disturbo generalizzato dello sviluppo

Egr. Dott. G. Benedetti,
mi permetto di scriverle per avere un primo consulto in merito al nostro caso per poi fissare eventualmente una visita presso il suo studio. Ad oggi il nostro pargolo ha 3 anni e 2 mesi. Stiamo affrontando questi ultimi mesi con relativa preoccupazione, cerchiamo di affrontare il caso con serenità e una giusta razionalità.

Problemi in gravidanza: ...- riposo ed astensione dall’attività lavorativa dalla 5° alla 12° settimana, iniezioni di progesterone.
Nascita a che settimana: 38esima
Parto ( normale, cesareo, difficoltà): vaginale con applicazione di ventosa.
Peso alla nascita: Kg 2,990
Indice di Apgar: a 1'=8 a 5’=9 a 10’=10, durata del ricovero 2 giorni.
Allattamento: artificiale
Sonno , orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc): Nella culla fino a mesi 3 in camera con noi, poi nel lettino in camera sua. Si addormenta da solo con e senza ciuccio, dalle 8/9 ore di sonno senza risvegli nella notte, 2 ore di sonno circa nel primo pomeriggio senza risvegli.
Alimentazione: Mangia il primo (preferibilmente pasta) e dolci (torta, biscotti, gelato ecc..), non mangia secondi e niente frutta (solo qualche assaggio). Mangia da solo utilizzando sia forchetta che cucchiaio, beve anche dal bicchiere.
Abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc): ciuccio, biberon.
Sviluppo psico-motorio.
Seduto da solo a che età: 6 mesi
Primi passi: 16/17 mesi (in precedenza non ha mai gattonato)
Capacità motorie: Normali
Controllo sfinterico (pipì e popò): utilizza ancora pannolino giorno e notte.
Prime parole: 9 mesi ( pa..pa, ta..ta, ma..ma, no)
Figure principali cui è attaccato: Genitori e Nonni
Reazioni alla separazione: Nessuna separazione
Sviluppo del linguaggio: Dopo le prime parole si è verificata una specie di regressione fino a 3 anni (specie in quanto non ha mai detto proprio Mamma o Papà, solo il NO sempre presente) Oggi dice diverse parole come Papà, micio, qui, mio, ciao ecc….
Interesse e curiosità verso le persone e le cose: Verso le cose SI sempre, verso le Persone scarso (ad oggi direi sufficiente/discreto)
Rapporto con le persone: Buono. Reazione agli estranei: Buona.
Uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo): Si in modo anche funzionale, a volte imitativo e anche rappresentativo.

Disegno spontaneo (scarabocchio, ... omino testone .... casa .... figure....): Si con scarabocchio e accenno di qualche cerchio.
Comportamento, interessi, attenzione: Passata la parentesi dove si buttava in terra, direi nella norma. Qualche “crisi” ogni tanto a fronte di eventuali NO e/o cambi di attività. Gli piace giocare con tutti i giochi ma in modo discontinuo (costruzioni, macchinine, attrezzi gioco da lavoro come trapano, cacciavite, gioca con la palla, con i mestoli ecc….). Guarda i cartoni animati, gli piace sfogliare i libri ogni tanto, correre nel parco, andare in altalena, girare nel periodo estivo in bicicletta sul seggiolino, farsi rincorrere in casa mentre va con il tricicolo. Attenzione alta per cose che riteniamo gli interessano, scarsa per cose che riteniamo non di suo gradimento.
Adesione a regole, orari, limiti, ubbidienza agli adulti: Alle regole a volte sì e altre no, per gli orari sì e sufficientemente ubbidiente.
Reazione a divieti: A volte molto bene (ovvero non fa una piega) a volte si arrabbia.
Capricci, bizze: a volte SI, a casa ha smesso di buttarsi in terra, all’asilo ogni tanto lo fa ancora.
A scuola:…Asilo nido: SI
a parte i primi giorni si è ben ambientato. Nessun problema quando a Gennaio ha iniziato il tempo prolungato.
Composizione familiare: Papà e Mamma
Altri conviventi (nonni, parenti, ecc): No

Organizzazione familiare (orari dei genitori, baby sitter, ecc): fino a 2 anni e ½ la mattina con i Nonni. Da settembre scorso dalle 7.30 in asilo fino alle 15.30, Mamma in ufficio al mattino e il pomeriggio con il bimbo, il Papà rientra verso le 20 dall’ufficio.
Modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme .....): Permissive i Nonni, ferme la Mamma e un po’ variabili il Papà. Sonno dalle 21.30 alle 6.30 circa e dalle 12.30 alle 14.30 circa, a casa e all’asilo.
Eventi particolari, cambiamenti, lutti, ecc....: dopo il primo anno di vita ha fatto 9 otiti, due accessi al PS per caduta dal divano a 11 mesi con trauma cranico non commotivo e a 21 mesi per ferita da taglio arcata sopraccigliare sx con consulenza maxillo facciale e sutura di ferita (2 punti) lacero-contusa in sede sopracciliare.
Visite mediche, ospedale, altro: Visita dall’otorinolaringoiatria a 2 anni e 8 mesi: tappo di cerume AU SX – lavaggio. AU DX otite media di tipo siero mucoso. AU SX otite media siero mucosa molto lieve. Modesta ipertrofia adenoidea, tonsille palatine ipertrofiche ma proporzionali all’età. Per la richiesta di visita audiometrica ci ha detto che forse è troppo presto e visto che comunque quando ha chiesto al bimbo quanti anni hai e gli a risposto .. ue alzando il numero due con le dita ci ha detto che secondo lui ci sente benissimo.

IL SUO COMPORTAMENTO: E’ un bambino buono e affettuoso. Gioca, corre e salta. Fa le scale sia a scendere che a salire. Non ha problemi ad andare sull’altalena o sui cavalli a dondolo del parco. Non gli piace lo scivolo. Gli piace fare il bagno e indica gli oggetti con la mano, sorride quando rincorso, mentre gli si fa il solletico o quando vede qualcosa in TV di divertente. Sa riconoscere i colori e le figure se richiesto mentre si guarda un libro. Non ha problemi in ambienti sconosciuti. Non sempre ti guarda direttamente in faccia, capita che se cerchi il suo sguardo sia sfuggente. Ogni tanto fa qualche crisi di media entità a fronte di alcuni NO e in alcune occasioni lancia i giochi. Fa ciao con la mano a tutti quando deve salutare e da affettuosi baci della buona notte. A volte mentre gioca nella sua camera, corre da una parte all’altra della stanza in modo euforico guardandosi le mani in movimento per alcuni minuti poi riprende a giocare normalmente.

ALL’ASILO: Il suo comportamento all’asilo è variabile, alcuni giorni perfetti e ad altri dove fa capricci per cambi di attività (a volte si butta in terra) e tenta di “picchiare” le educatrici. A volte gioca da solo, ma ad oggi non ci hanno segnalato un vero e proprio isolamento e/o problemi particolarmente seri se non che quando si butta a terra temono per la sua incolumità. Le attività le esegue anche se ci sono volte dove cerca di finirle prima senza aspettare l’imput dettato dalle insegnanti (esempio, se deve colorare per mezz’ora magari dopo 10 minuti prova ad alzarsi per fare altro) ed altre volte che non vorrebbe cominciarle.

.....
CRONOLOGIA DEGLI EVENTI: durante una visita di controllo a 2 ½ abbiamo approfondito con il pediatra il discorso del linguaggio. A fronte di questa regressione (come riportato alla domanda sviluppo del linguaggio) ci ha consigliato di effettuare una visita presso la npi locale. Il responso della visita .. è stato di ritardo generalizzato dello sviluppo ma che sarebbe stato necessario per una completa valutazione iniziare un percorso di monitoraggio. Abbiamo iniziato queste sedute di mezz’ora alla settimana ...
....
...(dopo sei mesi) il responso è stato di un ritardo generalizzato dello sviluppo in diverse aree ... consigliandoci per il prossimo anno di asilo un insegnate di sostegno ... e un insegnate a casa per aiutarci nel proseguire terapie mirate .... Hanno detto che i problemi sono legati a socializzazione, comportamento, attenzione e assenza di sguardo. ...."spettro autistico"...
i miglioramenti ci sono stati ma c’è ancora tanto da fare... il pediatra ci ha detto pochi giorni fa che è “IMPRESSIONATO” dal cambiamento che ha fatto. Sul linguaggio ... adesso dice diverse parole ...

Noi crediamo che il nostro cucciolo abbia come “un ritardo temporale di 5/6 mesi” ovvero, se prendiamo i sui comportamenti o quanto ad oggi dice, stando alle medie, sono cosa che avrebbe dovuto fare o dire a 2 ½ circa e non a 3 anni e due mesi. Se col passere del tempo eravamo convinti di aver fatto le scelte giuste visto i progressivi miglioramenti, oggi abbiamo dei dubbi.
Sono stato un po’ lungo nella descrizione ma volevo darLe più informazioni possibili. Cosa ne pensa? Vale la pena continuare la terapia? Un suo consiglio sarebbe molto prezioso.
La ringrazio anticipatamente per il tempo che mi dedicherà.
Cordiali saluti.

Vostro figlio è stato quindi

Vostro figlio è stato quindi valutato "nello spettro autistico" e sono stati consigliati interventi educativi a casa e a scuola, probabilmente secondo il modello ABA oggi molto pubblicizzato e diffuso.
Difficile contraddire a distanza una valutazione basata su sei mesi di osservazioni, anche se bisognerebbe sapere l'esperienza di chi l'ha valutato, perchè da quando si è diffuso il metodo di valutazione basato sui test tipo Ados, ecc, la mia impressione è che ci siano molti 'falsi positivi', cioè bambini diagnosticati erroneamente come affetti da una grave distorsione dello sviluppo, mentre si tratta di situazioni di ritardo che spesso evolvono normalmente senza bisogno di interventi particolari.
Dal momento che l'andata all'asilo è coincisa con l'inizio delle sedute bisettimanali di 'osservazione' in logopedia, è difficile stabilire se il progresso mostrato dal bambino sia dovuto all'ambiente dell'asilo dove forse ha potuto avere esperienze più stimolanti per lo sviluppo rispetto alla compagnia dei nonni - come a volte è dato di osservare - o anche al possibile lavoro della logopedista anche se ancora non centrato sul linguaggio. Comunque l'evoluzione positiva c'è stata anche senza educatrice a casa e a scuola, e forse si potrebbe aspettare per vedere se sarà proprio necessario.
Dalla descrizione non mi sembra di notare aspetti particolarmente tipici dell'autismo, forse potrebbe aiutare la visione di qualche video in cui il bambino fa delle attività e interagisce normalmente con i familiari.
Cordialmente
drGBenedetti

Ho poi visto il bambino a 3

Ho poi visto il bambino a 3 anni e 10 mesi, e questa è stata la mia impressione:

visita a Firenze
bimbo che mi si rivolge subito ancora fuori dicendo che vuole fare i puzzle, o i giocattoli, e poi dentro si dedica ai giochi, accompagnandosi con una 'colonna sonora vocale' quasi continua, un po' con tono a Paperino senza più badarmi fino alla fine, quasi. E' interessato al materiale, lo usa logicamente e appropriatamente, ma ci si isola dentro mentre i genitori mi parlano delle varie traversie. Verso la fine però è più sciolto e su invito della madre mi porta 'da mangiare' e segue curiosamente il mio far finta, facendolo anche lui. Un po' prima mi aveva guardato preoccupato perchè il padre gli diceva 'il dottore si arrabbia', perchè infilava cose nel radiatore. Alla fine prende anche i pennarelli per fare qualche cerchio scarabocchiato, e infine comincerà a dire qualcosa tipo quando andiamo via.
Dall'insieme delle notizie e dell'osservazione emerge l'impressione che il bambino abbia passato un periodo critico dopo l'anno di età, con blocco dello sviluppo e negativismo, crisi, bizze, rifiuto di addattarsi a richieste fuori dalla sua volontà (sfinteri, relazioni, comunicazione, lavoro di gruppo) e una chiusura in attività di solo suo interesse. Al contempo non manifestava segni di disagio alla separazione da mamma (tornata a lavoro part-time a 4 mesi, con affido ai nonni per la mattina) e figure conosciute, riducendo al minimo anche il pianto ai primi giorni del nido, a due anni e 8 mesi.
L'ipotesi che mi pare plausibile e che si possa pensare a un 'trauma cumulativo', fra disturbi fisici e ansie da separazione non gestite opportunamente, con una reazione negativista/oppositiva che ha bloccato per un po' lo sviluppo, oltre che il rapporto col cibo e l'evoluzione del controllo sfinterico. Sembra essere uscito dal circolo vizioso da qualche mese, e sembra fare ora esperienze di separazione (all'addormentamento) più utili, meglio gestite anche da lui, ed aver ripreso un linguaggio sufficientemente adeguato. Restano da fare esperienze di contatto con i coetanei, oltre che allentare un po' alla volta il controllo negativista su cibo e sfinteri. Ma l'evoluzione sembra in atto.
Consigliato i genitori di non usare più la televisione come colonna sonora costante in casa e di fare attenzione alle esperienze di distacco, addormentamento ecc, ad esempio raccontandogli una storia prima di dormire ecc. Continua psicomotricità ed educatore all'asilo che, nella nuova sede cui si sono rivolti, hanno aiutato a sbloccare la situazione.

Egr. Dott. Benedetti, a

Egr. Dott. Benedetti,

a distanza di diversi mesi dalla visita presso il suo studio e quasi un anno rispetto al primo consulto, vorrei aggiornarLa in merito ai progressi fatti e chiederLe alcuni preziosi consigli:

pochi giorni fa ha compiuto 4 anni, ripercorro in parte lo schema indicando solo alcuni punti.

Sonno: tendenzialmente invariato, tranquillo senza risvegli notturni. L’unica cosa che si verifica ogni tanto, quando magari si è generato un “contrasto o confronto” importante nell’arco della giornata (anche se sono ormai veramente occasionali), rivive in sogno questa particolarità (almeno così riteniamo noi) in quanto magari ripete dei NO con lamenti senza svegliarsi.

Alimentazione: nonostante la sua crescita sia regolare (confermato dal pediatra pochi giorni fa) su questo punto non abbiamo fatto molti passi in avanti, niente secondo e niente verdura o frutta, resta molto selettivo. A tavola con noi guarda i nostri piatti, osserva il cibo ma di assaggiare non ne vuole sapere. Esempio: alla domanda vuoi assaggiare il pollo? Risposta: NO, non voglio assaggiare il pollo…e così via per altri alimenti.

Controllo sfinterico non ancora raggiunto. Abbiamo provato l’estate scorsa, ma ci siamo resi conto che forse non era ancora pronto, oggi ci dice (non sempre) quando deve fare popò, ma non vuole ancora saperne di andare in bagno. Stiamo provando a stimolarlo in modi alternativi, anche sotto forma di gioco. Riproveremo la prossima estate a fare anche questo passo.

Sviluppo del linguaggio: tutto era partito da qui…..Mister NO (come da Lei soprannominato durante la visita) a febbraio 2014 diceva solo poche parole. I progressi sono stati notevoli, oggi è possibile accantonare il problema (come del resto da Lei sottolineato), il suo vocabolario è molto ricco (anche se non saprei però se conforme all’età) si esprime piuttosto bene, sia nel botta e risposta che nel chiedere cose.

Interesse e curiosità verso le persone o cose: la sua curiosità per le cose è notevolmente cresciuta, stanno iniziando anche i primi perché. Con le persone adulte o bambini più grandi tutto ok, tende ancora ad evitare i suoi coetanei. (ovvero se giocano come vuole lui allora ok, altrimenti va per conto suo)

Uso dei giochi: non vi erano particolarità preoccupanti, comunque ora il gioco imitativo e rappresentativo è molto presente nell’arco della giornata.

Disegno: non ama molto disegnare, quando lo fa preferisce scarabocchiare anche se a richiesta (ovviamente se ne ha voglia) riesce a rappresentare il volto di una persona.

Come anticipato durante l’incontro, abbiamo cambiato NPI di riferimento. Rispetto alla precedente valutazione, alla prima nuova visita ...) la Dott.ssa ci disse che le difficoltà di mister NO potevano si rientrare nello “spettro autistico” ma di entità lieve (la precedente NPI disse medio/grave), riassumendole in tre particolarità: qualche area non del tutto allineata rispetto all’età, un carattere “tosto” del bambino, molto intelligente che potrebbe “prenderci in giro” in alcune occasioni. Qui esegue sedute bisettimanali di psicomotricità, alle quali partecipa con entusiasmo.

Oggi mister NO risponde e si gira se chiamato, il suo contatto visivo è migliorato notevolmente….direi quasi nella norma, riesce a gestire abbastanza bene i momenti di frustrazione (ovvero non ci sono più scenate apocalittiche, non si butta più per terra, si limita, anche se piangendo, ai capricci di un “normale” bambino…..quanto è stato duro fare questo scalino!!!!!, ma come dice sempre Lei abbiamo tenuto “botta” con poche regole, ma chiare….i risultati sono arrivati e il cavallino è stato domato) sia a casa che in contesti esterni all’ambiente familiare.

Anche all’asilo queste “crisi” sono praticamente terminate, avevamo condiviso anche con le educatrici di non mollare su alcune regole e anche qui i risultati sono arrivati.A settembre con l’inizio del secondo anno di asilo è subentrata un educatrice di sostegno (la nuova Dott.ssa era inizialmente contraria, ma visto che le insegnanti ci avevano sottolineato diverse difficoltà nel riuscire a coinvolgere il bambino nelle attività, abbiamo condiviso che questo ulteriore aiuto possa facilitare mister no nel superare alcune difficoltà). Guidati dalla NPI hanno iniziato a coinvolgere mister no in primis in attività con pochi bambini (2/3) per poi ripetere la stessa attività sul gruppo totale (35)…questo approccio sembra funzionare, ha partecipato anche alla recita di Natale facendo il venditore ambulante in un racconto (comparsa breve, porgere dei vestiti a un coetaneo) e usare il sonaglio nella recita finale (alcuni bimbi con strumenti e altri solo canto).Vedremo se più avanti anche questa difficoltà/opposizione nell’eseguire attività a lui non gradite si potrà definire superata….

Abbiamo iniziato a leggerli le fiabe come da Lei consigliatoci appena messo a letto, inizialmente non le voleva, ora in alcune serate è direttamente lui che le chiede (anche se alcune volte sembra non ascoltarle), adesso ci chiede spesso di rimanere nella camera per una coccola o semplicemente come presenza e altre volte si addormenta tenendoci per mano.

Partendo dal punto attuale non ci verrebbe mai in mente oggi di fare una visita presso una NPI. Nonostante notiamo ancora diverse differenze rispetto a bambini della sua età, i suoi miglioramenti sono stati a nostro avviso talmente tanto notevoli ed importanti da farci dire praticamente che oggi è quasi tutto nella “norma”. Forse entrambe le valutazioni erano e sono sbagliate, forse queste cose sarebbero arrivate ugualmente, senza interventi di alcun tipo ed è stato altrettanto duro decidere di aderire alla legge 104. Dire quasi tutto nella norma e accettare di dichiararlo handicappato potrebbe “cozzare” molto, ma grazie anche a suoi consulti on line, abbiamo avuto modo di aprire i nostri orizzonti in un mondo di difficile esplorazione. Come dice Lei, bisogna ascoltare tutti ma alla fine bisogna sempre ragionare con la propria testa e decidere in base alle proprie valutazioni. Oggi l’unica cosa che conta per noi, non sono i test, non sono le sedute di psicomotricità e non è la legge 104, ma conta solo il suo sviluppo.

Mi scusi se mi sono dilungato un po, oltre a una sua valutazione generale per quanto sopra espresso vorrei chiederLe alcuni consigli:

Cibo, possiamo provare qualche metodo particolare per provare ad invogliarlo nell’assaggiare?

Controllo sfinterico, anche in questo caso cosa possiamo provare?

Non ci è mai stato richiesto di fare esami particolari, cosa ne pensa?

Grazie in anticipo per i preziosi consigli.
Cordialmente.

La ringrazio per le notizie

La ringrazio per le notizie che mi sembrano molto positive sulla situazione generale, e per le sue considerazioni molto utili, tanto che le riporto qui sul blog. Mi sembrano un'importante testimonianza. Quanto alle vostre richieste non mi vengono in mente esami medici da fare al vostro bambino, tanto più vista l'evoluzione positiva su tutti i piani. Le esperienze con i coetanei per molti bambini sono più difficili perchè sono 'alla pari' e loro sono abituati invece a un trattamento privilegiato, che possono ottenere da adulti e bambini più grandi. Un po' alla volta l'eperienza può diminuire le difficoltà, ma certo anche fra gli adulti non siamo tutti ugualmente socievoli e capaci nelle relazioni sociali, e le differenze non sono una patologia.
La sfera alimentare e sfinterica invece fanno parte delle relazioni più intime e le difficoltà in questo campo indicano che non sono ancora superate le conseguenze dei 'traumi' subiti, e il bambino si riserva il controllo assoluto di questi aspetti, diffidente verso le richieste degli adulti di rinunciare ai suoi privilegi di scelta e alle sue abitudini. Credo che non valga la pena insisteretroppo su questi aspetti, meglio lasciare che un po' alla volta, rassicurandosi sul piano generale, il bambino superi la sua diffidenza e provi a lasciare le abitudini infantili per prenderne altre più mature.

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