Fobia delle scale

Egregio Dottor Benedetti,
Le scrivo per avere un suo parere riguardo la fobia specifica nel mio caso paura delle scale soprattutto nello scendere inoltre non tutte mi spaventano, dipende da alcune caratteristiche presenza o meno del passamano,dal colore,se sono ripide o meno e persino da come mi sento.
Sono in psicoterapia da diversi anni e mi trovo bene con la terapeuta.Grazie alla psicoterapia il mio carattere è migliorato più disponibile e spontanea,ma la fobia ha un andamento varibile.
Non vorrei annoiarla con le scale,ma sono un ostacolo che si presenta spesso,tra le tante fobie proprio questa e perchè no quella dei serpenti?La fobia era presente sin dall'infanzia ma era molto meno invalidante ovvero affrontavo meglio le scale.
Ricordo che allora tendevo a nasconderla e siccome i "modelli di scala" che mi spaventavano erano relativamente pochi era più facile.Facevo questo perchè i miei genitori mi paragonavano ad altri bambini che non avevano paura ed erano bravi.In pratica da questi paragoni ne uscivo male come soggetto incapace.
Insieme alla terapeuta abbiamo notato che la fobia aumenta quando ho meno fiducia nelle "mie risorse" e quando mi sento in trappola ovvero non posso tornare indietro.
Purtroppo ora ci sono entrambe le condizioni,Le chiedo se secondo lei ci sono dei modi per impedire che si formi questo legame o nesso tra le difficoltà che si incontrano nelle vita e la ricaduta sulla fobia.
La ringrazio per la sua cortese attenzione e cordialmente la saluto.
...

'Scripta manent', si dice,

'Scripta manent', si dice, rispetto agli scambi verbali dove le parole 'volant'. Per dire che una volta dette (errata corrige: intendevo "scritte" ) non possono più essere cambiate. Però anche gli 'scripta' sono soggetti all'interpretazione e si possono avere interpretazioni diversissime degli stessi testi. Forse è il linguaggio stesso che si presta ai fraintesi e alle incomprensioni e forse il mito di Babele non si riferisce tanto alla diversità delle lingue, quanto ai rischi di fraintesi e miscomunicazioni insiti nel linguaggio in sé. Qualcuno ha detto che le parole servono per mentire, mentre la verità non ha bisogno di parole.
Spesso nei bambini con ritardo del linguaggio che vedo, trovo che la mamma li allatta al seno fino 20, 24 mesi e più: mi viene da pensare che per quei bambini non c'è bisogno di parole, mamma è bimbo si capiscono 'fisicamente'. Il linguaggio nasce per chiamare la mamma quando questa si allontana. Dà forse al bimbo l'illusione di mantenere il contatto, sostituendolo con il simbolo di questo, – e sulla base della capacità simbolica si costruisce forse tutta la cultura – ma il contatto in realtà è perso per sempre, o forse resta nelle religioni come fede di ritrovarlo in un'altra vita. Il linguaggio in sé quindi è un sostituto, una bugia.
E allora quello che diciamo e che scriviamo forse è solo un tentativo di stabilire un contatto. Se si 'interpreta' troppo, alla ricerca del 'significato' delle parole, si rischia di creare uno scontro sulla vera interpretazione e il vero significato, e si rischia di finire come nelle guerre di religione.
Le parole però non hanno solo la funzione simbolica, di contenere un significato, ma hanno anche una musicalità e costruiscono una musica, una melodia, delle armonie. I bambini si addormentano calmi con la 'musica' delle ninna nanna, anche se spesso i significati delle parole di queste sono inquietanti (Ninna nanna ninna oh, il bambino a chi lo dò, dice una ninna nanna toscana). I bambini che cominciano a parlare all'inizio imitano il suono delle frasi, la prosodia, l'intonazione, sembra che 'parlino' ma non si riconosce il significato.
Tutto questo per dire che forse bisognerebbe che lei provasse a prestare attenzione anche a questa parte delle comunicazioni, diciamo quella musicale, e non solo al significato delle parole, variamente interpretabile. Certo per internet è più difficile, non si sente la 'musica' , o “il tono della voce”, come diceva Lei tempo fa (forse capisco meglio ora cosa poteva voler dire...).
Forse è quello che si dice 'leggere fra le righe', non limitandosi all'analisi testuale...

sandalo

L'analisi testuale è recente,prima era limitata a qualche singola parola,naturalmente non è l'"operazione"più adatta da fare,come spesso mi capita in questa sede.certo è che qualsiasi cosa dica a quanto pare sono "presuntuosa"lo sono quando umilmente dico che ho sbagliato e lo sono anche quando dico " non so".
Non saprei "leggere tra le righe"e non so se si riferisce a qualche post in particolare o all'insieme o solo ai più recenti.Espressioni come "sabotatore interno" mi dicono poco o niente,non so cosa trovarci tra le righe.Questo anche dopo aver letto un libro sull'argomento.
Spesso sostiene che non so mettere in dubbio le mie convinzioni,su questo mi permetta di dissentire,in questa sede ho messo in discussione un principio per me fondamentale,ma ho adottato un'altra prospettiva.Questo è solo un esempio.
Sicuramente mi ero espressa male nell'altro post,ma non era affatto un'analisi testuale,neppure tra le righe,era oltre le righe e che aveva portato ad una reazione per me ingiustificabile e scarsamente razionale.Meglio che lo ha letto in certo modo.
--Proprio vero che ci sono interpretazioni diverse degli stessi(se poi c'è un poò di disgrafia e dislessia come nel mio caso..)testi.Vale anche per la frase che riportava in latino,alcuni la intendono come riportava Lei,altri nel senso che le parole scritte sono destinate a fare polvere nel senso che nessuno le leggerà mentre le parole sono destinate alla circolazione esi diffondono.

Un sogno in cui non compaio e non vedo le facce dei due soggetti (uno maschio l'altra femmina).Poteva sembrare violento ma non era così perchè ritrova la forza e minaccia di denunciare il fatto.

Gentile Dottore ha mai provato a salire su dei gradini di sabbia incoerente?

230 parole di contorno e solo

230 parole di contorno e solo 30 per il sogno, che sembra compresso, schiacciato, in realtà non viene descritto, ma solo commentato in una riga. Così non c'è possibilità o rischio di trovare dei significati... Una 'cornice' che copre quasi completamente la tela e impedisce di vedere il contenuto, che viene solo descritto...
Ecco, forse il problema è liberare i contenuti dalla gabbia che li comprime, li schiaccia...
L'analisi testuale, l'interpretazione, insomma tutto il 'contorno' forse sono quello che ingabbia i contenuti e impedisce loro di emergere e trovare spazio. La cornice appunto che si è ingrandita al punto di coprire il quadro.

telepatia

In qualche post passato accennavo del mio amico W,che non vedo da tempo,coincidenza o telepatia W ha telefonato recentemente.Non ha parlato solo com me.Le sue parole ci hanno lasciato perplessi.Spero fortemente che abbiamo capito male e che era solo un momento di malinconia.Siamo un pò preoccupati.
Un altro motivo di preoccupazione sono la presenza di sensazioni intrusive.Ne descrivo una.Sono al letto con una borsa dell'acqua calda quindi un oggetto piccolo,poco pesante.Dopo un pò mi pare di avvertire come una sensazione di tenere un peso sopra,molto grande e gravoso,che mi arriva a coprire il viso,non vedo più e mi pare di respirare con difficoltà.Dura poco la sensazione sgradevolissima anche perchè ho immaginato Lei o meglio la sua voce(le avevo attribuito una tonalità,sia pure al maschile, simile a quella dell'infermiera Ratched del film qualcuno volò sul nido del cuculo,quindi pacata e rassicurante)che diceva "sono tutte fantasie.Stai immaginando.."Non era un sogno.Altra sensazione sgradevole nel leggere una proposizione che era stata scritta lasciando uno spazio tra la consonante e la vocale.Le risparmio i dettagli.
Tutto questo per dire che certe le parole di contorno forse erano anche parole di distrazione.
Come dice che farei l'analisi testuale?complimenti!ha addirittura contato le parole..

Nell'altro post avrei avuto difficoltà a descrivere il sogno,anche se a ben vedere si tratta di argomenti già trattati,ma allora c'era una strana "fantasia" che rendeva tutto più semplice.
Il sogno è breve,non si vedono i volti dei due soggetti coinvolti.
Una donna con mal di gola si reca dal medico per una visita.
Inizia la visita.Da le spalle al medico,leiindossa biancheria intima bianca molto coprente compresa la maglietta della salute.Niente di provocante.Semgra che il medico voglia auscultarle le spalle,invece no,inizia a "gingillarsi"(come direbbe il Dr House) con la parti intime di lei sia con le mani che con degli oggetti,compreso uno spazzolino da denti.Lei riesce ad allontanarsi e minaccia una denuncia.
Sono riuscita a descrivere il sogno,ma prima con la "strana fantasia"sarebbe stato più semplice.

Post scriptum
le chiedo scusa per scritto spesso e volentieri cose poco interessanti.Praticamente ho continuato a scrivere pensieri in libertà.Per non dire poi dei mie "ragionamenti".
Tra l'altro si inizia a intravedere l'idea che si è fatta...ulteriore motivo per chiedere scusa per ciò che ho scritto,tante cose inutili,"ragionamenti"...
--metto le mani avanti.La "stana fantasia"è come la sua voce per me,sconosciuta.

Mi sembra che qui è riuscita

Mi sembra che qui è riuscita a lasciar vedere il contenuto, diminuendo un po' la 'cornice'.
Immaginazione, fantasia, sogno, sensazioni. Diversi livelli di 'coscienza' ( veglia/sonno), per contenuti mentali, pensieri, immagini, sensazioni, che possono essere gradevoli o sgradevoli, e possono spesso far sentire in colpa, come se esprimessero parti di sé, desideri, ecc, non ammissibili.

Il contenuto del sogno è esplicitamente sessuale. Ora anche il commento precedente sembra più comprensibile ( anche se non tanto): “ Poteva sembrare violento ma non era così”. Forse c'è un senso di colpa per i pensieri sessuali che fa sì che “ritrova la forza e minaccia di denunciare il fatto”.(ma come risolve la contraddizione apparente: poteva sembrare violento ma non era così...? si denuncia il fatto se costituisce una violenza...)

La “sensazione intrusiva” ( “a letto ... mi pare di avvertire come una sensazione di tenere un peso sopra,molto grande e gravoso,che mi arriva a coprire il viso,non vedo più e mi pare di respirare con difficoltà.” ) potrebbe essere espressione di una fantasia-immaginazione a carattere sessuale (un rapporto sessuale?), come nel sogno. Il carattere “sgradevolissimo” potrebbe nuovamente mostrare il rifiuto di pensieri, immagini a contenuto sessuale, come nel sogno, manifestati questa volta a livello di 'sensazione fisica'. Oppure potrebbe applicarsi di nuovo il commento sopra: “ Poteva sembrare violento ma non era così”? Ed esserci una contraddizione anche qui?
A complicare le cose compare nella scena anche “la mia voce”, immaginata, simile a quella dell'infermiera del film. Non ho visto il film di recente, quindi posso ricordare male, ma l'infermiera mi sembra fosse piuttosto terribile... E le mie parole citate sembrerebbero quelle che Lei sentiva contraddire la 'verità dei fatti' di cui parlava tempo fa...

Sulla “proposizione che era stata scritta lasciando uno spazio tra la consonante e la vocale” mi “risparmia i dettagli” : forse è di nuovo la 'cornice' che cresce e copre tutto il contenuto, rendendolo incomprensibile.

Cos'è che fa crescere a volte la cornice fino a coprire tutti i contenuti mentali? La paura di quello che si può trovare? Cioè cose non ammissibili? Che farebbero sentire in colpa e potrebbero scatenare pensieri 'preoccupanti', come quelli di W che vi hanno resi 'perplessi' e 'preoccupati'?

dalla fine

Dalla fine del suo post.
Riguardo a W non ci sono cose inamissibili e che farebbero sentire in colpa,ma la preoccupazione per una persona che non sta tanto bene.Le parole di W riguardo la sua salute non erano positive.
Per il sogno,anche se era breve,ero riuscita a far pasticci nella descrizione.
Poteva sembrare violento ma non era così.Dove non violenza sta ad indicare che non si era usata la mera forza fisica,ma ci sono altri tipi di violenza:approffittarsi dello stato di bisogno/ignoranza delll'altro oppure abusare della propria posizione e/o ruolo.La contraddizione non c'è.ma mi ero espressa male.Non c'era stato nessun tipo di coercisizione,la donna si era recata di sua volontà dal dott,ma non sapeva a cosa sarebbe andata incontro.Tra l'altro il sogno non mi aveva spaventata,questo capita di rado.Quando ho scritto l'altro post stranamente non mi veniva la parola "spavento".Il medico in questione poteva essere un otorinolaringoiatra..già questo indica che era proprio un sogno...Tuttavia la donna denuncia o minaccia denuncia perchè l'altro aveva approfittato della situazione.
La sensazione fisica,fantasia sessuale,come scrive Lei?e perchè mai dovrei rifiutarle qualora le avessi?Non so se la sensazione fosse violenta,ma mi era sembrato di non poter fuggire,di non poter tornare indietro,di inevitabilità,di impotenza.
La bella voce della doppiatrice(B.Martini) di Mrs Ratched.Vero,l'infermiera era terribile.L'attrice recentemente ha dichiarato in una intervista di non aver visto più quel film,anche se lera valso l'oscar,trovando il suo personaggio alquanto cattivo.
Quelle parole che immaginavo dette dalla sua voce avevano funzionato,mi avevano tranquillizzato,in seguito no.
I casi della vita,recentemente,mi pare un inglese,che era stato accusato di aver violentato diverse donne,si è difeso dicendo che avevano immaginato tutto.Poteva dire che lo avevano scambiato per un altro,invece ha parlato proprio di immaginazione.
Riguardo la "d i"ho fatto una scelta,come dire,di privacy,anche se dicendo così rendo poco l'idea.La sensazione,questa volta forse si che faceva un pò paura,ma non è questo il motivo per cui era stata appena accennata.
Una piccola osservazione da parte di una che non sa pensare,irrazionale,carattristiche che ha evidenziato più volte.Non trova strano che avevo cambiato le sue parole?Lei sosteneva che bisognava guardare alle conseguenze,all'oggi,poco impotanta se la causa era un fatto realmente accaduto o una fantasia(neanche nelle fantasie riesco,perchè mi ritrovo a dire: non ricordo,non so..Forse con un pò di fantasia potevo dire di più),invece nella fantasia è diventato certezza un dubbio irrilevante,almeno per Lei."sono tutte fantasie,hai immaginato.."
Di nuovo oltre le righe.

"La sensazione

"La sensazione fisica,fantasia sessuale,come scrive Lei? e perchè mai dovrei rifiutarle qualora le avessi?"
Questo potrebbe essere un tema da approfondire. non tanto con 'spiegazioni', che forse fanno parte della 'cornice' che dicevo, ma esplorando appunto quello che può esserci fra i suoi pensieri e contenuti, mentali e anche corporei, forse.

Il mio riferimento a cose inammissibili non riguardava W, cui mi sembra che Lei invece lo ha attribuito. Un frainteso o una negazione che copre invece qualche dubbio suo? Come un' "excusatio non petita" ?

giorni fissi o variabili

Sempre nel limite dei due post.Chissà se ha delle preferenze riguardo ai giorni,se preferisce fissi o variabili o se ha cambiato idea..per cui meglio uno oforse...
Non mi pare di aver frainteso,ma anche qualora ci fosse stato un fraintendimento o una negazione,non è importante,è importante,almeno per me,che W stia bene e che questa volta abbia preso un grosso abbaglio.
Quanto alle 'spiegazioni',non fanno parte del mio vocabolario.Non esiste più quella parola.Appare chiaro,persino a me,come le considera se provengono da me.Scrive forse fanno parte della cornice(forse si è trattenuto dal dire un altro termine,forse per cortesia formale?).Su questo si è già espresso ampiamente.
Già detto tanto dei miei pensieri,contenuti,mentali e corporei.Forse troppo.
Tempo fa si poneva il dubbio se rischiava di essere visto come un nemico,mi scuso se non uso la parola che aveva usato,ma vado a memoria.Nell'insieme i post sono positivi,ci sono alcuni che a volte mi aiutano a superare fasi di avvilimento,infatti i post sono andati avanti(pure troppo potrebbe dire),ma è riuscito in una circostanza a farmi stare male e parecchio.Naturalmente le intenzioni erano altre.Non vorrei che esponendomi possa ritrovarmi in una situazione simile.In quel momento la sua abituale cortesia era sparita,non solo non stavo bene,ero trattata da presuntuosa,con il paraocchiecc,davvero il max.Con il tempo questo si sta affievolendo anche se qualcosa rimane ancora.
Forse non è un caso che le avevo attribuito la voce di Mrs Ratched(meglio lei che lo psichiatra,almeno per me),anche Lei come Mrs R,appena scrivo qualcosa e non delle ?spiegazion'ma anche se descrivo delle sensazioni,dice subito che non vanno bene.Forse non sono quelle che sono descritte così bene dai teorici?
Tra le sensazioni che si impongono: paura intensa e immotivata,intenzione di voler smettere di fare qualcosa,ma non saprei dire cosa perchè magari capita in un momento di relax, comunque la d i,un pò mi aveva spaventato quello che per un istante ci avevo visto,rimame strana,almeno per me,lareazione istantanea se mi sfiorano alle spalle,naturalmente il self control prevale.E poi l'idea sul gioco..
Per il momento solouna carrellata,poi non so.

post scriptum

P.S.
molto divisa riguardo il precedente post.
Da una parte mi pare di essere stata "sincera" e d'altra sono quasi pentita di averlo scritto.Forse doveva andare così.Meglio usare la frase che le attribuisco "non è vero niente,ho immaginato,sono solo fantasie"e così è più facile dimenticare.Forse sono stata ancahe scortese..

Ho l'impressione che Lei

Ho l'impressione che Lei scriva sotto un costante controllo di qualcuno che Le dice 'è tutto sbagliato'... Con una mano scrive, con l'altra cancella o vorrebbe cancellare. E c'è la paura di far crollare tutto: Le ricordo che fin dall'inizio Lei teme di essere congedata da qui, e spesso legge nelle mie parole quasi segni di conferma. Sembra una spada di Damocle che si porta dietro

Lei attribuisce a me dei giudizi negativi, che sente risuonare: ma ho l'impressione che siano attribuzioni di significato che mette Lei nelle mie parole.
I miei commenti sono ipotesi sul materiale scritto e su qualcosa 'fra le righe',( diciamo così,anche se non credo che sia meno 'materiale' delle parole scritte). Ma non è nè un voto di esame, nè un giudizio di concorso, nè di commissione e tanto meno di Caronte...

"Già detto tanto dei miei pensieri,contenuti,mentali e corporei.Forse troppo."
Credo di no. Lei dice qualcosa di quello che sa, il problema è arrivare a quello che non sa. Per questo cerco di farla smettere di spiegarmi quello che sa, per l'ennesima volta come se fossi sordo o malevolo, ma di spingerla a vedere quello che non sa..,
Capisco che sia difficile accettare che quello che si sa è quasi solo un paravento, e serve più che altro a coprire quello che non si sa... Lei prende queste cose come un'offesa, come se dire che uno sbaglia strada fosse un'offesa, e non un avviso a cercare la strada giusta.

""...è riuscito in una circostanza a farmi stare male e parecchio.Naturalmente le intenzioni erano altre. Non vorrei che esponendomi possa ritrovarmi in una situazione simile.In quel momento la sua abituale cortesia era sparita,non solo non stavo bene,ero trattata da presuntuosa,con il paraocchiecc,davvero il max."

Presunzione, paraocchi, sono solo i meccanismi in gioco: ha presente il mito della Caverna di Platone... (sono io, ammesso che veda qualcosa di più, che rischio di venire accusato e lapidato, temo...)? Riguarda in realtà tutti noi, se ci offendiamo di essere desrcitti così è finita..., e Socrate infatti è stato 'giustiziato'.
"esponendosi" rischia di trovarsi a conoscere qualcosa, senza esporsi non si fa conoscenza, ma solo convenevoli e formalità.

Lo 'star male' non è cercato, ovviamente, neanche dal dentista, che però se tocca qualche nervo scoperto son dolori, e l'anestesia non è sempre perfettamente funzionante.

PS: si può anche pensare a dei giorni fissi, per i suoi post, tipo martedì e venerdì?, lasciando il max di due post (per volta), ormai quasi tradizionali...

piccola premessa

Diversamente alle altre volte inizio con una piccola premessa.Questo post èsolo una eccezione alla regola dei due post settimanali e non una violazione.Il suo post risponde al dubbio/domanda riguardo al numero dei post.Per quello che mi riguarda non c'era altro.

vevo dei dubbi nello scrivere il precedente post.Sarà forse una sorpresa,non per me, ho dei dubbi.Se Lei non ne ha evidemente è bravo,sicuro di sè e forse anche fortunato.
Un dubbio era come sarà recepito?Sarà tanto trasformato da fargli perdere il significato fino a mutarlo?
Era meglio non scriverlo,ormai è fatta.

Non le attribuisco dei giudizi negativi(come potrei non la conosco.Non so quale valenza dà a certe parole o frasi).Ritiene più opportuno che non dia "spiegazioni".Va benissimo,non ci saranno più,ammesso che prima ci siano state.Non c'è problema.Mi rendo conto che questo post può sembrare una "spiegazione",non lo è:mi stava attribuendo dei pensieri che non mi appartengono.Aveva distorto il senso del post,cosa ben diversa dal farmi vedere cose che non so..
A volte dice che mi sento "offesa",non è così.Non dica come mi sento perchè non ci prende.Proprio lontanissimo.Sarò presuntuosa:ho la pretesa di descrivere come mi sento,di certo non mi sento come dice.
Ho espresso quello che provavo in certi momenti,saranno sensazioni inoppotune,sbaglite,fuoriluogo,non ci posso fare niente,era quello che provavo.Non so se ereno significative o meno,non so niente,mi ero limitata a riportarle.
Spesso dico "non so", "non ricordo",pongo delle domande,esprimo dei dubb.Se è questo il modo per dire quello che so e che voglio spigare,le chiedo cosa dovrei dire o fare qualora non sapessi o fossi insicura.
--Anche il dentista può far male,ma in prospettiva c'è un vantaggio.Qui sta la differenza.In quella particolare circostanza non c'era stato alcun vantaggio(in un primo momento mi ero illusa di averlo trovato),meanche in termini di maggiore conoscenza.Per questo non mi va di ripetere.Questo lo rendeva particolarmente odioso.Non mi era sentita offesa dalla sua risposta,che riproponeva concetti già esposti in precedenza,solo che era poco adatta alla particolare circostanza,che era una novità.Forse c'erano stati equivoci,cattiva comunicazione,che forse e sottolineo il forse hanno manduto in fumo un'occasione per sapere qualcosa di nuovo.

Spesso ho messo in fila le sue parole,ma non vi ho aggiunto altro.Forse è Lei che ritiene che dovrei sentirmi offesa?Ancora una vcolta non mi sento offesa,le sensazioni sono altre.Ma taccio poichè dirle potrebbe equivalere ad una "spiegazione".
Non so tante cose,ho dubbi, delle ?.ma anche Lei non sa quali effetti possono avere le sue parole,a quali sensazioni potrebbero portare,non sa come reagisco se mi sento spinta verso qualcosa.
Sono presuntuosa ritengo che le sensazioni,emozioni,reazioni siano personali e nessuno ti può dire cosa provare,può solo aiutarti ad esprimerle meglio e a capire un pò di più.
A volte mi capita di sntirmi in un certo modo,non vorrei,ma capita.Come un oggetto inanimato.Potrei aggiungere dell'altro ma corro il rischio di ricadere nelle "spiegazioni".

Oggetto inanimato... E'

Oggetto inanimato... E' possibile che in certi momenti qualcosa Le stia 'rubando l'anima'... Quasi togliendole le sostanze vitali, distogliendole , deviandole... La sua 'animazione' potrebbe essere distolta e deviata in altri scopi, e venire a mancare per gli scopi essenziali...

Si ricorda il paragone che avevo fatto altre volte, del viaggio per un territorio sconosciuto con una guida? Ebbene mi sembra come se il viaggiatore (Lei) invece che badare alla zona in cui sta passando (motivo del viaggio), fosse occupato solo a protestare con la guida (che sarei io), accusandolo (a ragione o a torto) di essere sgarbato, maleducato, e peggio. E' questo che sto indicando da un po' di tempo, in vari modi (cornice che copre il quadro, ecc) cioè che i suoi (ri)sentimenti verso di me stanno occupando tutto il posto, come se fosse diventata la cosa principale. In effetti il rapporto fra il viaggiatore e la guida può diventare un elemento che complica il viaggio, e ne fa anche dimenticare lo scopo.
E lei potrebbe ritrovarsi stanca, 'inanimata', senza energia per il viaggio e i suoi scopi, perchè tutta assorbita per la sua 'protesta'...

offesa,risentita

Dunque sarei offesa,risentita con Lei.

Motivo di stupore per Lei:Anch'io ho capito una cosa!ha dovuto ripeterla diverse volte.Non risponde alle domande.Per questo anche se in modo contorto alcune risposte le ho trovate da me.
In caso incimpassi,cadessi durante il viaggio (indegnamente riprend il suo paragone) devo rialzami da sola,mettere eventuali cerotti(come è accaduto)o posso contare sul passamano/guida?
Mi pare che l'auto-aiuto sia più indicato.Non che la guida sia tenuta a mettermi in piedi.L'importante è saperlo.
Mi dispiace che non ho seguito la sua reiterata indicazione di badare alla zona in cui sto passando,ma prima ero occupata a rimediare alla caduta,(dubito di esserci riuscita) e ora sono occupata a guardare dove metto i piedi per evitare altre cadute.
I bambini imparano a camminare anche cadendo,per un adulto una caduta ha altra valenza e conseguenze.
Forse dovrei tener conto delle sue parole ovvero sono una ignorante che ho contato troppo sulle mie capacità,molto scarse,(altro modo di dire che sono presuntuosa)per affrontare ostacoli o qualsiasi altra cosa.Già tanto se riesco a limitare le cadute e guardare il suolo.Solo questo posso permettermi.Unico possibile motivo di risentimento con Lei - perchè dice che non bado alla zona,possibile che non ha visto la caduta?A parte questo,non ci sono altri motivi,almeno mi pare,anzi forse dovrei esserle grata,perchè mi ha fatto notare che sopravvalutavo le capacità che non servono a niente.
Sono stanca,un oggetto inanimato,troppe cadute,troppi tentavi più o meno vani di rialzarmi,le forze non ci sono più,ammesso che prima c'erano.
Già!la caduta,cosa da evitare,cosa ci sarà mai di pericoloso nello stare per terra distesi,doloranti?potrei tentare di aggiungere altro,ma mi taccio,sia perchè potrebbero sembrare "spiegazioni" e poi farlo significa ricorrere ad energie che non ci sono.

Allora: Non rispondo alle

Allora: Non rispondo alle domande. Non aiuto la viaggiatrice a rialzarsi se cade. (se non sbaglio anche la caduta è per causa mia....). Dico alla stessa che è ignorante, presuntuosa, incapace... ( o meglio lo faccio capire, che è peggio...) Non le offro un adeguato 'passamano/appoggio'
Questa è la lista dei rimproveri che mi fa - mi sembra, insieme forse ad altri che ora non ricordo

Poi:
"sono occupata a guardare dove metto i piedi per evitare altre cadute" e "Già tanto se riesco a limitare le cadute e guardare il suolo.Solo questo posso permettermi." "Già!la caduta,cosa da evitare..."
Queste due frasi potrebbero ugualmente riferirsi alle 'scale', primo motivo per cui Lei è arrivata qui.

Forse qui si è ritrovata quindi in una situazione analoga. Anche in questo 'viaggio' si trova come se ci fossero 'scale' che attirano tutta la sua attenzione per non 'cadere' e non può quindi guardarsi attorno.
Queste sono però 'scale' metaforiche, ma sembrano evocare reazioni simili, in più con un 'colpevole' di farla star male che sarei io, mi sembra.
Non glielo dico per prenderla in giro, ma per attirare la sua attenzione su queste cose. Non sembra anche a Lei che ci sia qualcosa di paradossale?

rimproveri

Quanti rimproveri le avrei fatto!Chissà quali erano i motivi che avevano determinato la caduta e le difficoltà nel rialzarmi.Forse questa frase potrà sembrare criptica in modo particolare,ma forse non tanto.Era proprio la caduta che più di tutte avrei cercato di evitare.
Si vede che doveva andare così.

C'è qualcosa di paradossale.Le scale metaforiche portano a reazioni simili di qelle reali e cioè la paura di cadere.Tanta è la paura da circoscrivere lo spazio da osservare.Tra l'altro non è detto che sia la soluzione migliore per evitare di cadere,con le scale reali forse si,si vedono meglio i gradini.Cosa c'è di tanto spaventoso nel cadere e nello stare a terra(praticamente supina o prona)?forse l'idea di non potersi difendere?di non poter fuggire?che sia vista come una "posizione" che agevoli i soprusi?che possa favorire la "sofferenza"?non sono la persona più adatta a parlare di questo.La paura rende meno chiara la situazione,s'impone sul resto.
Nel "viaggio non ero riuscita ad evitara la caduta,trovato difficoltà nel rialzarmi.Mentre cercavo di farlo,Lei ripeteva che non mi guardavo intorno,credevo di sapere tutto,che ero presuntuosa.Sicuramente è così,ma sapere queste cose non mi aiutava a mettermi in piedi.Ora cerco di evitare il bis.Forse ci può essere l'idea di fondo di non riuscire a rialzarmi,di non essere abbastanza forte.Timori associati.Porta che si apre,passi,il buio,desiderio che finisca presto.Tutte cose scollegate,prive di senso,unico collante è la paura.Anche parlarne mi spaventa!!

sogni particolri(ho dovuto correggere diverse parole,la disgrafia a volte si manifesta con l'omissionedi vocali).
--Sono tra il pubblico che assiste ad una conferenza stampa di un famoso uomo politico non rieletto.Insieme a questo personaggio ci sono giornalisti ed altri politici.
Inizia ad indicare i motivi della mancata rielezione,aggiunge che nel suo caso non è stato rieletto per poco.Un giornalista lo interrompe e dice che gli mancavano diversi voti.L'altro esponente politico si alza per lasciare la stanza cone per dire che non parla con i non rieletti.Il pubblico,compresa me,non apprezza il gesto e inizia a urlare- maleducato,buffone,torna indietro..-

---partecipo ad un convegno in cui si parla di poesia.Tra il pubblico c'è anche il prof C.Una donna parla delle sue poesie.All'uscita la raggiungo e facciamo conoscenza.Non c'è solo una semplice comunione di interessi,non c'è solo attrazione fisica,ma è un vero e proprio colpo di fulmine.Il prof C ci guarda soddisfatto come se avesse previsto una tale attrazione.
Mai sognato di innamorarmi di una donna.

Recentemente consigliava di cercare dei collegamenti,non spiegazioni,tra i diversi sogni,ma è sempre possibile farlo?o forse ancora una sono io che non riesco.
Solo una riflessione a differenza che nella realtà nei sogni molto raramente mi capita di aver paura anche nelle situazioni più difficili.A proposito di paure irrazionali,questa volta non legate a scale,ma che riguardano quello che succede qui.A volte ho il timore che più di essere "congedata" da lei,piuttosto che mi lasci "andare",non saprei dire meglio.

se è possibile

Se è possibile una piccola cortesia:si può cambiare il titolo del post-fobia delle scale-,mi ricorda in continuazione l'handicapp ela sua cronicizzazione,con un altro anche a sua scelta?
Grazie ancora per la pazienza e la cortesia.Claila

Non tanto 'collegamenti fra i

Non tanto 'collegamenti fra i diversi sogni' quanto in generale collegamenti fra gli spunti dei sogni e quello che può venirle in mente a proposito. I collegamenti sono quelli che fanno sviluppare i pensieri, che è in fondo il 'materiale' di cui ci occupiamo.
Ad esempio al sogno del convegno di poesia lei si limita a commentare che non ha mai sognato di innamorarsi di una donna. Non trova altri 'collegamenti' da seguire. Forse sono anche come dei sentieri che si trovano nel viaggio, ma Lei sembra non volerli prendere...
Qualche collegamento lo fa a proposito della paura di cadere e stare a terra. Quest'ultima paura mi sembra non era emersa, almeno chiaramente, collegata con le scale. Così come l'ipotesi della 'posizione che agevola i soprusi'. Ci potrebbero essere dei collegamenti?
E la paura di quello che succede qui, non essere congedata ...ma lasciar(si?) andare... "timore... che mi lasci andare" si presta forse a più significati, a più collegamenti, non tanto per la sua presunta 'disgrafia'.... Forse sarebbe interessante vedere i suoi testi non 'corretti', magari emergerebbero altri collegamenti
E la richiesta di cambiare titolo al thread? Avrà un collegamento, magari sotterraneo, a questi aspetti? Comunque può dirmi che titolo preferisce e lo cambierò.
Quanto alla sua 'caduta' metaforica avvenuta qui (direi " a mia insaputa", se non suonasse come collegata a un altro noto politico) forse qualche 'collegamento' aiuterebbe a capire di più tutto l'intrico.
Il sogno del 'politico non rieletto' suona un po' misterioso, non le viene in mente niente?
Anche Lei, nel pubblico, inizia a urlare maleducato,buffone,torna indietro..-
Non so perchè ma sospetto qualche collegamento con qui...

titolo diverso

Un nuovo titolo del thread potrebbe essere "anonimoveneziano".

Riguardo al sogno sulla poesia.Posso aggiungere che al risveglio mi sentivco particolarmente bene.Forse,retsando in tema di film(non è che sia una cinefila anzi tutt'altro),il sogno aveva dei tratti in comune con l'ultimo tango a parigi(tranne,mi auguro,che per il finale),queste due persone,che senza sapere il nome dell'altro,sulla base del solo aspetto e istinto da subito si trovano in sintonia.Poco importa se l'attrazione,la sintonia sia omosessessuale o etero o altro ancora.Questo più che un collegamento può senbrare e forse lo è,un modo di vedere personale.Tuttavia mi pare che sia un'idea minoritaria ci sono ancora molti pregiudizi.Forse anche la sua disciplina ha contribuito ad alimentarli.Prima erano curati cpersino con l'elettroshock.

Paura distare per terra dopo una cadurta.Mi f paura persino immaginare una situaione simile.
Forse in seguito della caduta sento dolore,non riesco a miuovermi e questo mi rende più "volnerabile"..forse ci sono altre persone che impediscono i movimenti?Forse è qualcosa di più della paira.Sono per terra,non riesco a muovermi,non riesco a parlare o urlare,non so se per lo pavento altro.Sullo sfondo una casa (non quella di famiglia)con 6 rape di scale e un bagno buio,non so se per mancanza di fineste o per le tapparelle chiuse.Vorrei non trovarmi lì,vorei poter dire è un sogno.Dopo la caduta forse c'è dle sangue,tanto.Dal naso e altor ancora.Non c'è nessuno che mi aiuta.Brutta cosa cadere dalle scale e ritrovarsi per terra.

Di solito qualche parola i più la dice,invece questa volta a propisiytp di lasciar(si) andare,si limita adire che si presta a più significati e non ne accenna alcuno.Un collegamento più immediato può essere-sono andata avanti nel viaggio e ho intrapreso sentieri "sbagliati"oppure mi sono volttata e lei non c'era più.e orse il timore di perdere un minimo di razionalità8cosa che secondo Liw o non c'è o è davvero minima)e forse addirittura la viya.

Caduta metaforica.Strano che Lei dica asua insapyta8tuttavia se scrive così..).pERCHè NEI ppost è sempre stata presente,da quando era avvenuta, prima in modo implicito,oscuro(definita con le scarne parole-lunedì nero-),infine esplicata.Quando era avvenuta in un primo avevo cercato di nascondarla,forse perchè era proprio a caduta che avrei voluto evitare,poi mi ero fatta coraggio e avevo iniziato a parlarne.Prima di renderla del tutto esplicit c'è voluto del tempo.La caduta era stata descritta nella pagina nunero 8,che mi pare sia stata cancellata dal computer per dare spazio alla numero 9.In un primo momento non riuscendo a trovare questa descrizione,avevo pensato che come avolte mi capita con le lettere e a volte con le pareole di aver omesso di scrivere intere parti del post.Non era così perche ho trovato la spiegazione-la pag 8 è stata sostituita,ma una piccola traccia è rimasta di qualla pag,trovata digitando la parola alter.
*Difficile descrivere ora.Di certo "alter",non saprei come dire,piangeva e non era un pianto liberatorio."Alter" si...*
Allora avevo trovato il coraggio di descrivere la caduta metaforica.Ma da dove lo avevo preso quel coraggio?

Il sogno del politico non rieletto, può essere equiparato alla persona che cade,gli altri lo umiliano,lo trattano con disprezzo,se ne aprofittano.Ma uqesta volta non è solo,il pubblico lo sostiene,nessuno potrà approfittare della sua situazione di "debolezza".
Perchè sospetta qualche collegamento con quanto avviene qui?
Lei no ne aveva 2approfittato" della caduta nè mi aveav umiliato,gorse l'aveva trovata irrilevante o forse altro non aprei,questo non spetta a me dirlo.
P.S.
cadere un'altra? pericoloso,.

Sul cambiare nome al thread

Sul cambiare nome al thread direi di aspettare e capirne un po meglio i motivi. Non vorrei che altrimenti perdessimo quei motivi...

Sulle parti 'cancellate', pag 8, 9, ecc. Non mi sono accorto di cancellature nel testo, sicuramente non ho 'censurato' alcunchè. Ma credo sappia che non rileggo in genere post precedenti ( anche nelle sedute 'reali', non si possono 'rileggere' le sedute precedenti) , e quindi, come per la memoria, è bene ripetersi e non fare affidamento a cose vecchie.
Sono i limiti di questo contesto e forse anche della mia memoria...

Nel sogno della poesia contenuti e personaggi ecc potrebbero forse essere approfonditi, così come le sue associazioni e le emozioni: lo svicolamento in 'politica' forse è proprio uno 'svicolare', con l'occasione anche di darmi quanche altra 'colpa', con 'la mia disciplina'...

Stessa cosa per l'immagine di lei a terra 'dopo la caduta'... (espressione che somiglia a quella riferita ad Adamo ed Eva cacciati dal paradiso terrestre, e tutti i loro discendenti)

Anche il politico non eletto per così dire è 'caduto' ( ma di solito si usa un termine più volgare...)
C'è quindi qualcosa che circola mi sembra in varie forme e nei vari contenuti, che ha a che fare con il 'cadere' e i suoi significati reali, metaforici, morali... In effetti è veramente una parola dai molti significati e collegamenti...

vagamente polemica

Ancora di nuovo-fobia delle scale-,neanche qui accantonarle per un pò.Per sempre. enon solo nei post othread.

Ricordo xhe aveva scritto che non rileggeva i post.Per me la memoria non è un optional,anche se a volte fa cilecca.
Tenendo conto della sua risposta forse avrei potuto risparmiarmi un ritorno su alcuni post precedenti.
Non fare affidamento su cose vecchie.Facile dire così se si è rimasti in piedi ed è l'atro che si è ritrovato per terra con difficoltà a rialzarsi,e che non è riuscito ad evitare una situazione che più di tante altre voleva evitare e che si era sentito in imbarazzo,quasi un idiota.Lo prenda pure come spirito polemico,ma un buon modo per ripetere gli stessi errori è proprio non tener conto delle cose vecchie.

Il sogno con un personaggio politico,per Lei è uno svicolare,può darsi di no,può essere la conferma di un nuovo trend già presente in altro sogno recente.Ed era ora,forse il nuovo trend non rimarrà confinato nei sogni.Pensiero recente, pr il momento l'accenno vagamente,gli do tempo per svilupparsi,C'è anche un pò di scaramanzia.
Piccola curiosità in un altro sogno,per me un incubo,compariva un altro politico che cadeva all'indietro dalle scale ed era un Presidente,coincidenza o altro anche nel sogno più recente il politico è un Presidente.Chissà perchè in questi sogni i presidenti cadono.
Non mi pare di averle attribuito "altre colpe",ma se lei ha visto questo intento quale sarebbe?
Riguardo alla sua disciplina o specializzazione,non è forse vero che in un edizione passata del DSM,il manuale di riferimento per molti, poneva l'omosessualità tra le parafilie?
Sul sogno sulla poesia posso aggiungere poco perchè troppo breve.Posso dire che insieme stavamo bene,la poetessa ed io.Eravamo totalmente prese.

Non mi chiaro se per Lei anche l'immagine di me a terra è uno svicolare o è da approfondire.Propendo per la seconda,ma se è la prima non tenga conto dle resto.
Non so perchèè l'immagine di me a terra spesso la associo con il buio,l'oscurità,con un senso di inutilità,qualsiasi cosa possa fare è inutile o impossibile da fare.Ogni tanto "rivedo" l'immagine di unbagno senza finistre con due persone.
Si usa il verbo cadre anche con gli errori compiti:sono caduta in errore,come perdita dello status socilae o cadre nella depravazione a seguito di abuso di sostanza,cadere quando manca il supporto sociale.
In ogni caso non vorrei trovarmi per terra,non riesco da sola a rialzami o forse dopo che mi rialzo mi attendo il peggio?
Finalmente un sogno con tante scale,alla Escher,ma senza cadute o paura.Salivo di corsa delle scale perchè inseguita Da F,questa volta in qualità di medico,che mi voleva visitare,ma a me non andava.Stavamo un pò giocando.Salendo le scale non mi preoccupavo che dopo dovevo scendere.Non era motivo di preoccupazione.

Ci sono alcuni fraintesi, che

Ci sono alcuni fraintesi, che capovolgono il senso delle mie parole:
-"Non fare affidamento su cose vecchie".. intendevo sulla mia memoria: cioè è bene chiarire a cosa si fa riferimento, non solo accennarlo perchè l'ha già detto in passato... Altrimenti non so a cosa si riferisce.
-"Il sogno con un personaggio politico,per Lei è uno svicolare..." No, sono i suoi commenti 'politici' che mi sembravano uno svicolare rispetto ad alcuni contenuti di quel sogno, su cui non si sofferma, come di solito non si sofferma sul contenuto dei sogni, si limita a raccontarli e poi non ci torna quasi più su...

"Sul sogno sulla poesia posso aggiungere poco perchè troppo breve."
Da un sogno brevissimo possono partire collegamenti e associazioni e catene di pensieri lunghissimi, potrebbe provare a seguire quei 'sentieri' che potrebbero aprirsi...

I commenti 'politici' (DSM...) sull'omosessualità sono forse uno svicolamento dal sogno e dal suo contenuto e possibili concatenazioni: "eravamo totalmente prese". Non c'è altro da dire? Non parte nessun 'sentiero' da qui?

Sogno di scale alla Escher: molto diverso dal solito, fuga, ma quasi per gioco, ...
(NB La pregherei di nominare i personaggi non con l'iniziale ma con il 'ruolo' ('amico', ecc), perchè altrimenti sono completamente anonimi, per me) .
E qui non le viene nessuna associazione, non si apre nessun sentiero di pensieri da seguire?

Particolare come lei 'dà' il sogno proprio alla fine, in pochissimo spazio. Come dicevo altre volte è come se tutto il posto venisse occupato da cose 'ingombranti', mentre altre cose lo trovano a stento.

Può darsi che il sogno stesso sia un'associazione, esprima una catena di pensieri collegato al sogno precedente. Forse per qualche motivo nei sogni 'associa' più facilmente, segue più facilmente i sentieri che si aprono, che nella veglia. La paura delle scale nella veglia forse ha il valore di un blocco, un impedimento a seguire liberamente pensieri e 'sentieri che si potrebbero aprire', per il timore appunto di 'cadute' in tutti i sensi?

sogni e dintorni

Non mi pare che fosse uno svicolare il riferimento al famoso manuale ma la ratifica dello stesso tema:la paura dicadere.Il collegamento non è immediato,ma c'è ed è forte.
Inquesta sede non mi esprimo riguardo l'omosessualità.Potrei essere omosessuale.omofoba o indifferente.Certamente non è poi così interessante la mia opinione.

-Cosa posso farci se i sogni non mi dicono niente?Non partono sentieri".Si stupisce per questo.Lo stupore mi fa sorgere il dubbio:come mai non riesco a vederli,se sono così evidenti o facili da vedere?Un'altra incapacità.Forse troppe.

--Nella veglia avevo notato in alcuni sogni un cambiamento di trend.Forse erano solo dei sogni nel senso di cose irrealizzabili o forse no.
Quste parole possono essere intese come ingombri,spiegazioni inutili non richieste,se è così me lo dica,come ha sempre fatto e la prossima volta non ne farò menzione.
In alcuni sogni come quello inerente il politico,la poetessa,la visita medica che si trasforma in altro,c'è,almeno per me.un camdio di trend.Il rispetto per la persona e per se stessi non è solo enunciato,ma messo in pratica anche nelle situazioni più difficili.Nel sogno del politico,il pubblico,compresa me.non tollera l'arroganza ela mancanza di rispetto del potente di turno ed esprime il proprio dissenso.Nel sogno della visita che si trasforma in altro,la donna è sicura di sè,si ribella all'abuso,poco importa se c'è un seguito giudiziario,non si pone il problema se sarà considerata una persona "fantasiosa" o peggio.A proposito di fantsie,Lei diceva che non era importante sapere se certi episodi erano reali o immaginati,ma che bisognava concentrarsi sulle conseguenze. Con il senno di poi,ora sono molto pentita di aver accennato agli episodi reali/immaginti e non solo per la questione se ero creduta o meno.E' stato un errore.Sapeva come erano andati i fatti e questo le bastava.Il rispetto per se stessa le impediva di essere trattata da giocottolo mentre è una persona.Il sogno con la poetessa sembra quasi dirmi che non ho problemi a mostrare i miei sentimenenti e /o attrazione fisica,come poteva far credere l'altro sogno,attraverso una lettura molto.molto contorta,secondo cui la donna avrebbe attrazione verso quel medico,ma si vergogna allora cambia le carte in tavola.Quando mi era stata detta queata interpretazione ero rimasta allibita.Troppo contorta per me forse richiede una dose maggiore di intelligenza.Al risveglio dopo questi sogni avevo provato soddisfazione: finalmente non ci sono più problemi con è solo la mia parola, e con ma e forse,non c'è più la senszione di andare a sbattere contro un muro,finalmente non c'è solo il ricordo di altri.
Anche questo ingombro o tentativi di spiegazione?

--Nel sogno con le scale alla Escher,F non era indicato con la semplice iniziale,ma con il suo mestiere,un medico.
Non sapevo che il sogno dovesse avere la priorità rispetto al resto ritenuto ingombrante.
A me quel sogno non dice niente.
Sicuramente la paura delle scale e di cadere ha un ruolo importante,che impedisce di seguire liberamente di seguire i pensieri,ma non c'è solo quello,c'è anche il ricordo o se preferisce ho imparato dalla eperienza e mi riferisco a quello che è accaduto qui.
---Grazie per aver tolto l'euivoco.A dire il vero leggendo il suo post avevo dato due letture disstinte di cui una coincidente con quella che ha precisato,ma l'avevo scartata subito.L'interpretazioneerrata,che avevo scelto,mi dava un altro motivo,oltre aquelli personali,per non tornare più sull "caduta".C'è stato un momento in cui avevo trovato il coraggio di descrivere la caduta,ma il computer si è mangiato il post,meglio così.
Se non mi guardo intorno c'è un motivo:la paura di un'altra caduta e per questo che la visione ha un raggio limitato.

"Un'altra incapacità.Forse

"Un'altra incapacità.Forse troppe":
hmm, se uno 'non vuole vedere', non vuol dire che sia cieco.

"A me quel sogno non dice niente."...
Non c'è maggior 'sordo' di chi....

"In questa sede non mi esprimo riguardo....., ecc"
Non vedo,non sento, non parlo?

"Se non mi guardo intorno c'è un motivo:la paura di un'altra caduta e per questo che la visione ha un raggio limitato."
Se uno si mette i paraocchi rischia ancor più di inciampare, forse. Meglio avere una visione completa, intorno, come nel guidare una macchina. Se si vedono i pericoli si affrontano meglio (scusi la banalità).

verbi

-Non vedo,non sento,non parlo- Sembra la descrizione di una...donna d'onore-.

Scrive che non voglio vedere quasi riconoscendomi una capacità quella di vedere.Mi sembra più un modo di dire che oscilla dallo zuccherino al luogo comune.

I sogni indicano necessariamente dei sentieri?e se non intravedo questi collegamenti necessariamente divento uno struzzo o una che si tappa le orecchie?

Lo dice Lei che è una banalità -se si vedono i pericoli si affrontano meglio-non posso che confermare,è una banalità.Da quando guardo dove metto i piedi non sono più caduta.Sarà un piccolo risultato,ma intanto c'è.Non sono la persona più adatta a parlare di scale per questo ho chiesto ad altri.Quando scendete le scale guardate i gradini(dove mettete i piedi) o guardate intorno?Mi hanno risposto i gradini.

Di tutto il post ha notato che di un sogno(di altri ne avevo parlato,ma forse anche loro erano poco interssanti)scrivevo che non mi diceva niente.Il sogno era quello delle scale alla Escher,forse mi potrebbe suggerire Lei qualcosa in proposito.

La terapeuta ha dato una interpretazione particolare del sogno inerente il convegno sulla poesia.La poetessa sarebbe Lei la dott,con cui c'è sintonia emotiva,mentre il prof C sarebbe Lei Dott,che rappresenta la razionalità,più lontano rispetto alla Dott,ma presente.Coincidenze la poetessa si somiglia molto alla dott,mentre Il prof C è toscano e ha la barba.Forse solo coincidenze.

Tornando alla caduta.Mi sembra strano che non l'avessa avvertita neanche quando era stata descritta nei dettagli,era stata sempre presente sia pure con titoli sintetici.Ma dice che è avvenuta a sua insaputa,sicuramente è così.
Per quanto riguarda le sensazioni fisiche sono diminuite,ma ogni tanto torna la sensazione o ricordo?di una porta che si apre e che non sono più al sicuro.

sconforto(issimo)

passare attrverso cadute,tentativi più o meno riusciti di rialzarsi davvero può condurre alla meta ovvero affrantare con tranquillità le scale?Se l'emotività suggerisce un si la razionalità che considera tanti fattori dice no,a quanto pare qualsiasi cosa risulta inutile,si possono dare diverse spiegazioni tra come diceva la presenza di un sabotatore interno o il fatto che la fobia non è stata considerata per tempo o forse perchè altre cause di disagio erano state sottovalutate,ma poco importa.per non dire del resto,che Lei aveva descritto con dovizia di particolari.Tanti cambiamenti mentre l'unico auspicato non c'è.Sarà per mia incapacità o per una volontà di fare lo struzzo,non cambia molto,osservo solo le conseguenze come suggeriva di fare anche se per altro argomento.
Forse dovrei fare come P.Levi.
Mi scusi per questo post decisamente non previsto,forse sarà anch'esso un ingombro,una spiegazione non richiesta, per me solo una comunicazione di uno sconforto.

(nota per la 'regia': io non

(nota per la 'regia': io non sono toscano...)
(Bellino comunque il triangolo paziente/terapeuta-mamma buona/consulente online-padre cattivo...)

I rimproveri che mi fa mi ricordano quelli che faceva mi sembra, alle persone, come diceva , che “non l'avevano aiutata, non s'accorgevano di nulla”...
Lei sembra risentita (anche verso di me..) e badare quasi solo a difendersi , come se io la attaccassi e denigrassi ecc ecc.
Forse è un problema di comunicazione, appunto. Lei pensa di comunicare qualcosa, ma il destinatario non si accorge: se non è sordo, c'è qualche ostacolo nella 'linea', nella 'posta', nel mezzo o nel modo di comunicare, forse? E Lei forse resta delusa che le sue comunicazioni non giungono a destinazione... E allora esce con riferimento a Primo Levi: non le scale, ma la tromba delle scale?... Certo è un riferimento inquietante.

Che dire? forse il 'triangolo' sopra richiama altri 'triangoli'?
Ah, mi viene in mente che forse io non so neanche la sua età...

risentimento

Trova dei rimproveri e del risentimento nel post sconforto(issimo)? Risentimento,mi pare,tiferito al mancato aiuto,per non essersi acccorto della caduta.Insomma gli stessi rimproveri che avrei rivolto anche ad altre persone.
Si tratta i situazioni diverse,a parte questo,non c'era alcun risentimento o rimprovero nel post,almeno nelle intenzioni.Trovo strano che non si fosse accorto della caduta,più volte nominata come Lunedì nero e poi descritta con più particolari.Trovare strana una cosa non vuol dire che non ia accaduta o che sia impossibile.Se dice che è avvenuto a sua insaputa,vuol dire che è così.
Dalla caduta o lun nero mi ero rialzata sia pure con difficoltà.Qui sta lo sconforto:quante altre cadute ci possono ancora essere?Le difficoltà nel rialzarmi diventano sempre magggiori e le ammaccature aumantano.Pare che sia tutto inutile.
Non mi sto difendendo da lei,ma da altre cadute.Non ho mai pensato che lei mi attacchi o denegri,ma tengo conto delle sue osservazioni.
Lei più volte ha detto che sono preuntuosa.Ho preso in considerazione il suo rilievo.Non mi pare di esserlo,ma forse sbaglio.
Chiave di lettura personale.Presuntuoso è chisi reputa superiore a ciò che realmente è,che ha un'opinione eccessiva delle proprie doti o capacità.Inoltre da presunzione vuol dire che che da argomentazioni o congetture di fattinoti o immaginati si ricavono opinioni più o meno sicure intorno a fatti ignoti.Con queste caratteristiche ho ben poche possibilità di superare la fobia o altri problemi sopravvaluto le doti.Inoltre è proprio il modo di procedere che non va:si basa su congetture e deduzioni.Per lei sono proprio le presunzioni la base delle cose che credo di sapere.Va benesono ignorante nel senso di non sapere,niente di offensivo in questo.
Osservava anche che il mio 'argomentare'non era un modo di fare di una persona razionale,ma di un bastian contrario.Tengo conto della sua osservazione.Forse ho sopravvalutato la mia razionalità che in realtà è solo opositività.Ma se viene meno anche questo elemento,creduto a torto,impotante o esistente,non ho più elementi per riuscire a superare la fobia o altro.Del resto la difficoltà nel rialzarmi e la facilità nelle cadute denotano dei limiti notevoli,che non possono essere superati con la forza di volontà,in quanto limiti strutturali o se preferisce manca la stoffa.
Il riferimento a P Levi è dovuto a questo ovvero al senso di inutilità,di incapacità,sottolineato dalle sue parole e non di certo per volontà di denigrare,faceva delle osservazioni.Lo sconforto viene da questo enon perchè penso di aver comunicato qualcosa che non è recepita.Non sono delusa per questo.
Ha sempre detto che per lei non aveva importanza se l'episodio xy fosse reale o immaginato,ma erano importanti le conseguenzeM a allora perchè evidenziare la possibilità che avessi inventato? con quale scopo?
Sarò sicuramente ignorsnte e presuntuosa,ma non mi è chiaro come si possono mettere insieme situazioni tanto divers,non basta dire hanno le stesse conseguenze.
Francamente anch'io mi ero psta il problema se l'episodio fosse reale o immaginato.Attraverso un lavoro di ricostruzione con i pochi dati a disposizione(i ricordi di altri bambini.Quale interesse avevano ad avvalorare le mie fantasie? e come potevano conscerle?.Attravero i disegni epliciti contenuti nei quaderni),tenendo conto del clima del periodo,di come ero allora,non in base ai miei ricordi,ma di altri,tenendo conto di alcuni disturbi che avevo avuto,infine se avessi inventato lo avrei fatto un pò meglio.
In base a tutto questo ero arrivata ad ascledere l'ipotesi 'immaginazione'.e non sono sola.
Questi sono gli argomenti,scrivo argomenti e non prove che hanno altra consistenza e valenza.Tra l'altro il profilo processuale neanche mi interessa.
Argomenti che aveva subito scartato,forse neanche considerato.Impotanti erano le conseguenze o erano messi via solo perchè provenivano da me?Se fossero stati scartati,messi in dubbio in base ad altri argomenti sarebbe stato diverso.Forse anche nella ricostruzione avevo sopravvalutato la razionalità?in questa caso non è messa in dubbio una mia caratteristica,ma anche di altri.Forse sorgono questi problemi perchè si parte da presupposti diversi.Lei mette sullo stesso piano in nome di uguali conseguenze cose che per me non sono equiparabili,sono troppo diverse.
La situazione di chi non ricorda,ma sa che è successo.Come per i famigliari delle vittime di mafia.A volte capita che non viene ritrovato il corpo del parente.I famigliari sanno che un loro caro è morto a causa della mafia,ma non sanno nè come nè quando e neanche sanno chi ha compiuto materialmente il delitto.Non hanno un luogo dove piangere il loro caro.Non c'è niente,solo ilvuoto,eppure è successo.Confrontarsi con il niente,il vuoto è terribile.
Ma queste sono presunzioni,spiegazioni inutili non richieste.Con queste ultime frasi non mi attendo niente,neanche che comprenda,non è una questione di logica o intelligenza,non è neppure un tornare indietro,non è un vivere nel passato e neanche voglio convincerla di qualcosa.
Oltre alle cadute ognitanto si aggiungono anche le sensazioni intrusive. e va bene così..

"...Lei più volte ha detto

"...Lei più volte ha detto che sono preuntuosa.Ho preso in considerazione il suo rilievo.Non mi pare di esserlo,ma forse sbaglio."

Penso di aver detto che 'presume di sapere'.... Riferirlo come “aver detto che Lei è presuntuosa” è una trasformazione delle mie parole, in modo che diventa offensivo per Lei. Se lo stesso meccanismo si mette in azione altre volte, può distorcere il significato delle situazione che Lei riferisce. Stessa cosa per il 'lunedì nero'. Valuti Lei – perchè può esserle utile – se rischia di trasformare il significato in modo da sentire come un'aggressione qualcosa che non lo è.

...
" Con queste caratteristiche ho ben poche possibilità di superare la fobia o altri problemi sopravvaluto le doti. "
Solo se Lei dà per immodificabili certe caratteristiche di pensiero
...
"... non ho più elementi per riuscire a superare la fobia o altro. "
In questa frase Lei presume di conoscere così bene i meccanismi psichici che sottostanno a una fobia da sapere che non potrà superarla...

...
"... quanto limiti strutturali o se preferisce manca la stoffa.
Il riferimento a P Levi è dovuto a questo ovvero al senso di inutilità,di incapacità, sottolineato dalle sue parole... Lo sconforto viene da questo..."

Come dire che se uno la avverte che forse è su una strada sbagliata e deve cambiarla (quante volte capita, guidando...), Lei va in crisi, forse perchè non può ammettere di aver sbagliato qualcosa, senza che questo trascini l'idea di sbagliare tutto. Questo forse perchè scatta una tendenza autolesionistica, o meglio a una valenza auto-denigratoria da cui le è difficile difendersi, e che io ho indicato qualche volta come 'sabotatore interno'

"... Tra l'altro il profilo processuale neanche mi interessa."

Però sembra proprio un contesto processuale, come avviene appunto in quei contesti dove viene attribuito a volte valore di 'prova' ai disegni' dei bambini.
Forse è proprio per questo che Lei sente le mie osservazioni come attacchi: come nei processi, appunto, dove spesso vale il “chi non è con me è contro di me”. La trappola che sembra scattare è “se non ho ragione, vuol dire che ho torto”: nei processi deve esserci un vincitore e uno sconfitto. Invece nell'evoluzione personale non è così.
Forse qui Lei non cerca appunto di superare qualcosa che blocca la sua evoluzione, ma cerca di 'vincere il processo', perchè altrimenti sarebbe (si sentirebbe) colpevole. Nel Processo non c'è via d'uscita. Questa c'è solo uscendo dal Processo.
E forse lo sbaglio che persiste è di considerare questo spazio come quello di un Tribunale.

"Argomenti che aveva subito scartato, forse neanche considerato. Importanti erano le conseguenze "
Se il chirurgo deve medicarle una ferita da taglio o da arma da fuoco, importa poco chi gliel'ha procurata. Il chirurgo deve fermare l'emorragia. Sarà poi la polizia e il giudice a valutare le responsabilità. Lei invece chiede al chirurgo di fare anche o soprattutto da giudice o da avvocato difensore.

"La situazione di chi non ricorda,ma sa che è successo. Come per i famigliari delle vittime di mafia. A volte capita che non viene ritrovato il corpo del parente. I famigliari sanno che un loro caro è morto a causa della mafia, ma non sanno nè come nè quando e neanche sanno chi ha compiuto materialmente il delitto. Non hanno un luogo dove piangere il loro caro. Non c'è niente,solo ilvuoto,eppure è successo. Confrontarsi con il niente,il vuoto è terribile."

Mi sembra che le sue parole chiariscono che Lei si vive in un contesto processuale. Il paragone con gli atti e i processi di mafia forse è in parte stimolato dal fatto che siamo in uno spazio 'pubblico', dove c'è un pubblico che assiste e cui (nei processi di mafia, ecc) spesso ci si rivolge, e il processo prende un valore epocale sociale e politico che supera gli ambiti soltanto giudiziari.
Sono tutti aspetti che Le rendono più difficile trovare la via di uscita dalla situazione bloccata in cui si trova. Bisognerebbe che riuscisse a svuotare il suo 'zaino' dalle cose non indispensabili il cui peso le impedisce il cammino, e le fa perdere l'equilibrio sulle “scale”.

"Oltre alle cadute ogni tanto si aggiungono anche le sensazioni intrusive. e va bene così.."
Qui forse esce dal Processo, ma non c'è più spazio , il Processo ha assorbito tutta la sua energia

complimenti

Complimenti dottore ha stravolto il senso del post!!!!
Se lo avesse letto avrebbe notato che c'eranoo entrambe leparole:presunzione ed essere presuntuosi.Anche se mi vesse dato della presuntuosa non ci troverei niente di aggressivo,perchè non posso sbagliare sopravvalutando le mie capacità?se me lo fa notare niente da ridire.
Ma Lei sa di cosa parlo quando scrivo del lunedì nero?Guardi che c'è rimasta una traccia nel computer del lunedì nero o meglio una parte piccolissima della sua descrizione.
Quanta confusione!!mai preso come prove i disegni,ma era un argomento per escludere una ipotesi.Ai processi non si va per esclusione!!!
Non mi interessa avere ragione,ma sapere se negli argomenti c'erano errori di logica,qualora rilevati,sarei tornata indietro.Non mi pare che abbia fatto considerazioni in proposito.
Per il resto stendiamo un pietoso velo.Per poter ricominciare ci vogliono doti che non ho,è una impresa al limite del miracolo.
Sbaglia di grosso,mai pensato a questo spazio come a un tribunale,ma se vuole dico che è proprio così.
Porta un usempio quello del chirurgo,poco importa se la ferita è da arma da taglio o da fuoco,deve fermare l'emorragia,ma se è da arm da fuoco il chirurgo deve denunciare il fatto mentre se il taglio è avvenuto mentre si cucina,no.Potrei fare anch'io un esempio.Sono in gita in montagna cadendo da un dirupo mi rompo un braccio,un conto se la caduta è accidentale altro se è dovuta a vertigine altro ancora se volontariamente mi butto.Non so se ci si limita all'ortopetico ...
La similitudine con la mafia era solo per tentare di descrivere delle sensazioni.Chiaramente non riuscita.
Non è il processo che assorbe tutte le mie energie,ma i tentativi,vani finora,di trovare un lessico condiviso con lei,intendo dire proprio parole condivise,per avere un minimo di dialogo.
Lei,a volte sembra più propenso a mettermi delle "divise" che dovrei indossare,come tendenze auto denigratorie,dovrei avere un sabotatore interno,potrerei lo zaino piene di cose inutili ecc.Si ricordi che sono una persona e non tutto questo.Più volte le ho chiesto se nel mio argomentare ci fossero errori logici,delle lacune,mai avuto risposta.Lo sa Lei il perchè.
Comunque è vero ho un sabotatore interno(tra l'altro alla richiesta di chiarimenti in proposito aveva taciutonon per nulla per documentarmi ho comprato un libro),porto cose inutili,penso solo ai processi(questo indica quando mi conosce poco),presumo di sapere..
Mi dica Lei quello che devo portare,quello che devo scrivere e lo farò
Probabilmente non lo riterrà utile questo ultimo pezzetto,perchè è esente da errori,(errori che io faccio a iosa e non li nascondo)e quindi non ha bisogno di consigli.Tempo fa alla dott avevo chiesto se tu volessi dare un consiglio al dottore quale sarebbe?mi ha risposto-non si deve fermare alla prima impressione-

Di nuovo evita le domande dirette,non che sia tenuto a rispondere,ma è ciò che avviene.
-Le auguro buone feste,auguri dati adesso,non vorrei usufruire di un post in più che non mi compete.

p..s

Verissimo non so niente dei meccanismi psichici che sottostanno alla fobia,ma ho letto qualcosa per dire che se ti rivolgi a 10 specialisti avrai almeno una dozzina di pareri in proposito.
Se ho delle perplessità riguardo al superamento della fobia forse qualche motivo c'è.Ma sicuramente anche in questo confondo,forse sto solo sognando.Sono solo dei vanegiamenti le visite specialistiche,qualche tentativo con i farmaci e un lungo periodo di terapia.

Non sempre agli errori si può rimediare.Non sempre viene data la possibilità di farlo.Magari fosse possibile come nel suo esempio.

Oltre a dirmi quello che devo portare,quello che devo scrivere, mi dica anche quali sono le sensazioni che devo riportare.
Di nuovo auguri

Non so se c'è del sarcasmo

Non so se c'è del sarcasmo nelle sue parole... e non so a questo punto dove vuole arrivare.

Mi sembra che scopo dello scambio in questo spazio, esplicitato fin dall'inizio, era ed è di esplorare la situazione in cui si trova - con i limiti di internet, ovviamente - in relazione alle difficoltà da Lei lamentate e concretizzate nella 'fobia delle scale', alla ricerca di eventuali ostacoli o impedimenti o altre difficoltà a proseguire il suo cammino.
Ovviamente i limiti di internet sono molti, in particolare legati al fatto che l'unico strumento di comunicazione è il linguaggio scritto, e questo è esposto a possibili fraintendimenti, difficoltà di esprimere sufficientemente un contenuto, ecc.
La mia impressione è che siamo finiti proprio in una Babele , dove secondo Lei io stravolgo completamente il senso del suo post, mentre quello che scrivo sembra solo aumentare sempre più la sua reazione , che ora (nel post precedente) sembra quasi indignata, come sembrava esserlo verso altre persone che Lei accusava variamente.

Ora, quello che succede qui, pur se piuttosto 'spiacevole', non mi suona strano, nè così negativo, forse. Come forse già sa e può darsi io abbia già ricordato, è un fenomeno che in psicoanalisi si chiama transfert/controtransfert e online avviene con facilità forse ancora maggiore, a quanto è stato rilevato da molti. Ne parli con la sua terapeuta, può darsi che le sia utile. E' possibile cioè che la sua reazione sia l'effetto del concentrarsi qui di valenze che normalmente sono diffuse e disperse: la situazione qui rischia cioè di fare da 'capro espiatorio' di cose, emozioni, sentimenti, ecc, che in realtà sono rivolte ad altri oggetti e trovano qui solo il parafulmini su cui scaricarsi.

E' quello che sto dicendo da un po'. La sua reazione qui - ammettendo che io non dovrei avere particolari motivi di infierire su di Lei, e che tutto sommato è Lei ad essere venuta qui, ad aver accettato questa esplorazione e ad avere la libertà di ritirarsi in ogni momento se non vuole continuarla - potrebbe farle ripensare alle sue reazioni e alle sue posizioni nel mondo esterno. Padronissima di non farlo e di rifiutare ogni cosa.
In alternativa potrebbe utilizzare l'esperienza che fa qui per ripensare alle sue esperienze nel suo mondo.

D'altronde è un'esperienza che si può utilizzare, se si può mettere a fuoco e si può usare per pensare. Ma forse deve avere dei limiti ulteriori, perchè se diventa uno 'scarico' in cui tutto si confonde, non serve più, temo.
Un limite che penserei di mettere quindi è sulla frequenza , che porterei a una volta per settimana, da dopo Pasqua, considerando che con questa risposta abbiamo fatto le due 'sessioni' settimanali previste finora.

Ricambio gli auguri.

grazie

Gentile Dott. Benedetti, la ringrazio per la chiarezza della risposta.

Parlato con la terapeuta del fenomeno transfert/controtransfert e come capita ha dato unaettura diversa, formulata in base alla sua esperienza e per come mi conosce, per rendermela più chiara ha fatto ricorso a figure geometriche e gradini, le scale nonmancano mai.

Prendo atto della sua decisione: devo avere uluriori limiti perfavorire la chiarezza, perla serie più scrivo più siespande la confusione.

P.S.
Un altro limite, questa volta deciso da lei, si aggiunge agli altritra cuila paura delle scale, ma mifermo qui,rischio di ripetermi, di portare cose inutili, forse riferite ad altri, di fare confusione.
Utilizzerò questa esperienzaper poter pensare nei limiti dello strumento e soprattutto dei miei numerosi limiti.Rifletterò sulle sue parole,della terapeuta, non sarà semplicevisto che sono letture molto diverse,mapuò essereunaopportunità oltreché una occasione per esercitarelamentenelvagliare più ipotesi.
-mi hanno fatto notare che la fobia nel tempo haavuto un trend all'espansione.
-

Forse il suo post si è

Forse il suo post si è interrotto a metà: può terminarlo, se crede...

Le propongo di considerare l'esperienza qui come un possibile 'apprendimento' di un tipo di relazione e comunicazione diverso da altri di cui ha fatto e fa esperienza. Come un viaggio in un ambiente nuovo e che non conosce ancora, e per conoscerlo deve cercare di mettere da parte quello che sa già. Questo non vale solo per Lei, per quelli che dice i suoi limiti e difetti (tutti ne abbiamo, d'altronde), ma vale per chiunque voglia fare un'esperienza simile. Questo è il mio parere, almeno.

di nuovograzie

Grazie per avermi dato la possibilità d iterminare il post.Sono alle prese con un nuovo computer ed ancora non raggiungiamo un accordo o punto di equilibrio. I primi problemi con la password, come ma mi ostino a sceglierle lunghe?di certo nel farlo non tengo conto che quand scrivo unacosa è quasi sempre irripetibile o come dice una mia amica mettendo da parte il bonton, ma che c.... hai scritto?
Manca la descrizione di due sogni che mi hanno colpito per ragioni diverse.
--Sono tra persone che conosco,una di loro dice se andiamo in via Letizia(stranonome per unavia).In viaLetizia ci sonodiverse case affilate conun paio di piani. M(il solito)deveconsegnare dei documenti tra cuiuna foto.Mi preoccupo per viadelle scale, manon danno problemi. Proseguiamo a camminare lungo la via e citroviamo su un promontorio, non molto alto,su cui ci sono delle case chesi affacciano sul mare che forma una insenatura nellacosta oltre il lembo di mare sivedono lealtre case. Un paesaggio incantevole, un mare calmo, si intravedonodelle rocce come dei faraglioni. Noto che la fascia di costasu cuistiamo è a forte rischio di erosione essendo sabbiosa. Riprendiamo il cammino e nelfrattempo si èfatto notte. La strada pur essendo centralenon è illuminata se non dalla luna, ci sono alberi di alto fusto, pieni di foglie verdi. Un viale bellissimo,nonostante l'oscurità nonmettepaura, anzitutt'altro. Una mia amica decide di avventurarsi in quelloche sembraun giardino abbandanato perché viavevalasciato qualcosa.
La particolarità del sogno è l'erosione marina, spesso comparivanei sogni facendo danni alla costa e alle case. Questa volta non ci sono danni.

--Nell'altro sogno sono sul ciglio di una strada, qualcuno mi consigliadi farmi indietro perché stanno per passare due pullman di linea che viaggiano a velocità sostenuta e provocano un notevole spostamento d'aria, molto pericoloso. I pullman passano. Mi ritrovo all'interno del pullman, scendo e mi aqccorgo di aver preso solo unpiumino mentre il resto è rimasto a bordo.Spero chel'autista mi faccia risalire.Questa volta volta sono al volante del mezzo, ma hoinseritoil pilota automatico, non occorre che faccia niente, infatti molto allegramente converso e gioco con mia madre.Decido di riprendere la guida,ma si pone un problema: c'è un bivio, ma è un falso problema, le strade si ricongiungono. Al bordo della strada c'è un signore chevuole salire e gesticola per questo temendo che possa saltare la fermata.Mi fermo per faro salire,ma ho qualche difficoltà atenereilmezzo,sia il freno che lafrizione non sonoin efficienza, ma va tutto bene.
Quanti ruoli in questo sogno!
Secondo leiquale è il più significativo?se vuole possiamo tornarci su.

---Bella la sua proposta...

Sembra un momento

Sembra un momento di quiete, lieto (Letizia...), c'è un senso di bellezza, calma, vita, foglie verdi, che però è minacciata dall' "erosione", che qui non si vede ma di cui Lei conosce il rischio, .. . quasi un giardino dell'eden, chissà cosa può esser stato lasciato lì, c'è voglia e coraggio di entrarci...
Oscurità, rischio, erosione, qualcosa di inqietante che minaccia un momento di godimento estetico...

Anche nel secondo sogno c'è il rischio, qualcosa che minaccia lei 'sul ciglio della strada'. Si ritrova all'interno, dice, ma sembra esserci un momento di confusione fra interno e esterno, nella descrizione riguardo a un 'resto rimasto a bordo'. E poi sembra viaggiare a ritroso nel tempo, quasi bambina con sua madre, e il volante sembra un gioco. Poi però è di nuovo serio, altro 'rischio', un bivio, ma 'è un falso problema', è un bivio finto... Il problema sembra connesso col signore che vuole salire... C'è 'difficoltà a tenere il mezzo', con 'strumenti che non sono in efficienza'. Chissà se c'è finzione anche nella parte finale. Lei infatti sembra cambiare tono, quasi scuotersi dal fascino un po' strano del sogno... Mi pare che Lei ci scherza un po' , ma forse ne è rimasta inquieta...
tutti i suoi diversi ruoli hanno forse a che fare con i rischi di rovinare il bel mondo quieto intravisto nel primo sogno... e non è così facile trovare il coraggio di entrare in quel 'giardino abbandonato'...

.....erosione

L'erosione, come nella realtà così nella maggioranza dei miei sogni, cambia i connotati alla costa distrugge gli stabilimenti, ma non in questo sogno. Il mare è tipicamente estivo, blu, sabbia asciutta, quasi senza onde. D'inverno il mare è diverso. I colori sembrano sparire, quasi un bianco e nero, all'orizzonte il mare si confonde con il cielo dello stesso colore, il vento increspa le onde che formano una schiuma bianca, gli odori sono forti, sulla spiaggia non c'è nessuno. Il mare, per me, diventa inquietante ,pericoloso e anche estremamente affascinante.
In questo sogno è diverso, il mare mostra il suo aspetto "estivo". Nel sogno ci sono tranquillità, bellezza e sicurezza, solo sfondo il ricordo di potenziali pericoli.
Chissà cosa cerava la mia amica nel giardino abbandonato. Poteva procedere all'esplorazione perché non c'erano pericoli.
In fondo anche qui stiamo per esplorare un ambiente nuovo...chissà se ugualmente senza rischi.
Ho perso anch'io qualcosa nel tempo?
Nell'altro sogno quanti ruoli! viandante, passeggera, autista e persino bambina. Ero rimasta un po' perplessa. In modo,improprio uso dei termini. Poteva sembrare che avevo delle personalità distinte o forseero un'attrice? nei sogni fatti nel passato, più che attrice spesso ero la regista. Il sogno era così strutturato prima c'era la proiezione del film che poteva essere una commedia, un giallo, solo alla fine scoprivo che era solo un film di cui ero la regista. C'è un piccolo dettaglio che accomuna i due sogni, in entrambi la scena inerente le scale viene omessa, quasi censurata, come se la loro "visione" potesse minare il clima di sicurezza e letizia presenti in entrambi i sogni
Di nuovo le scale, non so se compaiono spesso perché sono degli oggetti comuni o perché ho la testa piena di....scale.
Solo averle nominate provoca inquietitudine, paura, insicurezza.
Ma mi fermo qui, non vorrei ripetermi, dire cose inutili quasi una zavorra.
Dopo numerosi post ancora non mi è chiaro cosa per Lei non è zavorra, cosa è utile o interessante, finora prevale la zavorra se non del tutto. Non so cosa rimane, forse niente.

P.S.
queste sono domande e non altro, che possono confermare i miei limiti, in primis l'ignoranza.
Entrare in un ambiente sconosciuto senza strumenti e un minimo di conoscenza, non può espormi a rischi? Tra l'altro
non c'è il rischio di parlare a vanvera, di brancolare nel buio?così le scale non si affrontano bene....di nuovo loro....porti pazienza.
--sono richieste particolari caratteristiche, qualità, oltre ad mettere da parte quello che si sa, per affrontare questo viaggio? c'è una altapercentuale dimortalità opiù precisamente che soccomba, che vada in pezzettini,come lacosta a causa delfenomemo dell'erosione?

Credo che si debba 'solo'

Credo che si debba 'solo' imparare a "sopportare dubbi, incertezze, paure senza correre subito a cercare soluzioni o rifugi..." Altrimenti si eviterà sempre di addentrarsi ed esplorare posti sconosciuti, che si rischia di riempire con aspettative dettate dalle proprie ansie e paure.
In effetti credo che nei sogni noi siamo sia i registi che gli attori, sceneggiatori, ecc, e anche gli spettatori. Quando si racconta un sogno, si fa diventare anche l'altro uno spettatore ma in qualche modo anche lo si coinvolge attribuendogli più o meno consapevolmente dei 'ruoli'.
penso anch'io che i suoi sogni abbiano a che fare anche con quello che avviene qui.

ambiente sconosciuto

La sua proposta di considerare questa esperienza come un viaggio in un ambiente sconosciuto o come una un possibile 'apprendimento' di un tipo di relazione e comunicazione diverso dagli altri, ora ha più possibilità di concretizzarsi. La cosa non è casuale.
La prima difficoltà riguarda proprio la parola'inizio', qualcosa di nuovo, diverso, implica un inizio. Mi fa paura soprattutto il primo gradino delle scale ( nello scendere),ma non solo quello delle scale. Negli inizi non so cosa fare,divento ansiosa..subentrano i se ed i ma.
Dopo il colloquio con la terapeuta, GLays, molti se e ma si sono affievoliti o scomparsi.
Mi ha fatto notare che ora posso fare qualsiasi tipo di 'viaggio' mentre prima sarebbe stato complicato. Le risparmio i dettagli, spiegazioni o la 'zavorra', dipende dal punto di vista.

Non so se come inizio va bene questo: una esplorazione tra pensieri e contenuti mentali, forse anche corporei. Tutto questo senza ricorrere a 'spiegazioni'.

Ora ci provo, se l'approccio è improprio sarà Lei a indicare quello più opportuno.
Difficile descrivere la sensazione di "deserto" , l'impossibilità di fare qualsiasi cosa,tanto risulta inutile o come pio desiderio. Nel deserto mancano puntidi riferimento certi, a volte si fa riferimento alle stelle, ma non sono sempre presenti o visibili e poi l'aridità del suolo...La possibilità di morire di sete, di lasciarsi andare (Dottor Benedetti, non mi lasci andare!Pensiero spesso presente, ma non ancora chiaro )
Un po' di rimpianto per i primi tempi quando mi era più facile parlare di alcune cose grazie ad una fantasia davvero campata in aria e per questo destinata a svanire.
Ma forse anche il rmpianto sta svanendo...
Addentrarsi in un luogo sconosciuto e se lo fosse solo per me? potrebbe essere un vantaggio che l'altro (forseLei, perché no!)ovverosi potrebbero evitare meglio le insidie e trarne solo oin gran parte i vantaggi, ma prevale un'altra immagine, in cui ancora una volta mi sento a disagio, forse ridicola o forse azzoppata o forse in manifesto svantaggio.Immagine sfocata.
Sono solo delle immagini, se lo ritiene utile si possono sviluppare, altrimenti come non detto.
Le sensazioni corporeesono più intrusive, più improvvise, di solito durano pocoanche se ci sono state delle eccezioni. Una l'avevo descritta anche inquesta sede (qualcosa di pesante su di medifficoltà a respirare ecc).A volte mipareche appartengano ad un'altra persona.

P:S.
Ha fatto riferimento al fenomeno transfert/controtransfert. Trovato su internet questa caratteristica del controtransfert - situazioni nelle quali alcuni sentimentisuscitati nell'esaminatore, vengono evocati dal comportamento del paziente...-a me parecosì strano cheabbia suscitato qualcosa e questo indipendemente dal segno. Ammesso chequellacaratteristica del controtransfert sia riportata inmodo corretto.
--chissà qual è il suoruolo nei so.gni

Ogni esperienza in fondo ha

Ogni esperienza in fondo ha qualcosa di nuovo e sconosciuto, si dice :"non è mai la stessa acqua a passare sotto il ponte", no? E da ogni esperienza si impara sempre qualcosa. A meno che non si faccia di tutto per evitarlo e per ripetere sempre le stesse esperienze, a circolo vizioso. Se uno rinuncia a richiamare sempre quello che sa già, magari "corre il rischio" di vedere qualcosa di nuovo e diverso e di imparare qualcosa di nuovo.
Fra i pensieri della veglia e quelli del sogno una differenza di fondo è che quelli del sogno non vengono 'guidati' dalla persona cosciente, e quindi sono più 'liberi' dai 'conflitti di interesse' (chiamiamoli così) della veglia, in cui i pensieri 'veri', spontanei sono spesso coperti da bisogni di spiegare, di apparire, di mostrarsi in un certo modo , ecc ecc. Per questo spesso i sogni danno 'materiale' più utile di tante considerazioni e riflessioni coscienti, che sono spesso come costruzioni che coprono il terreno naturale che si vorrebbe esplorare.

chiusura

Forse sarà un post ' egoista' ovvero che è utile solo per me e non consente di esplorare il terreno naturale coperto da edifici. Mi è utile a chiudere la fase delle riflessioni, osservazioni, sensazioni appartenenti alla persona cosciente.
Se Lei nota dell'altro, farò a meno del prossimo post e questo diventacome un anticipo dell'altro.

Riflessioni:
--mi pare, che è erudito sulle teorie di Bion, Meltzer, prof Mancia. Dà molto spazio a uesti psicoanalisti, di più rispetto ad altri (appartengono, se la fonte è esatta, alla scuola kleiniana ). A proposito di Bion, la frase memoria, desideri, conoscenza non era rivolta ai terapeuti?

--Era sincero quando diceva che non bisogna fare affidamento sulla sua memoria;

--Mi pare chepreferisce gli ' abiti'in serie o industriali a quelli artigianali. Entrambi presentano vantaggi e svantaggi.

--senza polemica, maper vita vissuta, non sempre da ogni esperienza si impara qualcosa di nuovo, a volte portano conseguenze negative a cui non sempre è possibile porre rimedio, si può solo conviverci. Cosa più facile a dirsi che a farsi, a momenti riesce mglio altre diventa poco sopportabile. Rispetto a quando ho fatto quell'esperienza ora sono in vantaggio ovvero ho un passamano sicuro, gradino sicuro, base sicura o qualsiasi altro nome gli si voglia dare. Senza essere poco rispettosa nei suoi confronti, il passamano sicuro è la terapeuta, con Lei Dott Benedetti è un po' diverso, mi conosce da meno tempo e ha meno informazioni disponibile,solo quelle verbali, come Lei stesso ha evidenziato, con il tempo anche il ns modo di comunicare migliorerà.Personalmente sono fiduciosa, non so Lei.

Queste sono le ultime riflessioni fatte dalla persona 'cosciente'. Dove per ultime non sta per più recenti, spariscono,almeno in questa sede, seguono ildestino di altre cose che non ho più nominato come gli stati dìanimo siglati con una lettera o il principio di buonafede ed altro ancora.
Questo post non contribuisce a far esplorare il terreno, è servito solo a farmi stare meglio.

new beginning

Non so se sono sufficienti o meno nove giorni di intervallo per un new beginning.....
A new beginning.
I have a dream.....
- Sono invisibile e assisto aduna seduta non so se di psicoterapia o psicoanalisi. C'è ungiovane che sta parlando, ha un foglio in mano con poche righe scritte a stampatello. Inizia con il dire che proviene dalle langhe e poi aggiunge qualcosa sulla sua famiglia, davanti a sé c'è il terapeuta seduto dietro la scrivania, non lo vedo, vedo solo la sua giacca grigia sbottonata e un golf di lana in tinta. Ascolto con interesse, ma poi mi sveglio.

--mi trovoin un maneggio, precisamente nel ricovero dei cavalli,c'è la porta pricipale epoi sulla destra un cancelletto, per aprirlo e chiuderlo si usa un dispositivo a forma di cerchio, peril momento deve stare aperto così i clienti del maneggio possono praticare illoro sport. Sulla paglia ci sono due cavalli stranamente distesi per terra,uno lo conosco elo chiamo pernome, mi riconosce emuove le zampe. Gli hanno messo uno scatolone di cartone sul muso. Accarezzo il suo manto bianco-grigiastro. è proprio un bel cavallo.Dalla porta vedo altre persone che praticano equitazione. Dopo un po' vengono le proprietarie del maneggio, una di loro tocca il muso del cavallo e dice che ha la febbre, ma niente di grave, presto potrà tornare al lavoroe gli fa una puntura.Penso tra me per fortuna non è niente di grave,almeno se ne prende cura, se non altro per difendere il suo investimento. Torno a coccolare il cavallo.

----sono con una mia amica d'infanzia e stiamo per farci una passeggiata, mi dice che viene anche sua cugina, non sono molto entusiasta (pare che tra le sue attività c'è il piccolo spaccio.Naturalmente nel sogno, in realtà non è così), ma poi accetto. La mia amica si allontana per un momento e rimango con la cugina, che mi offre una sigaretta( deimonopoli), posso scegliere tra due tipi.Inizio a fumare e penso- mica male la cugina..-.Non riesco a terminare la sigaretta perché mi viene strappata di mano dal miovicino di casa, che si atteggia a prepotente,mi ribello, ma inutilmente. Im provvisamente ci troviamo all'interno di un pullman,maè senza autista. Il mio vicino prende il posto di guida edice che il fondo stradale è pericoloso, nessuno gli crede, di solito fa lo sbruffone, ma mi affaccio al finestrino e vedo che sulla strada c'è del nevischio ghiacciato, il mezzo sbanda, ma riesce a tenerlo. Entriamo in galleria, molto illuminata, almeno qui il fondo è sicuro, il problema si può ripresentare all'uscita.

---sono davanti al computer e sto leggendo un documento. Dico tra me che non è così, allora con il mouse modifico la pagina, appare come la base di una fontana piuttosto ampia o un piccolo laghetto. L'acqua è pulita,limpida. Con il mouse pare che raccolgo l'acqua,mipare di sentire una voc,forse quella della terapeuta chemi sconsiglia di farlo, può essere pericoloso,ma a non pare ci sia pericolo e continuo. L'acqua forma uno zampillo davvero imponente, ma poi si trasforma in altro ben più consistente e solido, da questozampillo esce del liquido bianco lattiscente, perlaceo che in poco tempo invade tutto lo schermo.

Mi limito al racconto di questi sogni, forse Lei, se vuole,mi può aiutare a trovare dei collegamenti,dei possibili sviluppi.

Perchè nuovo inizio? Il

Perchè nuovo inizio? Il consulto è sempre lo stesso.
C'è stato un periodo critico e forse non è chiaro cosa fare.
Quindi, mi pare, fa una prova con i sogni e me ne spiattella quattro, nudi e crudi, per così dire.

Può darsi che si stia domandando se è bene continuare qui o se ci sono dei pericoli...

pericoli

Secondo Lei avrei dei motivi validi per pormi quella d domanda?....In ogni caso motivi di pericolo ci sono e non mi riferisco a questa sede. Mi dispiacerebbe solo se....ma è solo un'idea, spero campata in aria. Non mi dilungo su questo rischierei di ripetermi ovvero di cedere alle 'spiegazioni, all'apparire, ecc.
Forse un po' troppi 4 sogni, ma non c'era nessuno più significativo?
Può darsi che i sogni risentano della parte cosciente e diventano insulsi, ma meglio che mi fermo, potrei rifare la stessa via di sempre.
Aggiungere qualcosa a proposito di almeno uno dei sogni? meglio di no. A pensarci bene qualsiasi cosa dica può essere il frutto di presunzioni, del voler apparire, di fare la stessa strada ecc e questo persino nella scelta dei sogni. Anche queste parole possono essere intese come spiegazioni, naturalmente inutili.
Nel frattempo si è aggiunto un altro motivo per trovare le scale simpatiche: una caduta, per fortuna erano gli ultimi gradini...

Il consulto è sempre lo stesso, ma mancheranno alcune cose. Per questo un nuovo inizio, almeno mi piace crederlo.

P.S.

Non vorrei essere per Lei come alcuni pazienti di Meltzer, che in pratica fanno fare al terapeuta un lavoro noioso, poco gratificante, usando le sue parole si ritrovano a vedere un film di terz'ordine più e più volte. Dopo un po' cambia, maintanto c'è quel periodo. Questo vale, se ho capito bene, per chi è in uno stato di identificazione proiettiva. Dopo ci può essere una fase depressiva notevole propedeutica al miglioramento.
Forse se l'oggetto della fobia( le scale sono sempre tra i piedi) fosse stato un altro mi sarei comportata in altro modo, non so.

Spero che questo post la trovi e la trovi bene.

Mi sembra che Lei sia un po'

Mi sembra che Lei sia un po' troppo occupata a polemizzare con me, o forse meglio con l'idea che si è fatta di me. Mi sa che questa polemica occupa tutto il posto, o quasi, insieme con dei tentativi di riparazione, forse, come l'ultima frase.
Invece che rompere e poi riparare (l'idea che si fa di me e il rapporto con questa idea...), non sarebbe meglio provare a trattenersi dal romperla?
Nel frattempo però la inviterei a mantenere il ritmo di un post alla settimana.

dispiace

Mi dispiace che l'ultimo post sia giunto come 'polemico'. Farò più attenzione.
Ancora non si forma l'idea su di Lei, mancano elementi, per questo, essendo in formazione, è soggetta a mutamenti. Difficile-

-Lampadina- mi sono venuti in mente due possibili motivi che favoriscono i fraintendimenti;
--osservazione nuova anche per le scale. capitato alcune volte di recente, di dovermi fermare sul gradino di una scala perché la persona davanti a mesi era fermata. Ciò è capitato o metà scala o verso la fine. E' statodiverso dalle altre volte,quando ad es sono al gradino più alto e temo di cadere, sarebbe meglio dire ho la certezza di cadere e di non riuscire a rialzarmi. Il pericolo sta proprio nello stare ferma sul gradino,sensazione di svenire , mi devo appoggiare a qualcosa. Chissà se è per questo chenei sogni quasi volo, non mi soffermo su dei gradini e la scala cambia forma
-come Lei aveva notato alci sentieri che si erano aperti non li ho seguiti, quasi come le scale dei sogni. Non saprei dire il perché...

P.S.
trovo difficile farmi delle ideesulle pesone perché trovo molto vera questa frase che mi è stata detta tempo fa ricordo da chi - puoi mangiare un quintale di sale con una persona e non conoscerla-

d

Può darsi che l'aggettivo

Può darsi che l'aggettivo 'polemico' non sia adeguato. Gli aggettivi raramente lo sono...

Quanto al 'sale', Dante lo ha messo in rima con 'scale', nei famosi versi del Paradiso " come sa di sale/.... scendere e salir per l'altrui scale. "

Sulle scale (altrui?) ci sono spesso persone sconosciute e imprevedibili...

sempre scale

Anche nel Paradiso dantesco sempre scale, un po' di pianura non è possibile? Nella ns lingua sale non è solo un sostantivo, è anche un verbo molto attinente con le scale.
Interessante il suo collegamento.
Non so se sulle scale altrui ho incrociato persone sconosciute ed imprevedibili. Certamente non posso sostare su dei gradini di una scala. Pericolo imminente. Se le scale sono strette un incrocio tra persone può implicare anche contatto fisico.
Tra le scale altrui, quelle di una casetta in montagna, portavano al sottotetto, c'erano due stanze: una camera e un bagno molto oscuro, forse non c'era la finestra, non ricordo bene. Non ci salivo quasi mai, avevo paura sia delle scale in legno a vista sia del bagno.
In ogni caso meglio evitare soste sulle scale.
Pensiero strano, non lo prenda come una "spiegazione", perché non ho alcuna idea di dove porti questo pensiero.
Le scale materiali permettono di superare dislivelli o di entrare/uscire da edifici. In pratica si affrontano meglio i diversi livelli/piani. Anche per le persone ci sono diversi"livelli", come dire, per conoscere un'amica uso la "sua scala" che mi permette di addentrarmi nel suo mondo e poi sempre con la scala posso uscire e tornare nel mio mondo.
Problema- alle altre persone risulta facile usare la mia "scala"? 0 se preferisce è così semplice avvicinarsi o avere un contatto emotivo, di conoscenza non superficiale con me?-
Non so se lo rendo difficile, ma questo lo sa meglio di me, dalle sue risposte sembrerebbe che sia difficile, ma può essere che mi spaventi se altri mi conoscano un po' meglio, non so.
Forse è un po' come il contatto fisico non previsto alle spalle. Diventa quasi una legittima difesa evitare. Non è una spiegazione o un modo di apparire sono delle sensazioni, forse improprie, ma cosa posso farci?

A proposito della paura delle scale, una volta aveva scritto che si augurava che non fosse più necessaria questa fobia(n0n ricordo esattamente le sue parole),nel tempo la fobia è aumentata, quindi è diventata sempre più necessaria, sembrerei quasi una tossica...ma quale sarebbe la sua funzione oltre a rallegrarmi e a facilitarmi la vita e le giornate?
Una piccola nota positiva nonostante qualche difficoltà avuta recentemente non si è "trasferita" sulla fobia ovvero è rimasta costante. Questo non asseconda il ciclo, finalmente.
Spero che le scale siano comode, luminose e senza pericoli come nei miei Sogni e che non restino tali.

" Anche per le persone ci

" Anche per le persone ci sono diversi"livelli", come dire, per conoscere un'amica uso la "sua scala" che mi permette di addentrarmi nel suo mondo e poi sempre con la scala posso uscire e tornare nel mio mondo.
Problema- alle altre persone risulta facile usare la mia "scala"? 0 se preferisce è così semplice avvicinarsi o avere un contatto emotivo, di conoscenza non superficiale con me?-"

Interessante questa sua considerazione sui diversi livelli di conoscenza con le persone, e sulle 'scale' necessarie per passare da un livello, o da un piano, all'altro.
Uno potrebbe pensare che c'è sempre il rischio di "un salto nel buio", e anche qui come ha visto, ci può essere la paura di un salto nel buio che induce a non lasciare il piano su cui si è... Non si sa mai "dove si può andare a cascare"...

salto nel buio

Un salto nel buio c'era stato, proprio qui, paradossalmente aveva acceso un dubbio o forse più di uno, messo subito da parte, quasi nascosto, ignorato, ma che rimane in standby o sullo sfondo. Si trattava di pochi gradini e questo mi aveva dato la possibilità di tornare indietro e di fuggire, non so perché ma l'evitamento mi riesce bene vedi scale. Il dubbio sorto qui e sempre qui nascosto persino a Lei che ha gli strumenti per affrontarlo.
Chissà dove avrebbe portato quella scala.

La scala che mi potrebbe aiutare a farmi un'idea su diLei non haancora il primo gradino. Qualche fantasia senza supporto alcuno: è un fumatore di Marlboro rosse, le piace lo sport, crede in modo di lavorare diverso da quello attuale eche va per la maggiore, almeno nel suo campo,tra gli psicoanalisti di riferimento Meltzer, Bion e forse un certo interesse per le religioni orientali. Tutto questo non è adatto a formare un gradino, sono solo fantasie scollegate tra loro.

Il pericolo, come mi ha mostrato un recente sogno, non sta solo nell'affrontare le scale, ma può esserci anche in "piano". Solo un sogno,non come l'altra volta che ne avevo "spiattellato" quattro.
Sono con un'amica nel sotterraneo dell'edificio in cui lavora. La porta è chiusa a chiave per motivi di sicurezza, ci sono depositate cifre notevoli, lei prende circa settemila euro. Mi guardo intorno e le dico che è meglio uscire perché mi mancal'aria, risponde che devedeve finire l'operazione. Mi sveglio perché r.ealmente sto soffocando, la coperta mi impedisce di respirare. Mi riaddormento subito e il sogno continua. Usciamo dall'edificio e prendiamo l'autobus di città, c'è molto traffico, si vaa rilento. Si sente in lontananza la sirena di una ambulanza, che si avvicina, stranamente tiene accesa ad intermittenza la sirena e l'autista si trova in difficoltà perché come rallenta perfarla passare anche l'ambulanza fa lo stesso. Alla fine decide di accostarsi per farla passare, ma in quel momento si verifica un tamponamento a catena proprio sulla corsia dell'autobus che viene spinto. L'autobus si trasforma in una automobile e mi trovo seduta sui sedili posteriori fotrunatamente con la cintura di sicurezza. La macchina per via del violento urto si mette in verticale e continua a camminare sulle due ruote posteriori o forse è come se slittasse. Penso tra me è andata bene nessuno di noi si è fatto male, mase la macchina non si ferma possiamo scontrarci conaltri ostacoli e farci male.
Le cose possono cambiare oppure non sono mai come possono sembrare.

P.S.
Cosa intende per"stati mentali o d'animo?"

Il primo paragrafo sembra

Il primo paragrafo sembra avvisare che Lei nasconde qualche cosa, volutamente, forse dietro la curiosità per la mia persona. E' una specie di palla al piede che ci trasciniamo dietro da un po'. Ma fa parte del gioco e forse è un aspetto importante. D'altronde la 'conoscenza' per internet è certo diversa che nel contatto reale.

Il sogno comincia in un sotterraneo... Meltzer direbbe che è tipico del claustrum... Con un'amica, c'è del denaro, "settemila euro", a lei manca l'aria... Hm, potrebbe ricordare le 'cene' di certi personaggi con 'escort'...
Il sogno continua dopo l'interruzione, e diventa un po' caotico, forse alla 'Underground' (il film di Kusturiza), che poi in effetti significa 'sottoterra', per cui forse non è molto diverso l'ambientamento, anche se apparentemente all'aperto, su un 'piano'... Dopo varie peripezie lei pensa che ci si potrebbe far male...

Credo quindi che riguardi sempre questo 'gioco' con me...
E infatti poi mi chiede degli stati mentali o d'animo....

Il 'gioco' è una difesa dal 'lavoro' (come quello che dovremmo fare qui), come dice Lei è brava nell'evitamento...

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