.crisi d'ansia a 11 anni

Egr. Dottore, ho visto on line i suoi contributi in materia di disagi psicologici dei bambini e per questo Le scrivo:
mio figlio ..., 11 anni, da circa 20 giorni non vuole uscire più di casa, non vuole vedere nessuno tranne noi genitori, da qualche giorno ha perso sensibilmente l'appetito. Io e mia moglie siamo a pezzi. Il bimbo già durante la scuola ha avuto qualche problema compulsivo, tipo avere con se una bottiglietta d'acqua altrimenti non andava a scuola, e altri sintomi di disagio con i compagni di scuola. Per questo durante l'inverno è stato seguito dalla USL ... che ora sono in ferie ma che allora ritennero.. un bimbo sensibile da "controllare".
Fine scuola stava bene! Solitamente magro era ingrassato, andava volentieri al mare, è molto socievole di solito. Poi la crisi di ansia settimane fa, tremore delle braccia, volere bere e non riuscire a deglutire, serrarsi in casa. Devo dire che le giornate in casa le passa sostanzialemente bene, gioca, disegna, la notte dorme. Ma è dimagrito e non esce se non sporadicamente solo fuori dalla porta. Siamo sconvolti da questo,... è stato precritto un farmaco lieve (credo si chiami xanas)e ci dicono di avere pazienza. Ci aiuti. Saluti

Evidentemente ci sono degli

Evidentemente ci sono degli elementi di inquietudine che provocano questi sintomi e devono essere valutati per trovare una via d'uscita. Io di solito vedo tutta la famiglia in modo da rendermi conto del funzionamento, delle comunicazioni e degli eventuali ostacoli o disfunzioni che si possono modificare. Spesso basta poco per trovare la direzione giusta. In generale non uso farmaci, e nel caso di suo figlio mi sembrano proprio controindicati. A questa età di solito sono in gioco difficoltà di crescita, nodi che ostacolano l'evoluzione e che vanno sciolti.
Potete accennarmi per email alla situazione generale, all'organizzazione e funzionamento della famiglia, l'evoluzione del ragazzino, le vostre impressioni, eventi stressanti recenti, o comunque nell'ultimo anno, del bambino o in famiglia.
Cordialmente
drGBenedetti

NotizieUltimo anno di scuola

Notizie

Ultimo anno di scuola un pò difficile. Non particolarmente incluso nei pari, ha subito
gruppi sostanzialmente chiusi... non ha avuto legami con
alcun compagno, non ha fatto con continuità sport, si è sempre lamentato di sentirsi poco accettato daglialtri compagni.

Gli ultimi mesi di scuola sono stati difficili, spesso la mattina non voleva andare, ma con fatica riuscivamo.... Poi una volta a scuola, (5 elementare)dicono le
maestre, è sempre andato tutto normale!?

Mai appuntamenti pomeridiani con amichetti. Giudizio scolastico finale sufficiente.

eventi stressanti recenti:

a settembre va alle medie, e abbiamo deciso di cambiare scuola
.....

a luglio sempre al mare ogni giorno, ha deciso di frequentare bambini un pò più grandi di lui dice che lo hanno deriso ....

poco prima di questa crisi c'è stato un violento litigio in casa tra noi genitori ed il fratello maggiore per cause di convivenza che forse X ha subito indirettamente.

X, un bimbo vivace con qualche problema di attenzione, non ha mai avuto un grande rendimento a scuola, specie in matematica, ed è stato seguito l'anno scorso da una pedagogista. Poi per l'apprendimento scolastico sempre l'anno scorso, lo ha visto Y del centro Z rilevandone
un quadro privo di preoccupazioni ma comunque degno di attenzione per gli insegnanti sul percorso scolastico (pretendere da lui un pò meno).

le invio in allegato una foto di solo un mese fa per far capire come il nostro X era felice. Oggi è assai
dimagrito. La ringrazio per l'attenzione. ...
tornerà come
prima? Questo pensiero ci terrorizza. Un Cordiale saluto

La crisi di suo figlio sembra

La crisi di suo figlio sembra collocarsi in un momento delicato di passaggio e di crescita, dopo un anno abbastanza stressante che non ha certo comtribuito a 'rinforzarlo' in previsione del prossimo 'salto'. Si aggiunge qualche screzio familiare che credo sarebbe da approfondire perchè può far parte del quadro di non sentire una base sufficientemente sicura per fare il 'salto' che si diceva. Il bimbo sembra aver fatto una prova del salto, appunto, frequentando ragazzi più grandi, ma non sembra andato bene... Anche la sequenza temporale della crisi seguita alla'crisi familiare' suggerisce di approfondire la situazione globale per valutare eventuali punti critici e 'rinforzarli' e permettere al bimbo di sentirsi una base ben sicura, per avventurarsi nella temuta scuola nuova (che poi forse si rivelerà eno stressante di quell lasciata, come volte si osserva).
Direi che non è un problema 'del bambino', ma della sua evoluzione, che risente ovviamente di tanti fattori che sono da affrontare e 'sistemare meglio' per facilitargli la ripresa della strada
Le 'crisi' possono essere momenti evolutivi importanti, ma devono essere affrontate opportunamente e tempestivamente.
Restando a disposizione, cordialmente

drGBenedetti

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