Ritardo nel linguaggio

Gentile dottore
Ho un nipotino di 22 mesi che a poche ore alla nascita, con parto naturale assistito, a 40 settimane,e, da quello che ci dissero, con tutti i parametri nella norma, fu ricoverato al TIN per un distress respiratorio. Dopo 10 giorni di accertamenti devastanti( punntura lombare, elettroencefalogrammi vari, terapia antibiotica, analisi e quanto altro) in quanto avevano dubbi su una eventuale ipereccitabilità e su una febbre sopraggiunta, fu dimesso senza una precisa diagnosi
Seguirono 4 mesi in cui il bambino piangeva frequentemente per presunte colichette. Non prendeva latte materno. Poi le cose iniziarono a normalizzarsi.
Il bambino in tutti questi mesi ha sempre mangiato in quantità leggermente al di sotto del dovuto e ad orari non regolari, così come non ha ancora orari regolari nel dormire ma si addormenta tardi e vuole essere sempre al centro dell’attenzione, forse perché molto coccolato dal suo rientro a casa. A cinque mesi , ripetendo le parole della madre, pronunciò in più di un’occasione il suo nome , dicendo molto chiaramente e poi il nome della nonna. Da allora però, tranne qualche vago e raro “ma ma o pa pa”, non ha più pronunciato una parola. E’ tuttavia un bambino molto attivo, che comunica con gesti, che ride o fa espressioni tristi quando vede i cartoni animati, che se sente squillare il cellulare lo prende e lo porta alla madre, che si esprime con moti di gioia quando arrivano le persone che lui ama, che è molto legato alla madre e le dimostra il suo amore con baci e carezze, che è socievole con gli estranei, che ama la musica e il ballo, che non sta un minuto senza far nulla, che è estremamente curioso ed interessato a tutto ciò che è tecnologico .Sta diverso tempo davanti al televisore e all’i Pad. Tuttavia i genitori parlano molto con lui, anche se, a mio avviso, questa esposizione frequente ai messaggi multimediali, non è positiva
Ciò che mi preoccupa è
1) rifiuta assolutamente il cucchiaino e i cibi solidi. Mangia solo frullati, solo determinati cibi e solo con il biberon. Se è seduto a tavola porta alla bocca patatine e simili ma non li mastica; ne lecca solo il sale e poi li butta e guai se qualche pezzetto gli capita in bocca: fa di tutto per cacciarlo fuori
2) se si arrabbia si scatena con gesti aggressivi(schiaffi a chi lo tiene in braccio e a volte si dà con la testa nel pavimento o contro il muro), poi però si calma e ritorna affettuoso
3) il linguaggio, che a cinque mesi sembrava decisamente precoce,i è praticamente regredito, pur trovando altri canali comunicativi attraverso i quali il bimbo comunica. Attualmente il bambino dice solo “ iii…” per attirare l’attenzione e molto spesso indica un qualcosa, non ben individuabile, allungando il braccio destro e indicando con il dito indice, ma non si capisce bene cosa voglia indicare.

Ritiene che sussistano elementi di preoccupazione? Aspetto con ansia una Sua risposta e La ringrazio anticipatamente
Annamaria

Lei sembra molto vicina alla

Lei sembra molto vicina alla famiglia, però di solito sono i genitori che hanno meglio il 'polso' della situazione, che parlano col pediatra, ecc. Loro cosa dicono?

R. Ritardo nel linguaggio

Gentile dottore
i genitori sono molto attenti a seguire ogni evoluzione del bambino ma ho l'impressione che, o perché giovani o perché vogliono dimenticare quanto accaduto alla nascita, cerchino sempre di escludere ogni possibile collegamento con la supposta ipereccitabilità dei primi giorni di vita del bimbo, che ,invece, destano in me tanta ansia, anche perché nessuno ha mai dato una razionale spiegazione dell'accaduto. La pediatra che segue il bambino lo ritiene solo leggermente sottopeso ed attribuisce ai genitori l'incapacità di imporre delle regole ,anche sul tipo di alimentazione. Riguardo a questa apparente involuzione del linguaggio del bimbo non si è espressa, forse perché i genitori hanno iniziato a notarlo solo da poco, e solo da poco si domandano in che cosa abbiano sbagliato o perché è accaduto . Visitandolo una volta la pediatra disse: questo è un adulto nel corpo di un bambino....ma io non mi sento tranquilla lo stesso, forse perchè, pur essendo oggi un dirigente scolastico, sono stata docente di filosofia e psicologia, nonchè di Pedagogia Speciale in una Università statale e i risultati di certi studi continuano a ronzarmi nella mente .
So bene che lo sviluppo del linguaggio segue ritmi evolutivi diversi a seconda dei soggetti e credo che il mio nipotino avrà uno sviluppo linguistico improvviso e più che normale ma il timore che ci sia qualcosa che non va, non riesce a lasciarmi.... Ho cercato di dare qualche consiglio a mia nuora ma sempre cercando di non " fare la Suocera"...
Può darmi qualche consiglio per vigilare meglio sull'evolversi della situazione?
Le sono grata per aver prestato attenzione alla mia richiesta e La saluto cordialmente

Se i genitori sono attenti e

Se i genitori sono attenti e sono in contatto con il pediatra per seguire lo sviluppo del bambino, la situazione dovrebbe essere sotto controllo. I pediatri in genere in questo periodo sono anche troppo sospettosi che ci siano segni di 'autismo' o 'spettro autistico'...
Se lei è preoccupata per quello che vede e ritiene che non siano 'ansie sue', la cosa migliore da fare forse è parlare apertamente con i due genitori, non per dar loro 'consigli', e meno che meno diagnosi presunte, ma perchè le sue preoccpuzioni possono far loro prestare uteriore attenzione alla situazione. Poi però lascerei che siano i genitori a pensarci.
Cordialmente

drGBenedetti

Ho già manifestato, anche se

Ho già manifestato, anche se molto velatamente, le mie preoccupazioni a mia nuora.Credo che entrambi i genitori stiano prestando maggiore attenzione a tutte le manifastazioni del bimbo, anche se continuano ad enfatizzare solo quelle positive.
La ringrazio dei preziosi suggerimenti. La disturberò ancora per un problema di balbuzie riguardanti la bambina di mia sorella
Cordiali saluti
Annamaria

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