato qualcosa chiede sempre il perchè e se qualche volta piange ad un divieto cerca di non farsi vedere
B invece è più ribelle ascolta ma bisogna dirgli sempre due volte le cose.ma anche lui davanti ai diviti raramente fa i capricci.anche a scuola per entrambi nessun problema per il comportamento qualche volta la maestra si lamenta di B dicendo che cerca delle scuse per alzarsi
asilo nido a 2 anni e mezzo si sono inseriti senza problemi hanno pianto solo il primo giorno.anche alla scuola materna nessun problema.alla scuola primaria sono andati con gran entusiasmo volenterosi non hanno mai chiesto di restare a casa. anche se avevano continui richiami sul quaderno per i loro errori di scrittura.la lettura assai stentata anche se leggono per oltre 10 volte, difficoltà nell'elaborazione dei testi. alla fine della seconda A ha cominciato a farmi una domanda(la cito perchè era diventata un'ossessione praticamente anche 2 volte al giorno)"fino a che età devo andare a scuola"?mentre B spesso mi chiede perchè gli altri sono bravi ed io no?forse anche perchè in classe la maestra li riprende continuamente.io cerco di non fargli pesare il fatto che non riesono a leggere bene alla fine della lettura (minimo 12 volte) quando mi dicono se hanno letto bene gli dico di si.hanno imparato ha corregere gli errori che fanno rileggendo tante volte quello che scrivono.A e B sono bambini molto socievoli fanno amicizia molto facilmente e hanno tanti amici.giocano a calcio e sono a detta del mister anche molto portati.io non lavoro e quindi sono a casa con me e con la sorellina di due anni più grande con cui hanno un bel rapporto.mio marito lavora tutto il giorno e quindi dal lunedì al venerdì lo vedono poco. hanno fatto sia la visita oculistica che quella otorina e non hanno nessun problema.
dottore io non so più cosa fare perchè hanno fatto già tre visite e solo 6 mesi fa il neuropsichiatra a ipotizzato un disturbo dell'apprendimento da rivedere dato che stava quasi per finire la scuola.io vorrei un consiglio. ora che dobbiamo fare il controllo come mi devo comportare?io nelle visite o notato un pò di superficialità sia in quella dell'ASL che ne centro privato in cui sono andata.il dottore ha detto che il linguaggio dei bambini era adeguato all'età salvo rare dislalie.allora perchè quando parlano le persone non li capiscono e chiedono a me cosa hanno detto.anche la maestra lo dice continuamente.mi dia un consiglio.grazie mille

Gentile signora. le ulteriori

Gentile signora.
le ulteriori informazioni sembrano confermare che non ci sono stati disturbi nello sviluppo psicomotorio globale, ma un ritardo di pronuncia seguito da una difficoltà nell'apprendimento di lettura e scrittura. A volte la difficoltà di pronuncia si accompagna a difficoltà nella costruzione della frase, e in questi casi è più frequente che si manifestino difficoltà nel rendimento scolastico. Il npi ha parlato solo di lievi dislalie, mentre la maestra parla di incomprensibilità. E secondo lei? Le sembra che sappiano costruire normalmente le frasi, con articoli, aggettivi, verbi, nomi ecc nei modi corretti o no? Avendo anche una bambina di poco più grande il confronto dovrebbe essere facile. Inoltre, come è lo 'stile' dello studio: attento, metodico, o affrettato, distratto, disturbato da altre cose? Si tratta di individuare i fattori che ostacolano l'apprendimento e cercare di ovviarli. Spesso si crea una specie di fobia ed evitamento dello studio, oltre che magari una reazione di avvilimento e rinuncia, come un po' mostrano l'uno e l'altro. Bisogna cercare di evitare entrambe le reazioni e attrezzarsi per andare avanti e sopportare la fatica che comporta.
Rimando a quanto detto sopra per le indicazioni.
La valutazione neuropsicologica dovrebbe comportare una serie di test di prestazioni, che dovrebbe dare un quadro delle difficoltà, per così dire misurandole e dando una 'diagnosi' in base alle misure risultanti. Se le misure sono al di sotto di un certo valore, che per convenzione corrisponde al valore statistico di due deviazioni standard dalla media, sono considerati nell'ambito dei 'disturbi specifici' e possono avvalersi della legge, in caso che questo sia utile a scuola. E' cioè un aspetto burocratico. I risultati non significano molto di più, a mio avviso, di quanto già maestra e voi stessi verificate.
In particolare non ha senso parlare di 'bambini dislessici', perchè non si sa che cosa voglia dire: si rischia di attribuire loro una 'malattia' inesistente o comunque indimostrata.
Meglio affrontare via via le difficoltà cercando di non farsi sopraffare e di dar loro anche il tempo di fare le cose come tutti i coetanei, cercamno di resistere anche alla pressione esterna, della scuola, ecc, che può creare molto stress e rischia di complicare le cose più delle difficoltà in sè.
In bocca al lupo, con forza e coraggio
dr GBenedetti

salve dottore! abbiamo fatto

salve dottore!
abbiamo fatto il controllo e la npi (la stessa dott. che lì aveva visti già 2 volte) gli ha riscontrato un problema di pronuncia(come mi aveva detto lei solo dalle informazioni che le avevo dato),per adesso non ha parlato di nessuna terapia perchè i bambini devono fare i test con una psicopedagogista.volevo chiederle una cosa,dato che i bambini hanno 8 anni e mezzo riusciranno a recuperare con il linguaggio?ultimamente la loro lettura e molto migliorata anche se persistono alcuni errori,il problema maggiore e quando devono scrivere dei testi liberi che più delle volte risultano incomprensibili.
grazie per la sua disponibilità.

Gentile signora, credo che

Gentile signora,
credo che bisogna solo armarsi di forza e coraggio e resistenza e non demordere davanti alle difficoltà e andare avanti senza stress eccessivi. Non vedo perchè non debbano un po' alla volta migliorare e superare le difficoltà e trovare la loro strada. Ovviamente si tratta di sopportare le frustrazioni e di non prendersela per gli alti e bassi e la fatica di certi momenti. Se avranno bisogno di aiuto e di 'ripetizioni' si farà, come si è sempre fatto, senza drammi. Molti miei colleghi sono stati bocciati e hanno perso anni e hanno finito tardi (e poi sono diventati primari...)
E non farsi condizionare dalle manie e dalle mode che passano nella scuola e anche nella sanità. Maestre e dottori passano, e i bambini e le famiglie vanno avanti e trovano nuove esperienze...
In bocca al lupo!
drGBenedetti

grazie mille!adesso al

grazie mille!adesso al controllo sarò molto più esplicita.infatti i bambini scrivono frasi incomprensibile mancano gli articoli i nomi ecc.. a parte gli errori che fanno.
le farò sapere come andrà il controllo.grazie ancora per la sua disponibilità!

salve dottore! mi può

salve dottore!
mi può chiarire il significato di lateralizzazione destra in bambini destrimani?grazie per la sua disponibilità.

A mio avviso sono vuote

A mio avviso sono vuote parole senza significato, fumo negli occhi.
drGBenedetti

salve dottore! voleva

salve dottore!
voleva aggiornarla sulla situazione e in più avrei bisogno di chiederle anche un parere sul compormento dei miei bambini.I bambini devono cominciare a breve la logopedia e siamo in attesa di cominciare un approfondimento psicodiagnostico(a giorni).A scuola la situazione è migliorata perchè la npi ha avuto un incontro con la maestra e gli ha spiegato la situazione,il problema e che i bambini sono cambiati sono sempre nervosi litigano di continuo tra di loro e con la sorella anche in modo violento,non ascoltano nessuno, a parte i richiami, ma anche se qualcuno gli dice qualcosa,anche il mister della scuola calcio mi ha chiamato e mi ha chiesto se ultimamente avevo notato che i bambini non sentono bene,preoccupata gli ho fatto fare anche una visita otorina ma loro sentono benissimo.Non so più cosa pensare ora che lo stress a scuola e minore perchè hanno questo atteggiamento?
grazie in anticipo per la sua disponibilità.

E' possibile che sia un

E' possibile che sia un effetto dello stress delle difficoltà scolastiche e del confronto con altri oltre che forse della crescita stessa che magari porta qualche difficoltà nella loro gestione in famiglia. Forse Lei mamma è un po' troppo sola nel gestire le cose durante la settimana (se ho capito bene), e i bimbi sfuggono al controllo come cavallini imbizzarriti. Il rimedio è riprendere le redini e tenerle bene.
Non si è parlato di una cosa: mi par di capire che i due gemelli stanno sempre insieme, a scuola, a calcio, ecc. Forse hanno costituito un 'duo' che non facilita la loro evoluzione individuale. Potrebbe essere utile che avessero dei momenti e delle attività separate, per abituarsi a non essere sempre insieme.
Cordialmente
drGBenedetti

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