Ritardo motorio in bambino di 18 mesi

Salve, sono la mamma di un bambino di 18 mesi e 10 giorni, che frequenta il nido da quando aveva 10 mesi e a cui non sono stati rilevati (sia dalle maestre che dalla pediatra) particolari problemi.
Il punto è che il mio bambino presenta un ritardo nel camminare. Non cammina da solo, continua a preferire il gattonamento per tratti lunghi e per piccoli tratti si aggrappa agli oggetti per raggiungerci. Riesce a stare per diversi secondi senza nessun appoggio, con le gambine divaricate, ma poi ricade a terra e non tenta di muoversi da quella posizione, ma cerca subito di aggrapparsi a qualcosa o a qualcuno. Non dice tante parole, dice tantissimi "tà, tiè (penso al posto di grazie), nanna (per indicare l'acqua..), babba, mamma, no" e tanti borbottii, indicando spessissimo con l'indice oggetti e persone senza che noi capiamo un tubo di ciò che vuole dirci. E' molto attaccato al padre, più che a me che l'ho allattato poco.. sono diabetica insulinodipendente e per proseguire una terapia ho dovuto interrompere l'allattamento. Gravidanza tranquilla, a parte paura per ecografia che indicava femore corto.. in realtà il bambino è nato (per TC, dopo infruttuosa induzione) di 52 cm a metà della 38esimsettimana (ho pensato che ha il tronco più lungo delle gambe!). Mi sembra un bambino sereno, sorride e ride spessissimo, al nido ha fatto un brevissimo inserimento e mi sembra che si trovi bene, secondo le maestre ha solo paura di farsi male e per questo "evita" scientemente di camminare.. io sono preoccupata perchè tutti i suoi amichetti coetanei camminano e parlano speditamente! Socializza facilmente e non piange molto, ma se è presente il padre vuole stargli vicino ed essere preso in braccio, facendo grandi scene di strazio se il padre è presente e lui non può stargli dietro. Se invece è da solo con estranei, è tranquillo e familiarizza velocemente. Piange molto quando viene cambiato. Altra cosa che mi da da pensare: ha solo 2 denti!! So che questa è una caratteristica di mio marito, anche lui ha avuto dentizione tarda, ma mi sembra che ora stiamo esagerando, come per il camminare. Serve una visita specifica? A me sembra che sicuramente non sia precoce, ma non so se c'è una preclusione in partenza ad uno sviluppo armonico.. so che chi parla presto cammina tardi, ma lui non fa né quello né altro. Ripeto, dice tante cose sillabando e indicando ma non capiamo assolutamente niente. Mamma lo dice poche volte. Si gira se chiamato e ci porta gli oggetti (ma non sempre) se glieli chiediamo. Se lo sgridiamo, ferma quello che stava facendo e piange, o ci riprova dopo essersi interrotto. Si ostina a mangiare da solo, usando ambedue le mani con il cucchiaino, e ovviamente lo lasciamo fare. Adora sfogliare i librini e indicare le immagini, e al più delle domande risponde "no".. ad esempio se gli chiediamo un bacino. Vista la carenza nel linguaggio non so come aprire un altro canale di comunicazione, per sapere se stiamo facendo di tutto per lui, o dovremmo stimolarlo maggiormente. Ma come? vive in un ambiente familiare sereno, molto amato dai nonni (unico nipote), coccolatissimo da amici e conoscenti e ovviamente da noi genitori. C' qualche altro indizio che dovremmo cercare per capire il motivo di questo ritardo oppure si tratta solo di un percorso fisiologico con i suoi tempi? grazie mille

..........Grazie dottore e

..........Grazie dottore e cco qui la tabella riempita:

nascita
a che settimana ……38+4…….
Parto ( normale, cesareo, difficoltà)…induzione e poi cesareo…………
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica 3.020, per 52 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar …….9/ …10…….. durata del ricovero in H……..

Primi mesi
allattamento: prima materno (3mesi) misto con artificiale, poi solo artificiale ……… svezzamento ……… nessuna difficoltà....
sonno , orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc) - si addormenta facilmente, in macchina spesso, la sera basta portarlo a letto con me o il padre e si addormenta nel lettone con noi. quando è addormentato lo mettiamo nel suo lettino o lo lasciamo dormire con noi
alimentazione mangia di tutto senza problemi, mastica con piacere anche se solo con i pochi denti che ha
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) .....solo il ciuccio, quando piange o prima di addormentarsi. Al nido gli viene dato solo per dormire.

sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età .....6 mesi (mi sembra!)
primi passi .......da solo ancora niente.
capacità motorie ....si aggrappa agli oggetti e tenta di salire, fa scarabocchi con la penna, mangia da solo
controllo sfinterico (pipì e popò) nessuno
curiosità e interesse per le persone molta
paura dell'estraneo no
figure principali cui è attaccato..il padre..........
reazioni alla separazione ..........pianto......

interesse e curiosità verso le persone .......molta...........
rapporto con le persone ottima
reazione agli estranei e agli abienti nuovi ottima

sviluppo simbolico
uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo
disegno spontaneo (scarabocchio, ... omino testone .... casa .... figure....)
disegna con scarabocchi, fa piccole costruzioni, cerca di smontare tutto, è attratto dai telefoni di cui imita l'uso portandoselo all'orecchio, butta giù i libri e tenta di rimetterli a posto, sfoglia i libri

sviluppo del linguaggio
prime parole......nanna, mamma, babba
due parole insieme ...si ma incomprensibili
uso del no e del sì ....dice no spessissimo, anche senza cognizione di causa.
frase minima....no

comportamento
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc),
interessi, attenzione, .....
adesione a regole, orari, limiti, ubbidienza agli adulti .....buona ci segue quasi ovunque, in situazioni differenti
reazione a divieti si ferma, piange, ci riprova
capricci, bizze si ma non spesso

scolarizzazione

asilo nido ………si. A che età …10 mesi…………. Reazioni buone, breve inserimento………….

Scuola materna …………….. eventuali difficoltà ............

Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........

Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche........

Composizione familiare …………padre madre bambino gatti…..
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) …………

Organizzazione familiare (orari dei genitori, baby sitter, ecc),
e modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda', ecc .....),organizzazione fliessibile, modalità educative e orari non rigidi

Eventi particolari, cambiamenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....la mia condizione di diabete; nessun cambiamento grande; ambiente familiare sereno (non solo parenti ma anche amici con altri bambini..)
Visite mediche, ospedale, altro......solo quelle classiche dal pediatra di base, eseguite tutte le vaccinazioni, nessuna reazione
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)nessuno
Altre osservazioni ……….a 12 mesi puntava i piedi e stava ritto appoggiandosi a degli oggetti. Ha gattonato intorno agli 11 mesi, e da lì si è sempre più prefezionato nel gattonamento (anche all'indietro..). Evita di dover camminare, se gli poniamo un gioco lontano lui lo raggiunge gattonando..
..................

Dunque. Il problema

Dunque. Il problema principale mi sembra quello motorio (a parte il rapporto squilibrato con i genitori). però aspetterei ancora qualche mese per passi ulteriori. Il contatto e la comunicazione con l'ambiente mi sembra adeguata, e il linguaggio ancora poco sviluppato a 18 mesi è nei limiti di norma.
Ovviamente un occhio clinico sulla motricità e la postura del bambino sarebbe importante per una valutazione, ma non vedo motivi di urgenza : i limiti di norma statistici arrivano fino a questa età. E' possibile che ci sia una maturazione ritardata della motricità degli arti inferiori e dell'equilibrio. Non credo che una visita specialistica dirimerebbe i dubbi... Tantomeno un intervento psicomotorio : non lo vedo necessario perchè, se funziona, vuol dire che non c'era patologia e il bambino avrebbe camminato da sè, se non funziona, comunque si vedrà... Non sono un sostenitore degli interventi di stimolo 'artificiali', se non ci sono eccessive carenze ambientali, cosa che non mi sembrerebbe, visto che a parte tutto il bimbo va anche al nido... Nel senso che i sostenitori dell'importanza degli interventi precoci non hanno prodotto prove secondo me valide di quanto sostengono, a proposito ad esempio della 'disprassia'... Parlerebbero forse di 'disprassia' degli arti inferiori e del linguaggio, ma secondo me usando solo altre parole per dire la stessa cosa e 'inventando' una malattia secondo me inesistente.
Se credete potete farmi 'vedere' il bambino tramite 'skype'. E' una modalità un po' diversa e sperimentale, rispetto ai consulti 'pubblici' sul sito, ma se vi interessa guardate in questa pagina: l'esame 'motoscopico' ( di cui è stato maestro Adriano Milani Comparetti) forse è possibile anche a distanza. L'alternativa è se riuscite a caricare un video su youtube o simile e poi darmi l'indirizzo.... Vi risponderei su questo sito, come finora.
Ovviamente l'opzione di base è una visita npi diretta.
Cordialmente
drGBenedetti

Gentile Dottore, Siamo reduci

Gentile Dottore,

Siamo reduci da un fine settimana tra amici in campagna, durante il quale, finalmente, il bambino ha fatto qualche passo da solo.. per poi ricadere a culetto in terra, appena si è accorto che non aveva appigli.

Oggi ha camminato da solo per 6 o 7 passi, per raggiungere la televisione, e rimanendo dritto un bel po'.
Forse la situazione si è sbloccata?

E' possibile che la maturazione dell'equilibrio, come quella di altre competenze, abbia una causa genetica? Ambedue le sorelle di mio marito hanno parlato abbondantemente dopo i due anni..

La ringrazio e la tengo aggiornata,

Bene! Vediamo come

Bene! Vediamo come prosegue....
Cordialmente
drGBenedetti

Gentile Dottore, la aggiorno

Gentile Dottore,

la aggiorno sulla situazione di mio figlio. Il piccolo adesso fa qualche passo (non più di 5 o 6) per arrivare verso di noi, più sicuro decisamente nelle volte in cui lo fa spontaneamente e quasi senza accorgersene (tipo raggiungere il gatto..). Ma lo fa solo se stimolato da noi, preferisce sempre gattonare. Mi sono resa conto di una cosa che non avevo considerato. E' solo da meno di un mese che vedo mio figlio in equilibrio in piedi da solo. Credo che lui abbia proprio un percorso motorio sui generis: ora spinge sedie e carrozzini come fanno altri bambini già a 12 mesi.. mi sembra che segua tutte le tappe motorie in maniera corretta, solo più lentamente.. riesce perfettamente a salire le scale gattonando e a salire e scendere con la mia mano. Mio marito si è molto arrabbiato quando gli ho parlato dei mie dubbu, perché sostiene che creo problemi da sola. Dice che il bambino sta bene e segue le tappe con il suo modo che è diverso per tutti. Secondo lui, se avesse problemi non camminerebbe quei pochi passi che fa, e dice che ogni giorno c'è uno sviluppo. In più al nido non ci hanno mai segnalato nulla. Come le ho già detto ha una buona manipolazione, infila gli spinotti nelle corrette prese del pc (!), sorride e parla spesso, anche se in maniera incomprensibile per lo più.
Può aver subito un trauma, anche se così piccolo, che lo ha spinto a rallentare il suo sviluppo motorio? Cadute al nido di cui non mi hanno detto niente? E' un bambino molto amato e credo ricco di stimoli, giochiamo spesso con lui, lo portiamo al parco e lo facciamo giocare con bambini e animali. Boh! Vorrei farglielo vedere per video, sto cercando di convincere mio marito, Grazie

Gentile mamma molto

Gentile mamma molto preoccupata, forse per anche sensi di colpa legati alla malattia (diabete) e alle sue conseguenze, non sarei preoccupato per lo sviluppo psicologico di suo figlio, che mi sembra globalmente entro limiti fisiologici. Per quello che ancora è un lieve ritardo motorio direi che si può aspettare. Di denti non mi intendo ma anche questo non mi sembra troppo preoccupante. Anche perchè sia pediatra che maestre non rilevano particolari problemi.
Fra casa e nido non credo che abbia bisogno di ulteriori stimoli nè di altri canali di comunicazione, mi sembra che non sia questo il problema.

Invece mi sembra che ci sia qualcosa cui stare attenti nello sbilanciamento del rapporto del bambino con i genitori. Non dice da quando c'è questo attaccamento marcato verso il padre, ma non vorrei che ci fosse una crisi nel rapporto fra bimbo e madre proprio per l'eccessivo carico di ansia e sensi di colpa che forse complicano le cose. Credo che Lei soffra molto nel dire che non è attaccato a Lei perchè lo ha allattato poco. Penso che non sia così, in realtà. Ci sono mamme che non hanno allattato ma che sono lo stesso la figura di attaccamento primaria per i loro figli. Probabilmente c'è qualcosa ora che rende troppo 'scottante' il rapporto madre - figlio, per cui lui si rifugia in quello con il padre, ma rivelando con il suo 'stress' che non è una normale oscillazione 'fisiologica' fra i genitori, ma quancosa di più carico.
La cosa principale mi sembra sia di recuperare il rapporto madre figlio di cui credo il bambino abbia bisogno e cui la mamma non vorrei avesse quasi rinunciato, a causa della sua malattia, che pesa molto, mi sembra, purtroppo non si può far scomparire, ma forse si può trovare il modo di gestire in modo che non gravi così tanto.
Se poi la mia impressione, a distanza e con pochi elementi, è completamente sbagliata, vi prego di scusarmi....
Cordialmente

drGBenedetti

Gentile dottore, è possibile

Gentile dottore,

è possibile sicuramente che la mia condizione (e il mio ingombrante contributo di relazioni con la malattia) abbia ingenerato questa "deviazione" parentale. In effetti, spesso lascio che sia mio marito ad addormentare il bambino, a giocare con lui.. perché io sono molto stanca, per problemi di lavoro e anche per il diabete che non è semplice gestire.

Nell'ultimo anno ho avuto molti problemi familiari da gestire, ho perso il lavoro e ho dovuto inventarmente un'altro, ho perso mio padre pochi mesi dopo la nascita del bambino dopo uno strazio di malattia che ci ha visto girovagare tra ospedali e terapie intensive.. già in questo periodo, "emozionalmente", ho forse messo in secondo piano l'essere mamma, perché depressa. Mio marito, che ha subito un doloroso divorzio e ha avuto una figura paterna latitante, credo voglia essere presente nella vita del bambino come non lo stato il padre. Però, come possono dire, mio marito è più "allegro" di me, mentre io mi sono e devo confrontare con la malattia (leucemia) che adesso ha mia madre, e per il resto non ho più altri punti di riferimento familiari. Questo credo di ripercuota anche nel rapporto tra me e il piccolo, perché spesso sono taciturna e preoccupata, con il pensiero di mia madre malata che non posso aiutare perché si ostina a voler vivere lontano da noi; mio marito a differenza di me (e meno male!) non ha avuto altri traumi a parte il divorzio e la gestione delle famiglie allargate.. sono in vita, forti, più o meno sereni. Il diabete purtroppo segue l'andamento dell'umore e questo peggiora le cose, perché glicemie sballate fanno instaurare una cattiva condizione fisica che si ripercuote su tutto. In ogni modo, al di là di tutto, spero di riprendere le fila del rapporto con mio figlio, che c'è sempre, anche questo al di là di tutto.
PS: Quanto dobbiamo aspettare per preoccuparci davvero per la sua.. eccessiva inclinazione al gattonamento? grazie mille

Mi dispiace per la sua

Mi dispiace per la sua situazione veramente difficile, spero che trovi le forze per reggerla e recuperare il suo posto con suo figlio. Suo marito non può sostituirla, e forse dovrebbe incoraggiarla invece che prendere il suo posto. E anche lei, non se lo faccia portar via... Cerchi di trovare il posto anche per fare la mamma, pur in questo difficile frangente.

Riguardo alla mancata deambulazione, mi mancano notizie sul precedente sviluppo motorio e generale del bambino: se me le completa, seguendo questo schema, magari si capisce qualcosa di più.
Cordialmente

drGBenedetti

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