i nostri figli sono il prodotto dei nostri errori?

Ricevo.

Ho riflettuto molto su questo mio intervento perché non sono sicuro se ci sono casi in cui si può arrivare a certe soluzioni passando necessariamente per la verità, tuttavia mi sono sentito di seguire il cuore raccontando ciò che, molto spesso per omertà e per mancanza di coraggio, viene omesso e che ritengo importante.
Dott. Benedetti, lei ha fatto riferimento ad una condizione ambientale, e su questa ci sono particolari rilevanti ....(Vorrei) raccontare la ...sofferenza che vive una persona da oltre ... anni per aver intrapreso una vita che non ha voluto lei stessa, ma per essere rimasta in stato interessante con un ragazzo .... Cerco di essere più sintetico possibile e realista, raccontando i fatti e tralasciando le mie riflessioni e conclusioni.
Non voleva un rapporto serio e non lo ha mai considerato l’uomo della sua vita, cercando ripetutamente di lasciarlo, ne tantomeno avrebbe desiderato un figlio con lui. (Un) giorno ... è rimasta in cinta, spiegandomi l’intenzionalità del gesto di colui che oggi è suo marito a volerla obbligare alla sua volontà di avere una famiglia con lei. Dapprima l’idea dell’aborto per finire poi, non riuscendo a portare avanti questa scelta, ad accettare la nascita del figlio e conseguentemente il matrimonio con grande sconforto. Io arrivo qui, c’è grande attrazione tra noi e mi racconta la sua storia che io mi prendo subito a cuore, cercava forse di non morire in questo suo percorso, coinvolgendomi e chiedendomi con tutta l’anima di aiutarla. So che ha pensato perfino al suicidio. Forse non avrei mai dovuto conoscere la sua vita, ma ormai era successo, e non me la sono davvero sentita di lasciarla sola, oltretutto io già provavo qualcosa per lei che non saprei spiegarle, .... L’ho accompagnata in ogni suo giorno fino a ..., cercando in ogni modo di starle vicino e non è stato facile, sia per la situazione sbagliata che ha portato a tanti errori, sia per l’angoscia che viveva nel prendere una decisione.
Non ha mai negato di volere con tutta se stessa una famiglia per suo figlio, raccontandomi che non si sarebbe mai perdonata il fatto che suo figlio avrebbe potuto soffrire della separazione, ma il farmi avvicinare tanto a suo figlio, l’ho stretto tra le mie braccia, gli ho dato il latte, ha dormito con me è lei nei suoi primi mesi di vita quando non c’era suo marito, gli facevo il sondino per togliergli i dolori di pancia, io gli davo pace e amore e questa serenità apparente si rifletteva anche sul bambino facendo sonni tranquilli a differenza invece di quando non c’ero, tutto questo mi ha sempre fatto pensare che in cuor suo e nel profondo dell’anima era questo che voleva veramente e che un giorno si sarebbe decisa a chiarire quanto stava succedendo.
Lei può immaginare l’angoscia, i sensi di colpa, la frustrazione ed i suoi stati mutevoli e ciclici, ... In tutta questa situazione credo che inconsciamente il figlio sia stato messo di mezzo da entrambe le parti, dormire sempre con loro ha protetto lei da spiacevoli situazioni come tanti altri atteggiamenti per evitare situazioni di intimità che normalmente si cercano in una coppia sana.
...
... ha cercato di lasciare suo marito con grande titubanza e poca determinazione, e il risultato al timido tentativo è stato ancora peggio. Sono arrivate minacce ..., e poi il figlio di nuovo messo in mezzo ad ingigantire i sensi di colpa, ... la confessione di una relazione extraconiugale con me, fino ad arrivare oggi alla piena padronanza del suo tempo, seguendo ogni suo passo ..... Ogni mio possibile contatto verso di lei causa disarmonia in casa, cosa che in questo momento e per le condizioni del figlio sarebbe ancora più deleterio, rinunciando forzatamente a tutto l’appoggio che in qualche modo le ho sempre dato.
Non so oggi quale può essere la strada che vorrà seguire, e se ci sono le premesse per una possibile risintonizzazione dei sentimenti, quello che è certo è che ci vorranno degli anni per rimettere a posto una coppia che ha passato tutto questo, anni che il figlio non ha disposizione secondo il mio modesto parere.

Il motivo che mi spinge a questo è perché credo che possa essere d’aiuto anche per tante altre famiglie che cercano le cause di certi problemi altrove come intossicazioni da metalli pesanti o intolleranze alimentari o altro ancora, rifiutando talvolta di accettare che i nostri figli siano il prodotto dei nostri errori.
Anche se credo che un figlio sente e vive in simbiosi con la madre per i primi anni di vita e che tutto questo vissuto sia motivo di certi disordini, lascio a lei il giudizio, se utile per il bene del figlio o un intervento sconclusionato di uomo ancora innamorato.

Gentile signore,ho dovuto

Gentile signore,
ho dovuto tagliare alcune parti del suo racconto accorato, che non mi sogno certo di giudicare. Le cose che dice possono essere importanti, ma certo sono fortemente influenzate dai suoi vissuti, in questa situazione che è così drammatica e angosciante, su cui non credo possiamo intervenire qui e che auguro finisca nel modo migliore possibile per tutte le persone coinvolte.

E' vero che spesso una parte della psicologia e della psichiatria trascurano l'influenza dell'ambiente, dei vissuti e degli eventi sullo sviluppo delle persone. E' anche vero che ci sono persone e bambini che passano attraverso esperienze tremende eppure se riescono a uscirne in tempo sembrano poter poi crescere senza serbarne traccia. E' il mistero delle situazioni traumatiche e del fatto che i traumi non hanno lo stesso effetto su tutti. Credo che ciò possa significare che ci sono molti fattori che incidono sullo sviluppo, rinforzandolo e proteggendolo o ostacolandolo e bloccandolo Molti fattori sono probabilmente conosciuti dalla saggezza popolare mentre dal punto di vista scientifico conosciamo invece ancora molto poco gran parte di questi fattori e rischiamo di occuparci di cause e rimedi che invece non sono tali.

drGBenedetti

Dott. Benedetti, non è

Dott. Benedetti, non è rilevante per me aver spostato il commento e averlo ridotto omettendo alcune parti, questo assume un senso, integralmente, nel posto dove l'avevo scritto, ma comprendo le conseguenze che può avere, perciò ho titubato molto nel pubblicarlo.
Ritengo opportuno ciò che ha fatto e so che lo ha messo in reazione con la persona giusta.
quando e se ci sarà un seguito, incontrandosi con il bambino, sarà sua discrezionalità parlarne con le persone interessate per approfondire l'argomento. spero di non averla condizionata ma probabiomente è un ulteriore elemento per la conoscenza del problema, che credo non le sarebbe stata mai raccontata.
ho molto a cuore la salute fisica e mentale della madre e del bambino, e purtoppo i casi in cui alcuni uomini non vengono denunciati per le violenze che fanno sulla famiglia sono ancora troppi. quando le violenze sono fisiche sono facili da riconoscere anche se tuttavia si pensano normali perchè anche l'atto più illecito viene compiuto sotto il faslso nome del'amore, ma certamente quando le violenze sono psicologiche diventa praticamente impossibile riconoscere il confine fra il bene e il male.
il problema evidente del bambino, come scrive lei, può essere risolto senza lasciare traccia e credo che con pazienza, dedizione e impegno come dimostra di fare la madre questo possa accadere, mi auguro anch'io che tutto possa risolversi per il meglio... ho imparato la lezione.

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)