Rifiuto di fare la cacca

Gentile dottore le scrivo dopo aver letto un suo consulto su medici italia, le spiego il mio problema ho un bimbo di 4 anni che da un anno ha un forte blocco psicologico nel fare la cacca,tutto è cominciato quando gli abbiamo tolto il pannolino,una sera aveva il sederino molto arrossato e io credendo di fare bene gli misi una suppostina perchè erano 3 giorni che non andava in bagno,da quel giorno è cominciato un incubo ,assume laxipeg una/ due volte al giorno ormai è tanto tempo che ne facciamo uso,ma la cosa non migliora poi tanto,se gli chiedo perchè non la fa risponde :"non voglio farla ,non voglio spingere",il tempo minimo per farlo andare è circa un ora e mezza in bagno,fra libri ,giochi e distrazioni ma tante volte il risultato sono salti sul water e urla gridando di voler scendere e trattenere fino al mal di pancia ,il nostro pediatra dice che prima o poi passerà e che secondo lui un intervento di tipo psicologico è ancora da escludere perchè il bambino è ancora piccolo,non so più cosa fare,alterno periodi di immensa pazienza con momenti di vero sconforto,la ringrazio da ora per la risposta e mi scusi per lo sfogo!!!!una mamma in ansia!!!

Gentile signora, Come per il

Gentile signora,
Come per il mangiare, anche l'andare al gabinetto dovrebbe essere una sfera da lasciare gestire al bambino, limitando le richieste degli adulti solo al rispetto di certe regole sociali in base all'età. Due funzioni altamente naturali e istintive, tanto da essere condivise da tutti gli esseri viventi, quali l'assumere cibo e liberarsi del superfluo, rischiano di diventare un problema complicato quando sono un terreno di scontro fra volontà del bambino e volontà e ansie degli adulti.
Temo che si sia creato un simile scontro anche nel vostro caso e purtroppo è un terreno in cui vince il bambino, facendo però il suo danno.
Credo che l'unico modo di risolvere la cosa sia di uscire subito dallo scontro e rinunciare a forzare e controllare il bambino. L'uso prolungato dei lassativi può essere dannoso, come il suo pediatra le avrà detto. Di per sè il non andare di corpo non comporta conseguenze dannose particolari, salvo il rendere le feci più dure e più difficile l'evacuazione. Ma di solito non è questo il problema, quanto lo scontro fra bambino e adulti sulle sue prerogative. Il consiglio è di far valere la regola aurea dell'educazione, cioè che comandano gli adulti, in tutti gli altri terreni, usando le regole e i limiti e i no necessari, ma non facendo imposizioni nel campo del mangiare e dell'andare di corpo.
Vi direi quindi di provare questo metodo, rinunciando a controllare il bambino, dicendogli che la cacca è una questione sua e di pensarci e lui, e vedere come va. Ma temo che dobbiate attrezzarvi a resistere e trattenervi a lungo, frenando la vostra ansia.
Attendo notizie.

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