Fobia delle scale

Egregio Dottor Benedetti,
Le scrivo per avere un suo parere riguardo la fobia specifica nel mio caso paura delle scale soprattutto nello scendere inoltre non tutte mi spaventano, dipende da alcune caratteristiche presenza o meno del passamano,dal colore,se sono ripide o meno e persino da come mi sento.
Sono in psicoterapia da diversi anni e mi trovo bene con la terapeuta.Grazie alla psicoterapia il mio carattere è migliorato più disponibile e spontanea,ma la fobia ha un andamento varibile.
Non vorrei annoiarla con le scale,ma sono un ostacolo che si presenta spesso,tra le tante fobie proprio questa e perchè no quella dei serpenti?La fobia era presente sin dall'infanzia ma era molto meno invalidante ovvero affrontavo meglio le scale.
Ricordo che allora tendevo a nasconderla e siccome i "modelli di scala" che mi spaventavano erano relativamente pochi era più facile.Facevo questo perchè i miei genitori mi paragonavano ad altri bambini che non avevano paura ed erano bravi.In pratica da questi paragoni ne uscivo male come soggetto incapace.
Insieme alla terapeuta abbiamo notato che la fobia aumenta quando ho meno fiducia nelle "mie risorse" e quando mi sento in trappola ovvero non posso tornare indietro.
Purtroppo ora ci sono entrambe le condizioni,Le chiedo se secondo lei ci sono dei modi per impedire che si formi questo legame o nesso tra le difficoltà che si incontrano nelle vita e la ricaduta sulla fobia.
La ringrazio per la sua cortese attenzione e cordialmente la saluto.
...

Quell'uomo non sapeva.......

"quell'uomo non sapeva..."diceva spesso il giornalista scrittore Lucarelli in una sua trasmissione.Così per lei non sapeva a cosa andava incontro quando aveva dato il permesso di usare i posts come passamano.Pentito?
Eliminare i granelli e/o pietre che ostruiscono gli ingranaggi e che impediscono la crescita.La mancanza di crescita che forse mi fa sognare Pegaso,splendido cavallo bianco e che nel sogno trainava un carro.Nella notte Pegaso fosforescente per farsi vedere,scendeva con il suo carro in una piazza dove lo attendevano i bambini che a turno salivano sul carro per farsi un giro nel cielo stellato.Nel sogno non comparivo.Nei sogni non solo scale.

Secondo lei le fobie si manifestano anche quando si è distratti?
-chissà qual è il grado di "picchiatellaggine" dei fobici e se si manifesta anche attraverso le insalate"

Le 'insalate' forse sono un

Le 'insalate' forse sono un modo di mescolare vari elementi per renderli meno paurosi. Evidentemente c'è qualcosa di disturbante (troppo caldo, difficile da gestire) nelle cose emerse, che forse lei neutralizza "facendo l'insalata".
L'intersezione dell'insiemistica, che lei citava, indica la presenza di cose comuni fra due insiemi...
Se non si possono distinguere bene le cose, a volte si crea confusione.

Il sogno di Pegaso viene dopo il sogno della persona che cade e si sfracella la testa. Se uno disponesse di un cavallo alato non occorrerebbe fare le scale e non ci sarebbe rischio di cadere?

scale pericolose

Proprio vero magari ci fosse Pegaso!

Una saporita insalata nizzarda..Mescolare i vari elementi,l'importante che rimangano comprensibili e non diventino "insalate di parole".Può essere che sia necessario mettere insieme i diversi componenti che presi singolarmente non dicono niente,ma messi insieme hanno un senso.Ma cosa mi disturba così tanto?Lei tra le cose emerse ha cosa darebbe le priorità?
Si può fare confusione tra i due o più insiemi visto che hanno degli elementi in comune.Ma se si osserva con attenzione questa possibilità diminuisce.Sto correndo il rischio di tornare a fare una ricostruzione di quanto era accaduto.Mi limito a scrivere che ero nel posto sbagliato al momento sbagliato e con persone sbagliate.Se fossi stata un uomo si poteva dire che avevo il torto di non essere nato con la barba.L'altro insieme (mia madre),qui mi trovo in difficoltà.Lei veramente credeva che "ero nata con la barba".Difficile seguirla,stare in contatto con lei,a volte anche nel lessico quotidiano(spesso riduce gli oggetti a cose,proprio il sostantivo),può essere anche divertente ma a lungo andare cambia.

Può essere che lei trovi disgustose le insalate soprattutto quelle miste come la nizzarda.
-Non so perchè,ma mi dispiacerebbe se lei ritenesse che abbia inventatato/immaginato/travisato alcuni degli o tutti gli elementi delle cose emerse.Anche questo è strano di solito non ci bado.La libertà prima di tutto.Invece questa volta.Bugiarda mi mancava si può aggiungere al lungo elenco.

ops! che imbarazzo

Altro che bugiarda,meglio ignorante!!!!!Tanti anni di scuola a quanto pare passati invano.

L'immagine che si vede di se

L'immagine che si vede di se stessi riflessa nello specchio è sempre diversa dalla realtà, rovesciata, riflessa. Non solo l'immagine fisica, ovviamente.
E' inevitabile essere 'ignoranti, bugiardi', non vedere e non conoscere molti aspetti di sé: meglio riconoscerlo e tenerne conto, si fanno meno errori e si rischia di meno che se si presume di conoscersi bene e magari ci si autoinganna...
Quello che si pensa di 'sapere' spesso è un ostacolo a conoscere meglio la situazione in cui si è, e da cui non si riesce ad uscire. E così a volte anche quello che si ricorda e che si desidera.... Come altri ha detto, a volte bisogna rinunciare a memoria, desiderio e anche a quello che si conosce, se si vuole cercare di scoprire qualcosa di nuovo.

gentilezza

Gentilissimo nel non sottolineare l'errore (orrore)fatto in unrecente post.A quanto pare stavo riscrivendo la grammatica e non era un banale refuso.
Mi conosco bene?non mi pare,non ho neanche questa pretesa e forse non è neanche interessante.In questi links ho cercato di riportare dei fatti come ad es la paura delle scale.Purtroppo non è un autoinganno,a volte ho aggiunto delle sensazioni,ho cercato di descriverle e qui siamo nella sfera delle opinioni-sbaglio,mento,mi autoinganno quando le descrivo?può essere perchè la sensazione è troppo forte ed istantanea per poterla descrivere senza errori.
Non so come avevo reagito in determinate situazioni o se hanno modificato e in che modo il mio modo di essere.Alcuni episodi sono accaduti sospettare il contrario implica denunciare un complotto in cui diverse persone avevano detto il falso.E non solo per questo.Ma posso dire molto poco in proposito.Non so se sono rimaste delle tracce o dei residui o se ci sono se dipendono anche da altro.Ignorante come per la grammatica.In pratica per alcuni fatti anche se riguardano me è come se fossimo distinti,un insieme vuoto.Non capisco neanche l'episodio successivo quello dei 14 anni,che pure in gran parte ricordo.Non capisco la reazione di allora.

Memoria,desiderio e quello che si conosce-sono le caratteristiche di una persona,della sua vita.Forse impossibile rinunciarvi perchè è un pò come rininciare, rinnegare la propria vita.
Quanto a me,il problema non si pone in quanto sono ignorante,i desideri sono passati a miglior vita e malgrado le apparenze non mi interessa neanche più ricordare o avere dei ricordi.
Persino le battute più sarcastiche che ironiche che facevo in passato sono defunte.

Non si arrabbi per quello che

Non si arrabbi per quello che scrivo qui di seguito! :-)

Ho l'impressione che lei 'trasformi' le cose che dico (scrivo) e le svuoti subito, per così dire, quasi buttandole nella spazzatura... senza lasciare che possano 'germogliare' dentro di lei ...
Credo che sia un aspetto del suo 'sapere già tutto' , o per lo meno che "nessun altro può sapere meglio di Lei". E' un circolo vizioso che può ridurre alle condizioni di Creso, che trasformava tutto in oro quello che toccava, ma così non poteva trovare più alcun cibo.
Poi giustamente si lamenta che non le rimane nulla.
Il suo dichiararsi ignorante e incapace forse copre una presunzione che si ritorce contro se stessa.
Spero di non essere troppo duro...
La presunzione in realtà è solo paura della conoscenza, che in effetti non è cosa da poco, se vediamo gli effetti della violazione del tabù dell'albero della conoscenza...

visino

Innanzitutto complimenti per il simpatico "visino" orizzontale ottenuto dalla punteggiatura.

Non mi è chiaro cosa avrei buttato nella spazzatura...e se lo deduce dall'ultimo link o dall'insieme dei links.Se lo deduce dall'ultimo link o post può essere fuoviante poichè frutto di una mediazione.
..E bravo Creso facendo così evitava la visita dal dietologo.Non mi è chiaro cosa avrei buttato nella spazzatura,ma se lo scrive lei,evidemente ha notato il gesto e da questo ha dedottoun modo di fare di una persona che ritiene di" sapere già tutto".
Leggendo il suo post probabilmente quando scrive di "presunzione" si riferisce a questa accezione-fiducia eccessiva nelle proprie capacità,alta ed esagerata opinine di sè-Userei la mia ignoranza ed incapacità per coprire la presunzione.
Facendo un riepilogo- bastian contrario,puntigliosa,non mi guardo intorno,opposto della persona pensante ed ora presuntuosa-sicuramente ho trascurato qualcosa.......
Riporto le sue parole senza aggiunger niente.Avrà avuto i suoi motivi per esprimersi così.
Arrabbiarmi?ma no e poi per arrabbiarsi bisogna avere una certa reattività.
Non è stato troppo duro..lei non lo è mai.
Fino a poco fa era importante per me che "credesse"non dico alla ricostruzione ma almeno all'esistenza di alcuni episodi,ora non più.Va bene anche così.

Mi verrebbe da proporle un

Mi verrebbe da proporle un 'esperimento': sospendiamo per un po' il giudizio sia sulla sua 'fobia' che sugli 'episodi', e occupiamoci del resto. Che cosa resta? Provi a descriverlo.

mia e non sua o loro

Perchè scrive -sua'fobia'-?non è un disturbo inconsueto(desueto) anzi è piuttosto comune.Mah! i motivi saranno al di sopra delle mie possibilità,esistono anche ipotesi peggiori(oltre al fatto di essere al di sopra delle mie possibilità di comprensione).

Posso pure tentare di descrivere anche se non sarò creduta-bugiarda o nella migliore delle ipotesi dotata di immaginazione-
Restano la lista dei no, i mille niente.Una parte della lista era già stata affrontata in uno o più links passati.Ma allora la sua attenzione era rivolta versola prigione in cui secondo lei mi trovo e non vorrei uscire anzi faccio di tutto per rimanervi.Sicuramente mi ero espressa in modo fuorviante,non è esatto dire prigione in quanto ha determinate caratteristiche che non mi appartengono.Lei sospende il giudizio sulla fobia e sugli episodi mentre io lo sospendo su questi punti.Non solo sono argomenti per me 'scottanti'ma ogni volta che provo a parlarne mi sbattono la porta in faccia,forse anche lei lo aveva fatto.Non scriva che ciò fa parte della mia presunzione perchè il naso dolorante è il mio.
La lista dei no,i mille niente occupano molto spazio forse perchè sono la sintesi di una vita.

Tra i miei interessi oltre alla voce delle persone ci sono gli animali.In casa come dice un mio amico c'è la protezione animali,neppure un ragno deve essere toccato anche se sospetto che in mia assenza qualche esemplare venga sacrificato sull'altare dell'ordine.
Mi piace osservarli non per nulla ero caduta in un pozzo per osservare una lumaca.Mi chiedevo come faceva a reggersi su un tubo di ferro sottile e perche non preferisse delle belle foglie verdi.Risultato lumaca rimase attaccata alla sua asticella ed io dentro il pozzo con il naso rotto.
Aggiungere dell'altro è difficile se voglio evitare i due argomenti,provarci si può.
Provengo da una famiglia tranquilla.Genitori molto uniti nonostante il trascorrere del tempo.
Persone oneste,rispettose degli altri,ma non necessariamente genitori sensibili.
Per quanto riguarda la vita sentimentale,meglio stendere un pietoso velo.E poi riguarda il passato,ormai...Non aveva funzionato forse perchè un tantinello,non so quale termine adottare perchè quelli che mi vengono in mente:misogenia,misantropia,si riferiscono ad altre situazioni,lo sono,forse perchè credevo di fare un favore stando lontana da loro,infine perchè sono avversa al contatto fisico in generale,persino dare la mano...Nonostante questi presupposti qualche volta mi era capitato di incappare..ma niente di importante.Solo una volta mi era capitato di sentirmi in perfetta sintonia con un uomo e credo fosse reciproco.
La cosa straordinaria stava nell'immediatezza della sintonia,non c'eravamo mai visti prima.
Ora la terapeuta chiede come faccio quando vado da F,ma con lui è diverso.E poi ormai...
Tuttavia ho incrociaro ottimi amici tra cui F.
Questa è una parte di quello che lei chiama il resto.

sciocchezze.P,S.

Forse a lei sembreranno sciocchezze.All'inizio anche con F avevo avuto dei problemi.Ancora non lo conoscevo.Purtroppo era un uomo con l'aggravante che lo conoscevo poco.Era richiesto uno stretto contatto fisico.Non era un 'ragazzotto'.Per superare l'impasse d'istinto mi ero detta" F. non è un uomo.. è neutro".Non era un pensiero razionale, ma istintivo.Ora può anche sorridere sotto i baffi...

Guarda un po' quante cose

Guarda un po' quante cose possono emergere se si solleva un po' il velo della 'fobia' e degli 'episodi'! C'è vita su Marte!

aria condizionata

Ieri ho partecipato ad una riunione.Aria condizionata a manetta ed ora mal di testa.

Gentile Dottore lei che è istruito(senza ironia)sa dirmi qual è il corrispettivo al femminile di misogenia?

Tra gli interessi anche osservare le persone,ora meno sia perchè mi pare maleducato sia perchè gli interessi sono in fase calante.Quando da adolescente per la prima volta inontrai uno psichiatra.Quale splendida occasione,allora la pensavo così,per osservare una novità.Così quando il Dott mi chiese cosa pensavo di lui,non mi era parso vero,dissi buona parte di quello che avevo osservato,non tutto.Il dott rimase stupito.Dopo disse a mia madre che avevo una discreta intelligenza.Si può cambiare idea ma non ero la "ragazzina egocentrica"?Ora non ho più le antenne sviluppate come allora e sono molto più superficiale a parte qualche rara eccezione.
L'adolescenza che periodaccio.Ero diventata insoportabile.Un pò perchè mi costringevo a non dormire.Di giorno leggevo,studiavo quello che mi sembrava perinente ed istruttivo,la notte le materie scolastiche.Non so come mai non mi fossi mai addormentata sul banco.Ma ero sempre in ritardo e mi vestivo di corsa.Ancora oggi ricordole risate di una mia compagna di scuola quando mi vedeva con la maglia a rovescio,avanti-dietro,le calze spaiate,i capelli arruffati.
Naturalmente i risultati erano proporzionali al tempo dedicato agli studi,stranamente ero stata sempre promossa.
In quel periodo volevo essere come le coetanee,ma non mi riusciva....Non miriusciva e avevo una forte tendenza all'evitamento.Dopo aver evitato mi davo della stupida perchè il gesto era automatico.
Ancora adesso difetto di spontaneità.Il primo passo è sempre il più difficile.
Ha presente? anche in queste sede i primi passi non erano stati semplici.
Anche con F ricorrere a quell'assurdo pensiero che fosse neutro.F è un uomo,notevole non solo per l'altezza.Scrivo così anche non ci si ritrova in questo ritratto.Mah! certe persone si lamentano dell'abbondanza.

Mi sembra come di guardare in

Mi sembra come di guardare in un caleidoscopio, o in un mixer per i coktail dove i contenuti vengono frullati e agitati. Si intravedono dei contenuti, dove non sono troppo spezzettati, ma quello che salta più all'occhio è il vortice che li mescola e li rende inafferrabili o quasi.

io speriamo che me la cavo

Un pò come accade nei sogni in cui compaiono le scale.A volte per percorrerle in fretta tanta è la velocità che finisco per non vedere più i gradini o di fare come dei salti in alto per cui il gradino diventa insufficiente.Un sogno rende meglio l'idea.Sono ricoverata in una casa di cura(ex manicomio?)fingendomi malata in realtà sono lì per raccogliere delle prove contro due psichiatri,il resto del personale è ok.Mi portano nella loro stanza,mi legano ad un letto non perchè 'pericolosa',ma perchè secondo loro la visita viene meglio.Finito il colloquio clico sono di nuovo libera,ma devo recuperare il registratore nella stanza.I dottori si allontanano e riesco arecuperarlo.Mi tolgo la camicia/pigiama quella che usano negli ospedali americani,mi rivesto.Devo fuggire,sono in pericolo a rimanere oltre.Affronto le scale,ma la velocità della corsa mi fa cadere.Altro esempio quando scrivo mi capita,mi auguro sempre più di rado,di sbagliare a scrivere perchè la velocità della mano non è in sincronia con il pensiero e le parole diventano un mix,incomprensibile.Parole tagliate o ricucite.
Mi pare di capire che qualcosa di chiaro o di afferrabile rimanga.Ma cosa?

Nei posts facile mettere da parte la fobia nelle quotidianità è impossibile.Trend della fobia: fino a Lunedì in fase calante anche se lenta da Lunedì inversione di tendenza.Mi pare di scrivere dello spread.
Il lunedì nero della borsa...pardon della fobia.
Snervante questo tipo di trend....io speriamo che me la cavo

Particolare come cita il

Particolare come cita il sogno solo per la sua ultima mezza riga: la caduta dalle scale, non occupandosi del resto. Forse è così anche per il resto della sua vita non onirica: lei è accalappiata da 'mezza riga' della sua esperienza mentale, cioè dalla 'fobia'. Così trascura il resto, la maggior parte della sua esperienza. Sembra quasi un auto-ipnosi: 'a me gli occhi'...
E il resto del sogno? - della vita?
Guarda caso lei viene 'legata al letto' da due 'psichiatri' nella 'loro stanza', ma lei sta 'fingendosi malata', ha un travestimento. E ha fatto qualcosa di proibito, con un 'registratore' (memoria artificiale?). E poi, tolto il travestimento fugge precipitosamente, per un pericolo incombente (quale?, essere 'scoperta'?...), e allora cade.

Anche l'esempio della comunicazione scritta è interessante: non c'è sicronia fra 'pensiero' e 'mano' e quello che produce diventa allora un garbuglio incomprensibile in cui non si vede cosa c'è dentro...: nell'atto della comunicazione succede qualcosa che rende incomprensibile la comunicazione, quasi una censura?

similitudine

Lei scriveva di un vortice che miscela e rende inafferrabili gli argomenti.Cercavao di fare una similitudine - come il vortice rende inafferrabile il contenuto così la velocità nell'affrontare le scale nei sogni rende inafferrabili gli scalini.Per questa similitudine citavo il sogno e non avevo scritto altri dettagli.
Mi fingevo malata per ottenere il ricovero.Ero lì per lavoro forse giornalista o detective( privato o delle forze dell'ordine).Non avevo fatto niente di proibito,ma cercavo prove contro due psichiatri che non rispettavano più nè la legge nè il codice deontologico ed erano molto pericolosi.Nel sogno non compare il contenuto del colloquio.Ero legata perchè lo facevano sempre e con tutti.Era necessario fuggire subito da quel posto,Se solo avessero scoperto chi ero e cosa facevo avrei rischiato la vita-
A dire il vero il sogno risente di alcune letture fatte e di qualcosa che mi aveva detto la terapeuta e di un film in cui l'attore protagonista era legato ad un letto.
Per la scrittura,di fatto la mano arranca,per la mente ha già scritto "la parola" e già impone di scrivere l'altra.In realtà non è così.
Avevo pensato che fosse un problema di vista e ne avevo parlato della disgrafia con unoculista.Aveva escluso un problema di vista.Ma in molti altri casi gli avevano posto la medesima domanda soprattutto le mamme.Aveva fatto delle ricerche di cui non era totalmente certo visto che non era il suo campo e aveva trovato che una delle possibili cause era che nella prima infanzia non si era potuto "gattonare"permettendo la sincronia dei movimenti.
Cosa ne pensa?
In pratica lei dice che il pensiero delle scale occupa molto spazio,ma provi a pensare quante volte in un giorno si trova al loro cospetto!

--Dal lunedì nero è passato un pò di tempo ed inizia ad andare meglio,ma perchè qualsiasi intoppo si trasferisce subito sulla paura delle scale? Lei non può mettere un divieto d'accesso?

"perchè qualsiasi intoppo si

"perchè qualsiasi intoppo si trasferisce subito sulla paura delle scale?"
Sul libro delle giovani marmotte è scritta la risposta: "perchè così pensa alle scale e non all'intoppo..." e probabilmente ogni difficoltà può essere imputata alla fobia, che blocca e impedisce...
I rapporti causa-effetto spesso sono ingannevoli, come ormai è ben noto in vari campi.

Anche per il sogno Lei sembra 'accontentarsi' di una sbrigativa spiegazione, ma spesso le spiegazioni sbrigative servono per mettere rapidamente da parte le cose, e non pensarci più...
Si rischia così di perdere cose molto importanti...

coperta corta

La fobia è una coperta corta non riesce ad oscurare gli intoppi.Interessante la riflessione"perchè così pensa alle scale e non all'intoppo..",ma il pensiero delle scale non oscura l'intoppo,se capita di affrontare le scale si nota subito il cambiamento,intanto l'intoppo rimane nella mente.Ho osservato questo trasferimento,non è detto,come lei nota,che ci sia un rapporto di causa-effetto,anzi probabilmente non c'è,ma si può addebitare tutto al caso,alla coicidenza?Forse le difficoltà inducono un cambiamento di percezione?
Usato parola "intoppo" per lun.ma è un eufemismo.Non mi era mai capitato prima.Che non accada più!
Magari le scale mi avessero impedito di pensare all'accaduto...
Mi hanno consigliato di confrontarmi con lei,sempre se me la sento,sull'accaduto ritenendo che possa essere utile.Ma non ci riesco.Più che ispirarmi al lbro delle giovani marmotte a quanto pare mi ispiro a Paperino.

Mi aiuti a trovare una spiegazione più esaustiva del sogno.Vero che aver letto,non ricordo dove,che un suo collega suggeriva di portare con sè un registratore nascosto per le visite psichiatriche,mi aveva molto stupito.
Nel sogno c'è una parte che non viene visualizzata ed è quella del colloquio clinico.Come mai?lei accennava alla censura...ma cosa si può censurare in circostanze simili?Quello che non so(contenuto colloquio) però viene affidato alla memoria di un registratore,che se non manipolato è più oggettivo della memoria delle persone.Inoltre se la prova era affidata al registratore riguardava più un "dire" che un "fare".

E' frequente nei ragazzini sognare i cimiteri? forse per la frequenza ancora oggi ricordo che da ragazzina sognavo di un cimitero tra l'altro di una città che non ancora avevo visitato (la città delle terme e dei papi).

"L'uomo col magnetofono ( e

"L'uomo col magnetofono ( e grida di aiuto di uno psicoanalista)..." è un godibile racconto di JPSartre...
Oggi l'E.therapy, come questa, che sia per email, per skype, ecc, resta ovviamente registrata o registrabile senza problemi.....
Mi sembra che stiamo facendo una specie di dibattito, lei replica alle mie argomentazioni e così via. Assomiglia a una specie di trekking con guida, in cui il cliente discute con la guida ad ogni passo...
Forse invece che dibattere e discutere potrebbe essere utile osservare le cose che compaiono nella nostra esplorazione: realtà, fantasmi. I sogni sono una via di mezzo, utile quindi, per dare un'occhiata a entrambi i mondi.
Nel sogno quindi c'è una parte mancante, forse 'tagliata?, il colloquio clinico. (mentre lei si è infiltrata con uno stratagemma nella clinica e cerca di carpire qualcosa di nascosto, sentendosi però in tal modo in pericolo di venire scoperta, e finendo per precipitare dalle scale)
Chissà se assomiglia a qui, dove forse una parte rimane 'tagliata': Lei stessa dice che 'non riesce a 'confrontarsi' con me, e quindi qualcosa resta mancante. 'confrontarsi' ha tanti significati, uno forse ha a che fare col 'dibattere' che accennavo prima...
Mi pare che temeva di cadere dalla parete durante il 'trekking', all'inizio, chissa se sentiva di fare una cosa furtiva, proibita?

senza riflettere.

Non ho letto il racconto.Mi pare che riguardi delle sedute ...tempestose.

-Ci sono percorsi particolarmente accidentati in cui è meglio essere più cauti.Discuto con la guida (uso le sue parole) perchè mentre la guida va avanti spedita a me capita di inciampare e di cadere.E' capitato durante la terapia vis-a-vis,ancora mi riprendo completamente.La dr dopo ha cambiato percorso e aveva detto che il percorso era sbagliato e che si era appoggiata a delle teorie che di solito erano un valido aiuto,di solito non sempre.Anche qui qualche inciampo...
Comunque sarebbe stato bello se la paura delle scale almeno per qualche istante avesse occultato il resto.
Ho usato sena riflettere il verbo usato da coloro che mi davano il consiglio e cioè "confrontarsi".Non so se intendevano come riporta lei "dibattere" o più semplicemente "parlarne con lei per avere un altro parere e magari chiarimenti".
Si,resta qualcosa di mancante come nel sogno,con una piccola differenza nel sogno non conosco la parte mancante,qui invece almeno qualche idea c'è.Mi ero infiltrata nella clinica per scoprire la verità,quanto accadeva a delle persone che avevano perso i propri diritti.Comunque in molti sogni compare il tema della ricerca delle prove oppure c'è il brivido dell'imprevisto.Mi pare fosse uno psicoanalista che commentando l'Edipo re,diceva che c'era la ricerca spietata della verità,ma la verità si ritorce contro Edipo.Mi era parso,ma non sono esperta di Sofocle o di tragedie greche,che Edipo fosse animato da un forte senso di giustizia.
Ricorda bene,ero inciampata e fatto confusione.Ho avuto bisogno del passamano,che era stato solido.

Forse perchè la Sfinge (in

Forse perchè la Sfinge (in Edipo) stava a un crocevia, mi viene da pensare che le mie risposte sono come dei tentativi di indicare strade o sentieri possibili per uscire dal crocevia paralizzante. Ma ho l'impressione che Lei escluda subito questi sentieri, dicendo che li ha già fatti, o che sono sbagliati, o che non va bene il modo di indicarli, o che sembrano pericolosi, e così continua a restare nel crocevia. In realtà forse si è affezionata al posto, come capita, lo conosce, ci si è adattata, anche se si lamenta giustamente, mentre quelle vie di uscita, ovviamente tutte da esplorare, non la convincono....(come se nascondessero tutte delle 'scale'...) Preferisce discutere con la guida interminabilmente che non usare la guida per quello che è la sua funzione, cioè di accompagnarla nell'esplorazione del luogo sconosciuto di fronte a cui si trova, che Lei ha riempito delle sue paure e fantasie e ricordi, ecc, ma in realtà le è sconosciuto.
Ma non è una colpa, nè una rarità: la 'conoscenza' (come esplorazione, ricerca) è la cosa che normalmente fa più paura, non per nulla è coperta dal tabù dell'albero proibito dell'Eden. Ci vuole un atto di coraggio, o 'di fede', qualcuno ha detto.... In realtà è sempre un salto nel buio. Sono i bambini che hanno paura del buio, in una fase della crescita...

mio pregio poca chiarezza

Onorevole pregio di essere poco chiara.Non intendo escludere a priori alcun tipo di sentiero.La richiesta era di maggiore prudenza che si può esprimere in minore velocità e/o maggiori chiarimenti sul tipo di percorso.Una guida che non da indicazioni sul percorso fa sorgere dei dubbi,forse perchè anche la guida ne ha?Guida perchè hai dubitato delle guide?
Indicavo i motivi per la richiesta di maggiore prudenza tra cui essere caduta in un altro percorso.Altro ch scale!Qualche inciampo/equivoco c'è stato anche in questa sede.Ora i percorsi che lei propone sono diversi,ma preferisco essere prudente perchè allora non lo ero stata.Se non lo fossi probabilmente sarebbe il primo a dire che ripropongo un copione(chi non è prudente,fa troppo affidamento sulle proprie capacità-presunzione-per questo cade).Questa frase la prenda con il beneficio d'inventario.In ogni caso il consiglio che mi avevano dato era buono,ma non riesco a scrivere del lunedì nero mentre farlo chiarirebbe tante cose.
Quando c'erano stati equivoci e avevo avuto la sensazione di essere al cospetto delle scale e di cadere.Lei nell'ultimo link chiedeva che se sentivo di fare una cosa furtiva,proibita.
Non mi pare di aver provato qualcosa del genere,perchè avrei dovuto?Mi piacerebbe aggiungere dell'altro,ma no saprei cosa.Se volesse esplicitare meglio il suo pensiero potrei seguirla meglio.

Forse la metafora della

Forse la metafora della 'guida' si presta a equivoci (sono inevitabili col linguaggio, fin dai tempi di Babele): in realtà più che 'guidare' si tratta di 'accompagnare': la guida di solito conosce già il percorso (anche se in realtà anche in montagna è sempre diverso, per condizioni del tempo, del terreno, e perchè il 'cliente' è diverso), mentre in questo caso no, perchè il territorio da esplorare è sconosciuto. La guida ha solo la preparazione e l'esperienza di questo tipo di esplorazioni e la mette a disposizione del cliente, ma ogni esperienza è nuova, una volta addentrati nel terreno da esplorare.
Lei d'altronde lo vede: sembra davanti a una porta di ingresso, forse, ma esita a varcarla. Proviamo a dare un 'consiglio': provi a rinunciare all'idea di sapere già cosa c'è dentro, è probabile che quello che sa o che pensa di sapere non serva e che serva solo a impedire di conoscere.

esplorazione

Quindi neanche lei sa cosa c'è nelle stanza.Penso che sia possibile tentare di entrare nella stanza senza pregiudizi o con l'idea di sapere cosa c'è.Quindi metto da parte le esperienze passate come gli ombrelli che vengono messi nei contenitori prima di entrare nelle stanze.Tuttavia l'ombrello(i) c'è,non è fittizio o frutto di fantasie.
Il sogno del registratore è diverso da alcuni che lo avevano preceduto.
In uno in particolare c'era stato un omicidio,ma risolvere il caso era difficile perchè delle persone,non necessariamente i colpevoli,avevano occultato le prove.Il primo passo era scoprire chi e perchè avesse nascosto le prove.Per farlo occorreva seguire un filo che indicava la strada ed era lungo,per evitare che si annodasse occorreva farne un gomitolo.Il filo conduceva alla casa di persone che conosco.Sembrava che fossero stati loro ad occultare,ma poteva essere diversamente.L'occultamento,il depistaggio era riuscito, soprattutto accettato.
Nel sogno del registratore finalmente le prove sono in mio possesso.Cado dalle scale forse non solo per la paura di essere scoperta e quindi le prove vengano distrutte o manipolate,ma forse anche per l'entusiasmo che mi mette le ali ai piedi.

P.S.
Cosa pensa di Bowlby? Grazie a questo psicoanalista o ad altri che si sono ispirati al suo pensiero ho trovato una descrizione della fobia specifica che mi ha stupito per la precisione,nonostante il documento fosse un riassunto di altro e quindi difettava un pò nella chiarezza.E' solo una curiosità o anche questo aspetto è meglio metterlo da parte?

rendermi conto

Solo ora mi rendo conto che la maggioranza dei sogni,se non tutti,che ho descritto,hanno per oggetto dei reati o dei criminali.Ho iniziato con Jack the ripper,omissione di soccorso,psichiatri che oltrepassano il loro compito e compiono dei reati e oggi con un omicidio.

Già sembrano sogni a senso

Già sembrano sogni a senso unico. Come se lei avesse una missione da compiere, a cui ha sacrificato ogni altro interesse della vita. Il rischio è che questa missione Le mette i paraocchi e Lei non vede altro, o vede tutto solo all'insegna della 'mission'.
Quanto alla 'curiosità', a me sembra una qualità positiva, che forse la spinge ad occuparsi anche di altre cose, e sfuggire un po' alla sua 'missione'...
Il che non vuol dire che io debba per forza rispondere alle sue curiosità... :-)

depistaggio

Proprio così sembrano.In realtò i sogni sono più diversificati.La scelta è caduta su quelli che avevano come oggetto dei reati,che tra l'altro non sono tra i più frequenti.Rimanendo sul tema dei sogni descritti,forse intendevo depistare sia pure inconsapevolmente?
Non mi è chiara la missione da compiere a cui avrei sacrificato gli altri interessi della vita...Forse lei ne sa più di me.
Non ho interessi da sacrificare perchè non ne ho più e non per via di qualche scopo.Vivo alla giornata."mission" non ci sono.Dalle parole che scrive si può dedurre,ma non solo,che ho una mente estramente limitata sia come possibilità di avere più interessi contemporaneamente sia per l'incapacità di diversificare sia perchè altamente distorsiva e/o con una sola chiave di lettura.
Grazie per avermi attribuito una qualità positiva,la curiosità.
La curiosità mi ricorda che sono una persona che ancora vive.La curiosità è cosa diversa dagli interessi,è più blanda,più superficiale.Anche se messa in certi termimi più che un pregio sembra un diversivo(mi distrae alla mission).
Come preferisce,come ritiene più opportuno.
Tra paraocchi,opposto della persona pensante ecc mi sorge il dubbio di riuscire a comprendere la risposta, probabilmente no.Quindi la sua è una decisione molto sensata.
Mi pare di ricordare una certa regola....per cui non si risponde o è meglio evitare di rispondere alle domande.
La prossima volta sarò più attenta e meno di getto nel porre domande.

Lei sembra offendersi per le

Lei sembra offendersi per le mie parole: se le dico che sembra usare dei paraocchi, invece che verificare se può essere vero o no, e provare eventualmente a toglierli, Lei fa l'offesa.
O mi sbaglio?
Le mie osservazioni non sono 'giudizi' su di Lei. Sono ipotesi, da verificare, che vengono dalla lettura dei suoi post.

spirito polemico

Un pò di sana polemica.Periodo ipotetico del terzo tipo.Se mi offendessi non farei l'offesa,ma mi offenderei.In altri termini non recito parti e non vado alla ricerca di etichette.
Torno all'altro suo post in cui sostiene che faccio di tutto compreso sacrificare altri interessi per compiere una non specificata "mission".Una volontà così forte da oscurare il resto,vedo solo la "mission".Non ho missioni da compiere tantomeno prioritarie o interessi che sono stati messi da parte per favorire la "mission".Trovo bizzarro,paradossale che lei mi attribuisca questi intenti,considerato che non ho più scopi e/o interessi.Forse c'è anche un pò di sarcasmo,se non peggio.Non ho motivo per mettere i paraocchi perchè non ho mete prioritarie(neanche secondarie) da raggiungere.
Ho controllatto sul vocabolario Treccani prima e poi su internet il significato esatto della parola "paraocchi"in senso figurato ovviamemte o forse sono un cavallo?Comportamento davvero intelligente.
Lei scrive di ipotesi da verificare(di questa ipotesi manca la base che la sostiene ovvero la mission.Quale sarebbe questa mission che oscura i resto?ma procediamo ugualmente),allora mi sorge il dubbio,forse anche a lei è sfuggito qualcosa.Sto molto attenta prima di avventurarmi in ipotesi soprattutto se già dall'inizio mostramo il fianco.Rischierei di trovarmi senza occhi.
Se in un primo momento mi ero offesa uno dei motivi era il-sarcasmo- ma non solo(il non solo è pesante.Lei se vuole sa a cosa mi riferisco perchè la sua visione è molto ampia),poi è passato.

Lei mi attribuisce delle

Lei mi attribuisce delle cose, in negativo e positivo (il 'sarcasmo', o il 'sapere' cose cui Lei allude) ... Ma non è così. Attribuire ad altri pensieri o intenzioni è una cosa normale anche nel contatto diretto, in Internet è molto più frequente. Bisogna cautelarsi, perchè altrimenti gli equivoci e i fraintendimenti aumentano. Già il linguaggio è un mezzo limitato per esprimersi e comunicare, tanto più perchè contiene queste trappole.
Per cui nessun sarcasmo mio: perchè mai dovrei ?
La mission è forse nascosta anche in quello che scrive: "non ho mete da raggiungere". Sembra una constatazione, ma può essere anche una volontà, quello di impedirsi di avere obiettivi... Quasi una punizione: "tu non avrai mete da raggiungere..."
Non è una cosa così infrequente, di persone che si legano (e si puniscono) con le proprie mani. Tanto più in persone vittime di eenti negativi, spesso. Che spesso i nostri nemici più pericolosi siamo noi stessi non è solo una battuta. Se riusciamo a uscire almeno un po' dalla 'guerra' è meglio...
Inoltre, altro chiarimento, le mie ipotesi si riferiscono, in base alle cose che Lei scrive, non solo ai contenuti, ma al modo, al 'fra le righe', per così dire, a possibile valenze e 'intenzioni' di cui Lei può non essere ben consapevole. Non perchè 'non è intelligente' (come ritiene che la giudichi, sembra), ma perchè si tratta di aspetti 'inconsci', o 'nascosti', non facilmente visibili spesso perchè non vogliamo vederli. Per questo parlo di paraocchi, che tutti ci mettiamo, perchè spesso non vogliamo vedere cose sgradite, che allora ci ritornano, più frequentemente di quanto non si creda, sotto forma di sintomi inibizioni e vere e proprie malattie.
Io non ho la sfera di cristallo, però come in molti lavori dove l'oggetto non è immediatamente visibile, alla supeficie, la formazione e l'esperienza guidano la ricerca sul terreno. Le ipotesi, derivanti dall'osservazione, sono alla base del metodo scientifico, ma ovviamente devono essere verificate...

campo libero

Scrive che non c'era sarcasmo,ok.L'impatto del sarcasmo in un primo momento può sembrare negativo,tuttavia,sempre periodo ipotetico del terzo tipo,considerato che lei ha escluso l'eventualità,non necessariamente dopo lo sarebbe stato.Il sarcasmo avrebbe potuto provocare una reazione,che è un segno di vitalità.Non del tutto zombie.
"non ho mete da raggiungere"è una constatazione.C'è un tempo per fare le cose come riporta l'Ecclesiaste poi non è più possibile.Poco importa la causa che ha condotto a questo stato di cose,può essere come scrive lei che mi sono punita da me,ci può essere stato un omesso soccorso o non ho saputo chiedere aiuto come pure ci può essere stata l'indifferenza persino un mix di tutto questo o altro ancora.
Ormai il vetro è rotto.
Nulla posso dire su aspetti inconsci,se ne parlassi probabilmente non sarebbero più inconsci.
Mi viene in mente solo un'osservazione forse marginale-non mi pare di aver nascosto nè episodi negativi e neanche gli aspetti più aspri del carattere.Forse è proprio vero che al peggio non c'è limite.Chissà se è successo qualcosa di simile a quello che descrive nel lunedì nero?Per quanto roconosca che parlarne possa portare dei vantaggi,non mi riesce e non solo con lei neanche con la terapeuta(dovrebbe venire più semplice solo perchè la "conosco"da più tempo) a cui ho accennato qualcosa,ma in modo estremamente sintetico.
Il sapere a cui alludo,si roferisce al fatto che anche lei possa aver notato un'altra ipotesi oltre a quella che descrive,intesi come ipotesi alternativa e non come migliore.Non che l'abbia notata io(non ci srei mai riuscita poichè occorre dell'intuito e poi ha degli aspetti positivi che mi sfuggono di più rispetto a quelli negativi),ma la dott.,in tempi non sospetti e con gli stessi elementi in mano.Non necessariamente le ipotesi si escludono.

nessuna spiegazione o motivo

Quando evito le scale per la paura pur essendo un comportamento irrazionale paradossalmente ha delle spiegazioni,delle sensazioni che riesco ad esprimere,ma riguardo il lunedì nero,no.
Come se ci fosse un divieto,un impedimento quasi fisico,un no assoluto senza spiegazioni o motivi,solo da accettare.
Non è un modo per eludere le sue riflessioni,anzi forse le conferma,almeno quando lei scrive di "...Paraocchi che tutti mettiamo..."

semplicemente grazie

Gentilissimo Dottor Benedetti,grazie per aver cancellato possibili equivoci.Non era scontato e non era tenuto a farlo.Questa volta persino io ho capito quindi è stato molto chiaro e sincero.
A proposito dei paraocchi e della inconsapevolezza,spesso mi chiedo come mai non mi capita quella che colpisce la ns classe dirigente e politica!

Vetri....salvi per un filo.Di nuovo le scale!Ieri stavo scendendo le scale e mi ero distratta(?) e non ho visto gli ultimi gradini.Non sono caduta,non so come sia successo,mi sono ritrovata a pochi millimetri da una vetrina.Fantozzi alla riscossa...

Recentemente ho rivisto una persona collegata ad uno degli episodi(quello che ricordo o dell'adolescenza).Un mio parente non smetteva di ringraziarlo,naturalmente per altro e poi non era informato del resto.Un pensierino ..ora anche i ringraziamenti..Si è parlato del più e del meno e anch'io ho partecipato,cosa che ha stupito M(sa tutto).Forse M riteneva che tirassi fuori la clava come Wilma?Ritiene che ero stata cortese,insomma ok.Al momento mentro ascoltavo e/o parlavo guardavo quella persona, le mani..e mi spostavo su un bordo della sedia,quasi ad allontanare ricordi,la sensazione del momento.
Ora è diverso,sono confusa.Come se fosse "normale" quello che era accaduto o come se avessi avuto degli atteggiamenti che avevanono favorito gli episodi dell'adolescenza e di non aver fatto nulla per impedirli.Forse se non lo avessi rivisto...
Chissà con quanti punti? saranno recepite queste parole...

Meno male per i vetri, e per

Meno male per i vetri, e per Lei... Almeno ha evitato dei 'punti' (di sutura...)
"Ora è diverso, sono confusa..."
fra "normale" o no, e forse sulla "colpa"?
Chi è M?
Mi viene in mente quello che diceva un anziano psicoanalista british, da poco scomparso (Arthur Hyatt Williams) nei seminari che faceva. Si era occupato molto di carcerati, assassini, stupratori, e anche delle vittime. Un suo libro , tradotto, si intitola se non ricordo male 'La costellazione di morte'. Era stato giovane ufficiale in India e parlava del terrore nell'accampamento a sentire i ruggiti della tigre che si aggirava intorno...
Diceva qualcosa su come una persona che si ritrovasse in balia di un omicida stupratore potesse salvarsi se riusciva a non farsi sopraffare dal panico e anche superare il trauma dell'accaduto se riusciva a dare il giusto valore alle cose, tenendo conto che in quei momenti l'obiettivo che conta è salvare la vita.
Mi viene anche in mente un film, 'Il matrimonio indiano', dove una giovane donna riconosce chi l'aveva abusata da piccola e stava per abusare di un'altra bambina... C'è un acme drammatico e alla fine il responsabile viene allontanato e il matrimonio è salvo, e anche la bimba...

razionale

Impressione che lo psicoanalista Hyatt descriva un comportamento razionale,che massimiza il risultato direbbero gli economisti.La razionalità non è spesso una virtù così presente siamo anche altro.Cosa c'è di razionale nell'uccidere,stuprare? peggio ancora farlo con i banbini?Cosa c'è di razionale nel sentirsi un giocattolo in mano altrui?Forse in quei momenti non si è più "una persona" le capacità si annientano e forse si spera che finisca presto.....Nulla da ridire sulle parole dello psicoanaliste,ma metterle in pratica è difficile.
A 14 anni non ero in pericolo di vita.Non c'erano state minacce nè fisiche nè di altro tipo.Per questo soprattutto ieri mi erano venuti in mentedubbi enormi su una mia presunta complità,collusione ecc.Come avevo potuto confondere così le cose e scambiarle per altro?Anche ieri di nuovo la confusione..Per non dire poi dell'altro pensiero,che rispecchia le sue ultime righe anche se cambiano le realtà,ovvero visto la giovane età e la relativa vicinanza nel tempo con l'atro episodio poteva essere l'occasione per ricordare.Ieri ero proprio confusa forse perchè ho rivisto quella persona o forse per via dei ringraziamenti...era da tempo che non mi succedeva.
M. è un mio caro amico,c'è anche un ramo di parentela.A lui avevo accennato diversi anni fa dell'episodio dei 14 anni,ma solo quello.Allora mi era parso che non mi credesse visto che lo conosceva l'altra persona.
In entrambi gli episodi mi ero aiutata da me e lei potrebbe dire..si vede con quali risultati...Forse avevo chiesto aiuto ma avevano ritenuto che prendere quelle pasticche era una passeggiata.Mi viene in mente un ritornello di una canzone di G, Proietti "..Son contento di morire,ma mi dispiace.."ecco così mi vedevano.

Massimizzare il risultato e

Massimizzare il risultato e minmizzare il danno in effetti spesso è un obiettivo realistico. Come "salvare il salvabile" o, come dicono gli inglesi, ottenere il meglio in una cattiva situazione...
Accontentarsi dell'abbastanza bene e non pretendere la perfezione sarebbe una buona cosa, ma difficile spesso da mettere in pratica.
Forse fa parte dell'imparare a vivere e a 'digerire' le esperienze, per non ingombrarsi lo stomaco o meglio la mente...
Una cosa che non metto bene a fuoco, fra le altre, che altre volte è comparsa, è il suo tema del 'ricordare', o non ricordare.
Mi domando se Lei non vuole staccarsi dal passato, e quasi rinuncia al presente, per questo.
Invece che usare la mente per le esperienze attuali, è come se Lei ce l'avesse occupata con quelle passate...
La memoria non dovrebbe, a mio avviso, occupare il posto per le esperienze del presente, ma avere un suo posto, come un cassetto in cui si ripongono le foto e i souvenirs, senza ingombare i passaggi in casa...

più o meno stiamo lì

Mi pare che non ci sia poi tanta differenza tra le sue parole e le mie.Il modo di agire e di reagire proposto dallo psicoanalista potrebbe essere definito the first best,in senso paretiano,ma nella realtà si incontra poco, più spesso si trova the second best se non livelli ancora più bassi.Per quanto mi riguarda ho salvato la pelle(probabilmente non per una mia particolare resistenza,forse non c'era volontà a togliermi di mezzo) e forse anche "l'attico".La fobia è molto più datata rispetto agli episodi.Se usassi il criterio della max del risultato non avrei neanche paura delle scale.Ma qualcosa rimane.Mi piace immaginare la vita come un continuum e non come a compartimenti stagni.
Qualche giorno fa avevo scritto della confusione,perchè non mi era mai capitato prima di tornare in quel modo al passato.O forse il disturbo,rimbambimento presenile( senile riguarda sempre un ipotetico domani,meglio presenile) si sta aggravando?
Da tempo avevo rinunciato a tentare di ricordare,ma la terapeuta aveva proposto il percorso,non ricordo(parola che uso troppo)esattamente i termini,quindi posso essere imprecisa,della integrazione dei ricordi,delle parti incistate ecc.Grazie a questo percorso sarei stata meglio anche in termini di fobia.Il percorso non mi ha ridato la memoria nè dello svolgimento dei fatti e neanche emotiva.Però è passato il messaggio che se avessi ricordato oppure dato voce alle emozioni sarei stata meglio nel presente.Non sono riuscita neppure a fare quel tipo di percorso che riesce a tutti i malcapitati come me e con buoni risultati,per me è stato un disastro.Il ricordare-non ricordare riguarda il presente e non il passato.La lista dei no si allunga,altro che max del risultato,mark up raggiuto,il segno è altro.
Sempre per il presente come mai si trova molto "materiale" per il tipo di percorso che aveva proposto la terapeuta e quasi niente per i casi simili al mio?ignorati,poco creduti.Non è più l'episodio xy che ingombra,ma aver scoperto che anche nelle terapie c'è chi è più uguale degli altri.
...
Ho sognato di perdere i sensi recentemente e in più sogni,anche questo è strano perchè realmente mi è capitato solo una volta e per la debolezza,calo di zuccheri,mangiavo poco.Fortuna o sfotuna?!Allora frequentavo un anestesista rianimatore,che non perse l'occasione per -bofonchiare-.

Devo dirle che mi interessano

Devo dirle che mi interessano poco le tecniche usate per ricordare ecc. A me interessa in effetti quello che emerge, quello che viene lasciato venir fuori, dal vuoto e informe infinito, per dirla con Milton (e Bion). Per esplorare quello spazio indefinibile che chiamiamo mente, e quello ancor più misterioso che è il contatto fra due menti, quando può avvenire e non si perde nei meandri del labirinto...
A volte in effetti le sue frasi mi sembrano corridoi di un labirinto, magari fatto di specchi, in cui è difficile trovare la via d'uscita. Ci vuole un solido filo d'Arianna per addentrarcisi e poter tornare fuori... Ma non dispero che si possa fare.
"perdere i sensi' forse può avere più significati, rispetto a quello di svenire per la debolezza.
Forse uno si avvicina al 'perdere il filo', sia quello del discorso, sia quello d'Arianna...
Forse i suoi sogni potrebbero aiutare ad orientarsi, ma Lei sembra 'concederli' poco...

difficoltà nel riassumere

Nel post precedente c'era un riassunto di quanto era successo in diversi anni di terapia.Un riassunto ai minimi termini,quindi che lascia tante parti oscure e punti ?,ma forse è emerso il senso del ricordare-non ricordare.Il percorso era stato un libirinto con ostacoli.Chiusa parentesi.

Lei ritiene che si possa trovare una via d'uscita,su cosa basa l'aspettativa?se è lecito chiederlo.
Non ho descritto dei sogni per non appesantire il link ed inoltre non era detto che fosse interessato.
In un sogno fatto di recente perdevo i sensi.Mi ero svegliata e non ricordo più il resto.Avevo ripreso sonno e di nuovo.Stavo con una mia amica su un ampio terrazzo con tante piante verdi senza fiori.Ad un certo punto vedo tutto nero e svengo.Dopo un pò rinvengo e la mia amica si china su di me e chiede se va tutto bene.Non riesco a rispondere,non ho forze,la voce è debole,impercettibile.Penso che sto per morire,sento che la morte avanza,la debolezza aumenta,ma una parte di me avverte chiaramente che quello che sento non è la morte,ma solo un malore.
Non ricordo se è stato il giorno prima o il giorno dopo,di nuovo.
La terapeuta(le volte in cui mi è capitato di sognarla sono rare)aveva prestato la sua automobile ad una mia amica.Insieme a questa amica e un'altra stavamo andando allo studio della dott. con la sua macchiana.La strada era un pò tortuosa con un muretto di protezione ad un lato.Era in leggera pendenza e c'era del nevischio sul fondo.Mi ero accorta che non c'era nessuno al volante ela macchina stava per invadere l'altra parte della careggiata.Non ero riuscita ad evitare il contatto con un'altra automobile,che in parte si era danneggiata.Non ci eravamo fermate.Raggiunto lo studio della dott.C'era un ampio ingresso quasi una stanza.Una volta entrate avevo notota che nella stanza c'erano diverse persone.La dott. mi dice che ora vuol fare terapia di gruppo e che si sarebbe avvalsa di altri specialisti.Non mi piace l'idea e aggiungo che questo implica anche uno sconto.Lei dice che per questo aspetto nulla sarebbe cambiato.Non mi dava fastidio l'aspetto economico,ma essere messa davanti al fatto compiuto.Chiedo ad una collaboratrice della dott quale fosse il suo compito e lei risponde che è un architetto.Questo mi convince che la cosa non è più fattibile e saluto la terapeuta.Come esco mi ritrovo nell'ingresso,non mi sento bene e svengo.Delle persone mi riportano nello studio per soccorrermi.Mi riprendo e allora la dr mi dice"allora sei d'accordo con la terapia di gruppo,perchè vedo che sei rientrata".
Aver scritto tante volte la parola dott e il fatto che scrivo a lei che è un dott,mi ha fatto venire in mente che devo riprendere l'appuntamento con un altro dott,le mani stanno per cedere di nuovo..
-In un altro post aveva scritto che trova strana la sua voce e che le fa uno strano effetto quando la risente,ma per caso ha qualche accento,forse pronuncia la c come i fiorentini?

chiose

-non è stata un'idea felice ricorrere alla scatola di E(tra l'altro molto "pesante")per esprimermi al meglio.
-Scrive che le mie frasi sono come corridoi di labirinti eche c'è il rischio di perdere sia il filo del discorso che quello di Arianna.
Quando le avevo chiesto di usare i posts come passamano e lei aveva acconsentito,avevo scritto da subito che erano pensieri in libertà,quindi non sempre ci sarebbe stato un filo.Niente di strano.

Ma Lei forse è chiusa in

Ma Lei forse è chiusa in questi labirinti, e forse non vuol farsi trovare...

significati criptati

Breve,con significati criptici,almeno per me il suo ultimo post.Può essere il commento del film che ho visto ieri sera in televisione-nascosto nel buio-con De Niro.
Provo a capire anche se in questa sede capita molto di rado.
Chi lo avrebbe mai detto che dei pensieri in libertà potessero avere questi risvolti...
Dunque,potrei essere rinchiusa in un lbirinto,ma cos'è questo labirinto?forse un " posto" della mente"?e forse mi nasconderei per non farmi conoscere come persona e per questo non mi faccio trovare?Anche gli alters si nascondono,ma prima o poi vengono fuori,anche se può essere una ipotesi forte,ma perchè escluderla?
Se sono nascosta in un libirinto allora può essere che quella che appare esi mostra è solo una persona "finta".
Ipotesi e non certezze.Intende dire con farsi trovare,farmi conoscere come persona? Se è si,forse un pò di timore c'è,perchè a volte le apparenze ingannano e mi posso ritrovare con un abito che in teoria è cucito su misura,ma in realtà è stato fatto avendo in mente un'altra persona,quindi non veste bene e dà inconvenienti.Mi piacerebbe essere riconosciuta come persona e non per quello che gli altri si aspettano che sia.Questo è un buon motivo,almeno per me,per essere prudente.L'apparenza inganna-anche l'abito da tossica,per via dell'apparenza..
C'è anche un motivo meno razionale,più di istinto-se mi faccio vedere interamente corro dei rischi/pericoli.L'istinto mi dice che devo scappare da certe situazioni.Difficile aggiungere altro.Vorrei chiederle una cosa,ma mi trattengo...anche se non è una semplice curiosità.
P.S.
-non sapevo di violare qualche diritto chiedendo notizie su eventuali accenti o inflessioni.Con queste "notizie" i posts possono sembrare meno distanti.
-ho letto dal suo blog che anche lei lascia.dopo essere uscito vittorioso con una sentenza.

tornando indietro

Ho riletto alcuni suoi posts compreso quello che aveva "portato" al lunedì nero e con grande stupore ho notato che gli avevo attribuito dei significati che non aveva.L'errore mi aiutato a capire che alcune questioni sono ancora vive e non superate come credevo.
Nel frattempo lei ha cambiato idea ovvero è sempre disposto a usare il filo di Arianna?Può anche essere che non ci sia niente di nascosto come può esserci.Se si trova è bene altrimenti si è provato.Mi viene in mente una frase"le volte in cui fallisco accadono quando non tento..".

Mi sembra che stia facendo

Mi sembra che stia facendo delle osservazioni importanti, nella sua esplorazione.
Sembra inoltre che Le stiano tornando dei dubbi sul mio continuare o no questa esplorazione con Lei, come qualche tempo fa. Cos'è che le fa pensare che potrei lasciare il filo d'Arianna (come all'inizio la corda in scalata...)?

motivi possibili

Come mai potrebbe lasciare il filo d'Arianna?un motivo semplice è che si può cambiare idea e non c'è niente di strano.Potrebbe aver perso la pazienza oppure aver visto l'uscita dal labirinto senza aver bisogno del filo oppure potrebbe avere la sensazione che che le sto dietro e invece sono caduta e non arrivo al passamano ecc.Sono solo ipotesi,ma se si verificano mi posso ritrovare a metà del labirinto senza strumento alcuno.Mi ricorda qualcosa e non sto pensando all'episodio xy o a quello successivo.Nel dubbio ho preferito chiedere.
Le osservazioni a cui fa riferimento sono contenute nel primo o secondo post?
Si riferisce alle domande(cos'è il labirinto,ipotesi degli alters,chi è che si nasconde e chi appare)oppure alla lettura "sbagliata"di un suo post,ci poteva anche stare ma era un pò tirata per i capelli.
Provo ad affrontare il lunedì nero,ci sono ostacoli,non necessariamente l'ordine indica qualcosa.
Mi pare di sentire la Sua voce(che assurdo!non ho nessuna idea di come sia,ma con l'immaginazione..)che dice che ripeto un copione o che non so riporre le foto.Nel lunedì nero non erano solo foto da riporre.Altro ostacolo-la vergogna-come mai quelle sensazioni erano così vivide?da dove venivano e perchè?vergogna perchè non erano sensazioni di una persona adulta razionale(già avevo dimenticato sono l'opposto della persona razionale).

copione

....scrivendo il precedente link le ho dato un'altra occasione per dire che ...riprongo un copione!!Ecco trovata la "mission" -star di hollywood- (forse non fa tanto ridere).
Forse non può rispondermi,ma in questo labirinto ci saranno ancora altri "lunedì neri?"e come mai il filo allora si era spezzato e quindi in quell'ala del labirinto si vedevano solo specchi che rispecchiavano altre situazioni?E se si possono ripresentare,situazioni simili al lunedì nero,come renderli meno insidiosi?
..forse sono io cado al minimo soffio di vento e che in fondo sono esperienze che tutti superano senza strascichi,compreso il lun. nero.
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Cosa pensa del linguaggio adottato? mi riferisco a queste parole: episodio xy,l'uomo cattivo,la lista dei no,il lunedì nero,the first best.

scusarmi spero che basti

Le chiedo scusa per l'eccesso di domande,sono stata inopportuna,imperdonabile.
Questa sera è diverso,ci sono cose che è meglio non sapere,meglio le illusioni.Comunque la frase è una parentesi,ancora di nuovo mi scuso.

Non c'è bisogno di scusarsi.

Non c'è bisogno di scusarsi. Le domande non sono proibite, può darsi che non siano molto utili,
se non per esprimere la sua 'fame' di risposte... Ma anche le risposte sono poco utili, credo. Conta di più l'esplorazione, credo, quasi come fosse un dissodamento del terreno così la vegetazione può riprendere a crescere, come nella vecchia fiaba del terreno ereditato e del tesoro nascosto (f.lli Grimm?)

diversa valenza

Alcune domanda sono semplici curiosità altre invece hanno una valenza diversa.Così le domande sul lun.nero(se si può ripetere,se si come renderlo più sopportabile)indicano che non sarei in grado di reggere un reply o simili.Le "negatività"si sommano lun nero,lista dei no ecc senza trascurare la fobia.Forse ho una mission quella di superare la fobia,ma diventa sempre più impossible.
Ma questi sono discorsi tristi come l'incontro di ieri.Ero contenta di aver rivisto P,ma parte del discorso lo era.
Recentemente ho sognato di fare compere con un mio amico all'ipermercato.Sui piccoli elottodomestici c'era lo sconto del 70%.L'ipermk non era in piano,ma in leggera salita.Troviamo un elettrodomestica che ci piace,ma voglio confrontarlo con altri.Ripongo nella scatola 500 euro più la carta di credito.Insieme al mio amico facciamo un ulteriore giro di confronto,ma decidiamo che il primo era il migliore.Naturalmente era stato preso da altri e allora mi torna in mente che nella scatola avevo lasciato sia il denaro che la carta di credito.Un altro acquirente mi chiama e mi fa notare che ha ritrovato gli euro e la carta di credito,che era stata divisa e smagnetizzata,ma lui riesce arimetterla a posto.Così insieme al mio amico ricominciavamo la ricerca.-Un sogno normale,almeno per me,di solito sono molto più fantasiosi ed imprevedibili.
P.S.
-Secondo me,forse sbaglio,il colore delle buste indica qualcosa,così pure se sono aperte per intero o meno.
-Per cortesia dia anche ame la possibilità di essere se non ottimista almeno poco pessista,su cosa si basa la sua affermazione che non dispera che possa uscire dal labirinto?

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