Ansia per il bambino

( continua da questo consulto)

Gentile dott Benedetti, ... ho bisogno di dirle alcune cose circa X...In questi giorni il bambino fa passi lenti lenti, ci son giorni nei quali dice parole nuove ed altri no, ma questo e' regolare, inoltre e' piu' consapevole delle cose...Cio' che mi fa stare male e' il fatto che durante la giornata il bambino , come le avro' gia' detto, si mette a girare per la casa , a volte con i giochi in mano, e borbotta ad esempio: chit,chit e lo fa veloce veloce oppure anche suoni gutturali e questo anche mentre gioca...io ho paura, cosa devo pensare? Sono per caso dei ^ tratti^ ? ....Sto tanto male, le cose che mi ha detto l'altra volta circa il linguaggio ecc sono recuperabili? La ringrazio...

Gentile signora,le rispondo

Gentile signora,
le rispondo su questo nuovo consulto, perchè mi sembra riguardi più Lei che il bambino. Infatti dice che sta male, e questo star male riguarda Lei, e forse le complica le cose verso il bambino, disturba il suo fare la mamma.
Non la conosco abbastanza, ma vorrei dirle (forse gliel'ho già detto) che l'ansia è per la mente quello che è la fatica per il corpo. Se uno non è allenato (alla fatica) gli sembra di non farcela, di non riuscire a sopportarla e fare il lavoro che deve fare.E "sta male". Se "si allena", cioè se un po' alla volta si abitua alla fatica, un po' alla volta la sente molto meno e si rinforza, e poi gli sembrerà di non sentirla neanche. La stessa cosa è per l'ansia. Se non ci fa un po' 'il callo', come si dice, non sopporterà un sacco di momenti futuri, l'andata a scuola, le difficoltà, le malattie, e poi quando suo figlio si allontanerà, quando farà un viaggio, ecc. Il modo migliore è abituarsi a sopportarla, riconoscerla come una 'fatica psichica' da fare, non come un 'male', ma una fatica del vivere, che si può sopportare tanto più quanto uno si rinforza sopportandola e non evitandola.

Lei vorrebbe 'essere rassicurata': è come se volesse che il suo lavoro lo facesse qualcun altro, così non farebbe fatica la fatica di sopportarlo. E resterebbe nel suo circolo vizioso di provare ansia e non sopportarla. E viverla come "sentirsi male".
Non so come è entrata in questo circolo vizioso, credo che la 'paura dell'autismo' sia solo l'ultima goccia. In realtà il suo problema è allenarsi a sopportare l'ansia, così potrà affrontare le situazioni che incontrerà, che riguardino il suo bambino o altre cose.

Cordialmente

drGBenedetti

Ricevo: Buonasera, gentile

Ricevo:
Buonasera, gentile dottore....Mi scuso se ho provato a chiamarla, ma ero veramente in crisi... Ultimamente il bambino fa piccoli passettini, ci prova , poche pero', ad associare anche due parole...
E' molto piu' socievole ai giardinetti, cerca di giocare anche con bambine che non sono la cuginetta...
pero' continua a borbottare , ogni tanto, ad esempio quando e' in macchina, oppure guarda i cartoni, oppure mentre girella per casa con le sue macchinine...dice spesso: chitte-chitte- e lo fa dicendolo veloce...
Frequenta volentieri la materna, pero' alla domanda su cosa ha fatto non risponde...
Una domanda, per quanto riguarda il livello cognitivo secondo lei va tutto bene? ...quando devo iniziare una logopedia in modo che poi non sia troppo difficile recuperare? ..Infine, avrei piacere a far rivedere di nuovo .., mi dica le sue disponibilita'...grazie.

Risposta:
Nella sua descrizione, sembra che il bambino continui la sua evoluzione positiva nell'ambiente esterno, scuola, giardinetti, dove il contatto con i coetanei sta aumentando e lo sta interessando. Quindi lì fa esperienze positive. Invece sembra che qualcosa non vada molto bene nell'ambiente di casa, dove lei descrive il bimbo in momenti un po' 'ripetitivi' e di scarso contatto e comunicazione. Può darsi che lei mamma sia un po' troppo occupata dalla sua ansia, e il bambino lo senta e eviti un po' il rapporto con lei. Non so con le altre persone di casa. A volte in queste situazioni può essere utile l'intervento di una persona esterna a vivacizzare un po' l'ambiente, tipo una babysitter, un'educatrice domiciliare.
Visto che il bambino fa progressi anche nel linguaggio, anche se lenti per le sue aspettative, io per ora non farei interventi logopedici individuali, ma lascerei che il bambino impari dall'esperienza nel gruppo. La logopedia non cambia il futuro dei bambini, questo per lo meno è il mio parere: se il bambino parlerà, lo farà indipendentemente dalla logopedia, se non dovrà imparare a parlere bene, non c'è logopedia che gli possa cambiare strada. So che altri dicono il contrario, ma senza alcuna prova reale. Stessa cosa per lo sviluppo cognitivo.
Non ho difficoltà a rivedere il bambino, per fissare può telefonarmi al numero professionale: non ho risposto solo perchè non mi sono accorto della chiamata. Ma può darsi che si possa aspettare ancora qualche tempo, senta anche il pediatra.
Cordialmente

Buongiorno gentile dottore,

Buongiorno gentile dottore, mi trovo di nuovo a scriverle alcuni passettini che fa T.....nel linguaggio va avanti anche se lentamente, adesso ha imparato a dire, per volere qualcosa,: dammi, oppure mi dai e cio' soprattutto verso i bambini, ad esempio una macchina telecomandata, si inserisce piu' facilmente anche con bambini che non conosce, naturalmente con il suo modo di parlare spesso non viene considerato.....Durante la giornata alterna dei momenti in cui parlotta con paroline sentite ai cartoni, questo glielo ho gia' detto, ieri sera, per esempio, ero distesa sul letto e inizia a dirmi: sveglia , c'e' un dinosauro nel giardino....io mi sono ricordata che questo lo ha visto nel cartone dei Barbapapa, e dopo ancora: una balena,a babordo...sempre dello stesso cartone....questo mi crea tanta angoscia, e' anormale che faccia cosi'?...sa poi che ho perso anche il lavoro? tutto cio' aggrava ancora di piu' il mio stato " mentale"..

Mi spiace molto per il suo

Mi spiace molto per il suo lavoro. Speriamo lo ritrovi presto.
Bisognerebbe che facesse qualcosa per il suo 'stato mentale', anche per minuire le sue angosce e godersi di più il bambino, che mi sembra proseguire il suo sviluppo.
saluti
drGBenedetti

(dopo tante altre mail

(dopo tante altre mail ansiose ma che registravano l'evoluzione del bambino)

Buongiorno gentilissimo dottore.....Le invio questa mail per ringraziarla dell'aiuto morale e psicologico che mi ha sempre dato e, soprattutto per farLe i miei piu' sentiti auguri di una serena e Buona Pasqua ....il bambino sta facendo notevoli progressi, sia della comunicazione e sia della relazione....anche se permangono dei momenti nei quali ripete le frasi che lo hanno colpito di piu' dei cartoni animati...la terro' informata e magari, nel mese di maggio, verremmo da Lei...con grande stima,
...

Buonasera gentile

Buonasera gentile dottore....mi scuso di averle inviato i messaggi per telefono, ma ero e sono un po' in crisi...le avevo scritto ultimamente dei progressini del bambino, diciamo un po' in tutti i campi( per ora non in quello grafico), dice frasettine un po' piu' lunghe ( a volte 3 o 4 parole ), e' piu' presente, si prova anche a fare qualche domanda, piu' socievole anche nella relazione, pero' ed ecco cio' che mi angoscia, il fatto che, se e' solo e non e' contenuto in un gioco lui a volte parlotta sempre e ancora a modo suo, e non si capisce , ,,,,non e' che , secondo Lei questi sono degli atteggiamenti tra virgolette, stereotipati? ...adesso e' cambiato dalla A alla Z, pero' se si trova o in macchina oppure forse lo fa se e' annoiato, non lo so...lei che ne pensa? ,,,,sa che se vede la cugina fare qualcosa adesso le dice: posso provare anch'io? l'io ancora lo ha pronunciato poche volte e il si verbalizzato ancora meno, ho notato poi che ha difficolta'nell'attenzione....secondo lei, non avra' mica un deficit d'attenzione?.......nel prossimo mese mi piacerebbe farle rivedere il bambino......cordiali saluti e la stima di sempre.....Angela.

Gentile signora, lo sviluppo,

Gentile signora,
lo sviluppo, e anche la vita, è fatta di alti e bassi, momenti buoni e momenti meno buoni, facili o faticosi. L'importante è andare avanti e cercale di tenere la rotta giusta. I motivi di preoccupazione e di ansia non mancano mai, specie a una mamma un po' ansiosa, d'altronde lo dice anche il detto "ogni giorno ha il suo affanno". Bisogna farsi forza e resistere, è il modo migliore per aiutare anche i figli.
Cordialmente.
drGBenedetti

Buonasera gentilissimo

Buonasera gentilissimo dottore.....mi trovo qui a scriverle circa l'andamento generale del bambino..E' trascorso circa un mesetto dall'ultima volta in cui Lei lo ha visto, ho notato ancora un lieve miglioramento per cio' che riguarda il linguaggio, si mostra piu' socievole anche con persone che non conosce, al parco giochi chiede , sia a me che ai bambini stessi, di poter giocare insieme, ma ,quando e' piu' agitato oppure eccitato per un gioco o qualche altra cosa,il linguaggio a quel punto diventa fatto solo di sillabe confuse, e spesso fa il " bischerotto" con urletti e risate varie.....e' regolare?.....La ringrazio infinitamente ...di tutto.

MI scusi, ma ier sera mi sono dimenticata di dirLe alcune cose....
quando X vuole andare a giocare con alcuni bambini mi sono accorta che , il suo modo di parlare a volte non capibile, lo fa " allontanare", nel senso che dopo un po' gli altri , non capendolo, lo escludono....
adesso vorrebbe andare da tutti, gli piace molto il gioco della palla, ma lo fa in maniera un po' sconfusionata, non riesce ancora a capirne le regole, fa solo per stare con gli altri....e questi, dopo un po' si lamentano di lui....
Le ho detto gia' che alterna il parlare "normale" a quello piu' "fatto di una gran mescolanza di sillabe incomprensibili", spesso quando vuole essere veloce o felice oppure stanco..... me ne devo preoccupare?....
sta volentieri con gli altri bambini ma ancora non ce la fa ad intrattenere una "conversazione"... se si tratta di dire" ora passa a me" cioe' la palla, va bene, ma altre cose no....be',
mi sembra di averLe detto tutto....non le procuro piu' fastidi....

Le sue sono osservazioni

Le sue sono osservazioni attente di una mamma che vede il suo bimbo fare i primi passi nel mondo esterno, nella società dei suoi simili, con un po' di ritardo, perchè è rimasto fermo un po' troppo a lungo, all'inizio. Poi è 'partito', ma è un po' indietro rispetto ai suoi coetanei (lui è anche abbastanza alto...), non ha ancora imparato le regole dette e non dette, non 'dosa' bene il suo entusiasmo, non è ancora padrone abbastanza del linguaggio. Dovrà fare esperienza, sopportare delle frustrazioni, imparare a resistere e non demordere. Per fortuna è curioso e entusiasta e di buon carattere, doti che dovrebbero giovargli per 'farsi le ossa', un po' alla volta, e andare avanti.
Quanto al preoccuparsi, come mamma, le ho già detto che avrà continuamente occasioni di essere preoccupata, ma un po' alla volta si sta allenando anche lei a resistere e andare avanti e lasciarlo andare avanti, che è l'unica cosa da fare.
Cordialmente

riaggiornamento

Buongiorno gentile dottor, volevo farle sapere che per ora X e' rientrato volentieri alla scuola materna, rimane a pranzo li' e , giorno dopo giorno , fa i suoi progressini, . Si mostra sempre piu' interessato alle cose ed agli avvenimenti che succedono intorno a lui, ha allungato le frasi ( 4 parole),si pronuncia su cio' che piu' gli piace del cibo, del vestiario, e se sta giocando e dobbiamo portarlo fuori ( ad esempio) ci dice" voglio giocare e voglio stare a casa".......quando siamo fuori al parco giochi si "intrufola" con tutti, domanda se puo' giocare, e a casa adesso ci dice" mamma mi scappa la caccona"e si va in bagno, anche se e volte, vuoi perché vuole stare a giocare oppure perché sta guardando un cartone, bisogna proprio prenderlo di peso!....per adesso le porgo i miei saluti, la ringrazio di tutto....

Buongiorno gentilissimo

Buongiorno gentilissimo dottore....volevo dirLe che ancora, ma non sempre, il bambino parla con la voce un po' in falsetto e , quando cammina ed e' super emozionato, fa come una specie di "sfarfallio" nel muoversi, specialmente delle mani, si vede particolarmente quando sta correndo....che mi sa dire ? Mille grazie , come sempre.

Che devo dirle, che non è

Che devo dirle, che non è autismo?
Fuori dell'autismo ci sono ovviamente tante piccole ( o meno piccole) difficoltà, quotidiane, che a volte disturbano un po' ma passano da sole, se tutto va bene, come 'dolori' transitori...
Direi, come altre volte, che in generale bisogna guardare allo sviluppo complessivo, e non a singoli aspetti.
Cordiali saluti

Gentilissimo

Gentilissimo dottore,..
volevo farLe sapere alcune cose sul bambino....diciamo che e' ancora orientato sul linguaggio spontaneo, e se si cerca di fargli raccontare qualcosa e in quel momento e' attratto da altre cose, bisogna fermarlo anche " fisicamente"e fargli posare l'attenzione a cio' che si dice...nel racconto ancora va aiutato, talvolta e' nacessaria una sillaba iniziale ( se non sa spiegarsi)....altre volte invece si prova anche da solo a riportare il suo "vissuto"...stamattina per esempio, appena arrivato all'asilo ha detto alla maestra" e' il mio compleanno", oggi difatti compie 5 anni....grazie tanto di tutto

Buon compleanno! e non

Buon compleanno!
e non stressatelo troppo col linguaggio. La cosa migliore è prestragli attenzione e ascoltarlo: così viene invogliato a esprimersi e comunicare quello che pensa. Invece troppe domande, tanto più se 'didattiche', finte, possono stressarlo e trovare un rifiuto. Bisogna che sia in un ambiente interessante, che gli stimoli curiosità e voglia di esplorare, così può imparare facendo esperienze che lo interessano.
Cordiali saluti

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